In un mondo pieno di calcoli, dove ogni cosa ha un prezzo, a noi piace dire che ci sono cose che non hanno prezzo: ciò che conta di più è la possibilità di crescere insieme agli altri sull’esempio di Gesù! Ecco allora un itinerario pensato per l’Avvento dei più piccoli, da usare insieme in famiglia, per aiutarli a crescere nell’ascolto della Parola di Dio. Il Vangelo della domenica è presentato qui «a piccole dosi», giorno dopo giorno, insieme al racconto di alcuni testimoni che hanno saputo raccogliere la sfida ed essere amici del Signore e alcune proposte di impegni quotidiani che aiutino i ragazzi «a stare al passo». Perché anche loro possano scoprire che basta poco per rendere davvero bella e luminosa la vita!
Il testo dell’arcivescovo emerito di Milano ha origine nel contesto dell’anno pastorale in cui il cardinale Carlo Maria Martini guidava la diocesi, e non solo, ad attendere con vigilanza Colui che sta alla porta della nostra vita ogni giorno, e a guardare oltre. E proponeva di guardare alle virtù teologali e cardinali come compagne quotidiane della vita degli uomini e delle donne desiderosi di sviluppare delle abitudini buone per camminare con fede verso il futuro. Come ricordava il vicario generale di allora, monsignor Giovanni Giudici, a proposito di questa catechesi: «Impariamo che, mentre è indispensabile che i cristiani ascoltino, contemplino, preghino le promesse di Dio circa la vita eterna, è altrettanto essenziale che siano attenti e spiritualmente laboriosi circa il loro presente».
In un discorso rivolto a educatori, descrivendo sinteticamente la mentalità postmoderna come un'atmosfera e un movimento di pensiero che si oppone al mondo così come lo abbiamo finora conosciuto, il cardinale indicava, per essere preparati a educare, la necessità di fare proprie quattro attitudini: «Non essere sorpreso dalla diversità; non avere paura di ciò che è diverso o nuovo, ma consideralo come un dono di Dio. Corri dei rischi; la fede è il grande rischio della vita. Sii amico dei poveri. Alimentati con il Vangelo». E per sviluppare queste attitudini «virtuose» suggeriva quattro esercizi: lectio divina, autocontrollo, silenzio, umiltà.
La virtù per i giovani: è più facile fare le cose difficili
Ripensando agli anni trascorsi a fianco dell’arcivescovo Carlo Maria Martini, ricordo sempre questa sua parola, rivolta ai giovani durante una meditazione. «È più facile fare le cose difficili». Il tono di questa parola risuonava nello stesso tempo entusiasmante e pacificante: è più facile fare le cose difficili perché il nostro cuore è fatto per le cose grandi, la mediocrità non è per noi!
«È più facile fare le cose difficili». Ho sempre pensato che fosse l’applicazione morale virtuosa del suo motto episcopale «Pro veritate adversa dirigere». Di fatto, mi hanno sempre colpito la sua curiosità e il suo desiderio di entrare nelle situazioni più intricate e complesse, a volte con un coraggio che solo un gesuita abituato a camminare a piedi da solo in mezzo ai disagi può trovare.
Quando in Duomo, nella prima sciagurata guerra del Golfo, gridò la preghiera di «intercessione» e ci spiegò che intercedere significava mettersi in mezzo con le mani sulle spalle dei due contendenti, l’arcivescovo svelò un tratto del suo stile, che avevamo visto tante volte incompreso, ma che avremmo riconosciuto tante altre volte realizzato concretamente nei rapporti interpersonali, nei conflitti ecclesiali, nei momenti dello smarrimento civile e in tante altre scelte della vita.
Nel grande corridoio dell’arcivescovado di Milano, opposto alla cappella, c’è il busto di bronzo del cardinale Schuster che prega con le mani giunte, e ricorda l’ascesi e la fedeltà agli impegni sacerdotali. Quando ricordo quel luogo, rivedo anche l’arcivescovo Martini che cammina con la Bibbia in mano; e lo rivedo in compagnia di un profeta, di un apostolo, o di un personaggio qualunque. Sono loro che lo conducono attraverso la lectio, la meditatio, l’oratio e la contemplatio, la discretio e l’actio a sentire il Signore che gli dice: «È più facile fare le cose difficili!».
Mons. Franco Agnesi - Introduzione al volume «Le virtù»
Il presepe raffigura il momento della nascita di Gesù, Figlio di Dio che si fa bambino, uomo tra gli uomini, in un contesto di povertà e semplicità; quella stessa semplicità animata dalla fede che numerosi santi antichi o più vicini ai nostri giorni ci hanno indicato quale modello di vita possibile anche per noi, adulti e bambini.
Questa Novena di Natale è destinata in particolare ai ragazzi del catechismo dell’iniziazione cristiana e ai loro educatori. Attraverso la presentazione di nove santi, animata da altrettanti dialoghi da loro intrattenuti con nove personaggi del presepe, i ragazzi sono guidati giorno per giorno in un cammino di riflessione e preghiera semplice, ma al tempo stesso profondo, in preparazione al Santo Natale.
Contiene un presepe in cartoncino con i santi e i personaggi della Natività, da completare giorno per giorno.
L'Azione Cattolica Ambrosiana, realtà tradizionalmente attenta alla formazione dei laici, e la Formazione Permanente del clero, istituzionalmente preposta alla cura della formazione dei sacerdoti, insieme, riflettono sulla necessità di approfondire dentro la Chiesa ambrosiana una spiritualità di comunione e di corresponsabilità. Una sfida e un impegno che si inseriscono nel profondo cambiamento ecclesiale in atto, con la nascita delle Comunità pastorali, e che chiedono non semplicemente un riassetto organizzativo della pastorale ma la costruzione di nuove relazioni tra le diverse vocazioni. Nella crescita di un rapporto di comunione ecclesiale tra fedeli e pastori c'è poi un contributo specifico portato dall'Azione Cattolica, in forza della sua storia e del suo impegno di riflessione in tal senso.
Il Vangelo riporta una semplice affermazione che definisce i credenti in Cristo «luce del mondo». Essa ricorda a chiunque si metta in ascolto sincero della Parola, che questa è capace di trasformare la vita, di illuminarla, di far nuove tutte le cose. Si tratta di un’espressione da prendere molto sul serio: essa diventa, infatti, indicazione e stimolo a rinnovare il proprio percorso spirituale, attraverso scelte personali esigenti e una testimonianza pubblica coerente, in fedeltà al Vangelo e ai principi della Dottrina sociale della Chiesa. Il «Commento guida alle letture festive del Nuovo Lezionario ambrosiano», secondo l’anno liturgico A, rappresenta un aiuto a percorrere più speditamente questo cammino, accompagnando di domenica in domenica l’ascolto della Parola e suggerendo una riflessione che interpella il rapporto tra il messaggio biblico e la vita quotidiana di ciascun fedele laico. È il metodo della lectio divina, tanto cara alla tradizione della Chiesa ambrosiana, attraverso il quale la Parola, che accompagna la vita delle comunità e dei singoli credenti nel corso dell’anno, penetra e vivifica dall’interno i giorni della nostra esistenza. La preghiera finale, tratta dal Salmo del giorno, completa l’itinerario spirituale scandito dal Tempo liturgico.
Nella proposta di Pastorale Giovanile la Scuola della Parola ha il proprio posto e il giusto valore. Introducendo alla conoscenza della Scrittura, aiuta il giovane a operare un giusto discernimento sulla propria vita. Negli ultimi anni la Pastorale Giovanile diocesana ha proposto una meditazione sistematica dei libri del Nuovo Testamento (Marco, Luca, Matteo, Giovanni, Atti, lettere di Paolo). Lo scorso anno si è data particolare attenzione alla tematica della vocazione, concentrandosi sulla figura di alcuni profeti. Quest'anno sarà posto all'attenzione dei giovani il tema della croce. «L'amore contemplativo alla Passione e alla Croce di Gesù non è stato un aspetto marginale o secondario della fisionomia spirituale di san Carlo: è stato un aspetto di singolare rilievo, capace forse di definire in modo sintetico, profondo e originale la spiritualità cristiana» (Dionigi Tettamanzi). Vorremmo formare questa spiritualità meditando alcune pagine del Vangelo di Luca; esse ci aiuteranno a interpretare nella maniera più profonda quel gesto di amore così radicale compiuto da Gesù per la nostra salvezza. «La Parola della croce, infatti, è stoltezza per quelli che si perdono, ma per quelli che si salvano, ossia per noi, è potenza di Dio» (1 Cor 1,18).
Calendario dell'avvento per bambini e ragazzi (f.to 35x50 cm.). Il calendario coloratissimo in cartoncino accoppiato è composto da 35 finestrelle fustellate da aprire ogni giorno sino a Natale e da 6 "cartelli stradali” adesivi che indicheranno, grazie ad una frase della Parola di Dio, l'atteggiamento da vivere settimanalmente.
Confezione per 10 ragazzi: composta da 10 calendari, da 10 fogli adesivi e da un foglio istruzioni.
Il testo coglie una sollecitazione tanto cara al cardinale Tettamanzi e sempre più urgente nella nostra società: l’importanza di una verifica coraggiosa sugli «stili di vita» che caratterizzano i nostri vissuti personali, familiari e delle nostre comunità, sottolineando il fatto che una testimonianza credibile del Vangelo oggi non può prescindere da scelte concrete di «sobrietà» che aprono la strada alla «solidarietà». Prendiamo atto, allora, che è tutta una «questione di stili», cioè di modi di essere sobri e solidali. L’icona alla quale ci ispiriamo è quella del «buon samaritano», guardando la quale vogliamo fare un percorso al contrario, un percorso in salita: mentre «un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico», noi vogliamo provare a risalire quella strada a ritroso, cioè da Gerico a Gerusalemme, alla ricerca di nuovi stili di vita, verso una Gerusalemme fatta di case che sappiano condividere amicizia e infondere fiducia a vicini e lontani, dove le nostre famiglie siano, almeno per uno dei tanti malcapitati della storia, «il tempio di Dio che offre bellezza e protezione».
Quest'anno, nel IV centenario della sua canonizzazione, invitiamo i ragazzi degli oratori a lasciarsi "prendere" dalla figura di santità di san Carlo Borromeo. Anche lui si è lasciato interpellare dall'amore - soprattutto dall'amore del Crocifisso e dell'Eucaristia - e, da giovane cardinale "di corte" ha abbandonato lo sfarzo in cui viveva per mettersi al servizio del Signore dentro la Chiesa. Partendo dallo slogan "Anche tu così" e dall'icona evangelica di Luca 10, 25-37 vengono trattati tre "filoni": 1. Sì, ma come? 2. Anche lui così: san Carlo - 3. E sarai santo! Ciascuna tematica è supportata con strumenti per l'animazione preghiere, giochi, racconti, attività, laboratori, ...