
Sigmund Freud: geniale scopritore o abile imbroglione, pioniere della ricerca sulla psiche o dispotico profeta di una setta pseudoscientifica? Questo libro, illustrato con disegni di irriverente ironia, scioglie ogni dubbio sul rivoluzionario viennese e sulle sue teorie.
Molti si sono pronunciati su di lui, ma nessuno lo ha fatto in modo veramente obiettivo. E chi avrebbe potuto farlo, senza essere lì presente? Nessuno è stato più vicino a Freud dell’autore di questa biografia, il mitico divano!
Dopo un secolo passato nell’ombra, finalmente rompe il silenzio e racconta tutta la verità sul padre della psicoanalisi.
Christian Moser vive a Monaco e lavora come saggista, illustratore e autore di fumetti. Dopo essersi occupato in due libri delle nostre ansie quotidiane, il confronto con Freud è diventato praticamente inevitabile.
Per Christian de Duve, premio Nobel per la medicina nel 1974, il peccato originale della specie umana è la selezione naturale, che fa sì che sopravvivano i più adatti, cioè i più aggressivi e i più individualisti. Questo ha portato a una degenerazione dell’ambiente innescata dalle attività umane.
L’uomo deve ora far leva sull’intelligenza, costringere il suo cervello a fare un gigantesco passo avanti, sostituendo alle pulsioni e agli istinti più primitivi un nuovo atteggiamento più solidale e altruistico verso i suoi simili e verso il mondo. È in gioco il futuro (forse) prossimo dell’intera umanità.
Christian de Duve, citologo e biochimico, ha insegnato alla Rockfeller University (New York) e all’Università Cattolica di Lovanio. In Italia ha pubblicato Polvere vitale (Longanesi, 1998), Alle origini della vita (Longanesi 2005) e, nelle nostre edizioni, Come evolve la vita (2003).
Un’introduzione affascinante e concisa alle principali intuizioni della teoria delle stringhe, che cerca di descrivere la totalità delle forze della natura abbracciando la gravità e la meccanica quantistica in una sola teoria di unificazione.
Gubser ci accompagna in un agile viaggio nelle leggi elementari della fisica così come le comprendiamo oggi, poi mostra come la teoria delle stringhe cerchi di spingersi oltre, riuscendo a essere una guida abile e premurosa, mentre il lettore esplora gli enigmi di buchi neri, brane, supersimmetria e dimensioni extra.
Steven S. Gubser è professore di Fisica all’Università di Princeton.
Le psicoterapie, prendendo in esame tutte le principali scuole – la psicoterapia psicodinamica, la terapia cognitivo-comportamentale, la psicoterapia interpersonale, la psicoterapia supportiva, la terapia di gruppo, familiare e di coppia –, è un testo fondamentale per gli studenti, gli studiosi e gli psicoterapeuti di ogni orientamento, indipendentemente dal loro background culturale.
Glen Gabbard ha riunito gli studiosi più autorevoli nei differenti ambiti per realizzare un volume organizzato in modo magistrale. Oltre alle terapie individuali e di gruppo, sono trattate le forme di psicoterapia integrata, il rapporto tra farmaci e psicoterapia e gli aspetti etico-deontologici della professione. Strutturato per facilitare il confronto tra le diverse modalità di trattamento, questo manuale, facile da consultare, non dovrebbe mancare negli scaffali di ogni professionista della salute mentale.
Glen O. Gabbard, uno dei più autorevoli psichiatri psicodinamici contemporanei, dirige la Clinica psichiatrica del Baylor College of Medicine di Houston. Nelle nostre edizioni ha pubblicato, tra gli altri, Psichiatria psicodinamica (2007).
E’ nota l'opinione medica per cui un bicchiere di vino al giorno fa bene alla salute, mentre cinque o sei portano alla rovina. Salutare o no per il corpo, il vino fa decisamente bene all'anima. E per il vino non esiste accompagnamento migliore della filosofia. Infatti, si può imparare non solo a sorseggiare riflettendo ma anche a riflettere per sorsi, magari abbinando a ogni filosofo l'etichetta più adeguata e scoprendo che un bicchiere di Chianti è la guida migliore alla lettura della “Fenomenologia dello spirito” di Hegel. Questo libro delizioso si contrappone all'irritante prolissità con cui oggi si scrive di vino, proponendosi come un'appassionata apologia della bevanda su cui è stata fondata la civiltà.
Con la chiarezza e la profondità che lo contraddistinguono, John Searle ci mostra come creiamo il mondo sociale, un mondo fatto di denaro, proprietà privata, governi, matrimoni, mercati azionari e cocktail party.
Mentre la realtà dei fatti naturali, delle “montagne” e delle “molecole”, esiste indipendentemente dalle nostre rappresentazioni, istituzioni come il matrimonio acquistano realtà solo in riferimento a un accordo convenzionale che gli uomini decidono intenzionalmente di stabilire. L’autore mette in luce le caratteristiche di queste istituzioni, che costituiscono il mondo della realtà culturale e sociale di cui tanto si parla.
John Searle insegna Filosofia della mente e Filosofia del linguaggio all’Università della California, Berkeley. Nella collana Scienza e idee sono stati pubblicati Il mistero della coscienza (1998), Mente, linguaggio, società (2000), La razionalità dell’azione (2003) e La mente (2005).
"Devi cambiare la tua vita!": così intimava al poeta la voce che Rilke udì al museo del Louvre agli inizi del Novecento. Politica e religione ci hanno tentato per secoli, ma oggi l'una è in crisi mentre l'altra sembra cavalcare prepotentemente i nuovi fondamentalismi. In quest'ampia indagine sulla natura umana Peter Sloterdijk confuta che a ritornare sia il sentimento religioso. Semmai è presente in ogni piega della nostra società il disagio etico suscitato dalla constatazione che "così non possiamo più andare avanti" e che, dunque, ogni persona debba seriamente lavorare su se stessa per essere e rimanere all'altezza delle sfide del nostro mondo. Dopotutto, cosa accomuna un pizzaiolo e uno yogi, un sacerdote e una modella, un economista e una biologa se non il continuo esercizio teso a migliorare il proprio "rendimento"? Non si tratta solo del successo sulla scena pubblica, bensì di una elevazione che continuamente slitta dal piano fisico a quello spirituale e dal piano individuale a quello planetario. Al tempo degli antichi Greci era l'obiettivo della saggezza; oggi che tale parola sembra desueta non perde il suo mordente la stessa "pericolosa" pratica della filosofia.
Occhiali a perno, a ponte, con stanghette, monocoli, lenti d’ingrandimento, telescopi, ma anche occhiali “degli avari” o “dei gelosi”, di cui nel testo ci sono molte curiose illustrazioni, sono qui i protagonisti di un racconto affascinante, ricco di colpi di scena, di erotismo, di ironia e malinconia.
Attraverso la storia degli occhiali, dall’incerta origine, e la loro rappresentazione artistica e letteraria, che coniugano scienza e illusioni, l’autore tratta le vicende di una “protesi” nata per migliorare la vista ma che finisce spesso per accecare.
Arnaud Maillet, storico dell’arte e della visione, è autore anche di Le miroir noir. Enquête sur le côté obscur du reflet (Kargo, 2005).
Spesso, e con sorpresa, constatiamo che le nostre offerte di aiuto si dimostrano inefficaci o vengono semplicemente rifiutate. Perché è così difficile dare e ricevere aiuto? Per Edgar Schein, grande esperto di cultura aziendale e sviluppo organizzativo, la risposta sta nella mancata comprensione delle molteplici dinamiche psicologiche e sociali che sottendono le relazioni d'aiuto. Il momento della richiesta e dell'offerta di aiuto è particolarmente complesso, intriso com'è di ambiguità. In questo testo fondamentale sul tema, l'autore presenta modalità specifiche ed esempi illuminanti che rendono chiaro quale tipo di aiuto offrire e come offrirlo efficacemente in qualunque situazione. Schein ci mostra come evitare le possibili trappole, attenuare gli squilibri di potere e creare una solida base di fiducia. Oltre che a tutti i tipi di aiuto individuale nelle relazioni personali e professionali, nell'insegnamento e nel lavoro sociale, queste indicazioni si possono applicare anche al teamwork e alla leadership organizzativa.
In cosa consiste la vita interiore? Ed è davvero destituito di senso il luogo comune secondo cui gli uomini rifuggono ogni confronto con la propria interiorità? Che i maschi, nella grande maggioranza, siano poco disponibili alla riflessività, più protesi verso l’“esterno”, pare incontestabile. Evitano di porsi le domande più ineludibili, di confrontarsi con la sensibilità femminile, che include l’ascolto e la cura, temendo una crisi di immagine o di identità.
L’importanza di riscoprire il valore antico della solitudine degli uomini, condizione senza la quale non si educa la propria interiorità, è il tema di questo libro, che suggerisce come perseguire una forma di virilità più problematica e profonda, e al tempo stesso più generosa ed eroica.
Duccio Demetrio insegna Filosofia dell’educazione all’Università di Milano Bicocca. Nella collana Minima ha pubblicato, tra gli altri, Filosofia del camminare (2005), La vita schiva (2007) e L’educazione non è finita (2009).