Il titolo di questo libro rivela l'ostinato amore di una grande donna per il Sacro Cuore di Gesù e per l'Istituto; amore che non si arrende mai: ama e si abbandona fino a dare la vita. Clelia Merloni è una donna che non ha misurato la generosità del dono totale di sé stessa per una causa nobile, come ha scritto nel suo Diario: «Si dà tutto a Lui, per trovare tutto in Lui». Giocarsi la vita per un ideale nobile è la più bella avventura d'amore che un essere umano può vivere su questa terra. Madre Clelia ci ha lasciato un esempio attraente di quest'avventura: guardando alla sua testimonianza di vita tante altre giovani hanno avuto il coraggio di farsi Apostole del Sacro Cuore di Gesù. Hanno abbandonato ogni progetto umano, ogni affetto, ogni bene materiale, ogni possibilità di vita autonoma, per farsi dono a Dio per il bene degli altri: sulle orme di Madre Clelia, esse seminano amore sulle strade del mondo come hanno fatto gli Apostoli di Gesù.
Come sarebbero le tue amicizie se non potessi comunicare? La comunicazione accompagna tutti i gesti che compiamo ogni giorno e dà forma alle nostre relazioni. Quando non puoi comunicare, o non lo fai bene, anche la sintonia con gli altri diminuisce o si spezza. Per creare una comunione con te, anche Dio ti dà la sua parola perché senza dialogo non si può costruire nessuna amicizia. Ed è proprio la liturgia il luogo privilegiato in cui Dio dà appuntamento ai suoi amici, ama stare insieme con loro, parlare, farsi conoscere e ascoltarli. E tu sai comunicare bene con Dio nella liturgia?
Il nostro maestro, la nostra guida, la nostra luce è Gesù, che è vivo e che ciascuno di noi porta con sé: siamo portatori di Cristo, cristofori, come si chiamavano i primi cristiani. Nel cammino di preghiera la nostra apertura a Dio si amplia, cresce: il Signore prende spazio dentro di noi, ci dona pace, ci fa ritrovare il cuore e l'anima dell'essere cristiani. La preghiera compenetra tutta la nostra storia e la nostra vita. L'ascolto vitale della Parola del Signore diventa risposta. Accogliere la forza del dono di Cristo ci porta a cercare Dio nel prossimo, e a mettersi al suo servizio.
Ti senti demotivato e stanco? Provi un senso di solitudine perché le persone con cui hai iniziato gli studi universitari sono già laureate? Sei alla ricerca di buone motivazioni per riprendere fiducia nelle tue capacità e raggiungere la meta agognata? Questo è il libro per te! C'è un mondo là fuori che ha bisogno di giovani che, con coraggio e fragilità, costruiscano il regno di Dio anche nelle aule di un ateneo. Lasciati condurre per mano lungo la strada che porta a Colui che è Vita, Verità e Via.
Da sempre gli uomini hanno camminato con i piedi a terra e la testa per aria, nella nostalgia di altre terre. L'Utopia non scomparirà prima che scompaia l'uomo. La sfida di prevedere il futuro, anche attraverso le Utopie e gli immaginari, continua ad appassionarci, come testimoniano la letteratura, il cinema, l'arte. I toni variano dai «paradisi terrestri», alle cupe distopie, alle visioni di paleofuturo, fino agli Stati di polizia, tutti irrealizzabili ma che non scompariranno mai. Il pensiero utopico ha iniziato con la storia dell'uomo e, senza di esso, l'uomo vivrebbe ancora nelle caverne. Affrontare il tema dell'Utopia significa quindi ripercorrere la storia dei sogni e dei successi anche dell'uomo moderno, oltre che delle sue illusioni e dei suoi fallimenti nell'immaginare il cambiamento dell'esistente e nel raggiungere nuovi mondi.
Il Padre nostro è la via della preghiera: non è una formula, ha un contenuto sapienziale, è l'incarnazione di ogni catechesi sulla preghiera. Contiene tutto: il modo, la forma, l'atteggiamento verso Dio, verso noi stessi e gli altri. Per questo motivo non è da recitare, ma da meditare prima e contemplare dopo e, quindi, da vivere. Il Padre nostro ci fa diventare chi veramente siamo, figli, che portano in sé le sembianze e la nobiltà del Padre da cui derivano. Decidiamoci, e mettiamo il Padre nostro più al centro della nostra vita. Ne vedremo i frutti, molto belli, molto profumati, perché dello Spirito Santo.
I salmi sono preghiere, opera di uomini, in cui la presenza e l'ispirazione di Dio continuano: il «Tu» che parla in essi è veramente Dio, dal quale riceviamo una risposta, una luce, una guida, una consolazione all'interno della storia della comunità e di ciascuno di noi. I salmi sono un dialogo con il Signore sulla storia e sulle situazioni dell'esistenza umana. In essi c'è la voce dello Spirito, e Gesù Cristo li ha pienamente attualizzati, oltre che averli ampiamente pregati. Così anche noi, pregandoli, ci apriamo alla presenza e alla risposta di Dio.
Una breve, intensa riflessione sulla morte scritta senza retorica. Una lettura spirituale che suscita domande senza imporre soluzioni, adatta perciò a chi crede e a chi non crede, a chi sta vivendo un lutto e a chi si interroga sul senso della vita. Già, la vita. Perché la morte ne è solo l'epilogo. Perché è possibile prepararsi alla morte solo vivendo in pienezza ogni istante, dando il giusto peso alle cose e agli avvenimenti. La morte delle persone care può diventare occasione per un colloquio che non avrà più termine. Scopriamo che la morte non chiude la nostra comunicazione. Ci apre ad un nuovo mondo. I nostri giorni diventano abitati dalla presenza di molti - e noi c'intratteniamo con loro. Poiché ora sappiamo che cosa dire - e che cosa ascoltare. Prefazione di Luigi Bettazzi.
Ispirato all'icona della Vergine del Silenzio, che papa Francesco ha benedetto e collocato in Vaticano, l'agile libretto contiene la novena alla Vergine del Silenzio e il Rosario del Silenzio di Gesù e di Maria completato dalle Litanie della Speranza.
«Sorpreso sempre dalla presenza di Dio e sfidato costantemente dal dubbio sulla sua esistenza, la sua Parola è lampada per i miei passi, come dice il Salmo 118. Con questa luce guardo la realtà che mi circonda, ripenso ai giorni passati, vado incontro ai giorni futuri. La persona umana con le sue fatiche e le sue gioie, un po’ schiacciata da un tempo moderno che toglie il respiro e anche molto stimolata da orizzonti nuovi che si aprono con una velocità sconosciuta nel passato, mi colpisce, mi commuove, mi stimola. Guardo e ascolto, e mi lascio stupire da ciò che entra in me e anche da ciò che ne esce, quasi frutto di un seme che è entrato nel profondo della mia terra».