
Confrontando alcune coppie bibliche, Dario Vivian porta alla luce i diversi volti della relazione, in particolare d’amore, in una lettura della Bibbia legata alle dinamiche antropologiche che interrogano la fede: il dipanarsi dell’esperienza amorosa emerge così entro una dinamica pasquale che, ... dalla freschezza iniziale, passa attraverso la crisi e la messa alla prova per ritrovare il dono della rifioritura di speranza e vita.
«Le relazioni d’amore, così come la fede, hanno il potere di farci entrare nell’“oltre” della nostra esistenza: se ami, se credi, si aprono spazi impensati, intuisci cose più grandi di quelle che vedi, tocchi, misuri. Siamo nati per essere in relazione, quel luogo in cui rischiamo le nostre sicurezze per affidarle, nude, nelle mani di un altro. Così come avviene nella fede. Eppure sentiamo prepotentemente che l’amore, arrivato proprio in quel momento della nostra esistenza, rappresenta una svolta definitiva, capace di riprendere la vita e lanciarla un po’ più in là, dandole un altro sapore, magari il sapore del vino della festa di Cana. E sentiamo anche la fragilità e la responsabilità di questo amore: percepiamo che l’amore ci fa nascere e può farci anche morire. Ma allo stesso tempo avvertiamo che solo l’amore può farci risorgere».
Gibran è punto di incontro tra culture, religioni e spiritualità diverse. Ha donato a generazioni di lettori una sapienza moderna che abbraccia i grandi temi della laicità e le più profonde immagini di una fede universale.
Con un commento a Il Profeta che ne affianca gli ampi estratti e ... i temi affrontati con preghiere insolite e con brani biblici, l’Autore propone un gioco di rimandi per scoprire un testo attraverso l’altro.
«Se Khalil Gibran è un autore-ponte tra Oriente e Occidente, tra spiritualità e poesia, tra fedi e culture diverse, lo stesso Profeta è un libro-ponte, una sorta di Bibbia laica che abbraccia i temi universali della vita umana come li racconterebbero, e vi rifletterebbero, un cristiano, un musulmano, un buddhista e persino un laico agnostico. Tra preghiera, meditazione e poesia, Il Profeta, al cui interno non è difficile scovare tracce bibliche, parla la lingua di un’umanità che nella sua parte più profonda, consapevolmente o meno, pensa, medita e prega al di là dei confini geografici e politici, che appartiene a tutte le religioni e a nessuna, a tutte le culture e a nessuna».
In una società dall’individualismo sempre più sfrenato e dai continui, rapidissimi cambiamenti siamo ancora capaci di fidarci, affidarci e avere fiducia, negli altri e in noi stessi? Elio Meloni ci propone un percorso tra letture, riflessioni e pratiche quotidiane di diverse tradizioni spirituali ... per distillare alcuni tratti essenziali della fiducia, dono che si nutre di apertura così come di rischio.
Base di ogni relazione umana, la fiducia è un dono. Un dono che, tuttavia, comporta per definizione un rischio, a volte un salto nel vuoto. Nondimeno la consapevolezza che la gratuità è la via maestra di ogni vita umana piena apre alla possibilità di avere rispetto e cura di quanto la vita ci offre: storie, incontri, relazioni, animali, cose.
Lasciando andare il desiderio di possesso riusciamo ad aprire la mano e ad accedere a relazioni autentiche, a lasciare l’accampamento e avventurarci lungo i sentieri della fiducia. Quello che Elio Meloni ci offre è un percorso lungo questi sentieri all’interno di diverse tradizioni spirituali, per recuperare pratiche che aiutino a «pulire» la relazione con gli altri e a ritrovare la fonte della propria solidità interiore che, sola, consente di fidarsi.
Benché nell'esperienza umana il conflitto sia un fenomeno costante, siamo impreparati ad affrontarlo come un percorso naturale per il disagio che crea: in realtà il conflitto è una sorta d'incrocio tra pericolo e opportunità che può condurre a scelte costruttive. La prospettiva di Marinetta ... Cannito Hjort è quella della «trasformazione dei conflitti», paradigma nato alla fine del secolo scorso all'interno della comunità statunitense di fede mennonita, per cui il conflitto è un fenomeno necessario al cambiamento e alla ricostruzione di realtà interpersonali e sociali orientate a pace, giustizia e riconciliazione. Sottolineando la natura complessa del conflitto, tale modello guida verso una comprensione della costruzione di pace che non ne suggerisce l'eliminazione bensì lo considera terreno fertile per lo sviluppo di strutture giuste e rapporti basati sul rispetto della sacralità di ogni individuo.
Una raccolta di preghiere - inedite o poco note al pubblico italiano ma significative e spiritualmente intense, come quelle tratte dallo storico "Book of common prayer" anglicano - inerenti diversi ambiti liturgici e spirituali della Riforma protestante nei suoi primi decenni. Nella Riforma ... protestante la preghiera è essenzialmente ricerca di ciò che Dio ha promesso e che il credente spera. È libera e grata reazione, in forma di richiesta, al dono di Dio. Dio dona concretamente e i suoi figli, concretamente, chiedono. Chiedono nella conoscenza di Dio stesso, che si rivela nella parola scritta e incarnata. Chiedono nel riconoscimento della propria natura corrotta, che ha assoluta necessità di grazia e perdono. Chiedono nella riconoscenza per ogni bene conosciuto e ricevuto, nella responsabilità e condivisione fraterna dell'intercessione, nella liberante consapevolezza dell'esigenza di essere guidati, illuminati, consolati, aiutati, sostenuti, benedetti e resi vittoriosi nel corso della propria vita terrena per godere della gioia in Dio in quella futura.
Maestro incontestato della materia, Jean Zumstein propone un commentario, in due volumi, a un tempo scientifico e pastorale con una traduzione basata su critica testuale, informazioni storiche, letterarie e teologiche.
La traduzione italiana completa degli scritti e delle lettere di Thomas Müntzer - una delle figure principali degli albori della Riforma, se non altro per la prima liturgia riformata in lingua tedesca e la guida carismatica della Guerra dei contadini - vuole essere un ritorno alle fonti essenziali ... per consentire una più precisa ricostruzione storica del pensiero, della vita e del contesto nel quale egli visse e operò.
Le famose Losungen, testi biblici e meditazioni giornaliere, preparate ogni anno, a partire dal 1731, dalla Chiesa evangelica dei Fratelli Moravi (Unità dei Fratelli di Herrnhut). La presente edizione, tradotta e adattata per il lettore italiano, è la duecentottantottesima. In appendice il "Lezionario ... comune riveduto" ("Revised common lectionary") per il 2018. Introduzione di Paolo Ricca.
Gli scorci dalle finestre delle innumerevoli case abitate negli anni - scorci che suscitano ricordi ed emozioni, cui si associano storie, percorsi e incontri nell'arco di quasi un secolo attraverso tutti i continenti - sono il filo conduttore del film di una vita, quella di Aldo Comba.
Una breve raccolta di alcune delle vivaci conversazioni informali alla tavola di Martin Lutero e sua moglie, Katharina von Bora, con colleghi, collaboratori e allievi del riformatore su temi quali la teologia, l'attualità politica, l'accademia e la vita quotidiana. Non di rado ne emerge un Lutero ... «fuori onda», diretto, a tratti violento e persino volgare, in ogni caso molto umano, che ne integra e arricchisce l'immagine complessiva. «La tavola di Lutero doveva essere un luogo interessante: vi si incontravano alcuni dei suoi più stretti collaboratori - da Filippo Melantone a Johannes Bugenhagen e Justus Jonas - oltre agli studenti che vivevano nella sua casa. Dopo la morte del riformatore, oltre alle discussioni e, in particolare, alle affermazioni di Lutero, i "Discorsi a tavola" vennero a includere ampliamenti, collegamenti con dichiarazioni nate in altri contesti e catalogazioni per argomento, fino a occupare sei volumi dell'edizione critica della sua opera. Note per la loro vivacità e la capacità di restituire, talvolta in termini molto netti, aspetti quotidiani, personali e di pensiero del grande teologo, queste conversazioni costituiscono un testo di notevole interesse che, se non può costituire la fonte esclusiva né principale per la conoscenza del riformatore, è di indubbio arricchimento per il lettore». (Fulvio Ferrario)