
«Questo saggio nasce da un’attenta analisi dell’intera opera dantesca, la Divina Commedia, per svilupparsi quindi fondamentalmente intorno ad un tema unico e universale: il destino dell’uomo, o meglio, il suo innato desiderio di felicità, che trova appagamento nella visione dell’essenza divina. Fedrigotti offre così al lettore un argomento di perenne attualità, dopo aver rivisitato il testo del sommo poeta in parallelo alle fonti filosofiche a cui Dante ha attinto nel presentarci la propria concezione della beatitudine. Si tratta di un’opera densa, concentrata. La ricchezza dell’offerta, tuttavia, ripaga lo sforzo della lettura» dall’introduzione di Gregorio Vivaldelli, Direttore dello Studio Teologico Accademico di Trento.
In appendice sono posti tre studi di Carlo Caffarra, di Angelo Scola e di Giuseppe Barzaghi a commento del discorso che Benedetto XVI ha tenuto all’Università di Ratisbona.
Un giorno Gesù ha rivolto a me, come a tanti altri, il magico invito: «Vieni e seguimi!». E io ho risposto «Eccomi!».
Allora è incominciata la mia avventura di persona totalmente consacrata a Lui: solo a Lui!
È l’avventura di un uomo, il sacerdote, contemporaneamente celibe e sposato, come Gesù, che è celibe per l’anagrafe e sposo della Chiesa.
È il mistero della «verginità per il regno dei cieli» e del celibato sacerdotale: la prima come proposta evangelica, il secondo come impegno richiesto dalla Chiesa.
Il tutto inserito nell’unico mistero dell’Amore sponsale che, in modo diverso, si attua nel matrimonio fra un uomo e una donna e nel matrimonio fra Cristo e la Chiesa.
Il libro si compone di due parti: la prima illustra il senso di questa speciale sequela di Cristo; la seconda riporta testimonianze «dal vivo» di persone consacrate che confermano la gioia e la bellezza e anche le difficoltà di scelte coraggiose, oggi spesso giudicate inutili e fuori moda.
Virtus significa forza, eccellenza. Essa, difficile da acquisire, è indispensabile all’uomo per compiere il bene. Il tema è centrale per la filosofia morale, eppure è stato minimizzato o perfino trascurato dall’etica moderna, che è invece incardinata sull’idea del dovere.
Alcuni autori contemporanei di area anglofona hanno rilanciato la virtù elaborando la cosiddetta Virtue Ethics. Questo saggio ripercorre i temi salienti di quella letteratura (poco conosciuta in Italia)
come, ad esempio: necessità di non enfatizzare il dovere; preservare il ruolo dell’amore; impossibilità di affidarsi alle sole norme per dirimere le questioni morali; importanza delle emozioni e della comunità di appartenenza; esigenza di elaborare l’etica a partire dal soggetto che agisce; funzione dell’arte e dell’imitazione; valenza cruciale della phronesis; virtù come espressione dell’amore.
Duplice è la novità assoluta di questo libro, a livello mondiale: prima traduzione in lingua moderna di queste due opere di Eliseo l’Armeno e prima edizione critica del testo. Per la prima volta si portano alla luce i tesori della letteratura armena, testimone di una spiritualità e di un’impostazione teologica originali.
In età patristica i commenti ai libri biblici di Giosuè e Giudici sono piuttosto rari. Spiccano quelli di Origene, a cui si rifanno più o meno direttamente tutti gli altri. Questi commenti di Eliseo sembrano ignorare l’opera di Origene. Riprendono piuttosto il metodo esegetico di Filone di Alessandria del quale Eliseo, come profondo conoscitore, assimila e rielabora il pensiero facendone mirabile esempio di esegesi cristiana. L’interesse di questi commenti sta proprio nella straordinaria originalità e autonomia rispetto ai coevi. Passi biblici del tutto o quasi ignorati dalla tradizione trovano in Eliseo un’attenzione inaspettata. A torto gli studiosi hanno trascurato queste opere ritenute “minori”: da questa parte del corpus eliseano emerge infatti una personalità di rara profondità teologica e grande spessore spirituale.
Veni creator Spiritus. Con queste parole dell’«inno sublime» Benedetto Croce esortò l’Assemblea Costituente dell’Italia del 1947 a implorare l’azione dello Spirito Santo sul proprio lavoro. Era una proposta inattesa, perché proveniva da un laico. Ma era anche una proposta illuminata e felice, poiché il tema dello spirito ha esercitato un grande fascino su diversi pensatori europei.
Nel fatto cristiano, però, lo Spirito non è solo un’idea. È una Persona divina. È l’attore della divinizzazione dell’uomo. È principio motore di una storia nuova e più vera dell’universo, toccato dalla misericordia del suo Creatore. Per salvarsi dalla brevità della vita, dalla colpa, dalla morte, la «filosofia dello spirito» non serve. Occorre piuttosto lasciarsi inondare dallo Spirito di verità, che è lo Spirito di Cristo: perché solo quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio (Rm 8,14).
Per volontà di Dio lo Spirito continua, ancora oggi, a essere inviato tra i suoi discepoli. Nel suo disegno, la Pentecoste è perenne e continua nella storia. Solo così lo Spirito compie la sola vera rivoluzione, sempre urgente e sempre in atto, capace di rigenerare ogni giorno la vicenda umana: la rivoluzione cristiana, il cammino di santità di ogni donna e di ogni uomo.
Durante la celebrazione di un battesimo o di un matrimonio, capita di essere presi più dal contesto mondano che dal fatto in sé. Ne perdiamo spesso il senso e, infatti, li chiamiamo “cerimonie”. Ma i sacramenti sono fatti concreti, non cerimonie. Sono il luogo in cui Cristo incontra l’uomo e gli trasmette la sua vita divina e la salvezza.
Sulla scorta delle trasmissioni radiofoniche tenute negli ultimi quindici anni, l’Autore introduce ai sacramenti in generale, pensando in particolare alle esigenze dei catechisti che li devono spiegare. Con linguaggio semplice e colloquiale, li illustra poi singolarmente: battesimo, confermazione, penitenza, unzione degli infermi, ordine sacro e matrimonio. Manca l’eucaristia, a cui è dedicato il secondo volume, che completa questa piccola opera di divulgazione.
Durante la celebrazione di un battesimo o di un matrimonio, capita di essere presi più dal contesto mondano che dal fatto in sé. Ne perdiamo spesso il senso e, infatti, li chiamiamo “cerimonie”. Ma i sacramenti sono fatti concreti, non cerimonie. Sono il luogo in cui Cristo incontra l’uomo e gli trasmette la sua vita divina e la salvezza.
Sulla scorta delle trasmissioni radiofoniche tenute negli ultimi quindici anni, condensate in questa piccola opera in due volumi, l’Autore introduce ai sacramenti in generale, pensando in particolare alle esigenze dei catechisti che li devono spiegare. Quindi, con linguaggio semplice e colloquiale, li illustra singolarmente. Questo secondo volume è tutto dedicato all’eucaristia, mistero di passione, morte e resurrezione che glorifica Cristo e introduce all’amore misericordioso che lega il Figlio al Padre.
Gli altri sacramenti - battesimo, confermazione, penitenza, unzione degli infermi, ordine sacro e matrimonio - sono tutti trattati nel primo volume.
Accanimento terapeutico? Oppure uccisione di una disabile che non ha chiesto di morire e che ha subito la morte a causa della sua condizione, ritenuta indegna di essere vissuta? Un affare privato o una vicenda che riguarda tutti?
Una donna che era già morta diciassette anni fa? Davvero aveva chiesto di essere uccisa?
Un padre che rispetta la volontà della figlia o che vuole farla morire per le proprie convinzioni?
E i giudici: hanno applicato la Costituzione e le leggi o
hanno pronunciato una ingiusta condanna a morte?
Un processo giusto o iniquo?
Molti sono i dubbi che nascono dalla vicenda di Eluana Englaro, molte le domande che bruciano: non possiamo voltare le spalle per non riflettere su ciò che è accaduto.
Le molte scoperte archeologiche dell’ultimo secolo e la recente interpretazione di alcune lingue antiche, anteriori o coeve alla Sacra Scrittura, hanno consentito una felice rivisitazione di tutta la Teologia Biblica. Oggi è possibile delineare con maggiore chiarezza l’ambiente storico, culturale e religioso nel quale si è formato il patrimonio biblico.
Alla luce di questi importanti sviluppi, questo libro è un esperimento nuovo e originale che tenta di unificare il cammino storico e religioso della Parola di Dio, offrendo di essa una visione sistematica e unitaria.
L’Autore, prendendo in esame tutti i libri biblici, dalla Genesi all’Apocalisse, traccia un disegno generale che abbraccia sia la metodologia che i contenuti. L’opera può essere uno strumento utile per l’esegesi come per la teologia stessa, della quale la Parola di Dio è «anima» e «cuore», oltre che per la Pastorale e la Catechesi ecclesiale.
La celebrazione dell’eucaristia in Cina è stata ostacolata da vicende storiche che non hanno permesso uno sviluppo adeguato e continuo del processo di inculturazione. Nella seconda metà del secolo scorso, però, è stato possibile – pur nella mancanza di una piena e vera libertà religiosa – riprendere l’introduzione avveduta e adeguata dei testi liturgici in questa grande e antica nazione.
Quali sono dunque le caratteristiche, il metodo usato, i risultati raggiunti nel lavoro che, partendo dalla traduzione dell’Ordo Missae del rito romano, è sfociato nell’elaborazione del testo attualmente usato dalla Chiesa in Cina per la celebrazione eucaristica?
L’istruzione Varietates Legitimae della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti afferma: «La prima e più notevole misura d’inculturazione è la traduzione dei testi liturgici nella lingua del popolo». Partendo da questo principio l’Autore esamina il testo cinese della celebrazione eucaristica e lo confronta con quello italiano, analizzando inoltre la possibilità di esprimere teologicamente il mistero dell’eucaristia attraverso concetti, linguaggio e gesti appartenenti alla cultura cinese.