Racconti per bambini.
Cinque storie dai cinque continenti, che attingono alla saggezza dei popoli e legano cibo e senso della condivisione come chiave della vera felicità per gli uomini. Grande, colorato, divertente. Pensato appositamente per i bambini. Un sussidio la cui validità va oltre il tempo natalizio. Papa Francesco aveva lanciato in un videomessaggio lo scorso 10 dicembre Un appello per l'avvio della campagna internazionale sul diritto al cibo dal titolo: "Una sola famiglia umana cibo per tutti", promossa da Caritas Internationalis, per «dare voce a tutte le persone che soffrono silenziosamente la fame, affinché questa voce diventi un ruggito in grado di scuotere il mondo». Lo stesso tema del diritto al cibo rappresenta anche l’elemento centrale dell’impegno di Caritas verso l’Expo di Milano nel 2015.
La domanda sull'attribuzione o meno a Gregorio Magno del Commento al Cantico dei Cantici nasce dai dubbi suscitati dal recente dibattito storiografico a proposito della genuinità di alcuni scritti riconosciuti come gregoriani. Per l'Expositio in Canticis canticorum - un commento esegetico sistematico fino a Ct 1,8 - si sono sollevati problemi di autenticità dovuti alla genesi del Commentario, giunto fino a noi incompleto e in una versione non definitiva, e alla sua travagliata tradizione manoscritta. In assenza di precedenti studi sulle fonti, Andrea Lai ha condotto una indagine capillare, analizzando le consuetudini del papa in rapporto alla tradizione patristica e al pensiero teologico del tempo. Emergono così elementi nuovi che confermano la paternità gregoriana dell'opera.
Simeone nasce a Galatai, nella Paflagonia, regione dell'Asia Minore circa nel 949, da una famiglia ricca e di rango sociale elevato. Ordinato presbitero (980ca) e poi igúmeno (abate), svolge un'intensa attività di predicatore e di scrittore, che, insieme ad una diffusa notorietà, gli attira anche invidie. Per queste, viene condannato all'esilio (1009) a Crisopoli (Scutari). Richiamato nel 1010 a Costantinopoli, preferisce rimanere in Asia, dove erige un suo monastero (S. Marina). Qui muore nel 1022. Instancabile scrittore è autore di numerose opere. Nei 10700 versi degli Inni, Simeone ci lascia la sua autobiografia mistica nella quale l'Autore parla di sé, ma al tempo stesso si trascende per presentare un modello universale di perfezione. Pensiero ricorrente è l'invito ad una piena adesione a Dio e di un'immersione in Lui; una proposta di vita che rifugge da accomodamenti ed esige integralità.
Il conflitto caratterizza e costituisce la relazione con sé, con gli altri coinvolge il nostro mondo interno, gli interessi, i nostri valori e le nostre culture, la conoscenza di noi stessi e del mondo. I livelli a cui si può esprimere, quindi, sono quello intrapsichico, le relazioni con gli altri, i gruppi in cui siamo coinvolti, le istituzioni e le organizzazioni, la nostra vita pubblica e collettiva. L'autore propone, in modo accessibile e documentato, le principali riflessioni che possono aiutare a comprendere che il conflitto non è la guerra, ma indica le vie del dialogo e del confronto generativi. Molto spazio è dato ai suggerimenti operativi per una pratica efficace e evolutiva del conflitto nella vita, nel lavoro, nella nostra esperienza sociale e nel cercare di cambiare idea e comportamenti, in ogni campo e, in particolare, nel divenire parte del tutto nei sistemi viventi a cui, di fatto, apparteniamo.
Nell'ambito della vasta produzione esegetica di Origene, il Commento alla Lettera ai Romani (composto tra il 243 e il 249 d.C. e noto nella traduzione latina di Rufino del 405-406) è l'unico testo esegetico giunto a noi integralmente. Origene sottolinea nella Prefatio la complessità del testo a causa del linguaggio a volte oscuro e contorto e per la quantità di temi trattati. Il testo origeniano è opera di indiscutibile valore per essere la prima di una serie ininterrotta di commenti ad una epistola da sempre considerata fondamentale per densità teologica e ampiezza tematica. La Legge, in particolare, è il tema più ricorrente nel Commento origeniano per l'importanza che riveste nella lettera stessa e per il contesto polemico in cui il commento si colloca. Prevale come per tutti i testi esegetici di Origene il metodo spirituale capace di cogliere in "senso interiore" del testo paolino.
L'incidenza delle religioni nelle relazioni internazionali, un ruolo chiave nella promozione di forme organizzate di collaborazione internazionale. Lo scenario politico e sociale internazionale è oggi in profonda trasformazione. L'attentato alle Torri Gemelle, la globalizzazione, l'emergere di nuovi giganti economici hanno ridisegnato il quadro geopolitico mondiale. In tale contesto gli analisti di politica internazionale guardano con sempre maggiore interesse alle religioni come ad un elemento chiave. Alcuni importanti processi che vedono coinvolti come attori importanti le religioni infatti ne hanno determinato la riapparizione sulla scena pubblica: come elemento talvolta problematico (ad esempio la rivoluzione islamica in Iran, l'11 settembre 2001 e la minaccia del terrorismo di Al Qaeda) o come straordinaria risorsa per il ruolo sempre più rilevante nella promozione di forme organizzate di collaborazione internazionale. L'autore, grazie anche ad una ampia e lunga esperienza diplomatica, offre una lettura originale, approfondita e ben documentata dell'incidenza delle religioni nelle relazioni internazionali attuali.
Il volume inaugura la collana Traditiones diretta da Giulio d'Onofrio dove il testo in lingua italiana è affiancato all'originale latino, ed è corredato da apparato critico, note e originale e ampia introduzione. Nel "De Magistro" Agostino spiega le contraddizioni e le potenzialità della comunicazione interpersonale orientata a guidare le coscienze a Dio. La nuova edizione critica del testo, alla luce dei più aggiornati studi patristici inquadrano magistralmente l'opera nella riflessione dell'Ipponate e nel pensiero della sua epoca.
Uno strumento per la meditazione quotidiana basato sulle letture del giorno, che si arricchisce dei ritratti dei santi del mese e delle testimonianze di chi vive e mette in pratica gli insegnamenti del testo evangelico, e da significative note esegetiche. Il sussidio quest'anno contiene alcuni elementi di novità rispetto alle edizioni passate: - Commenti spirituali ai brani evangelici "popolari", fatti prevalentemente da laici, non necessariamente specialisti. - Note esegetiche ai brani evangelici brevi e non tecniche, anch'esse accessibili ad un vasto pubblico. - Esperienze flash di Vangelo vissuto provenienti da tutto il mondo e tutti i contesti sociali e culturali.Brevi ma succosi profili di "testimoni": santi del mese, ma anche semplici cristiani (cattolici o di altre confessioni) che con la loro vita coerente fino all'ultimo si possono definire esemplari. Non mancano "testimoni" di altre fedi, sì da offrire una gamma varia di persone che hanno arricchito l'umanità con la loro vita e il loro messaggio.
Uno strumento per la meditazione quotidiana basato sulle letture del giorno, che si arricchisce dei ritratti dei santi del mese e delle testimonianze di chi vive e mette in pratica gli insegnamenti del testo evangelico, e da significative note esegetiche. Il sussidio propone: - Commenti spirituali ai brani evangelici "popolari", fatti prevalentemente da laici, non necessariamente specialisti. - Note esegetiche ai brani evangelici brevi e non tecniche, anch'esse accessibili ad un vasto pubblico. - Esperienze flash di Vangelo vissuto provenienti da tutto il mondo e tutti i contesti sociali e culturali.- Brevi ma succosi profili di "testimoni": santi del mese, ma anche semplici cristiani (cattolici o di altre confessioni) che con la loro vita coerente fino all'ultimo si possono definire esemplari. Non mancano "testimoni" di altre fedi, sì da offrire una gamma varia di persone che hanno arricchito l'umanità con la loro vita e il loro messaggio.
Una ricerca sul pensiero e lo studio dell'Aquinate sul Verbo incarnato e sull'uomo nella condizione ontologica più elevata. Nell'ambito degli studi sul pensiero di Tommaso d'Aquino manca ancora una ricerca esauriente sull'esperienza vissuta da Cristo sulla croce. Lo studio intende colmare questa lacuna, poiché tale tematica è rilevante non solo per comprendere la visione dell'Aquinate sul Verbo incarnato ma soprattutto per la sua idea dell'uomo nella condizione ontologica più elevata. Vengono così analizzate diverse questioni speculative, in particolare la passione del taedium, ovvero la radicale esperienza della solitudine e del non-senso. Lo studio si articola in due parti: la prima è dedicata alla speciale quanto unica relazione che lega il Figlio con il Padre, guardata soprattutto attraverso analisi della visio e della fruitio Dei. La seconda volge all'indagine delle passioni, considerate anche nella loro valenza morale, che hanno albergato nell'anima del Crocifisso.