
Anche se con tutta probabilità Antoine de Saint-Exupéry non pensava alla Bibbia scrivendo Il Piccolo Principe, per Stefano Giannatempo questo classico della letteratura è un ottimo commento laico al vangelo. Posto un bambino in mezzo ai discepoli, Gesù disse infatti "In verità vi dico: se non diventate come fanciulli, non entrerete nel regno dei cieli". Per rileggere Il Piccolo Principe, classico di Antoine de Saint-Exupéry, Stefano Giannatempo attinge alle Scritture, alla spiritualità e alla teologia cristiana ecumenica. Il viaggio, tra asteroidi e pianeti, e gli incontri del piccolo principe - con la rosa, il lampionaio o la volpe - diventano occasione per ragionare sulle radici, le relazioni, la cura, la morte, il rapporto con il tempo, la Parola di Dio, la chiesa. Una rilettura che cerca di aiutare i lettori a crescere restando piccoli, nella genuina semplicità evangelica, per rinnovare la gratitudine espressa da Gesù nel "Ti rendo lode, Padre, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli". Spunti per la riflessione e le attività didattiche accompagnano il testo.
Nella Commedia dantesca la presenza della Bibbia è complessa e pervasiva: sono circa un migliaio le citazioni della Vulgata, direttamente in latino o tradotte in volgare, i riferimenti espliciti o le allusioni a episodi e personaggi delle Scritture. Presente in quasi ogni terzina, la Bibbia arriva a Dante non solo attraverso la lettura diretta ma anche tramite la rielaborazione del testo biblico nell'esegesi, nella predicazione, nella liturgia, nelle molteplici forme della letteratura religiosa medievale. Al riferimento biblico si accompagna molto spesso quello classico, a partire dalla scelta di Virgilio come guida nella prima parte del viaggio, dando vita a un intreccio intertestuale di straordinario interesse.
Nel XVI secolo, i protestanti riformati - in primis nella Ginevra di Calvino, ma anche nella Francia ugonotta, a Londra o Berna - attuano una completa riorganizzazione del tempo, interiorizzandone una concezione originale e applicando un'etica nuova allo svolgimento delle loro giornate. Restrizioni d'ordine spirituale regolano rigorosamente il loro rapporto con il tempo, concepito innanzitutto in relazione a Dio, del cui uso dovranno rendere minuziosamente conto.
Losungen: un versetto biblico per ogni giorno dell'anno.
Comune ai cristiani di tutte le chiese, il battesimo - come l'eucarestia unisce e al contempo divide la cristianità: a partire da un'articolata indagine storica, Paolo Ricca riflette sui diversi argomenti teologici legati al tema e cerca di collocarlo in un orizzonte ecumenico, indicando, inoltre, in che modo potrebbe unire tutti i credenti in Cristo.
Questa la reazione di Karl Barth agli sconvolgimenti politici ed ecclesiali dei primi mesi della dittatura hitleriana. Un professore che si chiude nella sua accademica torre d'avorio? Così hanno pensato in molti, ma a torto. Teologia, qui, è un grido di battaglia e di libertà, un cammino di lotta che sfocerà nella Dichiarazione teologica di Barmen, uno dei documenti più luminosi del cristianesimo del Novecento.
La malattia di un genitore come possibilità di accompagnarlo nell'ultimo tratto di strada
Il fine vita di un genitore e il senso pi√π forte della propria vita
La mancanza di Dio, la fede, i doni di una crescita e di uno sviluppo interiore
I primi tempi della malattia di mia madre, l'Alzheimer, sono stati un susseguirsi di emozioni forti e totalizzanti, come una serie di sonori ceffoni.
Mi sono detta "Non voglio dimenticare", e ho iniziato a scrivere: avevo paura che il tempo potesse sbiadire la forza e la violenza di ciò che stavo vivendo.
Poi pian piano la scrittura è diventata un luogo dove riflettere su di me, su di lei, sulla sofferenza, su Dio e il mio rapporto con Dio.
Ho pensato che Dio non c'entrasse più niente con la mia vita, ma anche che mi avesse dato una vita complessa, piena di cose buone e meno buone, e che se fossi stata in grado di tendere l'orecchio o guardare bene, avrei potuto trovare in questo percorso una crescita, uno sviluppo interiore.
Laura Baldassini
Sotto la ferocia del tallone nazista, un gruppo di studenti dell'Università di Monaco di Baviera distribuisce, tra l'estate del 1942 e il febbraio del 1943, alcune serie di volantini firmati "Weise Rose", "Rosa Bianca", incitando il popolo tedesco a ribellarsi al nazionalsocialismo in nome della libertà, della giustizia e della fratellanza tra i popoli. Il nucleo di giovani resistenti cristiani è costituito dai fratelli Scholl, Sophie e Hans, da Alexander Schmorell, Willi Graff, Christoph Probst e dal professor Kurt Huber, legati tra loro da profonda amicizia. I principali esponenti del gruppo furono ghigliottinati nel 1943, ma la loro vicenda resta un fulgido esempio di altruismo e abnegazione, preziosa testimonianza di un impegno civile al servizio della dignità umana.
Attraverso un poderoso sforzo di sintesi, Lutero presenta in poche pagine i lineamenti fondamentali della fede cristiana, come un cristiano o una cristiana che vivano la propria fede in modo responsabile devono conoscerli. Pochi testi come questo hanno contribuito a plasmare e diffondere la fede evangelica, dapprima in Germania, poi nel mondo intero. Un capolavoro teologico e letterario, un classico della spiritualità cristiana, in ogni tempo: anche e proprio nella nostra epoca secolarizzata.