
"Siamo di fronte a un'opera storica che ha fatto dell'accertamento documentario la primaria preoccupazione e che appare costruita attraverso un costante riferimento alle fonti. Essa nasce da una lunga, paziente, sistematica raccolta di risultanze testuali, che comporta un'analoga modalità di accostamento da parte del lettore, chiamato ad affiancare gli autori nel lavoro di progressiva costruzione del mosaico, tessera dopo tessera. Accostare queste pagine è un'esperienza che genera una meraviglia crescente, quanto più si assiste al progressivo trasformarsi di materiali variegati in una unitaria e splendida immagine, nella quale ogni elemento assume - nella sua individualità - una specifica collocazione, e nel contempo precisa e rende più decifrabile l'insieme. Ma non meno straordinaria è la sensazione - che col procedere delle acquisizioni si determina - di aver raggiunto una percezione estremamente sicura dei lineamenti di quell'immagine, tanto da sentirsi come immersi in essa e divenuti in qualche modo di essa compartecipi. La successione dei capitoli è concepita secondo una prospettiva strettamente istituzionale. Ma i problemi, coi quali siamo chiamati a confrontarci, vedendone i concreti riflessi nei personaggi e nelle strutture, sono le grandi questioni che hanno segnato la storia della Chiesa in Occidente (e non solo) tra tarda antichità e medioevo."
La memoria dell'infanzia, l'eco dei Vangeli, la famiglia, gli affetti: sono tanti i motivi per cui il racconto di Natale è diventato un genere letterario a sé stante, declinato in una sorprendente varietà di forme. In questo libro sono riuniti testi provenienti, nella stragrande maggioranza, dalle pagine del quotidiano Avvenire (tranne quelli di Antonio Mazzi e Beatrice Masini). Un appuntamento tradizionale, quello con il racconto natalizio, che si è rinnovato di anno in anno sulle colonne del giornale e che ora viene a intrecciarsi con le attività della Custodia francescana di Terra Santa, in particolare con il progetto di una Casa del Fanciullo destinata ai bambini di Betlemme. I lettori potranno contribuire all'iniziativa, oltre che con l'acquisto del volume, anche partecipando all'iniziativa B4B, Book for Bethlehem, attraverso la cartolina predisposta all'interno. La finalità benefica della pubblicazione - sottoscritta da tutti gli autori coinvolti e dai loro eredi - è ulteriormente valorizzata dal fascino esercitato dai racconti qui riuniti. Una successione di piccoli capolavori, ciascuno rappresentativo della personalità di chi lo ha scritto e, nello stesso tempo, di quell'inizio perpetuo che, come ormai sappiamo, è appunto il Natale. Età di lettura: da 7 anni. Prefazione di Alessandro Zaccuri.
Tutte le culture hanno sacralizzato le vette: la storia delle religioni, la teologia, l'arte, la letteratura e anche la psicologia hanno proposto le loro tesi per provare a spiegarci le motivazioni dell'atteggiamento dell'uomo nei confronti dei rilievi. Ogni tesi ha una sua verità, una propria chiave di lettura per dare un senso alle istanze che possono aver spinto gli uomini ad assegnare, ad alcune montagne in particolare, una caratura sacra, avvolta dal soprannaturale. In questo libro l'autore ci introduce al rapporto tra la montagna e le religioni, dagli Indiani d'America agli Aborigeni australiani, dalle società preistoriche all'antichità greco-romana, dai culti orientali alle tradizioni monoteistiche, per poi raccontare la storia delle principali montagne dell'Antico e del Nuovo Testamento che sono state teatro di eventi storici, spirituali e leggendari: Ararat, Moriah, Carmelo, Nebo, Armageddon, Masada, Tabor, Golgota e gli altri monti della Bibbia. Questa è la storia dei luoghi dove l'uomo ha cercato (e sfiorato) il Cielo.
Perché le antiche croci armene dei primi secoli del cristianesimo non rappresentano mai Gesù ma un albero fiorito? In quale epoca storica si cominciò a designare la figura di Cristo con un pesce? Da dove vengono gli emblemi che indicano i quattro evangelisti? Cosa significano le lettere greche Alfa e Omega poste sull'aureola del "Giudice del Mondo"? Questa guida introduce nel "giardino segreto" dell'immaginario cristiano che ha segnato la storia dell'Occidente dall'ebraismo all'età post-moderna. Uno strumento agile e compatto rivolto a tutti coloro che si interessano di religione, arte, cultura e antropologia. Il suo scopo è fornire un'informazione essenziale sul passato e sul presente dei simboli della cristianità su cui l'uomo moderno ancora oggi si interroga. Con un linguaggio accessibile a tutti, ma che non rinuncia a essere preciso, la ricerca tiene conto delle fonti erudite più aggiornate. Una mappa che in 100 passi fornisce una bussola per orientarsi in un universo iconografico ancora oggi straordinariamente parlante.
L'Etiopia, uno degli Stati più antichi al mondo, è l'unico dell'Africa subsahariana senza una significativa storia coloniale e nel quale la religione cristiana sia riuscita a conservarsi indipendente dal dominio musulmano. La sua Chiesa è la prima che si instaura e diffonde il messaggio di Cristo in una terra dell'Africa nera. Non solo, essa non è il risultato dell'opera missionaria europea, ma nasce e fiorisce ben prima di tante cristianità "occidentali". Pur essendo una delle maggiori tra le Chiese ortodosse orientali, la Chiesa etiopica è ben poco conosciuta in Italia. Quest'opera monumentale in 2 tomi, frutto di anni di ricerca e di studio, vuole essere pertanto un contributo a far conoscere a un pubblico più vasto la ricchezza della storia e della spiritualità della Chiesa etiopica, dalle sue origini nella prima metà del IV secolo fino ai primi anni di questo XXI secolo. E non si tratta soltanto della storia della Chiesa, ma anche della storia dell'Etiopia, come Stato e come civiltà, visto il legame inscindibile che, fino a pochi decenni fa, ha sempre unito Chiesa e Stato in quel remoto angolo del Corno d'Africa, sì da fare del cristianesimo l'anima del popolo e il motore della sua storia.
"Questo volume è stato pensato in occasione di due ricorrenze concomitanti: i venticinque anni dalla nascita dell'Associazione Italiana Amici di Neve Shalom Wahat al-Salam e i vent'anni dalla scomparsa di Bruno Hussar. Il libro ha l'ambizione di colmare un duplice vuoto nell'editoria italiana: da una parte in relazione alla vicenda straordinaria di Hussar, davvero un 'signore dei sogni', fra l'altro personaggio centrale nella rinascita di una Chiesa cattolica in lingua ebraica; dall'altra riguardo al Villaggio della pace, su cui esiste una vasta pubblicistica ma non un testo completo in italiano cui poter fare riferimento. Nella consapevolezza della complessità dell'impresa, si è scelto di convocare alcuni fra i maggiori specialisti di diverse discipline - ebraistica, dialogo interreligioso, spiritualità, scienza della politica, pedagogia, e così via - italiani e stranieri, che hanno firmato contributi originali, appassionati e aggiornati. Ne è emerso uno sguardo articolato e ricco di spunti utili per riflettere sulla situazione attuale e futura del conflitto israelo-palestinese e del - complicato ma necessario -'trialogo' fra ebrei, cristiani e musulmani." (dalla Prefazione)
Giappone, 1708. Il paese vive il tempo del sakoku: ogni contatto con gli stranieri (soprattutto se missionari cristiani) è proibito o rigidamente regolato. In un contesto di violenta persecuzione, il 12 ottobre 1708, uno straniero vestito da samurai sbarca furtivamente nell'isola di Yakushima. Il suo nome è Giovanni Battista Sidotti ed è un missionario italiano. Viene subito fermato e imprigionato: il suo destino è l'abiura o la condanna a morte. Ma accade qualcosa di inatteso: Hakuseki Arai, studioso confuciano e consigliere dello shogun, decide di interrogarlo di persona. Ne nasce un dialogo straordinario. La vita è risparmiata a Sidotti, senza che debba rinunciare alla sua fede, mentre Hakuseki, ispirato da quelle conversazioni, scrive importanti opere che gettano le basi della riapertura del Giappone. Sidotti muore in isolamento ma il suo sacrificio non è invano. Nel luglio 2014 i suoi resti sono stati ritrovati, là dove era stata la sua prigione, e riconosciuti grazie al DNA.
Per una conoscenza dei testi biblici che cerchi di essere intelligente e appassionata, occorre stabilire dei solidi "ponti" tra una lettura che analizzi e interpreti i testi nei loro significati originari, e la vita e la cultura di oggi, senza fondamentalismi culturali o religiosi. Nel quadro del progetto culturale "Per una nuova traduzione ecumenica commentata dei vangeli", ideato dall'Associazione Biblica della Svizzera Italiana, questo volume - una nuova traduzione ecumenica commentata del testo secondo Marco - è la prima di quattro tappe. L'intero progetto è pensato per accompagnare l'attività formativa di tante persone nella Chiesa (gruppi di lettura dei testi biblici, nelle parrocchie, nei gruppi, nei movimenti, nelle associazioni di qualsiasi orientamento). Esso intende sostenere anche la volontà di singole persone che vogliano approfondire temi, contenuti e valori, che possono interpellare intensamente il cuore, la mente, la vita di chiunque. Con il contributo di Stefania De Vito, Gaetano Di Palma, Luciano Locatelli, Lidia Maggi, Francesco Mosetto, Eric Noffke, Angelo Reginato. Appendici culturali e pastorali Stefano Zuffi, Roberto Geroldi.
Il gioco utilizzato come tecnologia didattica per l'apprendimento del bambino e dell'adulto, come sfondo per costruire ambienti educativi accoglienti e inclusivi, oggi vede un ampliamento dei suoi confini e delle sue applicazioni, con una sistematizzazione scientifica ricca di contributi teorici e sperimentali a forte carattere interdisciplinare. A partire da un'analisi dell'attuale significato del gioco (nella società in primis) e dai contributi dei games studies, il volume vuole approfondire i temi legati al grande quadro del game-based learning che guardano al gioco e alle sue potenzialità come risorsa per l'apprendimento e per l'instructional design, attraverso le sue molteplici tipologie: dallo studio e dall'uso dei giochi tradizionali ai digital games fino alle forme più recenti di gamification. Un uso che chiede di ripensare il ludico non solo nel suo significato (nella società e nella cultura) e nel suo rapporto con l'apprendimento, ma anche nello sviluppo di modelli di analisi e di progettazione didattica sempre più user centered.
L'attuale situazione mondiale presenta una serie di crisi che mettono a rischio la continuità della nostra civiltà e perfino la sussistenza della vita sul pianeta. Tutti speriamo «che i dolori di questo tempo non siano i rantoli di una persona agonizzante, ma piuttosto le doglie del parto di un altro tipo di mondo che ci permetterà di continuare a vivere su questo piccolo e grazioso pianeta Terra». Quali sono le alternative possibili all'attuale modello di sviluppo basato sul profitto e sullo sfruttamento illimitato delle risorse? Possiamo anticipare la grande crisi della Terra e trasformare una possibile tragedia in una nuova convivenza con la natura e tra i popoli? Attraverso una teologia ecologica o "ecoteologia", spesso ispirata dall'enciclica di papa Francesco Laudato si', Leonardo Boff racconta la minaccia che grava sulla Terra e propone un cammino per evitare la nostra distruzione: cambiare modo di vivere e seguire la Natura, che ha sempre trovato una via d'uscita e di crescita. Attraverso una ricognizione documentata sull'evoluzione del cammino umano, un percorso accessibile che parte dal cuore.