Quali competenze devono avere gli operatori sociali che si occupano di persone con problemi di dipendenza? Come possono affrontare questa "prima linea" dei servizi, per offrire una prestazione professionale adeguata ed efficace? Il loro compito non è facile. Si relazionano con persone che spesso non sono ben disposte al cambiamento, devono svolgere contemporaneamente il ruolo d'aiuto e quello di controllo, si confrontano con un quadro normativo complesso e mutevole. Senza dimenticare che anche il concetto stesso di dipendenza è in continua evoluzione. Questa guida pratica è un aiuto ai professionisti del servizio sociale impegnati nel campo delle dipendenze, tenendo presenti tutti i fattori che entrano in gioco: dal versante legale a quello del lavoro di rete; dalla conoscenza della natura e degli effetti delle sostanze stupefacenti all'assessment dei fattori di rischio individuali; dal lavoro con i gruppi alla progettazione di interventi di prevenzione e di promozione della salute. Un'attenzione particolare viene dedicata alla cura della relazione tra assistente sociale e cliente, soprattutto quando il fuoco delle interazioni è incentrato sul cambiamento comportamentale.
Il Colloquio Motivazionale rappresenta una modalità di counseling efficace per tutti quei problemi relazionali, psicologici, comportamentali e di salute fisica nei quali è evidente la necessità di un cambiamento personale, è inequivocabile anche la direzione da prendere, ma la persona ha comunque bisogno di aiuto per riuscirci. Sembra facile imparare i fondamenti di questo approccio, ma è più difficile applicarne strategicamente abilità e tecniche. Dunque: come fare il Colloquio Motivazionale? Il volume presenta una sintetica guida al percorso di cambiamento basato sul Colloquio Motivazionale nelle sue diverse fasi. È uno strumento utile per aiutare gli operatori - psicologi, counselor, assistenti sociali, educatori - a organizzare il proprio intervento nel modo più efficace, guidandoli con chiarezza nella conduzione del colloquio, nella scansione delle interazioni, nella progressione con cui sviluppare il processo momento per momento, facilitando nella maniera più naturale il ruolo attivò del cliente. Contenuti: La preparazione di una sessione; Gli strumenti del Colloquio Motivazionale; La centralità del cliente e il suo ruolo attivo nel cambiamento; Il piano di cambiamento; Le parole chiave del Colloquio Motivazionale.
Il lavoro sociale deve oggi fare i conti con una società in continua trasformazione: una società frammentata e disgregata, difficile da governare, contrassegnata da fenomeni che sfuggono al controllo e che moltiplicano squilibri e disuguaglianze. I Servizi Sociali sono dunque chiamati ad assumere sempre più i tratti di un Servizio Sociale di Comunità che preveda la presa in carico non del singolo ma dell'intera comunità: in tempi di ristrettezze economiche non si può fare a meno delle risorse comunitarie per cercare di allargare la responsabilità sociale dei problemi. Il volume si divide in due parti: nella prima si delineano le origini del Servizio Sociale di Comunità in Italia e ci si interroga sulla possibilità di dar vita a un nuovo Servizio Sociale di Comunità che privilegi la metodologia relazionale. Nella seconda parte, invece, viene presentato il caso di riordino del Servizio Sociale Territoriale del Comune di Bologna, l'unico ad aver operato una trasformazione dei Servizi Territoriali nella direzione di un Servizio Sociale di Comunità.
Nella scuola d'infanzia di oggi i bambini passano molto più tempo con esercizi didattici e schede fonetiche che a costruire cose o dipingere con le mani: l'asilo somiglia sempre di più ai gradi scolastici successivi. Con questo libro, frutto della sua esperienza trentennale al Media Lab del MIT, Mitchel Resnick ci dice che dovrebbe essere esattamente il contrario: è il resto della scuola (e il resto della vita) che deve diventare più simile alla scuola dell'infanzia. Nella società in cui viviamo la creatività è tra le abilità più richieste e più premiate, e il modo migliore per impararla, e soprattutto mantenerla, è continuare a immaginare, creare, giocare, condividere e riflettere... proprio come fa un bambino all'asilo. Prefazione di Ken Robinson.
Questo volume, abbandonando il mero approccio categoriale, affronta il disturbo narcisistico di personalità nelle sue diverse forme: dalla normalità al narcisismo patologico, fino alla malignità e alla psicopatia. Gli autori presentano in dettaglio l'approccio della Terapia Metacognitiva Interpersonale che, a partire da una specifica concettualizzazione del caso, affronta il problema del narcisismo patologico puntando al miglioramento del funzionamento metacognitivo del paziente e al conseguente aumento della sua capacità di gestire gli stati mentali problematici e le dinamiche relazionali disfunzionali. L'esaustiva rassegna della letteratura scientifica, che spazia dall'ambito psicoanalitico a quello cognitivista, l'illustrazione di numerosi casi clinici e la declinazione dell'intervento per i vari sottotipi di narcisismo patologico rendono il volume indispensabile sia per il clinico esperto che per il terapeuta in formazione che si approccino a questo tipo di pazienti, a prescindere dal modello teorico di riferimento.
Un testo sul bambino con disabilita al nido risponde alla necessità di focalizzare e approfondire una tematica che spesso gli educatori e i coordinatori di nido riportano come critica, anche per mancanza di materiali didattici sui quali basare la riflessione professionale e le buone pratiche. Dall'inquadramento della disabilità sotto il profilo legislativo e dei diritti, con particolare attenzione al tema dell'inclusione sociale e scolastica, alla descrizione delle disabilità riferite alla fascia 0-3 anni, il volume approfondisce sia l'osservazione del bambino con segnali di difficoltà, sia gli elementi critici rispetto all'autonomia, all'interazione/comunicazione con l'altro, al gioco e alla playfulness, sia i possibili accorgimenti e le strategie mirate che si possono mettere in atto per facilitare lo sviluppo del bambino in queste aree. Interviste a esperti e a genitori ed esempi specifici completano un'opera utile anche per supportare gli educatori nella comunicazione con le famiglie, per valorizzare il ruolo dell'adulto e per aiutare a costruire opportunità per il bambino con disabilità in un'ottica di «progetti di vita».
Il volume fa luce sugli aspetti più recenti legati ai disturbi psicopatologici e ai relativi profili cognitivi, analizzando gli aspetti neurobiologici, le teorie maggiormente accreditate e gli ultimi studi e ricerche svolte in questo settore. Presenta inoltre gli aspetti diagnostici, di assessment e di trattamento evidence based presenti nella letteratura scientifica internazionale. In particolare, il volume affronta questi temi: - disturbi del controllo degli impulsi e della condotta; - le difficoltà diagnostiche nei disturbi del neurosviluppo (bambini prescolari, ADHD, DOP e autismo) - il Disturbo da Tic e la complessa comorbidità - condotte autolesive non suicidarie e suicidalità come fenomeno trans-nosografico - ADHD e complessità diagnostica: evidenze neurobiologiche di assessment e trattamento
"Dirigere domani" - manuale essenziale per una preparazione completa ed efficace al Concorso - presenta le conoscenze più significative che un futuro Dirigente deve possedere e padroneggiare per essere al passo con le recenti trasformazioni del sistema scolastico del nostro Paese. Il volume - che nasce come lavoro di sintesi e schematizzazione dell'accurata ed esaustiva ricerca svolta dai due autori in merito agli ambiti del concorso, reperibili in forma estesa e approfondita sulla piattaforma on-line - desidera offrire una trattazione che risulti facilmente fruibile attraverso mappe concettuali, linee del tempo, domande di riepilogo, tabelle riassuntive e sintesi conclusive.
Il libro parte da quell’esperienza straordinaria che fu la Scuola di Barbiana, ma non parla in senso stretto di don Milani, sul quale, nei cinquant’anni trascorsi dalla sua morte e dalla pubblicazione della Lettera a una professoressa, si è dibattuto e scritto moltissimo, con esiti che vanno dall’apologia alla critica feroce a un utilizzo fecondo delle sue idee.
Qui si vuole invece ricostruire il contesto di grande fermento sociale e culturale in cui quelle idee si diffusero, attraverso i brevi racconti autobiografici di quanti proprio in quegli anni diventavano «giovani maestri» portando dentro di sé l’ispirazione milaniana, con modi, intensità e risultati diversi.
In questo quadro ricco di storie e di memorie, utili a cogliere lo spirito di un’epoca, emergono forti la spinta etica e pedagogica nata dalla Scuola di Barbiana e la necessità di continuare a coltivare quelle istanze rinnovandole e adattandole al mondo d’oggi, sotto la stella garante dell’inclusione, che rappresenta il vero terreno di azione e di miglioramento per la scuola e per le generazioni future.
Riconoscere tempestivamente condizioni di criticità nello sviluppo dei bambini e dei ragazzi non significa formulare diagnosi cliniche o valutazioni fossilizzanti, ma piuttosto creare le condizioni indispensabili per progettare attività educative efficaci e ideare strategie di intervento scientificamente fondate. Questa consapevolezza, suffragata dalle più recenti scoperte sul funzionamento del cervello umano, ha suggerito ai dirigenti della Federazione italiana delle scuole materne (FISM) di Parma di affidare al Centro studi sulla disabilità e la marginalità (CeDisMa) dell'Università cattolica di Milano una ricerca-azione con l'obiettivo di studiare, costruire e validare uno strumento di osservazione e analisi, rivolto a educatori e insegnanti, utile a intercettare le difficoltà e le problematiche riscontrabili nei bambini di età compresa tra 0 e 6 anni. Il volume presenta gli esiti di questo lavoro, che si pone come preziosa risorsa per chiunque operi nel campo dell'educazione.