Questo volume presenta un'esperienza di cambiamento vissuta assieme a sei imprenditori del Distretto della sedia, con i quali si è ragionato di design, di marketing, di internazionalizzazione, di logistica. Il percorso intrapreso ha portato alla formazione di un gruppo di lavoro e di una filiera maggiormente stabile, dotata di regole di funzionamento e non soltanto soggetta a 'semplici' rapporti di mercato. Tra i principali esiti: la nascita di un nuovo prodotto, la formulazione di una strategia di ingresso in un nuovo mercato, il tentativo di giungere ad una maggiore armonizzazione della logistica di filiera. Questi piccoli ma preziosi risultati testimoniano la volontà di cambiamento da parte delle imprese coinvolte e segnalano le buone potenzialità emergenti, in questa direzione, grazie all'incontro tra le imprese e le istituzioni territoriali operanti al loro sostegno.
Il 1918 è l'anno della vittoria per l'Intesa e segna la fine del conflitto, ma è anche un anno orribile in cui continuano le offensive, le controffensive e le stragi su tutti i fronti. Un'intera generazione continua a perdersi tra i meandri delle trincee, tra i campi di battaglia e di prigionia, tra gli ospedali e i cimiteri di guerra. Il 1918 è l'orribile anno dell'occupazione e della profuganza per i friulani e i veneti, l'anno delle violenze, della fame, delle malattie. È, inoltre, l'anno in cui si disgregano tre imperi e si pongono le basi per un nuovo contraddittorio assetto mondiale e una pace precaria. Attraverso documentazioni fotografiche, avvisi e notificazioni originali, testimonianze, diari e giornali d'epoca il volume ripercorre gli eventi che hanno condizionato la vita dei soldati e delle popolazioni dei paesi belligeranti nell'ultimo anno del conflitto.
Lo studio di una realtà produttiva come quella regionale deve avvalersi in modo imprescindibile di strumenti statistici capaci di descrivere, misurare e comprendere i molteplici fenomeni economici presenti sul territorio. Il libro esplora diversi aspetti significativi del sistema economico del Friuli Venezia Giulia da un'ottica prettamente quantitativa, lasciando però ampio margine all'interpretazione e al commento dei risultati, e offrendo quindi importanti spunti di riflessione. La prima sezione mira ad introdurre il lettore ai principali concetti e metodi statistici necessari ad analizzare i fenomeni sul territorio, non tralasciando gli aspetti dell'informazione economica e delle fonti ufficiali. La seconda sezione tocca, invece, aspetti più empirici e contiene diversi approfondimenti relativi alle maggiori entità produttive regionali, quali l'industria manifatturiera, i distretti industriali e l'artigianato, considerando anche alcune indagini di mercato inerenti ad eventi di grande richiamo come Friuli DOC e CiVinTas.
Gli atti del I corso giuridico dell'Istituto di Studi Storico-Politico Sammarinese mirano a dare un quadro attuale e concreto dei problemi teorici e pratici legati all'integrazione europea. Discussioni sulle recenti pronunce giurisprudenziali europee e le loro conseguenze sul sistema normativo nazionale. Risoluzioni pratiche nei casi di contenziosi internazionali. Temi trattati: giurisdizione ecclesiastica e singoli stati europei; problematiche familiari; sussidiarietà; profili teorici e applicabilità; politica e giurisdizione; nel contesto italiano ed europeo; mandato d'arresto europeo; problematiche processuali; diritti umani; applicabilità e limiti della tutela processuale.
La storia della cosiddetta "guerra di Gradisca", o "guerra degli Uscocchi", che contrappose la Repubblica di Venezia e gli Asburgo tra 1615 e 1617, viene qui approfondita attraverso una ventina di contributi di studiosi italiani, inglesi, sloveni e croati. Gli interventi trattano aspetti diversi del conflitto: dal contesto politico-diplomatico in cui lo scontro maturò, alla realtà economica, sociale e demografica del territorio gradiscano e istriano nella prima metà del XVII secolo, alla storia sociale e militare degli eserciti e dei tenitori coinvolti.
La comprensione della tradizione alchemica occidentale dipende inevitabilmente da quella del suo linguaggio simbolico, dalla decrittazione del suo mirabile vocabolario per immagini. L'intento del volume è proprio questo: indagare e cogliere il senso dottrinale del sapere alchemico attraverso l'interpretazione degli stessi testi e figure che l'hanno trasmesso dal Medioevo al XVII secolo. Si cerca così di individuare la genesi formale e concettuale delle complesse trame metaforiche che informano il lessico "ermetico", come le sue coniugazioni scientifico-filosofiche e mistico-operative. L'iconologia, utilizzata con la dovuta attenzione ermeneutica e filologica, ha soccorso e guidato il lavoro dell'autore, anche allo scopo di individuare una metodologia rigorosa e credibile, necessaria ad uno studio dell'alchimia svincolato dagli equivoci prodotti spesso, specialmente nell'ambito della storia dell'arte, da improvvisati "esegeti" dell'"esoterismo".
L'evoluzione del paesaggio agrario, l'organizzazione della produzione, lo sfruttamento dei boschi alpini e le articolazioni istituzionali della società rurale (dal Cinquecento all'Ottocento) vengono studiati utilizzando un vasto repertorio di documenti manoscritti inediti, di diverso genere e formazione. Reciproci scambi tra "fonti scritte" e "fonti disegnate" hanno permesso di ricomporre storicamente i quadri economici e le articolazioni della società rurale. L'articolazione delle strutture signorili, le politiche aziendali, la questione dei confini, i progetti di risanamento del territorio e di valorizzazione delle risorse agricole e gli incartamenti aziendali vengono analizzati anche alla luce dell'insieme eterogeneo di documenti cartografici e mappe. L'ampio catalogo presentato nel DVD allegato, inoltre, permette di visualizzare ogni sfumatura delle mappe e analizzare i particolari difficilmente percettibili in una produzione a stampa, consentendo una nuova valorizzazione del documento iconografico.
II diritto comunitario ha dimostrato negli ultimi decenni un'attenzione sempre maggiore verso i servizi di connessione, considerati essenziali per l'intero sistema Europa. Il volume indaga il sottile limite tra applicazione delle regole di concorrenza e individuazione di idonei sistemi di supporto ai trasporti comunitari di merci alla luce dei principi emersi in ambito europeo, fornendo anche un quadro della prassi applicativa nazionale.
L'in house providing, cioè l'attribuzione di appalti o concessioni senza procedure di gara, ammesso dalla giurisprudenza nel caso di enti formalmente dotati di autonomia giuridica ma sostanzialmente parti dell'amministrazione pubblica, non ha ancora trovato, nell'interpretazione della Corte di giustizia, una ricostruzione stabile e completa. Il volume propone un ampio panorama dei problemi e delle soluzioni che il fenomeno prospetta in ambito comunitario e a livello nazionale.
L'accesso alle reti infrastrutturali è questione cruciale per la concorrenzialità dei mercati europei. Alcune infrastrutture, infatti, non sono "duplicabili" per loro caratteristica naturale, o a causa degli enormi costi di costruzione, o per ragioni giuridiche. L'essential facilities doctrine, elaborata dalla giurisprudenza americana, stabilisce che il titolare dell'infrastruttura non duplicabile, la cosiddetta "essential facility", in talune circostanze può essere obbligato a consentire a terzi di accedervi. Attraverso un'analisi della giurisprudenza americana ed europea, il volume propone un modello europeo dell'essential facilities doctrine da applicarsi ai settori dell'elettricità e del gas naturale - caratterizzati da una carenza di infrastrutture (quali elettrodotti, gasdotti, rigassificatori, ecc.) e da una scarsa concorrenzialità dei mercati attualmente dominati da poche imprese, spesso strettamente collegate agli Stati membri dell'Unione.