Scommettiamo che riesco a mettere in fuga un Tyrannosaurus Rex? - domanda il draghetto Mangione Oscar. I suoi inseparabili amici, il draghetto sputafuoco Nocedicocco e l'istrice Leopoldo, ovviamente non resistono a una sfida del genere... Soprattutto visto che possiedono un formidabile marchingegno che permette di viaggiare nel tempo! I tre partono allora per un viaggio che li porterà indietro di ben 65 milioni di anni, quando l'isola dei draghi era un posto diverso e poco accogliente, a conoscere le creature più incredibili e terrificanti che siano mai esistite sulla terra. Età di lettura: da 5 anni.
Le storie di Natale di questa raccolta non conoscono confini, attraversano l'intera Europa per approdare negli Stati Uniti. Germania, Polonia, Norvegia e Italia offrono un eguale contributo di immaginario religioso, popolare e letterario: così si incontrano nordici troll, creduloni e paurosi; si cammina nella tundra innevata con l'anziana Babuslika, ci si diverte a ripetere la "conta" di San Nicola di Bari senza perdere di vista grandi classici della letteratura come il Canto di Natale di Dickens e Lo Schiaccianoci di Hoffmann. Età di lettura: da 7 anni.
Che notte, la notte di Natale! È carica di attesa e di fermento, di aspettative, e rende speciale tutto ciò che è quotidiano e ordinario. In una notte cosi può succedere di tutto: si può trovare la speranza in una situazione buia, si può far luce su qualche segreto lontano nel tempo, si può ritrovare qualcuno o qualcosa che si temeva perso per sempre, si può addirittura riuscire a cambiare se stessi. Attraverso otto storie accomunate dal tema del Natale, otto tra i migliori autori italiani per ragazzi raccontano personaggi e situazioni molto diversi tra loro, cogliendo aspetti differenti di questa festa cosi amata in tutto il mondo. Abnegazione, umiltà, nascita, famiglia, altruismo, generosità, riconciliazione, ricordo sono solo alcune delle parole che vengono in mente durante la lettura, e ognuna richiama un tesoro di suggestioni, come un regalo trovato sotto l'albero che si lascia scartare. Età di lettura: da 8 anni.
C'è un colossale crimine contro la verità che è stato perpetrato dalle autorità costituite americane a partire dal 1946, ci svela Word Smith, il "mitico" giornalista sportivo narratore di questo libro: "parlo di ciò che nessuno in questo paese ha più nemmeno il coraggio di menzionare. Parlo di un capitolo del nostro passato che è stato cancellato dai libri di testo senza un oh di protesta, tranne che da parte mia. Parlo di una riscrittura della nostra storia non meno odiosa di quelle ordinate da un tirannico dittatore straniero. E non di una storia risalente a mille anni fa, ma di qualcosa che ha visto arrivare la sua fine una ventina di anni fa. Si, parlo della distruzione della Patriot League. Che non ha semplicemente chiuso bottega, ma è stata deliberatamente cancellata dalla memoria nazionale". E questo è solo l'inizio...
In tre modi muoiono le città: quando le distrugge un nemico spietato, quando un popolo straniero vi si insedia con la forza, o quando perdono la memoria di sé. Venezia può morire se perde la memoria, se non sapremo intenderne lo spirito e ricostruirne il destino. Fragile, antica, unica per il suo rapporto con l'ambiente, Venezia si svuota di abitanti, e intanto è bersaglio di innumerevoli progetti, che per "salvarla dall'isolamento" ne uccidono la diversità e la appiattiscono sulla monocultura di una "modernità" standardizzata, riducendola a merce, a una funzione turistico-alberghiera. Il caso di Venezia, emblematico, permette a Salvatore Settis un ragionamento universale: dall'Aquila a Chongqing - città della Cina che è passata dai 600.000 abitanti del 1930 ai 32 milioni di oggi - mutamenti frenetici imposti da ragioni produttive e di mercato violano il contesto naturale e lo spazio sociale, mortificano il diritto alla città e la democrazia.
Con l'entusiasmo, l'audacia e l'erudizione che lo distinguono, Daniel Arasse invita il lettore a una carrellata sulla storia della pittura lunga sei secoli, dall'invenzione della prospettiva sino alla scomparsa della figura. Evocando sia le grandi tematiche - la prospettiva, l'Annunciazione, il dettaglio, le fortune e le sfortune dell'anacronismo, il restauro e le condizioni di visibilità e di esposizione - sia quadri e pittori particolari, Arasse fa rivivere con intelligenza e fervore diversi momenti chiave della storia dell'arte: il Rinascimento italiano, il manierismo, Vermeer, Ingres, Manet. La sua analisi si nutre di esempi concreti - La Madonna Sistina di Raffaello, La Gioconda, la Camera degli sposi di Mantegna, Il chiavistello di Fragonard - e si conclude toccando alcuni aspetti dell'arte contemporanea. Il lettore ritroverà il gusto di vedere con occhi nuovi celebri momenti della pittura, grazie a un approccio sensibile e aperto. Prefazioni di Bernard Comment e Catherine Bérard.
I Gap, componente esigua ma rilevante del movimento di Resistenza, occupano un posto marginale nella memoria collettiva e nella storiografia resistenziale. Due ragioni spiegano tale marginalità: da un lato i Gap combattono secondo le modalità classiche del terrorismo, cioè con uccisioni mirate di singoli individui e con attentati dinamitardi; dall'altro sono organizzati e diretti dal Partito comunista, e dunque restano, durante e dopo la Resistenza, connotati politicamente in modo molto più marcato delle altre formazioni partigiane. Quella dei Gap viene dunque in prevalenza percepita come "un'altra storia", su cui si sono esercitati anatemi con più virulenza che sulla Resistenza in generale. Nell'immaginario collettivo, alcuni dei più intricati nodi politici ed etici della lotta resistenziale messi in evidenza dalla pratica del terrorismo urbano continuano, ancor oggi, ad essere schiacciati tra deprecazioni calunniose e acritiche esaltazioni, che prescindono da una reale conoscenza dei fatti. In questo libro, origini, sviluppo, difficoltà, successi e fallimenti dei Gap vengono analizzati nell'unico contesto che li rende comprensibili, nella storia della Resistenza. Le condizioni esistenziali e materiali nelle quali i Gap agiscono, le risorse di cui dispongono, la difficile decisione di uccidere a sangue freddo, e i diversi modi in cui si pongono il problema delle rappresaglie, della tortura, della morte, escono dal mito e dalla demonizzazione liquidatoria.
Una bambina tenta di liberare una merla ingabbiata da una terribile Signora, ma fallisce e diventa prigioniera a sua volta. Per giorni la bambina cerca di convincere la Signora a liberare l'uccello, ma lei risponde attraverso storie ora esilaranti, ora avventurose, ora struggenti, e la merla resta in gabbia. Finché un giorno... Età di lettura: da 7 anni.
Invasioni, conquiste, razzie, uccisioni: ecco i temutissimi barbari, popolazioni provenienti da nord e da est che nei primi secoli dopo Cristo misero a ferro e fuoco l'Europa e sconvolsero le sorti dell'Impero romano d'Occidente. Tante piccole storie per capire come, con le loro azioni, segnarono il corso della storia. Età di lettura: da 7 anni.
Storielle al contrario per ridere. Di uccellini che mangiano gatti e della pipi che si chiama ìpip. Della bambina che non vuole più il ciuccio e della sua mamma che insiste. Storielle al contrario anche per pensare. A come sarebbe bello un mondo dove un bullo è tutto il contrario di un bullo, dove nessuno cerca lavoro, è il lavoro che cerca tutti. Età di lettura: da 5 anni.