Giappone, 1708. Il paese vive il tempo del sakoku: ogni contatto con gli stranieri (soprattutto se missionari cristiani) è proibito o rigidamente regolato. In un contesto di violenta persecuzione, il 12 ottobre 1708, uno straniero vestito da samurai sbarca furtivamente nell'isola di Yakushima. Il suo nome è Giovanni Battista Sidotti ed è un missionario italiano. Viene subito fermato e imprigionato: il suo destino è l'abiura o la condanna a morte. Ma accade qualcosa di inatteso: Hakuseki Arai, studioso confuciano e consigliere dello shogun, decide di interrogarlo di persona. Ne nasce un dialogo straordinario. La vita è risparmiata a Sidotti, senza che debba rinunciare alla sua fede, mentre Hakuseki, ispirato da quelle conversazioni, scrive importanti opere che gettano le basi della riapertura del Giappone. Sidotti muore in isolamento ma il suo sacrificio non è invano. Nel luglio 2014 i suoi resti sono stati ritrovati, là dove era stata la sua prigione, e riconosciuti grazie al DNA.
Per una conoscenza dei testi biblici che cerchi di essere intelligente e appassionata, occorre stabilire dei solidi "ponti" tra una lettura che analizzi e interpreti i testi nei loro significati originari, e la vita e la cultura di oggi, senza fondamentalismi culturali o religiosi. Nel quadro del progetto culturale "Per una nuova traduzione ecumenica commentata dei vangeli", ideato dall'Associazione Biblica della Svizzera Italiana, questo volume - una nuova traduzione ecumenica commentata del testo secondo Marco - è la prima di quattro tappe. L'intero progetto è pensato per accompagnare l'attività formativa di tante persone nella Chiesa (gruppi di lettura dei testi biblici, nelle parrocchie, nei gruppi, nei movimenti, nelle associazioni di qualsiasi orientamento). Esso intende sostenere anche la volontà di singole persone che vogliano approfondire temi, contenuti e valori, che possono interpellare intensamente il cuore, la mente, la vita di chiunque. Con il contributo di Stefania De Vito, Gaetano Di Palma, Luciano Locatelli, Lidia Maggi, Francesco Mosetto, Eric Noffke, Angelo Reginato. Appendici culturali e pastorali Stefano Zuffi, Roberto Geroldi.
Il gioco utilizzato come tecnologia didattica per l'apprendimento del bambino e dell'adulto, come sfondo per costruire ambienti educativi accoglienti e inclusivi, oggi vede un ampliamento dei suoi confini e delle sue applicazioni, con una sistematizzazione scientifica ricca di contributi teorici e sperimentali a forte carattere interdisciplinare. A partire da un'analisi dell'attuale significato del gioco (nella società in primis) e dai contributi dei games studies, il volume vuole approfondire i temi legati al grande quadro del game-based learning che guardano al gioco e alle sue potenzialità come risorsa per l'apprendimento e per l'instructional design, attraverso le sue molteplici tipologie: dallo studio e dall'uso dei giochi tradizionali ai digital games fino alle forme più recenti di gamification. Un uso che chiede di ripensare il ludico non solo nel suo significato (nella società e nella cultura) e nel suo rapporto con l'apprendimento, ma anche nello sviluppo di modelli di analisi e di progettazione didattica sempre più user centered.
L'attuale situazione mondiale presenta una serie di crisi che mettono a rischio la continuità della nostra civiltà e perfino la sussistenza della vita sul pianeta. Tutti speriamo «che i dolori di questo tempo non siano i rantoli di una persona agonizzante, ma piuttosto le doglie del parto di un altro tipo di mondo che ci permetterà di continuare a vivere su questo piccolo e grazioso pianeta Terra». Quali sono le alternative possibili all'attuale modello di sviluppo basato sul profitto e sullo sfruttamento illimitato delle risorse? Possiamo anticipare la grande crisi della Terra e trasformare una possibile tragedia in una nuova convivenza con la natura e tra i popoli? Attraverso una teologia ecologica o "ecoteologia", spesso ispirata dall'enciclica di papa Francesco Laudato si', Leonardo Boff racconta la minaccia che grava sulla Terra e propone un cammino per evitare la nostra distruzione: cambiare modo di vivere e seguire la Natura, che ha sempre trovato una via d'uscita e di crescita. Attraverso una ricognizione documentata sull'evoluzione del cammino umano, un percorso accessibile che parte dal cuore.
Un calendario interreligioso ed ecumenico per seguire le festività dei tre grandi monoteismi di Terra Santa (ebraismo, cristianesimo, islam). Uno strumento che aiuta a vivere le ricorrenze della tradizione cristiana d'Oriente e d'Occidente attraverso i calendari in uso nelle diverse Chiese (gregoriano, giuliano, copto, etiopico, armeno). Uno sguardo, inoltre, sul calendario liturgico della Chiesa madre di Gerusalemme, scandito dalle celebrazioni animate dai Frati della Custodia di Terra Santa nei principali Luoghi Santi.
L'Agenda quotidiana tutta francescana. I giorni e i mesi sono scanditi da pensieri e detti vicini al mondo di Francesco o di grandi personalità della spiritualità di ogni tempo. Ogni giorno: i santi indicati dal Santorale francescano; aneddoti relativi a figure francescane; celebri aforismi della spiritualità di ieri e di oggi; il ciclo del Sole e della Luna. In più, ogni mese, la storia di un frate la cui memoria è strettamente legata alla Terra Santa.
Dov'ero prima di nascere? Perché Dio ha creato i cattivi se ci vuole bene? Perché quel bambino non fa religione? È allergico? Muoiono anche i buoni? I miracoli si fanno ancora? Maestro... ma io a Dio non ci credo... Le domande costituiscono un motore fondamentale nella nostra vita, e i bambini ne fanno tante. Hanno bisogno di concretezza, capace di soddisfarli senza giocare troppo con le parole. Pongono interrogativi precisi, domande di senso, nella speranza di trovare una risposta adeguata. Questo libro presenta le domande più belle e difficili dei bambini sulla vita, il Creato, gli uomini e Dio raccolte da un maestro di scuola elementare. Le risposte sono duplici: una indirizzata direttamente a loro e una dedicata agli adulti, per aiutarli a orientarsi in un universo religioso sempre più confuso e approssimativo, ma non per questo irreale. Un viaggio sincero all'interno del quotidiano ma anche una lode al mondo dei più piccoli, alla loro spontaneità e dolcezza. Prefazione di Susanna Tamaro.
La vita delineata in questo volume presenta di riflesso, attraverso Charles, la luce cristallina del Vangelo e il coinvolgimento totale di sé, nella follia dell'amore di Gesù. La dinamicità della vita di frère Charles, la sua ansia contemplativa e missionaria insieme, mi fa venire alla memoria l'espressione famosa di don Tonino Bello: «Il cristiano è contempl-attivo». Charles è un contemplativo nell'azione; egli contempla il Cristo, secondo il mistero della Visitazione, nell'umanità del fratello. Egli è attivo nella contemplazione poiché porta a Gesù la vita del mondo, specie il più abbandonato e dimenticato. La sua vita, come viene ben delineato dall'Autore, è un'immagine del bel pastore che cerca la pecorella smarrita. I dimenticati per Charles sono i primi ai quali offrire la propria vita. L'esistenza di Charles è un canto di gratuità, una follia di bontà, un'ubriacatura di Spirito nell'ebrezza della misericordia (dalla Prefazione).
Cercare la verità, favorire l'ascolto, non stancarsi del dialogo, sperare sopra ogni cosa nella pace. In dodici anni da Custode di Terra Santa, e ora da amministratore apostolico del Patriarcato Latino di Gerusalemme, monsignor Pierbattista Pizzaballa ha avuto occasione di incontrare migliaia di persone di tutte le fedi. E di offrire anche nei contesti più prestigiosi (università e parlamenti), oltre che in centinaia di incontri e convegni, la sua testimonianza di francescano che crede nella comprensione reciproca e nella costruzione paziente della cultura della pace e dei diritti. E questo nonostante i contesti di conflitto (Israele-Palestina, Siria, Egitto) che ha dovuto a più riprese affrontare. Oggi la sua parola è quanto mai preziosa. Un punto di vista privilegiato e autorevole, forgiato "sul campo", che non può che scuotere le nostre certezze (e a volte la nostra indolenza) di occidentali, spesso meri spettatori di quanto vivono i nostri fratelli cristiani (e non solo) in Medio Oriente.
Il dialogo tra le religioni ha bisogno di profeti e tale è stato il domenicano Marcel-Jacques Dubois. Intellettuale e teologo, testimone e pastore, ha costruito ponti di conoscenza e di stima reciproca tra ebrei e cristiani in Terra Santa e non solo. Ancora oggi, a dieci anni dalla sua scomparsa, la sua opera è essenziale alla creazione di un rapporto duraturo e fecondo tra le due religioni sorelle. In queste pagine preziose, Dubois ci offre la sua personale chiave di lettura per provare a decifrare il "mistero di Israele": popolo "eletto", prescelto da Dio e per questo segnato anche da una grande responsabilità; e tuttavia un popolo dal rapporto spesso conflittuale con Lui. Un popolo che ha spesso pagato a caro prezzo il suo "privilegio", ma che non ha mai rinnegato la propria identità. Dubois traccia un profilo preciso e sintetico della spiritualità ebraica, con la perizia dello studioso e con la passione dell'osservatore coinvolto e partecipe. Pochi giorni dopo la sua morte, il quotidiano israeliano Haaretz definì Dubois «una delle affascinanti pietre vive di Gerusalemme».