La biografia ufficiale del movimento internazionale Slow Food fondato da Carlo Petrini, uno dei ''50 uomini che potrebbero salvare il mondo'' secondo The Guardian. Questa grande storia ha portato a risultati straordinari: da Terra Madre Salone del Gusto che riunisce i produttori agricoli di ogni angolo del Pianeta alla consapevolezza diffusa della tutela della biodiversità, del futuro della Terra, dei valori della persona e di uno sviluppo sostenibile. La vita e l'azione di un uomo visionario, pragmatico, cosmopolita, gastronomo che con la sua squadra, partendo da un piccolo centro di provincia, Bra, è riuscito a trasformare Slow Food in una rete globale presente in 160 Paesi del mondo. Aneddoti e interviste a collaboratori, contadini, studenti o personaggi noti dell'industria alimentare: tanti compagni d'avventura. Le tappe e i protagonisti di una lunga rivoluzione culminata nella creazione di una struttura di eccellenza come l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo e tutti i possibili sviluppi di un movimento che ha profondamente influenzato la concezione moderna del cibo e della gastronomia.
Le stagioni si avvicendano sempre uguali a Casedisopra, fra la tabaccheria della Nerina e le due caserme - dei Carabinieri e della Forestale - che invano vigilano sulla trattoria-bar di Benito, dove anche quando la stagione della caccia è chiusa il maiale servito in tavola ha un curioso retrogusto di cinghiale...
Eppure ultimamente qualcosa sta cambiando. In paese compaiono ragazzi e ragazze dagli abiti colorati, calzano sandali di cuoio intrecciati a mano e vendono i prodotti del bosco e della pastorizia: sono gli Elfi, che vivono in piccole comunità isolate sulla montagna, senza elettricità, praticando il baratto e ospitando chiunque bussi alla loro porta senza porre domande. Forse potranno essere loro a prendersi cura del territorio appenninico, sempre più trascurato e spopolato, mentre sul corpo della Forestale incombe il destino di venire assorbito nell'Arma dei Carabinieri? Marco Gherardini, detto Poiana, ispettore della Forestale, non fa in tempo a immalinconirsi con questi pensieri che ecco, nell'aria risuonano due spari proprio quando nemmeno i cacciatori avrebbero licenza di esploderli. E di lì a poco, ai piedi di un dirupo viene trovato un cadavere: proprio un giovane elfo, si direbbe.
Inizia per Poiana l'indagine più difficile della sua carriera. Perché potrebbe essere l'ultima, ma non solo: perché si troverà a sospettare degli amici più cari, perché dovrà ammettere che l'intuito femminile può essere imbattibile, perché per trovare la direzione giusta dovrà essere pronto a perdersi nel bosco...
Isabelle e il suo cagnolino Pickle partono per un viaggio attraverso le quattro stagioni, portando con loro un piccolo albero di mele. Tra temporali, afa estiva, tramonti e brividi di freddo, i due amici vivranno un'avventura indimenticabile. La storia si ispira alla composizione di Vivaldi, «Le Quattro Stagioni»: basta premere la nota presente in ogni scenario per sentire ognuno dei 10 brani dell'opera prendere vita. Età di lettura: da 3 anni.
Anna e Marina non si vedono da molti, troppi anni. Inseparabili per tutta l'infanzia trascorsa sulle spiagge assolate di Mallorca, si sono allontanate sempre più. Anna, la sorella maggiore, bionda e delicata, è rimasta sull'isola, intrappolata in un matrimonio infelice; Marina, il maschiaccio di famiglia, ha fatto del mondo la sua casa e vive dove la porta il suo lavoro per Medici senza Frontiere. Quando scoprono di aver ereditato un mulino con tanto di panetteria annessa, le due sorelle non vedono l'ora di sbarazzarsene e andare avanti con le loro vite. Ma al momento di firmare il contratto di vendita della proprietà, Marina ha un ripensamento. Le circostanze e le motivazioni che si celano dietro la donazione sono troppo misteriose per poter essere ignorate: chi era María Dolores? Che legame aveva con loro quella donna? Grazie alla panetteria e alle antiche ricette di famiglia, Marina, Anna e sua figlia Anita troveranno la forza di perdonare gli errori del passato e affrontare il difficile futuro che le attende. Sullo sfondo incantato di Mallorca, una storia di amicizia tutta al femminile tra inconfessabili segreti di famiglia e il coraggio di realizzare i propri desideri.
Il catalogo della mostra a Palazzo Strozzi a Firenze dedicato a Bill Viola, maestro della videoarte
La Fondazione Palazzo Strozzi presenta al pubblico Bill Viola. Rinascimento elettronico, una grande mostra che celebra il maestro indiscusso della videoarte contemporanea.
In un percorso espositivo unitario tra Piano Nobile e Strozzina la mostra ripercorre - attraverso straordinarie esperienze di immersione tra spazio, immagine e suono - la carriera di questo artista, dalle prime sperimentazioni degli anni settanta fino alle grandi installazioni successive al Duemila.
Esplorando spiritualità, esperienza e percezione Viola indaga l'umanità: persone, corpi, volti sono i protagonisti delle sue opere, caratterizzate da uno stile poetico e fortemente simbolico in cui l'uomo è chiamato a interagire con forze ed energie della natura come l'acqua e il fuoco, la luce e il buio, il ciclo della vita e quello della rinascita.
Nella cornice rinascimentale di Palazzo Strozzi si crea soprattutto uno straordinario dialogo tra antico e contemporaneo attraverso un inedito confronto diretto delle opere di Viola con quei capolavori di grandi maestri del passato che sono stati per lui fonte di ispirazione e ne hanno segnato l'evoluzione del linguaggio.
Si celebra così la speciale relazione tra Bill Viola e Firenze. E' qui infatti che l'artista ha iniziato la sua carriera nel campo della videoarte quando, tra il 1974 e il '76, è stato direttore tecnico di art/tapes/22, centro di produzione e documentazione del video. Il rapporto di Viola con la storia e l'arte viene inoltre esaltato attraverso importanti collaborazioni con musei e istituzioni quali il Grande Museo del Duomo, le Gallerie degli Uffizi e il Museo di Santa Maria Novella a Firenze, ma anche con le città di Empoli e Arezzo.
Una coppia con due figli, Giacomo, quindici anni e Matteo, sedici. La famiglia di Giorgia, che è stata adottata e ha cominciato a chiedere di conoscere i genitori di origine. Poi Viola, a cui il padre ha promesso che la raggiungerà. E infine Leonardo, che deve riallacciare i rapporti con il figlio Gus. Tra loro non si conoscono, ma in comune hanno il proposito di percorrere a piedi un breve tratto della via Francigena, da Lucca a Roma, con due guide, Fabien e Gaia, e la speranza che il cammino li aiuti a raggiungere quello che cercano. Una sera Giorgia trova una lettera in un libro. Chi può averla messa proprio lì? A scrivere è un ragazzo, dice di chiamarsi Alessio. Racconta di aver lasciato la lettera fra le pagine sperando che qualcuno la trovi...
Si rifugiò in camera, chiuse le imposte e si sdraiò sul letto nella penombra. Con lo sguardo al soffitto, poteva rievocare in ogni dettaglio il volto di Nikiforos, i suoi occhi, il suo sorriso. A un tratto provò un dolore indicibile. Aveva la sensazione che fosse accaduto qualcosa d'importante, che nel suo universo qualcosa fosse mutato. niente sarebbe stato più come prima.
Renzo e Lucia, don Abbondio e padre Cristoforo, don Rodrigo e l'Innominato, la tragica figura della monaca di Monza: uno stuolo di personaggi straordinariamente vivi nel nostro immaginario, una storia che ha appassionato generazioni di lettori e ancora oggi è tra le letture più popolari. Ricchissimo affresco storico del XVII secolo e insieme romanzo avvincente, in cui si fondono ironia e compassione per le debolezze e le sofferenze dell'umanità, immagini poetiche e una straordinaria capacità di ritrarre anche il più minimo dettaglio della realtà. Un capolavoro della nostra letteratura in un'edizione arricchita da un corredo di note e da un glossario dei personaggi.
Singapore, una bolla luminosa a misura di gente privilegiata, dove Lea ha scelto di vivere, lasciando Roma. Ha sposato un avvocato di successo che nel tempio finanziario del consumo ha trovato le sue soddisfazioni. Anche se a tratti è punta da una nota di malinconia, la ragione le dice che non avrebbe potuto fare scelta migliore: Vittorio è affidabile, ambizioso, accudente. È un uomo che prende le cose di petto e aggiusta quello che non va; come quando ha raccolto lei, sotto la pioggia, un pomeriggio londinese di tanti anni prima. Al cuore di Lea invece basta pochissimo per confondersi: l'immagine di un ragazzino introverso, curvo su una scrivania a darle ripetizioni di matematica. Si chiama Giacomo e Lea non ha mai smesso di pensare a lui. L'alunno più brillante, il professore più corteggiato, l'amante passionale, l'uomo codardo. Lea sa bene che deve stargli lontano, perché Giacomo può farle male: c'è un'ombra in lui, qualcosa che le sfugge, ma che lentamente lo divora. Quando una piccola casa editrice accoglie il romanzo che ha scritto, Lea è costretta a tornare a Roma, e ogni proposito crolla. Il passato con tutta la sua prepotenza li travolge ancora una volta, con maggior violenza e pericolo. Secondo i principi della fisica che Giacomo le ha insegnato, nulla può separare due particelle quantiche una volta che sono entrate in contatto. Saranno legate per sempre, anche se procedono su strade diverse, lontanee imprevedibili.
"Il gioco dei regni" è il capolavoro di Clara Sereni, un grande romanzo famigliare che attraversa e ripercorre le tappe fondamentali del Novecento, editato per la prima volta nel 1993 è qui riproposto in una nuova veste e aggiornato con l'introduzione di Marino Sinibaldi.
L'autrice raccoglie e intesse frammenti di memoria, istantanee, documenti privati e pezzi di storia collettiva con la pazienza e l'amore che solo una donna può mettere nel ricucire gli strappi, nel portare a nuova bellezza ciò che il tempo ha logorato.
Clara Sereni ha percorso a ritroso la vita della straordinaria famiglia in cui si è trovata a nascere, e lo ha fatto con la lucidità della storica - che cerca con tenacia ogni traccia - e con il coraggio della scrittrice, che rivive per noi pagina dopo pagina le speranze, le tragedie, le immense passioni che hanno animato ognuno dei protagonisti di questa storia.
Dalla Rivoluzione russa alle due guerre mondiali, dalle leggi razziali ai campi di sterminio, dal Ventennio alla Costituente, dal sogno sionista a quello comunista: i passi della famiglia Sereni si intrecciano inestricabilmente con quelli del Novecento, il secolo di cui tutti siamo figli e, forse, irrimediabilmente orfani.
Nel riproporre oggi questo suo libro fondamentale, Clara Sereni scrive che le donne ne sono, a dispetto di tutto, le vere protagoniste: ''perché il loro spazio nella scrittura e nei ricordi era minore: sempre in secondo piano, taciute, interpretate come sorta di protesi degli uomini cui erano accanto''.
E riconosce che queste pagine sono destinate a lavorare dentro l'animo di chi le legge, a ''suscitare domande'', perché narrando ''la Storia attraverso singole storie, facendo entrare il lettore e la lettrice nel cuore degli eventi dal basso e non dall'alto'' ci emozionano, ci commuovono, ci gridano che ogni bilancio sul passato è presuntuoso e vano se non considera l'ardore con cui i nostri padri hanno vissuto, lottato e amato.