La mattina del 15 settembre 2008 miliardi di persone in tutto il mondo si svegliavano ignare che la propria vita sarebbe notevolmente cambiata. Dall’altra parte dell’Oceano, una banca d’affari, sconosciuta ai più, dichiarava fallimento.
La Lehman Brothers non raccoglieva il denaro dei risparmiatori privati, né erogava prestiti come fanno le più note banche commerciali. Il suo principale «affare» era quello di prestare consulenza ad altre società; di aiutarle nel collocamento di azioni o di obbligazioni in borsa; di investire il proprio e l’altrui denaro al solo scopo di incrementarne il volume. In poche parole: di «utilizzare i soldi per fare più soldi».
Aver astratto il fine del mercato dalle sue implicazioni etiche (il tempio) e politiche (la città) costituisce una parte del problema, così come l’avere espulso dalla sfera dell’economico la dimensione della gratuità, della reciprocità, del bene comune, della fiducia e del capitale sociale.
Mercato, città e tempio, fin dall’antichità, sono stati uniti da uno stretto legame che la modernità ha interrotto e la post-modernità tenta di ripristinare. Quel che è certo è che ogni crisi è un tempo buono per sprigionare nuove energie, rompere vecchi schemi e crearne di nuovi.
Sommario
1. La crisi dei subprime e l’effetto farfalla. 2. Dal tempio alla basilica. 3. Le radici medievali (e francescane) dell’economia di mercato. 4. Dall’economia civile all’economia in-civile. 5. To profit or not (only) to profit! This is the problem. 6. Dalla «ricchezza delle nazioni» a quella delle multinazionali. 7. Finanza, diritto e alchimia. 8. Il capitalismo sotto assedio. Creating shared value. Conclusioni. Il rovescio della moneta. Bibliografia.
Note sull'autore
Alessandro Mazzullo, avvocato tributarista, si occupa di legislazione e politiche fiscali. Ha fatto parte del Tavolo tecnico istituito dal Governo per la Riforma del Terzo Settore (su cui ha scritto un commento pubblicato da Giappichelli). Docente in numerosi corsi di specializzazione, compresi quelli della ex Scuola Superiore di Economia e Finanze, è autore di diverse pubblicazioni scientifiche. Tra le sue pubblicazioni: Il nuovo Codice del Terzo Settore. Profili civilistici e tributari, (2017) e Diritto delle imprese sociali (2019), entrambi pubblicati da Giappichelli.
«Cristo vive. Egli è la nostra speranza e la più bella giovinezza di questo mondo. Tutto ciò che lui tocca diventa giovane, diventa nuovo, si riempie di vita. Perciò, le prime parole che voglio rivolgere a ciascun giovane sono: Lui vive e ti vuole vivo!».
L'esortazione si arricchisce della guida alla lettura di don Maurizio Gronchi, partecipante al Sinodo con la qualifica di consultore della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi. Egli spiega che si tratta di «una lettera indirizzata a tutti i giovani cristiani, che ricorda alcune convinzioni della nostra fede, e incoraggia a crescere nella santità e nell'impegno della propria vocazione. Ma dato che nasce dal sinodo, il testo è rivolto nello stesso tempo a tutto il popolo di Dio, perché la riflessione sui giovani e per i giovani riguarda tutti».
Sommario
Cristo vive. I. Che cosa dice la Parola di Dio ai giovani? II. Gesù Cristo sempre giovane. III. Voi siete l’adesso di Dio.. IV. Il grande annuncio per tutti i giovani. V. Percorsi di gioventù. VI. Giovani con radici. VII. La pastorale dei giovani. VIII. La vocazione. IX. Il discernimento. E per concludere... un desiderio. Guida alla lettura (M. Gronchi).
Note sull'autore
Maurizio Gronchi, presbitero della diocesi di Pisa, è professore ordinario di cristologia alla Pontificia Università Urbaniana in Roma, consultore della Congregazione per la dottrina della fede e della Segreteria generale del Sinodo dei vescovi. Si prende cura pastorale di persone con disabilità fisica, psichica e socialmente svantaggiate.
«Giobbe non spera di avere risposte alle sue domande, ma di vedere Dio, di incontrarlo, perché questo vuol dire trovare le risposte. Continuare a cercare le risposte a livello razionale non porterà a una soluzione, la vera risposta è nell’ordine esistenziale, non nell’ordine teoretico o filosofico. Finché non vedrà Dio non avrà risposte, ma quando vedrà Dio le domande cadranno».
Sommario
La fragilità e la morte nella Bibbia. Una ricognizione sul tema e sulla sua interpretazione. La storia di Giobbe. Uno sguardo complessivo al libro. La prima parte (Gb 1–2). La prima protesta di Giobbe. I discorsi degli amici. Le risposte di Giobbe. La speranza di Giobbe. I discorsi di Dio (Gb 38,1–42,6). L’epilogo (Gb 42,7-17).
Note sull'autore
Grazia Papola, suora orsolina di san Carlo, insegna alla Facoltà Teologica di Milano e all’Istituto di Scienze Religiose San Pietro Martire di Verona. Ha conseguito la Licenza in Sacra Scrittura al Pontificio Istituto Biblico e il dottorato in Teologia Biblica alla Pontificia Università Gregoriana.
Indiani, cercatori d’oro e mercanti di pellicce si muovono tra terre selvagge, foreste e montagne innevate. Ma il vero protagonista è Zanna Bianca, un lupo coraggioso con un quarto di sangue di cane.
Questo classico della letteratura per ragazzi ─ qui proposto nella nuova traduzione di Alessandro Pugliese ─ ha ispirato film per il grande schermo e adattamenti per la televisione; è un romanzo che osserva il mondo e soprattutto gli uomini dall’insolito punto di vista degli animali.
Sommario
PARTE PRIMA. 1. La pista della carne. 2. La lupa. 3. L’ululato della fame. PARTE SECONDA. 1. La battaglia delle zanne. 2. La tana. 3. Il lupacchiotto grigio. 4. La parete del mondo. 5. La legge della carne. PARTE TERZA. 1. Gli artefici del fuoco. 2. La schiavitù. 3. Il reietto. 4. La traccia degli dèi. 5. Il patto. 6. La carestia. PARTE QUARTA. 1. Il nemico della sua razza. 2. Il dio pazzo. 3. Il regno dell’odio. 4. La stretta della morte. 5. L’indomabile. 6. Il padrone amorevole. PARTE QUINTA. 1. Il grande viaggio. 2. Il Sud. 3. Il regno del dio. 4. Il richiamo della razza. 5. Il lupo si addormenta.
Note sull'autore
Jack London (1876 – 1916), scrittore e giornalista statunitense, è noto per i grandi romanzi Zanna Bianca, Il richiamo della foresta, Martin Eden e Il tallone di ferro. Prima di diventare un autore di successo aveva sperimentato molti mestieri: pescatore di ostriche, cacciatore di foche, agente di assicurazioni, pugile e cercatore d’oro nel Klondike.
Il volume affronta, dal punto di vista biblico ed etico, alcune questioni fondamentali sul rapporto tra uomini e animali. La prima parte prende in esame i racconti di origine e introduce riflessioni sul compito dell'uomo verso il creato, sul rapporto fra umanità e animalità e sui principi di un'etica ambientale cristiana. La seconda parte affronta la tutela della vita nella Bibbia, la presenza degli animali nella Scrittura e le questioni riguardanti l'etica animalista e l'uso degli animali a servizio dell'uomo. La terza parte, infine, si proietta all'eschaton e orchestra da diversi punti di vista l'idea che l'uomo porterà con sé nel Regno gli animali e l'intera natura creata.
Il saggio ripercorre, alla luce degli studi più recenti, la vita e le opere dello storico Flavio Giuseppe, mettendo a fuoco un tema che ha a lungo appassionato gli studiosi: fu un traditore della sua patria o un eroe? Diversi fattori hanno influenzato la risposta a questa domanda, non ultimo l'uso che in chiave anti-giudaica fecero della sua opera i primi cristiani. Una lettura equilibrata dei suoi scritti consente di giungere a una soluzione per certi versi paradossale: la sua condotta, non sempre trasparente nelle prime fasi della guerra giudaico-romana, rende fondata l'accusa di tradimento verso i suoi connazionali, tuttavia il suo odio contro i ribelli, una volta passato nel campo romano, rivela un amore profondo e incompreso per il suo popolo.
L’accompagnamento personale dei giovani alla fede, tema centrale della tradizione spirituale della Chiesa, è stato al centro della Giornata di studio 2018 dell’Istituto Francescano di Spiritualità.
In questo libro, che raccoglie gli atti dell’incontro, Paola Bignardi del Centro Toniolo illustra le più recenti indagini sul rapporto tra il mondo giovanile e la pratica religiosa, mentre Nico Dal Molin, che ha diretto per anni l’Ufficio nazionale per la pastorale delle vocazioni, riflette sulle sfide specifiche che si pongono oggi agli educatori. La tavola rotonda finale presenta vari modelli di accompagnamento spirituale: quello salesiano (Loredana Locci), quello ignaziano (Massimo Pampaloni) e quello francescano (Alessandro Partini).
Sommario
Introduzione (A. Schmucki). Saluto del rettore magnifico della Pontificia Università Antonianum (M. Melone). Saluto del preside dell’Istituto francescano di spiritualità della Pontificia Università Antonianum (L. Bianchi). Dio a modo mio. I giovani di fronte alla fede (P. Bignardi). L’accompagnamento dei giovani: dallo spirito del timore allo spirito dell’amore. Accompagnare la fede dei giovani, oggi (N. Dal Molin). Accompagnamento spirituale dei giovani. Un’esperienza salesiana (L. Locci). Accompagnamento spirituale dei giovani. Un’esperienza ignaziana (M. Pampaloni). Accompagnamento spirituale dei giovani. Un’esperienza francescana (A. Partini).
Note sull'autore
Albert Schmucki, frate minore, è professore aggiunto di Psicopedagogia della vita spirituale e vice preside dell’Istituto francescano di spiritualità della Pontificia Università Antonianum.
Luca Bianchi, frate minore cappuccino, insegna Storia della spiritualità all’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum, di cui è preside.
Trent’anni fa si discuteva di politica quando si voleva rendere serio un dibattito, ma per ridere si parlava di religione. La situazione oggi si è rovesciata: nel migliore dei casi la politica suscita un’impietosa alzata di spalle, ma riguardo alla religione non si ride più. L’inquietudine si insinua negli animi di fronte ad alcune sue forme e alla violenza che talvolta ne discende.
In questo libro Rémi Brague evita accuratamente la psicologia e la sociologia del fenomeno religioso per indagare ciò che fa di una religione quello che è; ciò che fa in modo che i cristiani siano cristiani, gli ebrei ebrei, i musulmani musulmani. Questa essenza delle religioni può essere definita come la loro dogmatica, indipendentemente dal fatto che abbia trovato una formulazione esplicita o perfino obbligatoria, o se sia semplicemente presupposta dalla pratica.
Brague riflette su ciò che la religione dice di Dio e dell’uomo, ne osserva i rapporti con il diritto e la politica e mostra come essa possa preservare o minacciare ciò a cui l’uomo d’oggi tiene in modo particolare, la sua libertà morale e la sua integrità fisica.
Sommario
Prefazione. 1. Religione, una parola. 2. Ci sono tanti dèi quante sono le religioni? 3. La matrice biblica del «monoteismo». 4. Religione e ragione. A proposito del discorso di Regensburg. 5. Diritto e religione. 6. La Chiesa e lo Stato sono mai stati separati? 7. Dio e libertà: le radici bibliche dell’idea occidentale di libertà. 8. Violenza e religioni. 9. I libri sacri sono violenti? Origine dei testi. Indice analitico.
Note sull'autore
Rémi Brague è professore emerito di Filosofia medievale e araba all’Università Paris 1 Panthéon-Sorbonne. È titolare di una cattedra all’Università Ludwig Maximilian di Monaco ed è stato professore invitato in numerosi atenei, tra cui la Pennsylvania State University, la Boston University, il Boston College, l’Universidad de Navarra di Pamplona e l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
Perché le tre religioni monoteistiche, pur avendo un capostipite comune, non hanno mai cessato, sul piano storico, di dar luogo a violenze e a guerre estremamente feroci e sanguinose? È possibile pensare a un impulso fratricida? Sarà mai possibile prospettare una soluzione duratura in nome del riconoscimento della comune paternità?
Se è vero che solo attraverso l’incontro fra culture e religioni differenti e anche violentemente contrapposte sarà possibile trovare una via d’uscita dalla crisi odierna di un mondo frammentato, in cui non esiste più alcuna garanzia contro l’auto-sterminio dell’umanità, nessuna cultura o religione può considerarsi sovranamente auto-sufficiente e strumento esclusivo di salvezza. E nessuna gerarchia fra le varie religioni e le varie culture come sistemi di simboli e significati appare oggi sostenibile. Solo l’accettazione e la convivenza di culture e religioni diverse mediante l’elaborazione del concetto e della pratica di «co-tradizioni culturali» sembrano aprire una via d’uscita dalle contraddizioni che oggi pesano sulla vita quotidiana dell’umanità e ne segnano duramente il destino.
Sommario
1. La crisi della coscienza storica europea. 2. Il minimalismo suicida. 3. «Pubblico» non è solo «statuale». 4. Le radici culturali della coscienza storica. 5. La forza delle differenze. 6. Il multilinguismo non è la nuova Babele. 7. Elogio della crisi. 8. Abitanti del villaggio e cittadini del mondo. 9. Una geopolitica di grande complessità. 10. Oltre il pregiudizio eurocentrico. 11. Convivere culturalmente. 12. Il viaggio salvifico condiviso.
Note sull'autore
Franco Ferrarotti, professore emerito di Sociologia all’Università di Roma «La Sapienza», direttore della rivista La Critica sociologica, è stato deputato indipendente al Parlamento italiano dal 1958 al 1963. Tra i fondatori, a Ginevra, del Consiglio dei Comuni d’Europa, ha assunto la responsabilità della divisione Facteurs sociaux dell’Ocse. Nominato Directeur d’études alla Maison des Sciences de l’Homme di Parigi, ha ricevuto il premio per la carriera dall’Accademia nazionale dei Lincei ed è stato nominato Cavaliere di gran croce al merito della Repubblica. Con EDB ha pubblicato: La religione dissacrante. Coscienza e utopia nell’epoca della crisi (2013); Rivoluzione e trascendenza (2013); La concreta utopia di Adriano Olivetti (42016); Scienza e coscienza. Verità personali e pratiche pubbliche (2014); Elogio del piromane appassionato. Lettura e vita interiore nella società digitale (2015); Al Santuario con Pavese. Storia di un’amicizia (22016); Il conte di Vinadio. Felice Balbo e il marxismo come eresia cristiana (2016); Attualità di Lutero. La Riforma e i paradossi del mondo moderno (22017); Un greco in via Po. Passeggiate silenziose con Nicola Abbagnano (2017); Il viaggiatore sedentario. Internet e la società irretita (2018).