Il volume pubblica alcuni risultati presentati al convegno nazionale svoltosi a Bertinoro nell’ottobre 2003 a conclusione del progetto di ricerca biennale su “La costruzione dell’identità cristiana tra Oriente e Occidente (I-VII secolo). Pluralità e conflitti” Tale ricerca, finanziata dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e dalle Università di Bari, Bologna, Pisa, Roma La Sapienza, Torino e Udine, ha messo in luce aspetti rilevanti delle differenti identità che caratterizzano il cristianesimo antico e lo configurano come una religione fortemente plurale e per questo segnata anche da conflitti interni ed esterni la cui natura varia di volta in volta. Inoltre la ricerca ha evidenziato un aspetto estrememante rilevante della storia del cristianesimo: l’analisi del modo in cui la religione cristiana ha contribuito all’evoluzione della vita collettiva e individuale.
I contributi qui pubblicati vertono su tematiche fondamentali emerse nel corso della ricerca: la diversità cristiana con le tensioni e i conflitti fra i vari gruppi (Gianotto, Zocca, Parrinello, Fabris); il contributo dei diversi cristianesimi alla creazione di forme culturali nuove nel contesto della civiltà tardo-antica (Vouga, Rebillard); la costruzione dell’identità cristiana in relazione a tematiche particolari (Perrone, Canella, Mazza, Spuntarelli, Camplani); la cristianizzazione su territori particolari (cfr. la vasta ricerca di gruppo dell’Università di Bari sulla Campania, coordinata da G. Otranto); la relazione dialettica e di scambio con forme di pensiero diverse (Magris); la storia dell’esegesi (Samra, Bucchi).
Completano il volume gli utili indici per autori e tematici, curati da A. Damanti, dei contributi apparsi nelle prime venti annate della rivista.
Sommario
Presentazione (M. Pesce). 1. La construction apostolique de l’identité chrétienne comme invention de la conscience individuelle (F. Vouga). 2. La Lettera di Giacomo (R. Fabris). 3. L’identità religiosa tra gli gnostici: i gruppi “sethiani” (C. Giannotto). 4. La filosofia greca e la la formazione dell’identità cristiana (A. Magris). 5. L’identità cristiana nel dibattito fra cattolici e donatisti (E. Zocca). 6. Sépulture et construction de l’identité chrétienne aux II et III siècles (É. Rebillard). 7. L’autorappresentazione dell’episcopato di Alessandria tra IV e V secolo: questioni di metodo (A. Camplani). L’identità cristiana nella Campania e a Napoli. (G. Otranto). 8. La Bibbia nel repertorio figurativo di Nola-Cimitile (R. Giordani). 9. Impianti monumentali e produzione epigrafica nel complesso di s. Felice a Nola. Aspetti dell’identità cristiana (P. De Santis – A. E. Felle). 10. Note per una ricostruzione dell’identità cristiana di Napoli al tempo di Gregorio Magno (G. Colantuono). 11. Discorso sulla preghiera e costruzione dell’identità nel cristianesimo antico (I-III sec.) (L. Perrone). 12. Gli Actus Silvestri: l’invenzione di un’identità statale e cristiana (T. Canella). 13. Il rapporto con l’Altro nel monachesimo palestinese. Alcune considerazioni sul rapporto tra identità monastica e identità laicale da Isaia a Doroteo di Gaza (R. M. Parrinello). 14. “In nome della morte di Cristo”: la costruzione dell’identità cristiana nella formula battesimale eunomiana (C. Spuntarelli). 15. L’eschatologie d’Apollinaire de Laodicée à travers les Fragments sur les Psaumes (L. Vianès-Abou Samra). Note (R. Mazza, F. Bucchi). Recensioni. Libri ricevuti. Indice degli articoli di Annali di Storia dell’Esegesi (1984-2003) (A. Damanti cur.). Indici.
Il dialogo tra le religioni e le scienze della natura rappresenta oggi un compito di grande rilievo culturale e sociale. In un contesto contemporaneo che, da un lato, vede il fenomeno religioso spostarsi sul versante dell’irrazionalità e, dall’altro, conosce preoccupanti derive fondamentalistiche all’interno delle grandi religioni, il volume – frutto di un convegno teologico dallo stesso titolo – richiama un orizzonte culturale in cui le religioni diventano luogo di autentica ricerca intellettuale e in cui le scienze, partendo dagli ambiti di ricerca loro propri, vanno oltre se stesse e si pongono domande sul senso del tutto. È un orizzonte in cui si apre uno spazio di incontro tra religioni e scienze e che raccoglie il convergente apporto che sia le prime sia le seconde possono rendere alla costruzione del sapere umano.
Nella prospettiva di un rapporto dialogico i contributi raccolti nel volume focalizzano l’interesse sulla questione della “origine” del cosmo e della vita in esso, in particolare sull’origine dell’uomo e sul suo rapporto con gli altri esseri viventi. Le teologie intervenute rappresentano le tre grandi tradizioni religiose – ebraica, cristiana e islamica – che, dal punto di vista storico, sono state particolarmente legate agli sviluppi della cultura occidentale in cui è nata la scienza moderna.
Sommario
Premessa (A. Autiero). Introduzione (V. Maraldi). Teologia della creazione e scienze naturali (W. Pannenberg). La creazione nel pensiero cristiano. Il Dio trinitario, origine e compimento del creato (V. Maraldi). Il rapporto scienza-fede secondo il modello di Pierre Teilhard de Chardin (L. Galleni). La creazione dal punto di vista biblico-ebraico tra alterità e responsabilità (C. Di Sante). La creazione nell’Islam. Il Libro sacro, i teologi, i filosofi, gli estremisti (C. Baffioni).
Note sul curatore
Valentino Maraldi (Cesena 1963) ha studiato teologia a Roma presso la Pontificia Università Gregoriana e a Francoforte presso la Scuola superiore di teologia e filosofia Sankt Georgen. Insegna teologia presso il Centro per le Scienze Religiose in Trento e presso l’Istituto di Scienze Religiose di Bolzano. Sui rapporti tra teologia e scienza ha pubblicato Lo Spirito Creatore, Milano 2002.
È noto come il cristianesimo non sia germogliato in un terreno vergine, bensì in un ambiente religioso che aveva una propria tradizione e dal quale resta inseparabile. Molte delle allusioni bibliche disseminate nel Nuovo Testamento sfuggono tuttavia agli attuali lettori: i primi scrittori cristiani avevano infatti ereditato un modo di leggere la Scrittura che si riflette ampliamente nel loro modo di riferirsi a quello che oggi noi chiamiamo l’Antico Testamento. In che modo la conoscenza delle fonti ebraiche contribuisce quindi all’ermeneutica del Nuovo Testamento? Motivi del Vangelo, argomenti di Paolo, affermazioni della Lettera agli Ebrei ricevono una comprensibilità nuova quando sono letti sullo sfondo delle tradizioni originarie dell’ebraismo. Passando attraverso la vigilanza interpretativa del popolo ebraico, la «novità» di Cristo subisce un processo di rifrazione e viene ad assumere una nuova luce.
Evitando uno stile troppo tecnico pur senza rinunciare al carattere scientifico dell’esposizione, il volume propone alcune piacevoli ‘scoperte’ a proposito di questo o quel passo dei vangeli o degli altri scritti apostolici. Esso risulta inoltre prezioso per conoscere i metodi e le tecniche che l’ebraismo utilizza nel leggere la Bibbia.
Sommario
Prefazione. 1. Del buon uso delle fonti ebraiche per la comprensione del Nuovo Testamento. 2. Non scomparirà neppure un yod. 3. “Umile, seduto su un asino”. 4. Ciechi e zoppi. 5. Profetessa e figlia di Aser.
6. Il pronome “io” interpretato come nome proprio di Dio in alcuni midrashim sull’Esodo. 7. Le acque che salgono da sole. 8. “C’era là un giardino…”. 9. “Per tutta la terra è corsa la loro voce”. Allusioni ad alcune tradizioni ebraiche in Rm 9-11. 10. Il ricorso ai tribunali pagani. 11. “Il terzo giorno, secondo le Scritture”.
12. “Tale è la circoncisione di Cristo”. Dal sangue della Pasqua alla morte di Cristo. 13. Il “capo della fede”. 14. Lettura ebraica e lettura cristiana della Scrittura. Appendice: La Tradizione ebraica antica e l’esegesi cristiana primitiva (R. Le Déaut). Glossario.
Note sull'autore
Michel Remaud, sacerdote e religioso della congregazione dei Figli di Maria Immacolata, ha insegnato all’Istituto Ratisbonne di Gerusalemme. È stato consulente della Commissione episcopale francese per i rapporti con l’ebraismo e responsabile dei rapporti con l’ebraismo della diocesi di Parigi. Dirige oggi l’Istituto Albert-Decourtray, centro francese di studi ebraici a Gerusalemme. Ha pubblicato: Israël, Serviteur de Dieu (CCEJ Ratisbonne); À cause des Pères (Peeters); Cristiani ed Ebrei tra passato e avvenire, EDB, Bologna 2002.
La dimensione simbolica degli animali, un tempo corrente e universalmente accettata, ha lasciato traccia nel nostro mondo moderno. Anzi, man mano che la fauna selvatica sparisce dal nostro habitat, sembra quasi che gli animali simbolici tornino sempre più a popolarlo: la colomba rappresenta i movimenti pacifisti, il cavallino rampante è l’emblema di una casa automobilistica orgoglio degli italiani, leoni leopardi lupi e aquile sono adottati dalle più agguerrite squadre di calcio. Ancora oggi additiamo negli animali lo stereotipo di vizi e virtù che contraddistinguono il comportamento umano: il coraggioso è un leone, il vigliacco è un coniglio; la ragazza intraprendente fa la civetta e il maestro chiama asini i suoi studenti.
Alla ricerca delle radici remote da cui ha tratto alimento il simbolismo animale scopriamo il ruolo centrale dell’esegesi biblica: a nessuno può sfuggire come, dalla Genesi all’Apocalisse, dal serpente al drago, la Bibbia si apra e si chiuda con una bestia-simbolo.
L’opera tratta di animali: non tutti gli animali, è ovvio, ma solo quelli che sono menzionati nella Bibbia e hanno quindi goduto dell’attenzione degli antichi esegeti. La curatrice, di cui è nota la sicura competenza in questo ambito, propone una ricchissima e accurata antologia. Due i possibili livelli di lettura: per informazione e per consultazione. Ciascun capitolo è dedicato a un animale, rigorosamente in ordine alfabetico (il volume arriva fino alla lettera G). Si possono leggere tutti, l’uno di seguito all’altro, o consultarli come voci di un’enciclopedia, a seconda dei propri interessi; si può andare direttamente agli indici, alla ricerca di un autore o una citazione specifica.
Ogni capitolo ha la medesima struttura tripartita: un’introduzione traccia brevemente la storia del simbolo animale, seguono i passi antologici suddivisi per simbologie, il corredo di note accorpate a fine capitolo fornisce il necessario complemento di passi paralleli e le spiegazioni più essenziali.
Il rigore scientifico che contraddistingue il volume e il prestigio della collana che lo accoglie non traggano in inganno: scritto con uno stile agile e accessibile a tutti, corredato sempre di traduzione per quanti non conoscono (o più non ricordano) il greco e il latino, il testo è veramente "godibile" dal più ampio pubblico.
Note sull’autore
Maria Pia Ciccarese è professore ordinario di letteratura cristiana antica nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università La Sapienza di Roma, dove dirige il Dipartimento di studi storico-religiosi; dal 1998 è presidente della Consulta universitaria di letteratura cristiana antica. Si occupa di esegesi biblica, di escatologia e visioni dell’aldilà, di edizioni critiche di testi cristiani; da oltre dieci anni pubblica contributi sul simbolismo cristiano degli animali. Ha curato i volumi: Il "Contra adversarium legis et prophetarum" di Agostino, Atti dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Roma 1981; Visioni dell’aldilà in Occidente. Fonti modelli testi, Biblioteca patristica n. 8, Firenze 1987; La Letteratura cristiana antica nell’Università italiana, Letture patristiche n. 5, Fiesole 1998.
Senza una pastorale missionaria, la parrocchia non ha futuro. Non può infatti essere costituita da un gruppo di privilegiati che si scambiano il ruolo di leader. Nasce quindi l'esigenza di creare nuovi itinerari di fede esplicitamente pensati per coinvolgere l'intera comunità dei battezzati, comprensivi anche dei "senza Chiesa", dei saltuari e dei "vicini". Presentazione di Mons. Francesco Lambiasi.
«La politica vive oggi una situazione di particolare complessità e contraddittorietà. Da un lato, è soggetta a un forte ridimensionamento per il sopravvento di altri poteri, in primo luogo quelli dell’economia e dell’informazione, che finiscono per ridurla a una loro variabile dipendente; dall’altro, è più che mai necessaria per governare i fenomeni socioeconomici e socioculturali che caratterizzano la vita collettiva, orientandoli al perseguimento dell’interesse generale o del bene comune» (dall’Introduzione). Un ruolo preminente nel rilancio della politica è occupato dalla rifondazione etica, al fine di dare all’impegno politico un orizzonte di senso che ne giustifichi il valore ultimo e garantisca plausibilità alle argomentazioni razionali con le quali vengono definite le regole del comportamento concreto.
Il volume affronta i nodi problematici del fare politica, nella consapevolezza dell’enorme importanza che questa assume e con l’intento di sollecitare un supplemento di responsabilità da parte di tutti. La prima parte delinea le trasformazioni che hanno investito la politica a causa delle trasformazioni della società e dei modelli elaborati nel passato, onde definire il rapporto tra politica ed etica e il ruolo del cristiano in politica. La seconda parte è dedicata al rapporto tra società civile e società politica, con attenzione a temi quali la democrazia (valori e regole), il potere e l’ideologia, la partecipazione (crisi e prospettive). La terza parte si concentra sull’ordine internazionale, con un riferimento privilegiato agli scenari aperti dal fenomeno della globalizzazione.
Un quadro tematico che legge il presente ricordando il passato, allo scopo di delineare un nuovo modello di convivenza umana che promuova, in tutti gli ambiti della vita civile e politica, una cultura della pace.
Sommario
Introduzione. I. Alla ricerca del fondamento. 1. La crisi etica della politica e le vie per il suo superamento. 2. Il percorso storico attraverso alcuni modelli. 3. L’orizzonte teologico. II. I nodi critici attuali e il problema delle regole. 4. Società civile e società politica. 5. La democrazia e le difficoltà della sua crescita. 6. Potere e ideologia. 7. Partecipazione e governabilità. III. L’ordine internazionale. 8. I valori comuni e le vie dell’azione politica. 9. Dai diritti dei singoli ai diritti delle culture. 10. La promozione della pace tra i popoli. Bibliografia.
Note sull'autore
Giannino Piana è docente di etica cristiana presso l’Istituto superiore di scienze religiose “Italo Mancini” dell’Università di Urbino. È stato presidente dell’Associazione teologica italiana per lo studio della morale (ATISM). Condirettore (con Tullo Goffi) del Corso di morale in 5 voll. (Queriniana, 21989-1995) e del Nuovo dizionario di teologia morale (San Paolo 1990). Ha diretto diverse collane ed è membro della redazione di numerose riviste, tra le quali Rivista di teologia morale e Hermeneutica. Tra le sue pubblicazioni più recenti: Attraverso la memoria. Le radici di un’etica civile, Cittadella, 1998; Sapienza e vita quotidiana. Itinerario etico-spirituale, Interlinea, 1999; L’agire morale. Tra ricerca di senso e definizione normativa, Cittadella, 2001; Economia ed etica nel contesto della globalizzazione, Agrilavoro, 2001; Bioetica. Alla ricerca di nuovi modelli, Garzanti, 2002.
Il volume non intende proporsi come manuale esauriente di antropologia psicologica, filosofica o teologica, ma piuttosto invitare a pensare criticamente e a cercare di definire il compito educativo in relazione al processo di sviluppo, indicando una via che eviti le diverse forme possibili di riduzionismo psicologico "dal basso" o di riduzionismo filosofico, teologico, spirituale "dall'alto". Il volume è presentato in edizione riveduta e aggiornata.
Il volume è frutto di molti anni di riflessione, di studi, di preghiera e di vita in comunità. Sin dai primordi della sua vocazione l’autore fu infatti incoraggiato dal proprio padre spirituale a lasciarsi attirare dentro il mistero di Gesù attraverso il Vangelo di Giovanni. Quel testo si rivelò per lui miniera di pietre preziose. Fu così che nel 1999 una TV canadese gli offrì uno spazio dove egli potè proporre venticinque discorsi sul Quarto Vangelo. Dalla rielaborazione dei materiali di quella serie, intitolata Conoscendo l’eternità, nasce la presente opera. Con uno stile di “prosa meditativa”, Vanier passa in rassegna tutto il testo del Vangelo, estraendone gemme stupende di bellezza, sapienza e attualità, rese accessibili alla gente di oggi.
Sommario
Prefazione. Introduzione. 1. Per condurci all’amore (Gv 1,1-18). 2. Prepararsi a incontrare Gesù (Gv 1,19-34). 3. Incontrare Gesù per la prima volta (Gv 1,35-51). 4. Una festa di nozze (Gv 2,1-12). 5. Il mondo è solo un luogo di mercato? (Gv 2,13-22). 6. Certezze e potere (Gv 3,1-21). 7. Gesù viene per darci la vita (Gv 4,1-42). 8. Dalla disperazione alla vita (Gv 5,1-47). 9. Cibo per la vita (Gv 6,1-71). 10. Il grido di Gesù (Gv 7,1-52). 11. Perdono (Gv 8,1-11). 12. La verità vi farà liberi (Gv 8,12-59). 13. Vuoi vedere? (Gv 9,1-41). 14. Il buon pastore (Gv 10). 15. Rinasci nell’amore (Gv 11,1-12,11). 16. Il sentiero della pace (Gv 12,12-50). 17. Gesù e la vulnerabilità (Gv 13). 18. Come reagiamo all’amore? (Gv 13,18-30). 19. Dio viene ad abitare in noi (Gv 14). 20. Dare la vita agli altri (Gv 15). 21. Nati al dolore e a Dio (Gv 15,18-16,33). 22. Diventare uno (Gv 17,1-26). 23. Il re dell’amore in catene (Gv 18,1-19,16). 24. Gesù, vittima e salvatore (Gv 19,16-37).
25. Chiamati a perdonare (Gv 20). 26. Incontrare Gesù ogni giorno (Gv 21). Fonti.
Note sull'autore
Figlio del governatore generale del Canada, dapprima ufficiale di marina e poi insegnante di filosofia, nel 1964 Jean Vanier ha fondato nei pressi di Compiègne la comunità dell’Arca, in cui uomini e donne di ogni estrazione sociale condividono l’esistenza con persone portatrici di handicap mentale. L’Arca conta oggi più di 2.200 membri permanenti in 26 paesi, Italia compresa. È autore di numerosi volumi tra cui, disponibili presso le EDB: Non temere; Gesù, il dono dell’amore; Lettera della tenerezza di Dio; Discepoli del Signore; Ogni uomo è una storia sacra; Venite e vedete; La storia dell’Arca. Comunità da scoprire; Povero tra i poveri; La spiritualità dell’Arca. Una presenza nel quotidiano; La lavanda dei piedi; Abbracciamo la nostra umanità; Il sapore della felicità. Alle basi della morale con Aristotele.