Il mondo è caduto preda della "teologia" liberista dell’accumulazione e della crescita infinita, secondo la quale il mercato è onnisciente, onnipotente e onnipresente: conosce il valore di ogni cosa, può innalzare le nazioni o mandare in rovina intere famiglie. Nulla sfugge al suo potere di mercificazione e non gli mancano certo le dottrine, i profeti e lo zelo "evangelico" per convertire il mondo al proprio stile di vita.
Secondo il teologo americano Harvey Cox è necessario smascherare questa pseudoteologia e dimostrare che il modo in cui opera l’economia mondiale non è naturale né inevitabile, ma è plasmato da un sistema di valori e simboli globali, che diventano più comprensibili quando vengono interpretati come una religione.
Per Cox è dunque in atto una divinizzazione del mercato e tutti i problemi del mondo – crescita delle disuguaglianze, riscaldamento globale, ingiustizie causate dalla povertà mondiale – sono sempre più difficili da risolvere.
Don Chisciotte è un matto che fa ridere e un brav’uomo che commuove. Questa contraddizione ne costituisce la modernità fondamentale, un tratto paragonabile a una sola figura della letteratura europea: il principe Amleto di Shakespeare, anch’egli avvolto in un dilemma radicale. Mentre Don Chisciotte unisce illusione e dinamismo lasciandosi disarcionare ogni volta, la mente fine di Amleto scopre tutte le menzogne del mondo, ma non è in grado di agire come dovrebbe e come ritiene di fare.
Da quattrocento anni l’eroe di Cervantes ignora i confini, attraversa le frontiere e cavalca in quell’enorme spazio comune di ispirazione che è l’Europa, lo spazio in cui l’identità del continente si radica, contrapponendo alla violenza il viaggio delle storie narrate e recitate, dei quadri, della musica, delle idee e delle filosofie.
«Non avevo nessuna intenzione di fare il maestro, come non avevo nessuna intenzione di fare la guerra e ho finito per fare sia l’uno che l’altra».
Per otto anni, dal 1960 al 1968, il maestro Alberto Manzi conduce Non è mai troppo tardi, la più celebre trasmissione educativa della Tv italiana. Quelle vere e proprie lezioni per insegnare a leggere e scrivere ad adulti analfabeti, seguite in duemila punti d’ascolto organizzati in tutto il Paese, consentirono a un milione e mezzo di persone di conseguire la licenza elementare. Nell’ultima intervista rilasciata prima della morte e affidata a Roberto Farné, Manzi ricorda gli anni di Non è mai troppo tardi, ma si sofferma anche su molti altri episodi della sua vita di educatore: la prima esperienza, subito dopo la guerra, nel carcere minorile Aristide Gabelli di Roma; la personale battaglia contro i voti, che lo portò otto volte sotto il Consiglio di disciplina; l’esperienza ventennale in Sudamerica per insegnare a leggere e scrivere a gruppi di Indios analfabeti.
Tanti giochi colorati, la stella cometa da costruire, i personaggi della Bibbia da incontrare per rendere speciale il Natale!
È l'organo dell'Associazione Biblica Italiana (ABI), che riunisce i docenti di scienze bibliche in Italia.
La rivista presenta articoli di approfondimento esegetico, note di carattere storico e filologico, discussioni tematiche, recensioni e segnalazioni di pubblicazioni italiane e straniere.
Rivista biblica vuole essere uno spazio comune e condiviso in cui prende forma un'indagine biblica rigorosa, attrezzata epistemologicamente, disponibile al confronto interdisciplinare con i nuovi approcci, specialmente quelli indicati dalle scienze umane, che valorizzi sia la dimensione storico-letteraria che quella teologica delle Scritture.
Le Dichiarazioni evangeliche sono uno strumento indispensabile per chiunque voglia conoscere l'evangelismo contemporaneo ad fontes e svolgono quindi una preziosa funzione documentaria per la conoscenza e il dialogo. A distanza di vent'anni dall'uscita del primo volume appare opportuna la pubblicazione del secondo. Esso copre gli anni 1997-2017 e permette di allargare la conoscenza di un fenomeno in continua crescita a livello mondiale. Dopo Berlino (1966), Losanna (1974) e Manila (1989), il focus si sposta su Città del Capo (2010), altro Congresso sull'evangelizzazione mondiale che ha contribuito ad animare ulteriori messe a punto su temi d'attualità in prospettiva evangelicale. Questo secondo volume presenta una trentina di Dichiarazioni come sempre caratterizzate da una certa varietà, ma anche con una fisionomia comune: il tentativo di declinare la fede che fu dei Riformatori in una realtà profondamente cambiata, ma per certi versi simile.
Il sussidio accompagna nel cammino verso il Natale attraverso un percorso quotidiano costituito da un testo biblico, una breve riflessione del Vescovo di Roma tratta da suoi discorsi e omelie, una preghiera dei fedeli e la preghiera finale.
Don Primo Mazzolari ha raccolto in questo volume i commenti ai Vangeli domenicali di un intero anno liturgico. Si tratta di sapide omelie scritte nelle giornate turbinose della seconda guerra mondiale dal parroco di Bozzolo, una delle figure più limpide del clero italiano nella prima metà del '900. Le parole incandescenti dei commenti, sempre rigorosamente centrati sul Vangelo, pur «senza preoccupazioni esegetiche», rivelano una coscienza umana e cristiana che si espone, gravida di situazioni vissute e di possibilità aperte: l'angoscia e le tristezze del periodo, il crollo dei miti effimeri, la tiepidezza di tanti cristiani e insieme la speranza, la passione per l'uomo e l'intelligenza pastorale. Due parrocchie della bassa Lombardia, Cicognara, che lo ebbe parroco dal 1922 al 1932, e Bozzolo, dove don Primo completò e concluse nel 1959 la sua vicenda di prete e di uomo, costituirono il piccolo mondo nel quale egli visse la sua esperienza ecclesiale. Tuttavia le omelie attestano una straordinaria apertura verso orizzonti più ampi, nella convinzione che la parrocchia sia una piccola cellula che si inserisce nella grande famiglia della Chiesa universale, capace di abbracciare credenti e non credenti.
La nascita del Messia è al centro della sezione del Protovangelo di Giacomo presa in esame in questo libro. Il redattore dell’apocrifo - una delle fonti letterarie più autorevoli della tradizione giudeo cristiana - si rapporta ai racconti dell’infanzia di Matteo e Luca e, senza rinunciare all’originalità nella riscrittura, tratteggia un fresco e vivace racconto popolare. Si inizia sotto il segno della narrazione lucana della nascita del Cristo, in cui viene menzionato il contesto storico e geografico (il censimento ordinato dall’autorità romana e la regione della Giudea attorno a Betlemme) per terminare con il tratto matteano della venuta dei Magi dall’oriente. Le vicende si svolgono dunque in un preciso contesto geografico. Se alla periferia sono indicati nomi di regioni e paesi conosciuti, verso il centro si stringono luoghi, situazioni e personaggi nuovi: la grotta, il tempo sospeso, l’immobilità della natura, la levatrice Salome e un Giuseppe vivace come mai l'avevamo conosciuto prima, nonostante l’età avanzata.
Sommario
L’ingresso. I. Verso Betlemme (Protev. 17). II. La nascita taciuta (Protev. 18). III. Le suggestioni letterarie di Protev. 18,2-3. IV. L’ostetrica (Protev. 19,1). V. Il fanciullo (Protev. 19,2). VI. Salome (Protev. 19,3-20,4). VII. I magi (Protev. 21). Il congedo.
Note sull'autore
Gilberto Marconi, docente associato di Letteratura cristiana antica, è membro del collegio dei docenti del Dottorato di ricerca in Poesia greca e latina in età tardo antica e medievale dell’Università degli studi di Macerata. È inoltre delegato responsabile dell’Università degli studi del Molise al Centro Internazionale di Poesia Greca e Latina in età tardo antica e medievale. Collaboratore di Biblica, Gregorianum,Rivista biblica e Henoch, per EDB ha pubblicato Lettera di Giuda – Seconda lettera di Pietro (introduzione, versione, commento, 2005) e Anna e Gioacchino. I nonni materni di Gesù. Indagine sul Protovangelo di Giacomo 1-5 (2017).
Il volumetto si pone in continuità con quanto indicato nel precedente Noceti-Margheri-Sartor, Mistagogia, Vivere da cristiani nella comunità (EDB 2015) e in stretta correlazione con l'esortazione apostolica di papa Francesco sull'amore nella famiglia Amoris laetitia.Fa parte dell'itinerario di iniziazione degli adulti una fase mistagogica, vero e proprio tirocinio per imparare a vivere in pienezza il sacramento ricevuto. In concreto l'itinerario per coppie è articolato su un anno pastorale da settembre a giugno o, in ogni caso, in un tempo congruo in cui possano essere situate le nove tappe previste dal cammino. Il libro di Tobia, racconto sapienziale che narra la vicenda di due famiglie, accompagna il percorso delle coppie e del gruppo, al fine di cogliere la modalità di presenza di Dio nella vita dei credenti. Le schede offrono indicazioni di attività per l'itinerario di gruppo in parrocchia. Oltre all'approfondimento biblico e tematico, ogni tappa viene arricchita con la visione di un film inerente al tema o il suggerimento di un libro sull'argomento. La mistagogia degli adulti si alimenta nella preghiera e nella docilità allo Spirito. Per questa ragione si propongono alcuni semplici esercizi di preghiera da attuare in famiglia e qualche pagina per letture personali e di coppia. Vengono valorizzati in particolare alcuni salmi.