
Senza vocazione in un mondo privo di destinazione, l'uomo contemporaneo sembra abbandonato alle proprie scelte e mosso da un disincantato e moderno desiderio di Dio, relegato nell'orizzonte di una sensibilità religiosa personalistica e privata, senza implicazioni di appartenenze religiose o ... morali concrete. Questa cultura del provvisorio, come l'ha definita papa Francesco, genera un'evidente difficoltà a perseverare in una scelta definitiva di vita consacrata. A partire dai dati statistici sugli abbandoni dei religiosi, lo studio si propone di comprenderne i possibili motivi psico-sociologici. L'autore cerca inoltre di individuare i caratteri propri - delineati dal magistero post-conciliare - della perseveranza dei consacrati e di tracciare un percorso in grado di avviare una "teologia della perseveranza" in dialogo con la cultura di oggi. L'intento è coniugare le fondamenta della tradizione cristiana con alcuni contributi della teologia contemporanea in grado di fondare ancora una scelta che sia "per sempre".
Nelle testimonianze dei sopravvissuti ai campi di sterminio nazisti, il corpo - definitivamente trasformatosi in fumo e cenere per i "sommersi" - occupa sempre uno spazio centrale. Nel suo consumarsi e piagarsi esso è il luogo delle cicatrici eloquenti, della violenza subita, dello sforzo per ... la sopravvivenza, ma anche della carne spogliata della possibilità e della libertà di testimoniare qualcosa di "altro", come accade ai martiri. Il numero tatuato sul braccio delle vittime era, nella prospettiva di chi lo ha progettato, l'impronta tangibile della condizione di sottoumanità dei deportati, un marchio che espropria del "nome proprio" impedendo ad ognuno di diventare dignitosamente, umanamente, un "tu". Nella distruzione dei corpi, Auschwitz costringe i testimoni e i superstiti a ritrovare una parola irrimediabilmente privata della sua integrità, a riacquistare, per quanto possibile, le voci; a ridare lineamenti di volti umani a chi è stato reso fumo e cenere. E quindi, paradossalmente, a recuperare il fiato dei corpi dei vecchi e dei bambini - i primi a perire perché custodi della memoria e del futuro - riannodando i fili spezzati della continuità di un popolo.
Esclusione e accoglienza, particolarismo e universalismo, elezione e universalità della salvezza rappresentano due prospettive, entrambe presenti nella Bibbia e non di rado in reciproca tensione. Il tema è di grande attualità, osserva il cardinale Ravasi nel testo, "visto che sempre di più si ... è convinti che le religioni siano fonte di particolarismi, di settorialità, di tensioni. Le siepi che esse costruiscono tra loro diventano con il tempo spinose e alla fine si trasformano in veri e propri muri invalicabili". Il libro prende in esame l'altro, il diverso e lo straniero nella Bibbia soffermandosi su Adamo, Noè e Abramo, riflette sull'universalismo e il particolarismo nell'Antico Testamento a partire dalle parole dei profeti e si conclude con una riflessione sul Nuovo Testamento e, in particolare, sulle lettere di Paolo, cui si deve l'affermazione "Non c'è Giudeo né Greco; non c'è schiavo né libero; non c'è maschio e femmina, perché tutti voi siete uno in Cristo Gesù".
"È questo il tempo di bussare, di andare e di relazionarsi": la Chiesa che nasce sotto la croce, alla periferia di Gerusalemme, va alla ricerca dei cristiani perseguitati, dei malati terminali, delle donne e degli uomini da recuperare. La pia pratica della Via Crucis è occasione per accostare ... un tema molto caro a papa Francesco.
Pur nascendo come una pratica devozionale, la Via Crucis non può essere compresa semplicemente come una devozione popolare. Nel tentativo di strappare questa forma di preghiera da una cornice a volte troppo sentimentalista, l'autore ne propone uno svolgimento sapiente, in cui diventa un vero ... e proprio itinerario biblico ove Parola e preghiera possano avere una giusta collocazione nel cammino del credente che si prepara a entrare nel mistero pasquale. Per facilitare questo processo e mettere in luce i fondamenti biblici e spirituali della Via Crucis, egli accosta lo schema classico di questa "preghiera" molto nota con il metodo antico, e meno conosciuto, della Lectio Divina, articolando i passaggi della prima secondo le tappe proprie della seconda, cercando di evitare forzature e confusioni.
"La Quaresima, itinerario di rinnovamento di vita, è soprattutto il ritorno verso un amore. Un ritorno appassionato? Piangiamo la nostalgia di un amore perduto, quello di un Dio che ci ama intensamente. Piangiamo il desiderio di un nuovo incontro. Che cosa ti manca di lui?". Il libretto, che ... si offre come aiuto per vivere in modo rinnovato il tempo della Quaresima e la Pasqua, ha uno stile agile e fresco. Dal mercoledì delle Ceneri fino alla domenica di Risurrezione 2015, ogni giorno l'autrice coglie uno spunto dal vivere quotidiano, lo mette in feconda relazione con un versetto della Scrittura tratto dalla liturgia del giorno e ne ricava una pillola di riflessione che accompagna il cammino di conversione, che invita a vedere le cose con gli occhi di Dio.
Il sussidio accompagna i bambini nel cammino verso la Risurrezione di Gesù con un itinerario che parte dal mercoledì delle Ceneri, presenta le cinque domeniche di Quaresima, la domenica delle Palme, il triduo e la Pasqua. Per ognuno di questi momenti offre un breve passo biblico, una narrazione ... che aiuta a comprenderne il significato nella vita di un bambino, uno "zoom" sul concetto chiave, e infine la sezione "Gioca e crea" che propone un gioco e una attività da costruire. Età di lettura: da 6 anni.
Il volume presenta un percorso che spiritualmente collega immagini, messaggi e simboli dell'arte di p. Rupnik e dell'Atelier del Centro Aletti di Roma con abbondanti riferimenti biblici, patristici e del magistero, per condurre il lettore nella esperienza della creatività della Chiesa, che tramite ... la liturgia e i sacramenti fa passare dalla vita mortale alla vita immortale.
Le pratiche superstiziose di origine pagana penetrate nel costume dei cristiani della «campagna» sono il bersaglio della requisitoria di Martino di Braga, scritta intorno al 573.
L’invettiva segue liberamente il De catechizandis rudibus di Agostino – proposto nella stessa collana con il ... titolo Catechesi per principianti – ed è affiancata e sostenuta da un’essenziale catechesi circa le fondamentali verità della fede cristiana, presentata con linguaggio semplice e popolare (rustico sermone). L’opuscolo ebbe fortuna, anche per il persistere di quelle pratiche superstiziose di cui ancor oggi si segnalano tracce evidenti, e fu ampiamente utilizzato per almeno due secoli. Il testo è di notevole interesse non solo per il suo contenuto dottrinale, ma anche per le implicazioni che riguardano l’evoluzione della lingua latina, la storia della liturgia battesimale e della religiosità «popolare».