Acqua e cibo sono essenziali per vivere. E sono il dono che Gesù offre per la gioia e la salvezza di ogni uomo. L'iniziazione cristiana si pone così come il percorso di grazia che la Chiesa accompagna, affinché bambini e ragazzi possano celebrare e vivere l'incontro con Gesù. Alla luce delle riflessioni che l'autore propone, parroci e catechisti potranno approfondire le radici contenutistiche e metodologiche che fanno dell'iniziazione cristiana un tempo fecondo per tutta la comunità.
Maria è la «donna del dolore», che Dio volle associata a suo Figlio come madre e partecipe della sua Passione. E così noi, come accompagniamo il Cristo redentore per la via dolorosa che conduce al Calvario, vogliamo anche accompagnare la Vergine Madre nei sentieri della sua sofferenza. La Via Matris si articola in sette stazioni, che rappresentano i sette dolori di Maria: la profezia di Simeone; la fuga in Egitto; la ricerca di Gesù a Gerusalemme; l'incontro con Gesù sulla via del Calvario; Maria ai piedi della Croce; la deposizione di Gesù dalla Croce; la sepoltura di Gesù.
Periodico religioso mensile: anno 13, n. 5/2020. Tempo di Pasqua - In edizione tascabile, propone due pagine quotidiane - una pillola di liturgia delle Ore - per chi vuole dedicarsi alla preghiera in un momento della giornata, oltre al rito della Messa, alla liturgia della Parola e alle parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento. Le riflessioni sono curate da fr. MichaelDavide, fr. Adalberto Piovano, fr. Luca Fallica e fr. Roberto Pasolini. Arricchiscono la rivista il calendario interreligioso, la segnalazione, le giornate particolari - ecclesiali e civili - e alcune pagine di riflessione. Abbonandosi all'edizione web sarà possibile scaricare i contenuti in formato PDF. Iscrivendosi alla newsletter, si riceverà quotidianamente via e-mail il link al PDF della messa del giorno.
«Abbiamo bisogno di riconoscere la città a partire da uno sguardo contemplativo, ossia uno sguardo di fede che scopra quel Dio che abita nelle sue case, nelle sue strade, nelle sue piazze». Nella sua prima esortazione apostolica, papa Francesco dedica uno spazio significativo al tema delle sfide che riguardano la città. Che cosa può dire il cristianesimo alle nuove realtà urbane e alle persone che le abitano? Occorre mettersi al servizio di un dialogo difficile, offrendo una prospettiva che illumina la stessa teologia dell'evangelizzazione. Le tre sezioni in cui si articola il volume - che in appendice riporta anche un breve saggio sul tema della teologia pubblica - riguardano il vedere, il discernere e il giudicare la realtà urbana alla luce della fede, attraverso una analisi e una lettura del contesto multiculturale e multireligioso, con la prospettiva dell'accoglienza e del dialogo. L'approccio ai temi è di carattere multidisciplinare - dalla sociologia alla filosofia, dalla teologia alla Bibbia e alla storia - con l'intento di rivolgere lo sguardo a una realtà che fa parte della vita di tutti, ma nello stesso tempo rimane per tanti aspetti difficile da indagare e da vivere.
Per focalizzare il contenuto di base dell'introduzione alla lettera ai Corinzi può essere utile partire dal testo degli Atti degli apostoli in cui Luca descrive l'evangelizzazione di Corinto. Siamo nell'ambito del secondo viaggio missionario di Paolo, quello che lo porta ad attraversare le terre europee. Dal racconto emerge anzitutto la costituzione di un nuovo gruppo missionario composto da Paolo, Aquila e Priscilla, Silvano e Timoteo. L'evangelizzazione di Corinto tocca in un primo momento i giudei, ma poi, a causa della loro resistenza e opposizione, si rivolge più direttamente ai pagani o meglio ai proseliti. Il capo della sinagoga tuttavia aderisce, mentre la casa di un proselito diventa base della giovane comunità. A Corinto, dunque, sorge una chiesa abbastanza composita, con presenza piuttosto consistente di membri provenienti da esperienze tra loro diversificate.
Il dolore che viene rappresentato nella Via Crucis è fortemente implicato con l’iniquità poiché è il giusto che muore a causa del male inflittogli da altri uomini. La Via dolorosa è dunque un’allegoria della nostra condizione e la potenza del messaggio cristiano non si limita a premiare il giusto, ma a perdonare e trasformare il cattivo. Gesù non ha tolto il dolore dal mondo uccidendo il colpevole, ma ha mostrato agli uomini l’iniquità mostrandosi come vittima innocente. Così Gesù manifesta il divino che c’è nell’uomo. In questo senso, anche senza risurrezione, il cristianesimo resta paradossale e anche un non credente si può sentire cristiano.
A partire dall’Istruzione in materia amministrativa, emanata dalla Conferenza Episcopale Italiana nel 2005, gli Economi delle diocesi di Torino, Milano, Padova, Venezia, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo pubblicano questo manuale per accompagnare tutte le comunità parrocchiali italiane nell’amministrazione e nella gestione dei beni ecclesiastici e delle loro attività.
L’opera redazionale è stata affidata ad esperti, collaboratori e operatori delle Curie Diocesane che, a partire dalla loro esperienza e competenza, hanno predisposto i vari capitoli, poi rivisti collegialmente dagli Economi in occasione di alcune giornate di studio.
Il testo illustra autorevolmente le questioni giuridiche (canoniche, civili e tributarie) che più interessano la parrocchia e si rivolge ai professionisti, oltre che ai parroci e ai loro collaboratori.
Periodico religioso mensile: anno 13, n. 4/2020. Tempo di Quaresima. Tempo di Pasqua - In edizione tascabile, propone due pagine quotidiane - una pillola di liturgia delle Ore - per chi vuole dedicarsi alla preghiera in un momento della giornata, oltre al rito della Messa, alla liturgia della Parola e alle parti proprie delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, affiancate dal commento. Le riflessioni sono curate da fr. MichaelDavide, fr. Adalberto Piovano, fr. Luca Fallica e fr. Roberto Pasolini. Arricchiscono la rivista il calendario interreligioso, la segnalazione, le giornate particolari - ecclesiali e civili - e alcune pagine di riflessione. Abbonandosi all'edizione web sarà possibile scaricare i contenuti in formato PDF. Iscrivendosi alla newsletter, si riceverà quotidianamente via e-mail il link al PDF della messa del giorno.
Il progresso tecnologico, la cultura digitale, la difficoltà di distinguere ciò che è reale da ciò che è virtuale sta cambiando anche la relazione tra l’individuo e la propria morte. Si modificano le pratiche legate al cordoglio, nuovi rituali si accostano a quelli tradizionali e, attraverso social network, startup e siti web, anche il decesso è entrato in rete, sui tablet, sugli smartphone, sulle urne cinerarie, sui computer.
In qualunque momento, amici e familiari possono inserire sui social messaggi vocali, filmati, foto, aforismi, documenti, scritti. Anche i profili Facebook continuano ad essere visitati da parenti e conoscenti del defunto in quello che si sta trasformando nel più grande cimitero virtuale del mondo. Le grandi società informatiche si stanno sempre più interessando della morte, favorendo la costruzione di surrogati digitali, come chatbot, alter ego digitali, avatar, per continuare a dialogare con la persona che non c’è più.
Attorno alla parrhesia - come ha spiegato Michel Foucault - ruotano diversi concetti importanti: il «dire» con le sue implicazioni, la verità, il coraggio, la libertà, il dovere morale, la relazione con l'autorità (politica o religiosa, umana o divina). Per questo la parrhesia può essere indagata da molteplici punti di vista e diversi ambiti disciplinari, senza mai perdere la sua grande portata esistenziale, che scaturisce dallo stretto rapporto con le relazioni fondamentali dell'uomo: con se stesso, con gli altri, con Dio. Parlare di parrhesia è di attualità anche nel panorama ecclesiale e sociale odierno, poiché papa Francesco si è spesso richiamato a questa categoria per promuovere un dialogo e una discussione franca sui temi più rilevanti che la Chiesa affronta in questo tempo.