
Una conversione straordinaria dopo 20 anni di militanza nel più anti-cristiano partito italiano. Pannella, la Bonino e il potere. Una vicenda equivoca e ambigua. Raccontata da chi ha lavorato con loro per vent'anni, che all'improvviso riconosce l'esistenza della Verità e comprende che la sua vita non ha più senso in quella realtà.
Quando la morte separa anche la fede è scossa. Il romanzo profetico della religione fai da te dello spiritismo, del new age. Un'avvincente avventura, dall'Autore del best seller Il Padrone del mondo", in cui Cristo trionfa." In uno scenario di inizio Novecento il geniale Benson delinea una trama semplice e ricca di suspence, che sottende temi ancora attuali: l'indifferenza religiosa e la poca preparazione di molti credenti lasciano prosperare una religione 'fai da te', forme di magia, spiritismo e truffe ai danni dei più deboli.
La famiglia, i suoi nemici, il tentativo di dissolverla e testimonianze eroiche di famiglie unite grazie all'amore di Dio. La difesa della famiglia è ritenuta noiosa, facile argomento di campagne elettorali e di prediche no nsempre efficaci. La fede è in difficoltà, molti battezzati vivono come se Cristo non esistesse" e molti uomini "come se Dio non esistesse". Una inesorabile dissoluzione sembra aver colpito al cuore Dio e la famiglia, l'uomo che vuole fare a meno di Dio si vuole fare come Dio, l'antica ribellione che ritorna. "
Richiamandosi al Concilio Vaticano II si è operata una demolizione sistematica di quasi tutta la ricchezza musicale della tradizione cattolica in favore di musica profana entrata di prepotenza in chiesa. Questa svolta è stata operata in contrasto con gli insegnamenti ininterrotti della Chiesa, che il Concilio non ha smentito, che Giovanni XXIII ha riaffermato con chiarezza e che Paolo VI ha continuamente richiamato e autorevolmente spiegato. I primi a soffrirne sono i fedeli, che dalle contrapposizioni e dai relativi dissidi escono frastornati e ulteriormente provati nella spiritualità liturgica e forse anche nella fede. Questo timido e provvisorio bilancio relativo alla musica liturgica post-conciliare potrà servire alle generazioni future per realizzare quell’armonia che le nostre generazioni, immediatamente post-conciliari, non hanno conosciuto.
Questo saggio di Tomas Tyn è un commento a un articolo della Summa Theologiae di san Tommaso, che Padre Tomas Tyn scrisse nel 1976 mentre era ancora studente presso la Pontificia Università “San Tommaso” di Roma. Il breve ma denso scritto presenta un interesse di prima grandezza, che va ben al di là della questione dell’immaterialità della natura angelica sostenuta da san Tommaso e si amplifica ad abbracciare la questione cruciale dell’esistenza e della natura dello spirito in generale, e quindi della natura dello spirito umano e dello Spirito divino in rapporto al mondo della materia e della corporeità, alla storia e allo spazio-tempo. La luce gettata sulla natura dello spirito si accompagna a una profonda indagine sulla misteriosa natura della materia, questo piano infimo dell’essere, per noi inintelligibile se non per il tramite della forma che la riveste e la sostenta, eppure realtà inconfutabile, in sé buona e preziosa, creata da Dio e, nel caso dell’uomo, strumento dello spirito e parte essenziale della propria felicità, contro ogni dualismo ma anche contro il materialismo.
Questo libro è costituito da undici saggi su vari aspetti della bioetica, un argomento fonte di aspri dibattiti ai giorni nostri. Come in ogni altro campo, anche qui è il concentrarsi sui fondamenti a determinare tutto il discorso e le argomentazioni. È questo il motivo per cui il libro inizia con la domanda riguardo alla vera origine dell'uomo e con lo scopo che ha assicurarne la salute. L'attenzione è poi rivolta alla duplice difesa della vita, naturale e soprannaturale. I capitoli dal quarto al settimo riguardano specificamente la bioetica, con la sua necessità di consistenza, con i suoi autentici fondamenti etici, con la sua essenza, che è legata all'essenza dell'essere umano, e con il suo futuro, che è il futuro dell'anima. Nei tre capitoli seguenti si posa lo sguardo, successivamente, sulle metamorfosi della dignità umana, sugli aspetti parassitari della società moderna e sulle, sfortunatamente, vane speranze che l'estremo bisogno di una bioetica adeguata sia ampiamente riconosciuto e tradotto in pratica. L'ultimo capitolo pone in rilievo il ruolo di Maria nell'incarnazione, come il fattore, spesso non adeguatamente compreso, che costituisce, per coloro che veramente credono in Cristo, la ragione della loro viscerale opposizione all'aborto. Viene ripetutamente ricordato il passaggio dal libro del Siracide, il quale afferma che se lottiamo fino alla morte per la verità, il Dio della verità combatterà per noi.
Ho parlato ad un illustre porporato della mia idea di tentar di risvegliare l’antica veemenza del linguaggio dei santi per combattere le brutture che si annidano negli ambienti ecclesiastici, evocando l’espressione “anticlericalismo cattolico”. Il cardinale prima mi ha sonoramente rampognato, ricordandomi quanto sia bello appartenere alla Chiesa. Poi ha iniziato a prendersela con preti, vescovi, conferenze episcopali e persino Papi. Finendo per ammettere di aver sempre avuto uno spiccato spirito critico. La considero una sorta di benedizione, da cui traggo lo stesso schema. E quindi inizio dicendo: appartenere alla Chiesa cattolica è il dono più grande che Dio mi potesse fare. E si sa che a caval donato non si guarda in bocca. Tuttavia...
Dall’incontro con la Sacra Sindone l’Autore ha approfondito la conoscenza sia del sacro telo sia della vita terrena di Gesù Cristo con un percorso lungo, tutto in salita e reso difficoltoso dai detriti e dalle frane degli scavi e delle rimozioni provocate dagli studi cristologici degli ultimi tre secoli. Per sgomberare il percorso dalle rovine della Cristologia razionalista l’Autore si è avvalso dell’aiuto delle rivelazioni personali avute da mistiche come Santa Veronica Giuliani, Anna Caterina Emmerich, Terese Neumann, Maria Valtorta etc... coniugando quanto da loro descritto con i risultati delle scoperte archeologiche (Qumran, Nag Hammadi, scavi in Palestina e Giordania) e papirologiche più recenti. I frutti di questa ricerca hanno portato a questo libro, già apparso in una versione precedente qui ampliata e rivista, in cui l’Autore concilia la Tradizione con quanto di più sereno ed obiettivo è scaturito dalle ricerche storiche.
Un libro senza precedenti, che sfata l’aura di bontà attorno al culto del Budda, oggi più che mai penetrato nelle nostre città con i suoi sacerdoti e i suoi riti. Vi si narrano fatti oscuri e raccapriccianti, ignoti al grande pubblico sempre più abituato a pensare al buddismo come alla religione della pace e del bene. Vi sono testi pervertiti del buddismo tibetano che teorizzano lo stupro e la pedofilia; la figura ambigua del Dalai Lama e i suoi progetti di buddistizzazione del pianeta; i massacri in Sri Lanka ad opera di un esercito buddista; gli attentati al gas nervino ed i piani di annientamento globale del santone giapponese Shoko Asahara; l’interminabile martirio nei secoli dei cattolici in Oriente; i calcoli propagandistici dei bonzi vietnamiti che contribuirono all’escalation della guerra in Vietnam; i corposi scambi tra il buddismo e l’estrema destra europea; le persecuzioni dei cristiani in Tibet; la controversa conversione al buddismo dei divi di Hollywood; la geopolitica mondiale che passa attraverso le decisioni di “oracoli” posseduti dagli spiriti... Ma oltre alle cronache, odierne o antiche che siano, è la radice filosofica - profondamente nichilista e maligna - su cui si basa l’intera dottrina buddista a portare l’umanità verso un desolante panorama di distruzione. Documentato e puntuale, è un libro necessario anche per comprendere l’ora presente, in cui l’Asia proietta la sua ombra sul mondo intero, e nuovi demòni si agitano sulla scena della Storia.
L'opera e la vita dell'economista dell'INPS nel dopoguerra Ferdinando Loffredo in parallelo al magistero sociale di papa Pacelli. Prefazione di Francesco Mario Agnoli. Dopo una introduzione che inquadra la biografia e l'opera di Loffredo, confutando in particolare la mistificazione della sua figura che si è avuta nei decenni scorsi a causa di gruppi ultra-progressisti e vetero-femministi, l'Autore ne riprende uno studio del 1958, intitolato 'La sicurezza sociale nelle dichiarazioni del Pontefice Pio XII', che riveste un valore apologetico" del Magistero di Papa Pacelli. "