L'autore propone una lettura che mette in luce i parallelismi tra il mondo della teologia, quello della fantasia e quello reale, evidenziando molte questioni chiave della vita umana e della fede cristiana.
Allievo e poi amico di Norberto Bobbio, Enrico Peyretti propone in queste pagine un resoconto di quasi vent'anni di dialoghi e discussioni con Norberto Bobbio, dal 1984 a poco prima della morte del grande filosofo, nonché la trascrizione di trentanove sue lettere inedite. Tra i temi toccati ci sono la politica, in primis quella di pace e nonviolenza, il senso della vita, la religione, la fede, la mitezza - di cui Bobbio scrisse un mirabile elogio -, il male e la morte, senza dimenticare l'amicizia, grande sostegno dell'esistenza.
La dottrina della predestinazione, che nella storia del pensiero cristiano ha dato luogo a diversi equivoci, è associata in modo così stretto a Giovanni Calvino da venire identificata con la sua teologia.
Nato in una famiglia di minatori di tradizioni repubblicane e antifascista convinto, Jacopo Lombardini (Gragnana, 1892-Mauthausen, 1945) ha dedicato la sua vita alla causa della libertà, rappresentando la parte migliore della storia dell'Italia, quella democratica e repubblicana che si esprime nella Costituzione. Alimentate dalla fede evangelica, cui Lombardini si converte nel 1924, le sue idee - che trovano la loro radice in Mazzini, Garibaldi e nell'epopea risorgimentale - si riaffermano in seguito nella lotta partigiana contro il nazifascismo.
Praticamente coetanei – uno medico e teologo, l'altro scienziato e filosofo, il primo luterano, il secondo ebreo – Albert Schweitzer, premio Nobel per la Pace nel 1952, e Albert Einstein, premio Nobel per la Fisica nel 1921, si incontrarono solo due volte e si scambiarono una serie di lettere, tutte tra il 1948 e il 1955.
Nondimeno entrambi misero in guardia i contemporanei contro i pericoli di un progresso tecnico-scientifico acefalo, facendo pressioni contro i test e le sperimentazioni della bomba atomica – la cui costruzione, in un primo tempo, Einstein aveva appoggiato nel timore che il regime nazista se ne dotasse per primo – e battendosi per il disarmo nucleare e la pace.
In una forma intermedia tra un diario e un epistolario immaginario, si snoda "l'impossibile colloquio" fra l'autrice ed Etty Hillesum, giovane ebrea olandese che, prima di morire ad Auschwitz, ci ha lasciato una straordinaria testimonianza di resistenza umana e spiritualità.
Le cinque lezioni sulla laicità proposte in questo numero di "Quaderni Laici" sono state tenute, dal 2007 a oggi, in occasione della consegna del Premio Laico dell'Anno "Adriano Vitelli" - promosso dalla Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni - da Carlo Augusto Viano, Gian Enrico Rusconi, Gustavo Zagrebelsky, Stefano Rodotà e Giulio Giorello.
Nelle Sacre Scritture l'importanza della musica è attestata in numerosi luoghi, in primis nel Libro dei Salmi, considerato l'innario della Bibbia.
Ponendo la Scrittura al centro della loro riflessione, le chiese della Riforma danno da sempre grande rilevanza all'espressione musicale, intesa come prezioso strumento di lode a Dio.
In questo manuale, Nicola Sfredda illustra in modo completo e didatticamente efficace la ricchissima, cinquecentenaria tradizione liturgica e musicale protestante a partire da Lutero e Calvino, passando per Bach, Haendel, Buxtehude, gli spirituals e i gospels, fino all'utilizzo culturale e spirituale del canto e della musica sacra nel contesto contemporaneo.
Per la tradizione giudaica, e poi per quella dei cristiani delle origini, il racconto è un'espressione privilegiata della fede. Un Dio che lascia tracce nella storia e nella geografia – come il Cristo nella Giudea di Ponzio Pilato – è un Dio che si fa racconto.
Così, in questo volume Yann Redalié ripercorre le narrazioni dei vangeli nella loro diversità, nel loro modo specifico di presentare la figura di Maria e la famiglia di Gesù, l'itinerario del Cristo "in parole e in azioni", la Passione, la risurrezione e l'ascensione.
Ma attraverso la varietà e la ricchezza dei racconti sottolinea al contempo l'unità e il legame reciproco tra le diverse testimonianze e scritti dei quattro vangeli, che nella dialettica "diversità / unità" offrono uno spazio di confronto aperto, terreno fertile per nuovi significati.