
Un piccolo e utile strumento per la preghiera e la meditazione personale degli educatori, che hanno a che fare soprattutto con preadolescenti e adolescenti.
Dieci appuntamenti con san Carlo, per riflettere a partire dai suoi testi su quali sono le "regole" principali per formarsi a un compito così importante. L'invito che il santo rivolge agli educatori di allora e di oggi è quello di essere "luce del mondo" per alimentare nei piccoli l'amore verso Dio e verso i fratelli.
Spunti importanti per fermarsi in preghiera e lasciarsi provocare, così da spendersi con passione e coraggio nell'educazione dei ragazzi.
I santi sono personaggi davvero affascinanti e conoscerli può riservare delle grosse sorprese. Ci sono i "grandi" santi, quelli della tradizione e dei primi secoli della storia della Chiesa, ma ci sono anche personaggi più vicini a noi, santi "normali", che hanno vissuto le cose di ogni giorno ma con un gusto speciale. Una raccolta di storie appassionanti, che possono avvicinare un po' di più al cielo i bambini di oggi e i loro genitori.
Il pellegrinaggio in Terra Santa è una grazia straordinaria. Per molti si tratta di un’esperienza che riguarda la vita, esistenziale e non semplicemente culturale o turistica. Per tutti, certamente, si tratta di un’«avventura» unica, ma a condizione di buttarsi dentro questo viaggio con tutto se stessi, con la curiosità negli occhi, con la passione nel cuore, con la libertà e l’umorismo di chi, per la verità, sa sopportare qualche disagio e qualche rischio. (don Romeo Maggioni).
Un volume che è molto di più di una guida turistica, fatto di spunti, racconti di viaggio, fotografie e meditazioni: per evidenziare aspetti diversi di singolari esperienze di avvicinamento a una terra che ha significato tanto per la storia del mondo.
Un quadro molto particolare, che racconta la Natività secondo il pittore fiammingo Maestro di Flémalle, accompagna le riflessioni di questa Novena di Natale. Accostarne i particolari, trarre spunto dalle figure rappresentate in scena, seguire la suggestione restituita da paesaggi e colori è ciò che l'autore propone al lettore, per predisporre il cuore e la vita alla venuta del Signore. Sotto la preziosa guida di don Galli, ci apprestiamo quindi a intraprendere nuovamente il cammino verso il Natale, consapevoli che solo lasciandosi illuminare dal Mistero dell'Incarnazione la nostra vita acquisterà il suo senso più vero.
In un mondo pieno di calcoli, dove ogni cosa ha un prezzo, a noi piace dire che ci sono cose che non hanno prezzo: ciò che conta di più è la possibilità di crescere insieme agli altri sull’esempio di Gesù! Ecco allora un itinerario pensato per l’Avvento dei più piccoli, da usare insieme in famiglia, per aiutarli a crescere nell’ascolto della Parola di Dio. Il Vangelo della domenica è presentato qui «a piccole dosi», giorno dopo giorno, insieme al racconto di alcuni testimoni che hanno saputo raccogliere la sfida ed essere amici del Signore e alcune proposte di impegni quotidiani che aiutino i ragazzi «a stare al passo». Perché anche loro possano scoprire che basta poco per rendere davvero bella e luminosa la vita!
Il testo dell’arcivescovo emerito di Milano ha origine nel contesto dell’anno pastorale in cui il cardinale Carlo Maria Martini guidava la diocesi, e non solo, ad attendere con vigilanza Colui che sta alla porta della nostra vita ogni giorno, e a guardare oltre. E proponeva di guardare alle virtù teologali e cardinali come compagne quotidiane della vita degli uomini e delle donne desiderosi di sviluppare delle abitudini buone per camminare con fede verso il futuro. Come ricordava il vicario generale di allora, monsignor Giovanni Giudici, a proposito di questa catechesi: «Impariamo che, mentre è indispensabile che i cristiani ascoltino, contemplino, preghino le promesse di Dio circa la vita eterna, è altrettanto essenziale che siano attenti e spiritualmente laboriosi circa il loro presente».
In un discorso rivolto a educatori, descrivendo sinteticamente la mentalità postmoderna come un'atmosfera e un movimento di pensiero che si oppone al mondo così come lo abbiamo finora conosciuto, il cardinale indicava, per essere preparati a educare, la necessità di fare proprie quattro attitudini: «Non essere sorpreso dalla diversità; non avere paura di ciò che è diverso o nuovo, ma consideralo come un dono di Dio. Corri dei rischi; la fede è il grande rischio della vita. Sii amico dei poveri. Alimentati con il Vangelo». E per sviluppare queste attitudini «virtuose» suggeriva quattro esercizi: lectio divina, autocontrollo, silenzio, umiltà.
La virtù per i giovani: è più facile fare le cose difficili
Ripensando agli anni trascorsi a fianco dell’arcivescovo Carlo Maria Martini, ricordo sempre questa sua parola, rivolta ai giovani durante una meditazione. «È più facile fare le cose difficili». Il tono di questa parola risuonava nello stesso tempo entusiasmante e pacificante: è più facile fare le cose difficili perché il nostro cuore è fatto per le cose grandi, la mediocrità non è per noi!
«È più facile fare le cose difficili». Ho sempre pensato che fosse l’applicazione morale virtuosa del suo motto episcopale «Pro veritate adversa dirigere». Di fatto, mi hanno sempre colpito la sua curiosità e il suo desiderio di entrare nelle situazioni più intricate e complesse, a volte con un coraggio che solo un gesuita abituato a camminare a piedi da solo in mezzo ai disagi può trovare.
Quando in Duomo, nella prima sciagurata guerra del Golfo, gridò la preghiera di «intercessione» e ci spiegò che intercedere significava mettersi in mezzo con le mani sulle spalle dei due contendenti, l’arcivescovo svelò un tratto del suo stile, che avevamo visto tante volte incompreso, ma che avremmo riconosciuto tante altre volte realizzato concretamente nei rapporti interpersonali, nei conflitti ecclesiali, nei momenti dello smarrimento civile e in tante altre scelte della vita.
Nel grande corridoio dell’arcivescovado di Milano, opposto alla cappella, c’è il busto di bronzo del cardinale Schuster che prega con le mani giunte, e ricorda l’ascesi e la fedeltà agli impegni sacerdotali. Quando ricordo quel luogo, rivedo anche l’arcivescovo Martini che cammina con la Bibbia in mano; e lo rivedo in compagnia di un profeta, di un apostolo, o di un personaggio qualunque. Sono loro che lo conducono attraverso la lectio, la meditatio, l’oratio e la contemplatio, la discretio e l’actio a sentire il Signore che gli dice: «È più facile fare le cose difficili!».
Mons. Franco Agnesi - Introduzione al volume «Le virtù»
Il presepe raffigura il momento della nascita di Gesù, Figlio di Dio che si fa bambino, uomo tra gli uomini, in un contesto di povertà e semplicità; quella stessa semplicità animata dalla fede che numerosi santi antichi o più vicini ai nostri giorni ci hanno indicato quale modello di vita possibile anche per noi, adulti e bambini.
Questa Novena di Natale è destinata in particolare ai ragazzi del catechismo dell’iniziazione cristiana e ai loro educatori. Attraverso la presentazione di nove santi, animata da altrettanti dialoghi da loro intrattenuti con nove personaggi del presepe, i ragazzi sono guidati giorno per giorno in un cammino di riflessione e preghiera semplice, ma al tempo stesso profondo, in preparazione al Santo Natale.
Contiene un presepe in cartoncino con i santi e i personaggi della Natività, da completare giorno per giorno.
L'Azione Cattolica Ambrosiana, realtà tradizionalmente attenta alla formazione dei laici, e la Formazione Permanente del clero, istituzionalmente preposta alla cura della formazione dei sacerdoti, insieme, riflettono sulla necessità di approfondire dentro la Chiesa ambrosiana una spiritualità di comunione e di corresponsabilità. Una sfida e un impegno che si inseriscono nel profondo cambiamento ecclesiale in atto, con la nascita delle Comunità pastorali, e che chiedono non semplicemente un riassetto organizzativo della pastorale ma la costruzione di nuove relazioni tra le diverse vocazioni. Nella crescita di un rapporto di comunione ecclesiale tra fedeli e pastori c'è poi un contributo specifico portato dall'Azione Cattolica, in forza della sua storia e del suo impegno di riflessione in tal senso.