"Gesù che siede a tavola e che parla del Regno dei Cieli come una mensa imbandita è solo l'inizio, il pretesto per poi passare ad una carrellata di umanità che si pone di fronte alla grande domanda su Dio: chi è Dio veramente? E cosa significa nella sua essenza ultima: 'Prendete e mangiate, questo è il mio Corpo'? Dio si comunica non solo con le parole, ma con i fatti. E ogni incontro chiede una risposta. Si legge per nutrirsi, dal momento che noi abbiamo non soltanto un corpo biologicamente affamato, ma anche un'anima affamata. E poi, non solo l'uomo ha 'fame' di Dio, ma anche Dio ha 'fame' dell'uomo, dal momento che Dio è amore e il suo desiderio di donarsi è letteralmente infinito. Basterebbe questo per impazzire. È la follia dei santi" (dalla Prefazione di padre Serafino Tognetti).
Testimonianze inedite che aprono uno spaccato sul presente e il futuro di tutte le minoranze del Medio Oriente.
"L'atto di alimentarsi non è, per gli esseri umani, un mero soddisfacimento di un bisogno primario, ma anche un comportamento sociale destinato all'autorealizzazione e alla socializzazione individuale. In una società spettacolarizzata come la nostra, anche il cibo è diventato inevitabilmente spettacolo, oggetto più di discussione che di preparazione, in una bulimia verbale priva di referenti e codici, che oscilla tra fitness, obesità, anoressia, richiami sottilmente porno, rischiando di far dimenticare sia la sua realtà materiale, sia la sua realtà culturale, sia la profonda valorizzazione simbolica che esso ha conosciuto nelle tradizioni religiose. Queste pagine sono in questo molto utili anche a ricordarci che il cibo non nutre soltanto il corpo, ma anche o forse prima di tutto l'anima" (dalla Prefazione di Giovanni Filoramo). Contiene ricette legate a tradizioni religiose e culturali, con alimenti chiave per la loro simbologia, il loro contenuto organico, gli effetti sul corpo, l'origine geografica...
Un sussidio agile per guidare coloro che si avvicinano al mistero della Sindone. Tutti gli aspetti importanti e affascinanti del sacro Lenzuolo vengono affrontati e presentati al lettore con ampio ricorso a grafica e illustrazioni. Sindone: un nome antico che ha origini greche e che significava "lenzuolo". Oggi per tutto il mondo "la Sindone" non è un lenzuolo qualunque ma quello che da oltre quattro secoli è conservato nel Duomo di Torino. Secondo la tradizione la Sindone di Torino è il lenzuolo funerario nel quale fu avvolto il corpo di Gesù dopo la deposizione dalla croce. Ciò corrisponde al racconto dei Vangeli, secondo i quali Giuseppe di Arimatea compose il corpo di Gesù nel sepolcro dopo averlo avvolto in una sindone. Tale tradizione non è in contraddizione con quanto si sa delle vicende storiche della Sindone di Torino, anche se la sua storia è assolutamente certa e documentata solo a partire dalla metà del XIV secolo. La Sindone di Torino è certamente uno degli "oggetti" sacri più studiati, sotto ogni aspetto e in ogni epoca, ma in modo particolare negli ultimi cento anni.
"Ehi! Dico proprio a te che in questo momento stai cercando un nuovo testo da sfogliare, leggere, divorare... Ti piacerebbe contribuire a cambiare il mondo? No, non ti sto prendendo in giro, non mi permetterei mai! Propongo di metterti alla prova: 'entra' in questo libro, sentiti parte di esso, confrontati con i personaggi e dialoga con loro. Se sarai in grado di capirli, di sostenerli, di cercare di dare risposte alle loro domande, allora vorrà dire che sarai destinato a migliorare le condizioni di vita del nostro pianeta. Se l'acqua ti affascina, 'Dottore, ho mal di mare!' è adatto a te e alla tua sensibilità. Leggilo, recitalo, interpretalo in teatro, in classe o nella solitudine della tua cameretta. A poco a poco, vedrai, le parole diventeranno tue e sentirai l'irrefrenabile bisogno di rispettare l'ambiente in cui vivi, ora e per sempre." Età di lettura: da 8 anni.
"Nessuno avrebbe potuto immaginare che così poco tempo dopo la sua nascita, Vatican Insider - il portale multilingue de "La Stampa" dedicato all'informazione sul papa e la Santa Sede, ma anche sulla Chiesa nel mondo e più in generale sulle religioni - divenisse oggetto di studio. Il nostro tentativo è stato quello di proporre buona informazione sul Vaticano, in un'epoca in cui le informazioni si moltiplicano, grazie a siti e blog, ma non sempre a questa sovrabbondanza di offerta corrisponde altrettanta qualità. Vatican Insider è una realtà piccola, ma tutt'oggi unica nel panorama mediatico internazionale. Abbiamo vissuto anni cruciali per la vita e la storia della Chiesa. Nessuno poteva immaginare, quando siamo nati, che avremmo dovuto documentare la prima rinuncia per vecchiaia di un papa in duemila anni. Nessuno poteva immaginare che dopo questa rinuncia sarebbe stato eletto il primo vescovo di Roma proveniente dall'America Latina, che con la sua attività sta dando molto lavoro ai giornalisti. Che tra le tante voci esistenti ci sia stata anche quella di Vatican Insider, dei suoi articoli, delle sue analisi, dei suoi reportage durante i viaggi papali o dai luoghi più sperduti dove i cristiani vivono esperienze belle o meno belle, dove vengono perseguitati, o dove nascono insperate esperienze positive di convivenza tra fedi e culture diverse, è un fatto certamente positivo e incoraggiante." (Dalla Introduzione di Andrea Tornielli)
Ildegarda di Bingen, monaca benedettina del XII secolo, proclamata dottore della Chiesa nel 2012, è un soggetto di studio molto fecondo: la sua produzione spazia dalla teologia alla musica alla medicina, nella tradizione del sapere enciclopedico tipico del Medioevo, e contempla anche la corrispondenza con persone potenti e meno potenti del suo tempo, oltre ad una discreta attività come predicatrice. Questo testo, dopo una prima parte dedicata alla presentazione di Ildegarda e dei temi più importanti presenti nelle sue opere, esplora un aspetto particolare: il diretto rapporto che esiste tra il contenuto dei testi ildegardiani e l'esperienza visionaria da cui essi hanno origine. Basandosi su una analisi testuale dei brani più significativi presenti soprattutto nella trilogia visionaria (Libro Scivias, Libro dei meriti della vita, Libro delle opere divine), si esplora il rapporto tra l'evento della visione e le facoltà conoscitive umane, mettendo in evidenza i punti di contatto con la tradizione ed evidenziando gli elementi che fanno dell'esperienza di Ildegarda un unicum anche nella letteratura mistica.
Gli otto quaderni dei Diari, inediti, che don Pollano ha giustamente definito di meditazione, accompagnano la vita e l'attività pastorale del giovane sacerdote, dall'anno di ordinazione (1951) sino al 1967: più frequenti all'inizio, poi diradati e tematici. Da essi sono tratti i suoi Pensieri, raccolti attorno ad argomenti che gli erano cari e che ricorrono più frequentemente. In queste pagine, accesissime di emozione e profonde per intensità - anche di preghiera - è dato leggere il passato dell'autore, la commozione del giovane sacerdote ordinato e lo scavo continuo nella celebrazione eucaristica, nella meditazione, nell'ascolto e nel consiglio. È un progressivo avvicinarsi - per davvero un cammino di innamoramento divino a fare rivivere il Mistero; il trattenersi a lungo e nel silenzio con Dio, realizzato sull'altare; avvertire la ricchezza dell'umanità, sua propria e di quanti incontra; pregarLo crocifisso e poi risorto. Scoprire, passo a passo, che l'uomo si fa grande nell'atto volitivo di carità e che Dio è, essenzialmente, Amore.
Cosa c'è dopo la morte? Con quale corpo risorgeremo? Dove sono e cosa fanno i nostri morti? Esistono il paradiso e l'inferno? Che cos'è "vita eterna"? Alla fine ci sarà un giudizio? Cosa si può dire riguardo alla reincarnazione? E ancora: È lecita la dispersione delle ceneri? Riportare al centro della riflessione cristiana i grandi temi dell'aldilà vuol dire aiutare le donne e gli uomini di oggi a vivere il momento presente, lontani da sterili paure e inutili sensi di colpa, ma soprattutto con un senso, nella serena consapevolezza che ciò che ci attende al termine della vita sarà solo un abbraccio di compimento e di eternità. "Quello che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo lo chiama farfalla" (Lao Tze)
La maggior parte degli studi sulla storia della Sindone si pone soprattutto il problema della sua autenticità. L'autore di questo libro, in oltre trent'anni di ricerca, ha dato il via a una nuova corrente di studi sul Telo custodito a Torino, che pone la ricerca storica in un'altra prospettiva: ricostruire, attraverso le testimonianze documentali, il valore e il significato che la Sindone ha avuto per uomini e comunità nei diversi contesti storici, sociali e culturali attraversati. Un approccio innovativo per comprendere il valore che ha avuto e ha l'immagine impressa sul Lenzuolo, con il suo rimando immediato e ineludibile a Gesù Cristo. "Le vicende della Sindone vengono lette e interpretate studiando il ruolo che la Sindone ha rivestito nei confronti degli uomini che nel tempo ne sono venuti a contatto." (Dalla presentazione del card. Christoph Schönborn)