
Uscito nel 1963 e pubblicato in Italia con il titolo "La forza di amare", questo è sicuramente uno dei libri più famosi di Martin Luther King in italiano. Un'opera intensa, forte, dal messaggio più che mai attuale, che parla ancora oggi a tutti noi. Un libro in cui si fondono mirabilmente - raggiungendo un equilibrio forse ineguagliato - le due "anime" di King: il pastore cristiano, che fa del sermone il mezzo preferito per rivolgersi ai fratelli, lui che non aveva intenzione «di fare altro che rimanere un pastore», e l'attivista per i diritti civili, in un'epoca in cui la segregazione razziale macchiava ancora con la sua vergogna la nazione americana.
Oggi il libro viene riproposto al pubblico italiano in una nuova edizione, nel 50° anniversario dell'assassinio dell'autore (4 aprile 1968), con l'aggiunta di un testo totalmente inedito in Italia, in cui King raccoglie le impressioni suscitategli da un recente viaggio in Terra Santa. Un viaggio che lo segnò in maniera indelebile: «Non dimenticherò mai quello che ho provato dentro di me».
Perseguitati, discriminati, vittime. Sui media e nel discorso pubblico, i popoli minoritari del Medio Oriente vengono spesso associati a categorie che sono diventate ormai quasi delle etichette. Ma in questo sguardo manca qualcosa di molto importante. Perché le numerose e sfaccettate minoranze che abitano la zona mediorientale sono, prima di tutto, resistenti, "anime fiere". Comunità eccezionali e preziose, che nel corso dei secoli hanno saputo conservare intatta la propria identità. Qualche volta nel nascondimento, altre combattendo a viso aperto, non solo hanno difeso usanze e anche religioni considerate blasfeme dal potere di turno, ma hanno rivendicato il proprio insostituibile contributo alla prosperità delle loro società. E continuano a farlo. Dai copti agli aleviti, dai curdi ai maroniti, sono questi popoli indomiti, più di tutti, a tenere alta oggi la bandiera di chi è convinto che la convivenza tra diversi sia l'unico futuro possibile per un Medio Oriente paurosamente avviato verso dinamiche di disgregazione. È per questo che le loro storie, infarcite di suggestive leggende, di peripezie epiche e troppo spesso di sangue, ci riguardano tutti. Guidati dall'autrice, immergiamoci dunque nelle loro vicissitudini, alla scoperta di terre affascinanti dai colori e profumi inconfondibili, all'incontro di persone con un ricco passato, una quotidianità spesso difficile ma un futuro colmo di speranze.
La Maddalena rappresenta l'umanità intera davanti al Mistero, all'ignoto, alla paura e all'emozione di vedere, finalmente, qualcosa o qualcuno che cambia il corso della propria vita. La storia di Maria Maddalena raccontata dai Vangeli si presenta come un paradigma della fede e della passione eccessiva, accolta e abbracciata da qualcuno che non ha pregiudizi. È proprio questo che succede la mattina di Pasqua davanti al Sepolcro vuoto, accade qualcosa a Maria Maddalena, che passa dal non vedere tipico della tristezza al riconoscere il Risorto. Martini racconta i sentimenti e le sensazioni di Maria Maddalena per descrivere superbamente il percorso impensabile, non programmabile, umanamente impossibile ma reale e travolgente che porta la creatura a riconoscere, vedere e quasi toccare il suo Signore. E poi corre a dirlo a tutti.
La vita di ogni uomo e donna è simile a un armadio... per ogni cosa c'è il suo posto. Un armadio non solo deve essere spazioso, ma deve pure essere ordinato in modo da poter disporre di ciò che ci serve con facilità. La nostra esistenza va continuamente rivestita con gli abiti adeguati ad ogni stagione come pure in modo conveniente alle situazioni che viviamo, non solo per noi stessi ma anche per gli altri. L'autore suddivide la nostra vita nelle quattro stagioni. All'interno di ognuna ci sono gli scomparti (cura di sé, relazioni affettive, il lavoro, l'ozio necessario), i ripiani (il tempo, lo spazio da abitare, i rapporti da curare), i cassetti (gestire i fallimenti, la necessità di sognare, il coraggio di scegliere, la forza dei desideri) e le scatole (imparare nella sofferenza, ringiovanire nella vecchiaia, la morte come compimento). Mettere ordine nella propria vita richiede non solo di aprire l'armadio del nostro cuore per prendere ciò che ci serve al momento giusto, ma prevede pure che, a suo tempo, abbiamo rimesso ogni cosa al suo posto mantenendo così quell'ordine interiore che permette di vivere armoniosamente con noi stessi e sinfonicamente con gli altri.
Michele Piccirillo (1944-2008) è stato uno studioso di fama internazionale, archeologo insigne, ricercatore indefesso, esperto di mosaici e di geografia biblica, protagonista in Terra Santa della scoperta e del recupero di molti siti archeologici. Figura carismatica capace di calamitare le attenzioni e l'affetto di molti, è riuscito a mettere in campo innumerevoli progetti scientifici nella convinzione che prima c'è sempre la Provvidenza e poi la Scienza; «e quando Provvidenza e Scienza si incontrano, come è accaduto nella sua vita, c'è la possibilità di passare alla storia», come ebbe a dire il suo amico e biografo Franco Scaglia, che ne fece addirittura il protagonista di una serie di fortunati romanzi, tra cui Il custode dell'acqua (premio Campiello 2002). A 10 anni dalla scomparsa del frate archeologo, esce questa biografia fresca e originale, intessuta con citazioni di chi con padre Michele è vissuto o lo ha conosciuto personalmente, scelte e contestualizzate nel cammino di vita del celebre francescano. Con un'intuizione felicissima, l'Autore procede come nella composizione di un mosaico, fatto «di quindici tessere, una per ciascun capitolo, ognuna di diversa misura e colorazione». Dunque non una semplice biografia di padre Michele, ma un mosaico dal quale però emerge un suo profilo robusto, netto e colorato come gli splendidi capolavori che egli ha scoperto e studiato in vita. La vita straordinaria di «un semplice frate di Terra Santa».
Con il Capitolo di Pentecoste del 1217 inizia la vicenda missionaria del nascente Ordine francescano. Guidati da frate Elia da Cortona, alcuni frati furono inviati "oltremare" come testimoni di fraternità e di pace per fondare una nuova Provincia francescana (l'odierna Custodia di Terra Santa). Due anni dopo, nel 1219, è lo stesso Francesco a recarsi nella città di Damietta, in Egitto, assediata dai crociati. Qui incontrerà il sultano al-Malik al-Kamil e probabilmente otterrà un salvacondotto per poter visitare per la prima volta i Luoghi Santi. Le linee guida indicate da Francesco per la missione dei frati sono semplici: prima la testimonianza di vita e poi l'annuncio esplicito del Vangelo. Da allora, fino ad oggi, seguendo queste indicazioni i frati della Custodia hanno vissuto accanto alle popolazioni di Terra Santa, aperto la strada ai pellegrini, fondato scuole e opere sociali, subendo spesso anche persecuzioni e sofferenze. Questo libro racconta la loro storia. Una storia lunga 800 anni. A cura di Giuseppe Caffulli. Contributi di: Francesco Patton ofm, Clara Maria Fusciello osc, Sergio Ferdinandi, Christian Grasso, Cesare Vaiani ofm, Filippo Sedda, Giuseppe Ligato, Giuseppe Buffon ofm, Onorato Grassi, Sara Cibin, Corrado Scardigno, Pacifico Sella ofm, Giovanni Claudio Bottini ofm.
Se qualcuno quel giorno fosse passato per i Giardini Vaticani, tendendo l'orecchio avrebbe potuto ascoltare una vocina che raccontava: «In un paese lontano... molti anni fa, nacque un bambino, un bambino speciale. Il suo nome era Yoshua o come dice il mio amico Papa Francesco: Gesù. Un nome importante, significa "Dio salva"». Tornano le avventure di Topo Jorge, il topino al quale Papa Francesco ama raccontare bellissime storie. Pieno di stupore, Topo Jorge corre poi a riferirle a fratelli, cugini e amici topi. Questa volta, però, la storia è davvero la più bella mai raccontata. Anche da un topo.
Le riflessioni su Levitico e Numeri raccolte in questo volume fanno seguito ad altre sulla Genesi e sull'Esodo - dal titolo "Il Dio di Abramo" e "Il Dio degli Ebrei" - pubblicate in questa stessa collana. "Il Dio santo" si pone quindi come capitolo conclusivo di una trilogia. Il libro dei Numeri e, in modo ancora più particolare, il libro del Levitico sono incentrati sulla santità di Dio, che si definisce certo come trascendenza, separazione, alterità, ma soprattutto, in maniera positiva, come potenza vitale e come esigenza morale. Questi antichi libri ebraici, con i loro rituali ormai desueti, ci insegnano forse ancora oggi a porre una siepe intorno alla santità di Dio, per proteggere il mistero della vita.
"In occasione degli ottocento anni di presenza francescana in Terra Santa risulta particolarmente significativo dare alle stampe questo catalogo dei libri di viaggio antichi 'Itinera ad loca sancta' frutto del lavoro paziente del dott. Alessandro Tedesco. I libri di viaggio antichi conservati presso le biblioteche della Custodia di Terra Santa a Gerusalemme sono una delle testimonianze del lungo servizio dei francescani in questi luoghi: da ben otto secoli infatti, i frati si prendono cura dei luoghi santi, della memoria liturgica a essi legata e sono il punto di riferimento per i pellegrini. Frati e viaggiatori hanno sentito la necessità di raccontare e fissare in inchiostro una traccia del loro vissuto in questa terra secondo la propria sensibilità e interesse, restituendo al lettore di oggi un panorama articolato e stratificato della Terra Santa. La raccolta infatti, non comprende solo cronache e diari con la registrazione della propria esperienza, ma conta anche volumi di guide alle indulgenze, osservazioni etnografiche, rilievi archeologici, descrizioni topografiche e manuali di botanica. Sfogliando il catalogo si trovano libri in latino, italiano, tedesco, olandese, inglese, francese, portoghese e spagnolo, stampati in tutta Europa e scritti da viaggiatori delle più diverse provenienze. A questa già grande varietà umana, si aggiunge anche quella di chi ha usufruito di questi libri lasciando traccia di pensieri e riflessioni a bordo pagina oppure firmandone il possesso attraverso il proprio nome, timbro o exlibris. Registrando anche questi elementi in ciascun esemplare del fondo, il catalogo allestito dal dott. Alessandro Tedesco è ancor più significativamente un catalogo dei tipi umani che, nel lasciare traccia di sé in modo più o meno consapevole, raccontano una parte importante della storia dei Luoghi Santi e della Cristianità in questa Terra, fatta non solo di pietre e luoghi ma soprattutto di testimoni diretti dei luoghi della salvezza." (Dalla presentazione di Francesco Patton). Saluto di Lionel Goh. Premessa di Edoardo Barbieri.
Da un formato A4 chiuso, il Calendario dell'Avvento si sviluppa in uno spettacolare formato doppio A3, illustrato con la grotta del presepe. Per il classico dei classici dei calendari, ecco le 24 porticine e un percorso quotidiano di scoperta e avvicinamento al Natale per genitori e bambini, accompagnato dall'illustrazione del presepe che prende vita dietro alle finestrelle. Grande formato 57x42 cm tutto a colori! incluso il CD del Piccolo Coro dell'Antoniano di Bologna con le più belle canzoni di Natale: Jingle Bells, Una Stella Cade (Dal Film Disney "Pinocchio"), Una Notte Speciale, Ninna Nanna Di Brahms, Jingle Bell Rock, Una Notte Senza Eta', Ninnaneve, Santa Claus Is Coming To Town, Anche Quest'anno è già Natale, Benedizione a Frate Leone.