Bisogna distinguere, nel matrimonio cristiano, "ciò che non muore, e ciò che può morire". Per farlo occorre salvaguardare la tradizione con una coraggiosa riformulazione della dottrina della indissolubilità, che salvi la sostanza del depositum fidei, ma ne modifichi la disciplina. Papa Francesco ha dichiarato di volere una pastorale matrimoniale "intelligente, coraggiosa, piena d'amore". La relazione di W. Kasper al Concistoro ha impostato seriamente una risposta per l'accesso alla confessione e alla comunione dei fedeli divorziati risposati. Rimane la esigenza di un diverso riconoscimento delle nuove unioni, che non sia in contraddizione con la parola di Dio.
Atti del IV seminario specialistico in teologia sacramentaria. L'esperienza del corpo celebrante", corpo del Signore, del ministro, dell'assemblea, suggerisce una via di accesso al mistero ed alla sacramentaria, indicando nella fenomenologia una risorsa per il lavoro teologico. "
«C'è una sfida nelle Beatitudini. È la nota della gioia: beati! La gioia della fiducia in Dio e, insieme, la gioia del servizio, non della conservazione di sé. Al cuore delle Beatitudini c'è la convinzione che l'uomo è fatto per donarsi».
Uno dei maggiori studiosi del marxismo coglie le novità teologiche e sociali nella Chiesa del Vaticano II.
Credere con il corpo! La scienza viene a confermare la bellezza della liturgia ortodossa, manifestata in una sinfonia di linguaggi corporei che conducono alla fede.
Un testo che medita sul gesto inatteso" di Benedetto XVI. "
Altro che onnipotenza! Facendo dialogare esperienze di vulnerabilità umana con il vangelo di Giovanni, il fondatore dell'Arca esplora un nuovo attributo evangelico di Dio: la vulnerabilità, dalla carne alla pasqua di Gesù.
Con questa raccolta di studi e riflessioni sul concilio Vaticano II l'autore intende fare memoria di quel grande evento affinché non vada smarrito il tesoro racchiuso nei documenti conciliari e mettere in risalto la portata profetica del concilio stesso, che in gran parte attende ancora di essere realizzato nelle restanti riforme. Sollecitato dalla recente nomina di Francesco a vescovo di Roma, Carlo Ghidelli fa continuo riferimento alle nuove e sorprendenti decisioni di papa Francesco, oltre che al suo magistero affidato per lo più alle omelie quotidiane. In ciò che scrive e propone al Papa, l'autore vuole dar voce a quella corresponsabilità ecclesiale che deriva dalla collegialità episcopale che, a quanto traspare dalle sue parole e dalle sue prime decisioni, sta tanto a cuore al nuovo vescovo di Roma.
Questo libro è frutto di un corso tenuto dall'autore nel 2012 a Mantova e rivolto a liberi frequentatori. Se ne propone ora una versione scritta nella quale Armido Rizzi tenta di salvaguardare la vivacità e l'accessibilità del discorso orale. Perciò ogni capitolo accompagna la riflessione con una serie di esempi concreti che intendono rendere la lettura più interessante e agevole, pur mantenendo la serietà dell'esposizione. L'aspetto più originale è la coniugazione dell'etica religiosa con l'etica laica, di cui si cerca di mostrare la sostanziale identità di principio basata sul concetto della "trascendenza immanente".
La tradizione greca ha sempre visto in alcuni passi del Vangelo di Matteo (5,32; 19,9) la prova che il Signore ha permesso le seconde nozze dopo il ripudio della moglie a motivo di «porneia» (adulterio). Tutta la prassi greca del divorzio, segnata dallo spirito dell'economia, nasce dalla convinzione che il matrimonio può essere distrutto nella sua realtà dall'agire dell'uomo, a cominciare dalla porneia. Ciò che Dio unisce non deve mai essere separato. Il peccato tuttavia può ferire questo comandamento del Signore determinando irreparabili situazioni di fallimento.