La creatività del tuo bambino è una delle qualità più importanti da incoraggiare in tenera età.
Taglia e Incolla è pensato per farlo innamorare delle attività manuali sviluppando la sua curiosità.
E sai cos'è ancora più bello?
Che tutto questo lo aiuterà ad ottenere quelle capacità mentali e di coordinamento che gli serviranno a scuola per tenere l’attenzione sui libri e sullo studio!
Nel periodo della crescita e dello sviluppo è essenziale offrire ai bambini delle attività intelligenti e costruttive nelle quali cimentarsi. E divertimento e apprendimento in questo bellissimo libro vanno di pari passo!
Quello che vedi è il risultato di numerosi suggerimenti di esperti e professionisti dell'educazione infantile, ed è stato pensato per fare in modo che i piccoli si divertano colorando, ritagliando e incollando le figure, per poi vedere il risultato concreto della loro opera, in un grande collage.
Oltre a essere un'attività divertente, fare pratica con le forbici permette al bambino di imparare fondamentali capacità motorie del riflesso occhio-mano, un requisito base che servirà nel futuro processo di apprendimento a scrivere. Inoltre gli permetterà di allenarsi a utilizzare il pensiero laterale, creando storie e dando vita con la sua immaginazione ai personaggi che ritaglierà dalle pagine del libro.
In esse troverà infatti più di 50 figure da ritagliare seguendo tratti spessi, sia dritti che curvi con cui fare pratica delle sue abilità motorie attraverso un paio di forbici dalle punte arrotondate e la supervisione di un adulto.
Il titolo la dice lunga sul tenore e sui contenuti di questo libro. “Il Mondo al contrario” vuole infatti provocatoriamente rappresentare lo stato d’animo di tutti quelli che, come me, percepiscono negli accadimenti di tutti i giorni una dissonante e fastidiosa tendenza generale che si discosta ampiamente da quello che percepiamo come sentire comune, come logica e razionalità. “Cosa c’è di strano? Capita a tutti, e spesso” – direte voi. Ma la circostanza anomala è rappresentata dal fatto che questo sgradevole sentimento di inadeguatezza non si limita al verificarsi di eventi specifici e circoscritti della nostra vita, a fatti risonanti per quanto limitati, ma pervade la nostra esistenza sino a farci sentire fuori posto, fuori luogo ed anche fuori tempo. Alieni che vagheggiano nel presente avendo l’impressione di non poterne modificare la quotidianità e che vivono in un ambiente governato da abitudini, leggi e principi ben diversi da quelli a cui eravamo abituati.
Basta aprire quella serratura di sicurezza a cinque mandate che una minoranza di delinquenti ci ha imposto di montare sul nostro portone di casa per inoltrarci in una città in cui un’altra minoranza di maleducati graffitari imbratta muri e monumenti, sperando poi di non incappare in una manifestazione di un’ulteriore minoranza che, per lottare contro una vaticinata apocalisse climatica e contro i provvedimenti già presi e stabiliti dalla maggioranza, blocca il traffico e crea disagio all’intera collettività. I dibattiti non parlano che di diritti, soprattutto delle minoranze: di chi asserisce di non trovare lavoro, e deve essere mantenuto dalla moltitudine che il lavoro si è data da fare per trovarlo; di chi non può biologicamente avere figli, ma li pretende; di chi non ha una casa, e allora la occupa abusivamente; di chi ruba nella metropolitana, ma rivendica il diritto alla privacy.
Un campanellino che tintinna nel totale silenzio della penombra di un'anonima chiesa, mentre un prete sconosciuto, di spalle, sussurrando parole latine antiche di millenni, alza un pezzetto rotondo di bianco pane azzimo. E, nella mia dimensione tutta immanente ed autonormata, figlia di una terra rosso fuoco, di un evo iper relativista e super edonista, di una scuola paradigmaticamente gramsciana e di un'indole idealista e ribelle, fanno irruzione l'eterno e il sacro, il Vero, il Bello, il Giusto. E la rivoluzione sociale diventa polvere al cospetto di quell'unica e reale: tornare a casa, nella casa dell'anima. Perché che vita est militia super terram può anche essere abbastanza intuitivo. Molto meno scontato è, invece, capire da quale parte militare...
Questo libro cambia del tutto il nostro comune punto di vista sui miracoli: sulla loro natura, ma anche sulla loro rappresentazione e diffusione nel tempo e nello spazio delle diverse culture e religioni. Senza pretendere di esaurire l’argomento, ne introduce gli aspetti più curiosi e significativi, in relazione alla vita quotidiana e ai suoi momenti pubblici e privati, che si trasformano in singolarità.
Manuale per l'organizzazione di grandi eventi ecclesiali (Giornate Mondiali della Gioventù, Incontri Mondiali delle Famiglie, Congressi Eucaristici Internazionali, viaggi papali, canonizzazioni e beatificazioni, ecc.), con grande attenzione agli aspetti comunicativi, scritto sulla base dell'esperienza di persone che hanno lavorato nei comitati organizzativi di diversi di questi eventi.Il libro è molto utile per chi si apresta ad organizzare un gran evento: le aiuterà a risparmiare tempo, soldi e dispiaceri. Inoltre, può interessare a comunicatori ecclesiali e a event manager di raduni multitudinari.