
«Attore e poeta, operaio e patriota polacco, amante della montagna e del nuoto, Karol Wojtyla divenuto Giovanni Paolo non ha avuto alcuna difficoltà a porsi a interprete dell'umanità della sua epoca, ma è riuscito anche a mostrare a quell'umanità - con l'esempio e con le parole - che cosa sia credere in Dio ai nostri giorni» (dalla Presentazione di L. Accattoli).
Aiutato dalla lunga durata del suo pontificato - 26 anni e mezzo - Giovanni Paolo II era proiettato nella predicazione del Vangelo fino ai confini della terra e nel sogno apostolico di arrivare a ogni persona. I testi raccolti nell'antologia descrivono efficacemente quel suo sogno: non potendo incontrare ogni famiglia egli scrive alle famiglie come categoria umana e così fa per le donne, i bambini, i giovani e gli anziani. E nel redigere i suoi testi con intonazione affabile e familiare egli modifica l'immagine papale, staccandola dal latino e dal bronzo tipici della tradizione pontificale e avvicinandola all'uomo di oggi.
Sommario
Presentazione. Lettera ai bambini. Lettera ai giovani. Lettera alle donne. Lettera agli anziani. Lettera alle famiglie.
Attraverso il dialogo tra una mamma e il suo bambino, l'autrice spiega il senso di un gesto comune come il Segno della Croce e descrive il significato della preghiera trinitaria del Gloria, offrendo una breve spiegazione di ogni frase che la compone. Il linguaggio semplice e la piacevole veste grafica, ricca di illustrazioni a portata di bambino, rendono il volumetto particolarmente gradevole ai fanciulli.
NADIA RICCI, sposata, con due bambini, lavora in una società commerciale; catechista parrocchiale e amante della letteratura, predilige i testi pedagogici e di psicologia infantile. Dalla sua esperienza di catechista e di mamma lo spunto per l'elaborazione di piccoli saggi a tema sulle preghiere dei cristiani, lette e 'tradotte' a misura di bambino: L'Ave Maria, Il Padre nostro (2009) e L'eterno riposo (2010) hanno inaugurato la serie EDB «Parola per parola».
Affrontando il tema della parrocchia, l'autore propone un saggio di ermeneutica del concilio non solo metodologicamente corretto ma anche pastoralmente fecondo. Pur restando la parrocchia un interesse laterale del Vaticano II, grazie all'impulso di questo essa è venuta trasformandosi da istituzione amministrativa a figura pastorale, soggetto missionario attivo, non con un formale ripensamento della sua presenza e della sua azione, ma piuttosto mediante la ridefinizione dei suoi elementi vitali e della fisionomia dei suoi protagonisti.
A cinquant'anni dall'indizione del concilio la parrocchia appare ancora un soggetto debole, segnato da un deficit di riflessione teologica non compensato dalla recente attenzione pratica, dovuta alla ristrutturazione della presenza ecclesiale sul territorio. Ma questa identità debole potrebbe oggi costituire uno dei suoi punti di forza, a patto che la logica amministrativa sia abbandonata a favore dello spazio di esercizio della comunione. Concepite per coloro che si riconoscevano dentro la Chiesa, ora le parrocchie sono chiamate a ripensarsi missionariamente e a ritrovare la capacità di trasmettere la fede anche a chi si trova nelle regioni del dubbio e della lontananza.
Sommario
Prefazione (F.G. Brambilla). Abbreviazioni. INTRODUZIONE. 1. Un nuovo orizzonte. 2. La parrocchia è cambiata? 3. Ritornare al Concilio. 4. Il cammino della Chiesa italiana. 5. Il percorso della ricerca. I. FARE TEOLOGIA SUL VATICANO II. LA QUESTIONE DELLE FONTI STORICHE. 1. Il concilio e il problema storiografico. 2. La storia della Chiesa come disciplina teologica. 3. L'evento conciliare e le sue ricostruzioni. II. LA PARROCCHIA ALLA VIGILIA DEL CONCILIO. I VOTA DELL'ANTEPREPARATORIA. 1. Papa Giovanni, Roma e il mondo. 2. I vota della fase antepreparatoria. 3. Lettura conclusiva. III. LA PARROCCHIA DURANTE IL CONCILIO. GESTI E TESTI CONCILIARI. 1. La fase preparatoria. 2. Il primo periodo (1962-63). 3. Il secondo periodo (1963-64). 4. Il terzo periodo (1964). 5. Il quarto periodo (1965). 6. I testi approvati. IV. UNA CHIESA IN FORMA DI POPOLO. 1. Un ritratto implicito. 2. «Popolo di Dio»: un concetto abbandonato? 3. Lo spostamento verso la communio. 4. Cambiamenti nella prassi e nella teoria. Conclusione. Bibliografia. Indici.
Note sull'autore
GIAMPIETRO ZIVIANI, sacerdote della diocesi di Adria-Rovigo, è nato a Ostiglia (MN) nel 1963. Ha studiato teologia a Padova e a Roma, presso la Pontificia Università Gregoriana, dove si è laureato nel 1999 con una tesi su La Chiesa madre nel Concilio Vaticano II (Premio Bellarmino 2000). Insegna ecclesiologia nella Facoltà teologica del Triveneto (Padova) e teologia dogmatica nel biennio di licenza in teologia pastorale. Ha al suo attivo pubblicazioni di carattere scientifico. È direttore dell'Ufficio catechistico diocesano di Adria-Rovigo.
Come i due che lo hanno preceduto, il saggio appartiene all'ambito del rapporto tra vita intellettuale e vita spirituale. La finalità che lo caratterizza è quella di tracciare un itinerario che porti ad approfondire ulteriormente l'intimo nesso tra cristologia e contemplazione mediante un approccio, argomentativo e affettivo, ai due aspetti del mistero del Signore Gesù menzionati nel titolo. La loro mutua convergenza merita di essere considerata e vagliata attentamente, soprattutto per le positive ricadute in ordine all'esperienza spirituale, all'affettività e alla formazione integrale del cristiano.
La trattazione mette in luce che la vita in Cristo, condotta secondo lo Spirito, genera un unico desiderio dalle molte sfaccettature: entrare nella sfera della sua affettività, lasciarsi conquistare dal suo amore e affascinare dalla sua bellezza, assecondarne l'azione pedagogica e salvifica, condividerne i sentimenti e lo stile di vita, diventare conformi a lui, collocando sempre, al centro di tutto, il Vangelo.
La tessitura degli argomenti avviene accostando alla trattazione teorica la testimonianza di maestri e testimoni vissuti in periodi storici diversi. Una certa attenzione è riservata al contributo della scuola francescana e, in particolare, al pensiero di san Bonaventura. È preso in considerazione anche il ruolo esemplare della beata Vergine Maria, dei martiri e dei santi: la loro testimonianza fa risplendere la santità e la bellezza del Signore Gesù in mezzo al mondo.
Ogni capitolo si chiude con un invito a sostare in preghiera, quale parte integrante del progetto teologico e formativo messo in opera dall'autore. I testi proposti conducono a interiorizzare la riflessione e a tradurne l'intimo significato spirituale sotto forma di lode e di invocazione rivolte a Dio uno e trino.
Sommario
Sigle e abbreviazioni. Introduzione. I. Un progetto teologico e formativo. 1. Il variegato "mondo" dei sentimenti. 2. Per una lettura teologica dei sentimenti del Signore Gesù. 3. Ammirare e narrare la bellezza del Signore Gesù. 4. Sensibilità affettiva ed esperienza spirituale. 5. Alla scuola della beata Vergine Maria. 6. La «bellezza» della santità cristiana. Parte prima. «Venite e vedrete (Gv 1,39)». II. La vita in Cristo. Esperienza e conformità. 1. La «grazia» della conformità. 2. Il fondamento cristologico dell'agire virtuoso del cristiano. 3. Nell'attesa del compimento: l'unione sponsale. III. Entrare nei «sentimenti» del Signore Gesù. 1. «Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù» (Fil 2,5). 2. L'esempio di Cristo Gesù secondo Fil 2,6-8. 3. La «povertà» del Signore Gesù Cristo secondo 2 Cor 8,9. 4. I «sentimenti» di Gesù verso il Padre: tra dedizione, affidamento e obbedienza. 5. I «sentimenti» di Gesù verso la gente: un'indagine alla luce delle beatitudini. 6. I «sentimenti» di Gesù verso i discepoli e i Dodici. IV. Ammirare la bellezza del Signore Gesù. 1. La bellezza che proviene dall'Amore. 2. Una bellezza che chiama e conquista. 3. Una bellezza che rivela la bellezza del Padre. 4. Una bellezza che salva e dona bellezza. 5. Affascinati dalla bellezza dello Sposo. Parte seconda. In comunione con la beata Vergine Maria, i martiri e tutti i santi. V. «Ecco tua Madre!» (Gv 19,27). 1. Maria modello insuperabile della contemplazione di Cristo. 2. I misteri della vita nascosta di Gesù. 3. Maria donna dal cuore umile e sapiente. 4. I misteri della vita pubblica di Gesù: a Cana e presso la croce. 5. LaTota pulchra. 6. Aprire il cuore alla gioia ispirata dal Magnificat. VI. La «bellezza» della santità cristiana. 1. Il martirio «prova suprema di carità» (LG 42). 2. «Tu sei bellezza»: l'esperienza di Francesco d'Assisi. 3. S. Bernardino da Siena: «sentire» la passione di Cristo. 4. Charles de Foucauld: «la misura dell'imitazione è quella dell'amore». 5. Madeleine Delbrêl: partecipare alla vita di Gesù per partecipare alla sua carità. 6. Santa Gianna Beretta Molla: «l'amore è il sentimento più bello che il Signore ha posto nell'animo degli uomini». Conclusione.
Note sull'autore
VINCENZO BATTAGLIA, frate minore, insegna da oltre trent'anni alla Pontificia Università Antonianum in Roma. È titolare della cattedra di cristologia e attualmente decano della Facoltà di teologia e presidente della Pontificia Accademia Mariana Internazionale. La sua bibliografia comprende molti articoli e contributi ad opere in collaborazione su temi di cristologia e di mariologia. Il presente volume completa una trilogia tematica con Cristologia e contemplazione. Orientamenti generali, EDB, Bologna 1997, e Il Signore Gesù Sposo della Chiesa. Cristologia e contemplazione 2, EDB, Bologna 2001. È inoltre autore di Gesù Cristo luce del mondo. Manuale di cristologia, Antonianum, Roma 2007.
La Regola appare come un documento spirituale orientato ad animare la vita ordinaria dei frati attraverso un linguaggio esortativo. La sua spiritualità emerge dall'esperienza personale di chi l'ha fatta, dalle profonde convinzioni dell'homo evangelicus Francesco, ma anche dalle esigenze che la vita ordinaria dei frati imponeva in quel momento; per questo motivo non è espressa in concetti teologici, ma in termini vitali» (dall'Epilogo).
Lo studio si inscrive tra i commenti della Regola di san Francesco denominati del "nuovo corso", così definiti perché escono dagli schemi giuridici delle Expositiones tradizionali (precetti, consigli, libertà...) al fine di cercare una spiegazione della Regola secondo altri parametri (storico, biblico, teologico, spirituale...), che permettano di meglio scoprire il significato del testo e le intenzioni del legislatore.
L'analisi intende chiarire, come prima istanza, quello che dicono le parole (esegesi) per passare poi al loro significato (ermeneutica).
Sommario
Prologo. Introduzione. 1. Osservare il Vangelo di Gesù Cristo. Fondamento evangelico della vita francescana (RegB 1,1). 2. In obbedienza ecclesiale. Fondamento ecclesiale della vita francescana (RegB 1, 2-3). 3. "Prendere questa vita". Prime esigenze della conversione (RegB 2,1-6). 4. Libertà nello spogliarsi dei beni. La loro distribuzione ai poveri (RegB 2, 7-8). 5. Il tempo della prova. Cambiamento nel modo di vestire. 6. Essere ricevuto all'obbedienza. La professione e le sue conseguenze (RegB 2, 11-13). 7. Modo di vestire dei frati. Tra coloro che vivono in maniera diversa (RegB 2, 14-17). 8. La preghiera comune dei frati. L'Ufficio divino (RegB 3, 1-4). 9. Il digiuno corporale. Come gli altri fedeli (RegB 3, 5-9). 10. Minori e costruttori di pace. Quando vanno per il mondo (RegB 3, 10-14). 11. Senza denaro né pecunia. Ma solleciti verso i frati (RegB 4, 1-3). 12. Lavorare fedelmente e devotamente. Il sostentamento giornaliero (RegB 5, 1-4). 13. "Eredi e re del regno dei cieli". Espropriazione e itineranza (RegB 6, 1-6). 14. Familiari tra loro. Fratelli spirituali (RegB 6, 7-9). 15. Penitenza con misericordia. Non adirarsi per il peccato dei frati (RegB 7, 1-3). 16. Il ministro generale e i capitoli (RegB 8,1-5). 17. "Sia esaminato e casto il loro linguaggio". La predicazione dei frati (RegB 9, 1-4). 18. Autorità e obbedienza nella fraternità. Relazioni tra ministri e sudditi (RegB 10, 1-6). 19. Possedere lo Spirito del Signore. Atteggiamenti e comportamenti fondamentali del frate minore (RegB 10,7-12). 20. Le relazioni affettive dei frati. Vigilanza e prudenza (RegB 11, 1-3). 21. La missione ad gentes (RegB 12, 1-2). 22. I fondamenti della fedeltà (RegB 12, 3-4). Epilogo. Sigle e abbreviazioni. Bibliografia.
Note sull'autore
FERNANDO URIBE, nato a Envigado (Colombia), è frate minore della Provincia francescana di san Paolo apostolo di Colombia. Ha conseguito il dottorato in teologia con specializzazione in spiritualità alla Pontificia Università Antonianum di Roma, ove poi è stato decano alla Facoltà di teologia. Dal 1989 è docente di fonti agiografiche francescane all'Istituto di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum. Nella sua provincia ha ricoperto diversi incarichi nel settore della formazione e ha insegnato in diversi paesi dell'America Latina. Presso le EDB ha pubblicato il volume Itinerari francescani. Visita ai luoghi dove visse san Francesco (2010).
«Perché a 50 anni, nel momento in cui una persona può gestire nel modo migliore la propria vita, si sperimentano in modo tanto acuto le ansie del proprio tempo? Perché la sensazione di aver donato il meglio di se stessi a un ideale sembra esigere un sacrificio troppo grande?» (dall'Introduzione). Da esperto formatore, specialista delle problematiche della mezza età, l'autore offre uno strumento dedicato ai consacrati quale aiuto per affrontare questioni psicologiche, esistenziali e spirituali che si agitano dentro di loro e favorire percorsi di soluzione.
JAVIER GARRIDO, religioso francescano, licenziato in filosofia e in teologia all'Università di Friburgo (Svizzera), ha approfondito soprattutto lo studio della spiritualità cristiana, con particolare riferimento ai temi francescani; si dedica alla pastorale degli adulti, con particolare cura all'accompagnamento personale. Tra le sue numerose pubblicazioni sul tema ricordiamo: Adulto y cristiano (1989); Una espiritualidad para hoy (31990) Educación y personalización (1991). Nella stessa collana EDB ha pubblicato La relazione affettiva con Dio (2008), Rileggere la propria storia. Le età della vita e le loro crisi (2009) e Personalizzare. Un modo per formare alla vita religiosa (2010).
«Questo volumetto è un vero invito alla lectio divina; mentre ne spiega l'importanza, ne suscita il desiderio; mentre ne indica il metodo, ne fa pregustare il frutto, senza nascondere che il tempo del raccolto deve essere preceduto da quello della faticosa semina e della paziente attesa» (dalla Prefazione).
Dopo aver precisato che la lectio non è né un'opera intellettuale né una pia pratica di pietà, l'autore la presenta come una porta che immette nel mondo di Dio, nutrimento dell'anima, dialogo con il Signore intessuto di ascolto e di silenzio. In quattro capitoli, egli ripercorre poi i quattro gradini della lectio divina, seguendo la famosa "piccola scala" che, proposta nel XII secolo da Guigo il certosino, è ancor oggi valida guida per accostarsi alla Sacra Scrittura.
Sommario
Prefazione (A.M. Cànopi). I. INVITO ALLA LECTIO DIVINA. 1. Le Tre incarnazioni. 2. La semina della lettura. 3. Mettere radici: la meditazione. 4. Marcire davanti a Dio: la preghiera. 5. Riposare stanca: la contempl-azione.
Note sull'autore
MICHAELDDAVIDE SEMERARO OSB, nato a Fasano (BR) nel 1964, è entrato in monastero benedettino dal 1983 ed è stato ordinato presbitero nel 1998. Ha completato la formazione monastica nei monasteri francesi di Tamié e de La Pierre-qui-Vire, e la formazione teologica alla Pontificia Università Gregoriana con il dottorato in teologia spirituale. Attualmente risiede presso il monastero di Dumenza ed è impegnato nell'animazione spirituale che ha nel monastero il suo punto di riferimento materiale e nella Parola il riferimento interiore. Ha pubblicato: Le donne di san Benedetto, La Meridiana, Molfetta 2005; Etty Hillesum: Dio matura, La Meridiana, Molfetta 2005; presso le EDB: Con Gesù in compagnia di Luca. La Parola festiva nell'anno C (2006); Cantico dei Cantici. L'amore non s'improvvisa (2006); Con Gesù in compagnia di Matteo. La Parola festiva nell'anno A (2007); Facciamo l'uomo! Invecchiare e morire: un'iniziazione possibile (2007); Con Gesù in compagnia di Marco. La Parola festiva nell'anno B (2008); L'altra Mensa: la Parola nella liturgia (2008). È inoltre autore delle riflessioni alle letture del volume mensile Messa quotidiana, dei volumi a caratteri grandi Accompagnati dalla Parola (per i tempi di Avvento e di Quaresima) e del Messale quotidiano (2010).
I sette vizi capitali periodicamente attirano l'attenzione della televisione, della stampa, dei circoli culturali chic. I giornali, soprattutto d'estate, dedicano loro almeno uno speciale o un test, che effettuano una sorta di ripasso approssimativo del catechismo e aiutano a togliersi il dubbio di averceli o no.
Qualcuno, nel passato, ha infatti pensato di mettere in fila le cattive consuetudini degli umani: superbia, avarizia, invidia, ira, lussuria, golosità, pigrizia o accidia. Si è soliti attribuire a Evagrio Pontico la prima elaborazione di una dottrina articolata in proposito, anche se fu poi soprattutto Gregorio Magno a raccoglierle nel settenario a noi noto, in cui si distinguono cinque vizi spirituali e due carnali.
«Vizi vezzi virtù è una successione in crescendo ma, se si inverte la disposizione, si intuisce che anche un atteggiamento virtuoso può dar luogo a un vezzo e addirittura degenerare in vizio» (dalla Presentazione). Sulla scia dei precedenti volumi sulle Opere di misericordia, sui Comandamenti e sulle Beatitudini, lo scritto offre agili e profonde riflessioni, che affrontano i vizi capitali, spesso toccando problematiche e necessità dell'uomo di oggi.
Sommario
Presentazione. Catechismo? No, vocabolario! Sette…ma non magnifici. Sette o…otto? Superbia. Quella cosa ingombrante che è "l'io". Avarizia. Il cuore in cassaforte. Invidia. Verdi d'infelicità. Ira. Lo tsunami è servito. Lussuria. L'ossessione del sesso. Gola. Il ventre come dio. Accidia. Pigrizia in abito da sera? Una conclusione, anzi due o tre. Appendice. Lui chi è…
Note sull'autore
AIMONE GELARDI, sacerdote dehoniano, ha insegnato teologia morale ed etica filosofica. Ha pubblicato: Parapsicologia. Per una risposta a interrogativi di sempre, Àncora, Milano 1976; Reincarnazione. Un mito che rinasce, EMP, Padova 1987; Direzione spirituale e cristiani comuni, EDB, Bologna 1991; Lettere a Patrizia, EMP, Padova 1989; Reincarnazione?, EDB, Bologna 1995; Dare voce alla morte. Celebrare la speranza, EDB, Bologna 1995; Verso il Giubileo, EDB, Bologna 1996; Pensieri feriali, EMP, Padova 1998; Parole nel vento, EMP, Padova 2003. Nella stessa collana EDB ha pubblicato: «Lo avete fatto a me». Una rivisitazione delle opere di misericordia (2008), Beati voi. Una rivisitazione delle Beatitudini (2010) e Le «dieci Parole». Una rivisitazione dei Comandamenti (2010); per EDB Junior ha pubblicato: Le regole del gioco. 10 no? noo!! 10 sì! I dieci Comandamenti (2008), Lo hai fatto a me. Le opere di misericordia a misura di bambino (2009), Il mondo alla rovescia. Le beatitudini (2010) e ha curato i volumi: La mia preghiera di ogni giorno (2005), La festa del perdono (2006), Hai invitato anche me! La Comunione dei bambini (2008).