
A Edoardo Gregotti la vita non costa fatica. Ha trent'anni, un bell'aspetto, ed è appena diventato avvocato, anche se in fondo non gliene importa poi molto. Il mondo accogliente che lo circonda gli basta per non farsi troppe domande: ama Marta, che «vede quello che gli altri non vedono, la rotta che c'è dentro di lui», suo padre è uno dei soci dello studio in cui lavora, il collega Mauro è un buon amico. Le sere nei locali sono un'abitudine, come la musica del suo iPod e i saluti notturni su Facebook prima di prendere sonno.
Edoardo ha imparato a riempire lo spazio e il tempo come se a guidarlo per le strade di Milano ci fosse un pilota automatico, ma quando incontra Ksenja - che adora passeggiare nel parco e la sera si esibisce nei locali «stringendosi al violoncello come se volesse aggrapparsi» - niente gli sembra più naturale che passare la notte con lei. È una storia qualsiasi, clandestina e casuale, che metterà sottosopra le certezze di Edo. Lo attende un risveglio tragico, un viaggio che lo porterà fino a Novgorod, sulle tracce di un destino che - anche se non lo riguarda - stava aspettando proprio lui.
Giorgio Scianna costruisce un meccanismo narrativo di forte tensione: una storia fatta di direzioni stabilite e scarti imprevisti, dove i continui ribaltamenti di prospettiva - anche i più drammatici - si trasformano in un'occasione per conoscere se stessi. I giovani personaggi di questo romanzo si comportano come se «il mondo potesse bussare ed entrare da un momento all'altro»: hanno a disposizione tutte le carte che la vita può offrire - l'amicizia e il tradimento, l'amore e la morte - e stanno per scoprire che scegliere significa sempre dover anche rinunciare.
Tra maggio e giugno, in una Oslo oppressa da una anomala ondata di calore, una serie di crimini raccapriccianti tengono in stato di tensione le forze di polizia. Da settimane infatti, ogni sabato sera, qualcuno si diverte ad attirare la polizia in locali inondati di sangue e con le pareti imbrattate da strane cifre.
Ma a inquietare Hanne Wilhelmsen è soprattutto un caso di stupro. Non che l'ispettrice non sia abituata ai casi di violenza sulle donne che, anzi, le vengono regolarmente affidati per le sue spiccate capacità empatiche. Ma quello della giovane donna segregata per una intera notte in casa propria, in uno dei quartieri piú eleganti della città, e seviziata brutalmente da uno sconosciuto, ha qualcosa di particolarmente efferato.
In piú, il padre della ragazza, incapace di accettare una simile violenza verso la figlia, ha deciso di portare avanti una sua indagine privata, con l'intenzione di farsi giustizia da sé. E l'ispettrice Hanne Wilhelmsen ha i minuti contati...
Dopo una rispettabile carriera come musicista country, Bad Blake si ritrova, a cinquantasette anni, semi-alcolizzato e con quattro matrimoni falliti alle spalle. Bad, con dieci dollari in tasca, gira il Paese a bordo del suo scassatissimo pick-up per esibirsi in locali che ormai non sono nulla più che sale da bowling o piccoli bar di provincia. Quando sembra ormai che la sua discesa sia inarrestabile, ecco apparire sulla sua strada una giovane giornalista, Jean Craddock, intenzionatissima a intervistarlo e forse anche dare un'altra chance al suo crazy heart...
«Il talento di Thomas Cobb si misura dalla sua abilità nel rendere piacevole anche una storia di fallimento, come quella di Bad Blake. Bad è un personaggio di cui si comprende fino in fondo il crazy heart e la trama del libro non perde un colpo...»
NY Times Book Review
«Crazy Heart è un libro magnifico. I personaggi sono veri americani. Bad Blake è un uomo che non dimenticherete molto facilmente.»
Washington Times
«Crazy Heart è il miglior romanzo country & western che sia mai stato scritto. Nessuno escluso.»
Houston Post
«Thomas Cobb ha tracciato un amaro e divertente ritratto psicologico di un genio sulla via del tramonto, che è anche un meraviglioso inno alla musica country. Bad Blake è alla fine della sua carriera di musicista, ma non lo dimenticherete mai. Crazy Heart è una splendida opera.»
Donald Barthelme
Questo libro, scritto da sei importanti studiosi, e che qui si presenta in una nuova edizione profondamente rinnovata, offre una ricostruzione nuova e originale di una delle maggiori eredità che l'antichità romana ha trasmesso all'Occidente moderno: il suo diritto. Esso è destinato innanzitutto agli studenti delle Facoltà di giurisprudenza. E, insieme a loro, a tutto quel pubblico di giuristi e di operatori del diritto, di insegnanti (per esempio, di latino e di storia), di docenti e studenti universitari di Lettere classiche, o semplicemente di persone colte, interessato ad approfondire, attraverso un racconto rigoroso e avvincente, un aspetto decisivo del nostro passato.
I protagonisti di questi memorabili racconti vivono lontano da casa: spesso sono immigrati russi da poco in America, altri in Russia hanno fatto ritorno per trovarvi un paese che a malapena riconoscono. Quasi tutti sperano che l’amore possa dare un senso alle loro vite. E se l’amore non c’è, ci provano lo stesso con una sua pallida imitazione. Anya ha 22 anni e riesce a farsi aiutare dalla legge per proteggersi dalle violenze del marito americano, lui spera nel perdono, ma Anya capisce che un futuro con Ryan sarebbe come ritornare in Russia: un compromesso che sa di sconfitta. Un immigrato georgiano riceve la visita del figlio adolescente e tra i due le tensioni sono feroci e palpabili. Victor cerca di dialogare con la figlia, ormai perfettamente americanizzata, di un suo vecchio amore di quando viveva in Russia. Un uomo torna a Mosca dalla moglie e cerca di applicare sul mercato azionario russo alcuni trucchi che ha imparato a Wall Street... L’eccezionale debutto di una scrittrice che sa quanto nella vita sia necessario fare compromessi e sperare.
Il romanzo più celebre della letteratura ceca è una satira mordace e divertente contro l'assurdità della guerra con protagonista un soldato semplice che candido e imperturbabile, dal momento in cui è strappato dalla familiare Osteria del Calice e dal suo commercio di cani, non fa che mettere in difficoltà nonché impazzire di rabbia impotente i suoi superiori. Dimostrando in una serie di esemplari ed esilaratiti avventure-il ridicolo profondo della logica che governa l'organizzazione militare e le imprese belliche. Perché ci sono eroi ignorati, umili, senza la storia e la gloria di Napoleone, ma il cui carattere oscurerebbe anche la fama di Alessandro Magno. Nel romanzo, il pacifismo anarchico di Hasek si intreccia, in chiave burlesca, con la rappresentazione del singolo di fronte a forze incombenti e incontrollabili, un po' come avviene nell'opera del suo coetaneo e concittadino Franz Kafka.
Torna il mitico avvocato d’insuccesso Vincenzo Malinconico, filosofo da garage e tragicomica icona della precarietà da liberi professionisti, liberi solo di essere disoccupati. Questa volta, alle prese con un sequestro di persona ripreso in diretta dalle telecamere di un supermercato. Ad averlo studiato ed eseguito è il mite ingegnere informatico che ha progettato il sistema di video sorveglianza. Sequestrato è un capomafia, che l’ingegnere considera responsabile della morte accidentale del suo unico figlio. Il piano è d’impressionante efficacia: all’arrivo delle telecamere della televisione, l’ingegnere intende raccontare il suo dramma e processare in diretta il boss. La scena del sequestro diventa così il set di un tragicomico reality, con la folla e le forze dell’ordine all’esterno del supermercato che assistono impotenti allo «spettacolo». La sola speranza d’impedire la tragedia è affidata, guarda caso, all’avvocato Vincenzo Malinconico, che l’ingegnere incontra casualmente nel supermercato e «nomina» difensore d’ufficio del boss nell’improvvisato processo. Malinconico, con la sua proverbiale irrisolutezza, il suo naturale senso del ridicolo, la sua insopprimibile tendenza a rimuginare, uscire fuori tema, trovare il comico nel tragico, il suo riepilogare e riscrivere gli eventi recenti della sua vita privata (la crisi sentimentale con Alessandra Persiano, le incomprensioni della sua ex moglie e dei due figli, l’improvvisa diagnosi di leucemia della sua ex suocera), riuscirà a sabotare il piano dell’ingegnere e forse anche quel gran casino che è la sua vita.
Un’introduzione autorevole e aggiornata alle principali teorie e ai concetti chiave che costituiscono il sistema economico e politico del capitalismo. Nella prima parte del volume vengono presentate le tesi dei principali teorici storici, Adam Smith (la mano invisibile del mercato), Karl Marx (lo sfruttamento del lavoro altrui da parte del capitale), Max Weber (le fondamenta della razionalità economica), Joseph Schumpeter e John M. Keynes (l’instabilità derivante dalle caratteristiche essenzialmente monetarie e finanziarie del capitalismo); nella seconda parte l’autore prende in considerazione le varie istituzioni: mercato di scambio, sistema monetario, impresa, capitale e mercato finanziario, ruolo dello Stato. Una particolare attenzione è dedicata a concetti di forte attualità quali globalizzazione economica, disuguaglianze economiche, fragilità monetaria e finanziaria. Tutti temi che l’autore ha aggiornato espressamente per l’edizione italiana.
Una nuova, forse definitiva versione del grande romanzo americano: una storia epica e rocambolesca, profonda e toccante, un’autobiografia in maschera che ha per protagonista il più irresistibile antieroe degli ultimi anni. Nato in una cittadina della Georgia, orfano di padre e unico sopravvissuto di una coppia di gemelli, Warren Whitlow Spooner vive un’infanzia e un’adolescenza difficili, nelle quali il suo autolesionismo non fa che cacciarlo nei guai. Nel 1961, quando Spooner ha quattro anni, Calmer Thorson arriva in Georgia e si innamora della madre del bambino, che sposerà, diventando così il patrigno, e accompagnandolo per tutta la vita come un vero e proprio angelo custode. Ancora piccolo, Spooner mostra un’innata inclinazione per il crimine ma anche uno strano talento, una facilità a vivere e a ripartire ogni volta da zero, come se i fallimenti e le disgrazie di cui il suo percorso è costellato non ne sfiorassero l'essenza più profonda. Fenomeno del baseball, poi giornalista e scrittore, Spooner attraverserà i decenni più turbolenti della storia americana, difendendo con i denti il profondo legame con Calmer e mantenendo intatta quella meravigliosa, ingenua innocenza che ne fa uno dei personaggi più memorabili del romanzo americano contemporaneo.
«Fin dall'inizio della sua storia la nostra Repubblica ha incontrato una serie di problemi che l'hanno fatta crescere un po' piú debole e malata di quello che avrebbe dovuto essere. Una serie di veleni che l'hanno intossicata minacciandone lo sviluppo. Il contesto internazionale, gli scheletri negli armadi, la criminalità organizzata, la corruzione, la malapolitica, la malafinanza, le manovre di chi avrebbe voluto che quella creatura bellissima, entusiasmante e piena di vita fosse una cosa diversa e ha scelto scorciatoie nascoste per cercare di trasformarla. Veleni storici, veleni morali ma anche criminali e fisici, come quelli che concretamente infestano il sottosuolo e il mare del nostro Paese. Queste sono le storie di alcuni di quei veleni».
Carlo Lucarelli