"Avrò più seguito da morto che da vivo", ha profetizzato un giorno Padre Pio, anzi san Pio da Pietrelcina, come è giusto chiamarlo dopo che Giovanni Paolo II lo ha elevato all'onore degli altari il 16 giugno 2002. E così è stato: da quando è stato dichiarato santo, la sua venerazione, già fortemente radicata in Italia, si è diffusa in tutto il mondo. La sua vicenda è nota. Giovanissimo, ricevette le stigmate, che gli permisero di vivere sulla propria carne la Passione di Cristo. Dopo di allora risiedette sempre nel convento cappuccino di San Giovanni Rotondo, dove confessò decine di migliaia di persone, accorse a vederlo perché attratte dalla sua fama di santità e dai tanti eventi inspiegabili che accompagnavano la sua esistenza. Oltre a ripercorrere la vita di Padre Pio, questo libro contiene una nutrita antologia di testimonianze inedite di persone (di ogni età e provenienza) che hanno incontrato in vari modi e circostanze il santo di Pietrelcina e che descrivono miracoli e conversioni ottenuti grazie alla sua intercessione. I loro racconti aggiungono un nuovo tassello al ritratto di un uomo che con il suo carisma ha sfidato, e non di rado conquistato, le menti più brillanti della sua epoca.
"Raccontare la famiglia nella sua esperienza di gioia profonda: penso che oggi sia una sfida importante - scrive Edoardo Tincani -, una responsabilità di fronte alle nuove generazioni, certo una 'trasmissione' da non lasciare al solo mainstream con i suoi abbagli. Famiglia che in lingua italiana inizia come fatica ma finisce come meraviglia. Che è vocazione e progetto, certo anche croce da portare, e per tante persone è realizzazione di un sogno di felicità radicato nel cuore. C'è bisogno, credo, di narrare la bellezza ordinaria della famiglia e la sua vitalità tenace, che rimane la prima scuola mondiale di umanità. Già in troppi presentano il matrimonio come un retaggio del passato o come un'oasi da proteggere. Ma il punto non è tanto far capire ai sistemi di potere mediatico e politico che la famiglia non è solo problema o noia o minoranza afona. Il punto determinante è educativo: come renderla appetibile alla maggioranza di uomini e donne che le preferiscono la convivenza, come dire la consolazione del 'per sempre' a giovani avvezzi al precariato quale modalità di vita, come far preferire la sicurezza di un luogo di dialogo e riconciliazione ai ragazzi della 'generazione boh', secondo la definizione rap di Fedez". Con intelligenza e leggerezza, questo divertente "diario" di un papà alle prese con i molti affanni tipici della vita familiare aiuta a riflettere sul suo significato più profondo, sulle sue gioie come sulle sue difficoltà.
Diciotto lettere scritte da un padre, per parlare di educazione a un figlio che sta per mettere su famiglia. Tutto vero: le lettere, il padre, il figlio. Anzi: i nove figli, che in queste pagine ci hanno messo la vita. Anche la faccia, accettando di comparire in copertina. Nessuna teoria: soltanto realtà. In uno dei suoi tre romanzi, "Giusto", pubblicato nel 2006 e continuamente ristampato, Giovanni Donna d'Oldenico ha toccato il tema della paternità, dal punto di vista di un genitore di eccezione: san Giuseppe. Qui non parla del mestiere di padre; lo fa, scrivendo per trasmettere quanto sta imparando e vivendo; cioè quello che serve a un uomo per crescere e quanto serve per crescere un uomo. Perché uno è sempre figlio. Lettere indirizzate a un figlio, ma destinate a chiunque abbia a cuore l'educazione, in qualsiasi contesto; genitori per primi. Non accademia, né galateo o psicologia; nessuna ricetta bell'e pronta: solo gli ingredienti sui quali ciascun lettore... lavorerà. Ogni lettera ha un tema, introdotto da un titolo: basta leggerli tutti per capire di che cosa si tratta. Soprattutto: di Chi si tratta.
Credere significa trovare un senso alla vita, avere una meta davanti a sé, poter compiere le scelte importanti dell'esistenza usando punti di riferimento certi. Credere, insomma, aiuta a vivere. Eppure la fede è oggi una merce rara, molto più che in passato. La deriva nichilista di una parte della cultura contemporanea, lo scientismo esasperato, il culto di un'individualismo che si crede capace di tutto hanno svuotato le chiese e con esse il cuore delle persone, che si ritrovano sole, smarrite, senza speranza. Padre Zanotti-Sorkine ha colto questo malessere e si è messo in gioco per stabilire un canale di comunicazione con quanti sentono il bisogno di ritrovare una luce che illumini la strada. Ed è con semplicità e verità che in questo piccolo libro affronta una serie di grandi ed eterni interrogativi e ci offre risposte attuali e capaci di cogliere l'essenziale, aiutandoci a ritrovare la fede perduta o a rafforzare quella che, tra molte incertezze e difficoltà, siamo comunque riusciti a conservare. Con un testo di Marina Corradi.
Nella Torino del secondo dopoguerra e, poi, della grande immigrazione dal Sud Italia, fratel Luigi Bordino scelse di dedicare la sua vita alla cura dei malati e all'assistenza dei poveri all'interno del Cottolengo, la Piccola Casa della Divina Provvidenza. Una vocazione difficile, vissuta però con una forza morale indistruttibile e una umanità straordinaria, che lo hanno reso una figura molto amata dai fedeli, e non solo. Questa biografia, scritta con un linguaggio semplice e accessibile, introduce il lettore alla vita e all'azione del beato Bordino, con una speciale attenzione per le testimonianze di chi ha avuto in sorte di conoscerlo di persona - malati, sacerdoti, confratelli, suore, medici, parenti, amici -, da cui emergono i tratti salienti di una personalità fuori dal comune, eppure di una normalità sconcertante, caratterizzata da una fede incrollabile. Come scrive monsignor Giacomo Lanzetti, vescovo di Alba, nella prefazione al volume, "la sua modesta esistenza - segnata dalla nascita in una famiglia contadina di Castellinaldo, in provincia di Cuneo, da un servizio militare condiviso con tanti altri, anche in anni di dura prigionia, e poi dalla scelta di diventare fratello 'cottolenghino' - merita di essere dissodata in profondità, perché ne emerga la statura di eroica adesione a Cristo, specie per mezzo della dedizione ai poveri e malati; e dell'accettazione piena della sofferenza, che lo raggiunse e ne cesellò l'anima per l'incontro finale con Gesù risorto".
Sono molte le storie che in duemila anni sono state raccontate intorno al destino del legno al quale fu inchiodato il Salvatore del mondo. Così come sono innumerevoli i prodigi che si ritiene abbia compiuto, dalle guarigioni operate attraverso il contatto con un suo pezzo alle visioni avute da uomini e donne di fede. La croce di Cristo e il culto che si è sviluppato intorno a essa da sempre affascinano e intrigano. Secondo alcuni storici moderni, lo strumento di supplizio al quale fu appeso il Figlio di Dio aveva una forma diversa da quella che tutti immaginiamo ed era simile a una T. Per altri si trattava invece di un semplice palo. Olmi ha preso spunto da queste teorie per indagare in profondità tutti i misteri che avvolgono il simbolo della fede cristiana, a cominciare dalla sua sparizione dopo la deposizione di Gesù nel sepolcro. Nell'impossibilità di ricostruire con certezza scientifica un evento ormai troppo distante, al quale soltanto la fede permette di avvicinarsi, questo saggio ha il merito di riproporcene la storia da un punto di vista nuovo.
Sin dall'antichità l'angelo rappresenta la protezione celeste dei timorati di Dio. Sempre presente nella tradizione religiosa, questa figura inserita nell'umano e immersa nel divino guida lo sguardo dell'uomo verso orizzonti vasti e spirituali, nobilitando le aspirazioni più intime del suo animo e risanando le dolorose ferite che si producono nella sua esistenza effimera e vana. All'oscurità delle tenebre che si addensano sulla terra, l'angelo oppone una luce di speranza e consolazione, induce a intraprendere la ricerca del bene, del bello e del vero. Rispecchiandosi in esso l'uomo riscopre così la propria identità più autentica e trova la sua giusta posizione nei confronti di Dio e dei suoi simili. Frutto di una ricerca approfondita e ad ampio raggio, scritto con uno stile scorrevole e chiaro che lo farà apprezzare anche dai non addetti ai lavori, il libro di Renzo Lavatori chiarisce e approfondisce il significato di queste meravigliose entità, nella speranza che proprio attraverso l'azione accompagnatrice delle schiere angeliche possa nascere un'epoca migliore, nella quale la sfera terrena si ricongiunga a quella celeste in una completa sintonia di cooperazione, per un mondo più cristiano e più umano di quello che conosciamo.
Maria Goretti è conosciuta in modo particolare per la sua fine tragica e gloriosa ' fu uccisa, a poco meno di 12 anni, dal giovane Alessandro Serenelli, nel corso di un tentativo di stupro ' ma diede prova di qualità eccezionali durante tutta la sua brevissima esistenza. La sua fu una vita di duro lavoro, di serena obbedienza filiale e di costante preghiera ' in un contesto sociale non diverso da quello di quasi tutte le ragazze nell'Italia povera e rurale della fine del XIX secolo ', che culminò nel 1902 con il drammatico martirio che l'avrebbe portata, nel 1950, alla santificazione ad opera di papa Pio XII. Proprio gli ultimi giorni della sua vita sono rievocati in questo sorprendente volume, fondato sugli atti ufficiali del processo penale e delle cause di beatificazione e canonizzazione, ma privo di alcun intento agiografico e anzi avvincente nella sua ricostruzione storica e d'ambiente e nella chiave di lettura proposta. Scrive Domenico Sigalini, vescovo di Palestrina, già responsabile nazionale della Pastorale Giovanile e assistente generale dell'Azione Cattolica Italiana, nella prefazione: «Un'appassionata lettura del martirio di santa Maria Goretti, continuamente collocato in parallelo rispettoso con lo stesso sacrificio di Cristo, con la sua stessa risonanza umana nei pensieri, nei sentimenti, nelle angosce di Gesù. Un'interpretazione profonda dei sentimenti di questa giovane ragazza, non stimati, non capiti, resi incomprensibili da certa stampa laicista, superficiale e ideologica».
Nel racconto di chi ha avuto in sorte di viverle, le esperienze di pre-morte hanno molto in comune con l'immaginario associato alla visione cristiana del Paradiso e del destino dell'anima. Esse infatti presentano una serie di caratteristiche ricorrenti: una sensazione di pace, rilassamento e calma; la fuoriuscita dal corpo; l'impressione di muoversi in un tunnel buio; la visione di una luce brillante alla fine del tunnel; l'immersione nella luce. I processi cognitivi si svolgono in modo lucido, le percezioni sensoriali come il gusto o l'olfatto sono abolite, il tempo sembra dilatato o addirittura assente, mentre lo spazio appare infinito. Nella pre-morte sembra insomma verificarsi quella che la teologia cattolica chiama "visione beatifica": un bagno di luce, pace e amore, rievocato dai sopravvissuti in modo così verosimile da far dubitare gli scettici. Sulla scorta di un ricco repertorio di testimonianze e opinioni, Agnoli offre una panoramica sui principali argomenti a favore e contro le diverse tesi, chiamando in causa scienziati e religiosi sul passaggio più misterioso della nostra esistenza.
Le apparizioni mariane offrono numerosi spunti di riflessione teologica e spirituale, in quanto in esse si può ammirare la pedagogia divina che, attraverso la persona e la parola di Maria, attira tutti, in una dinamica interpersonale, verso Cristo Gesù, salvatore del mondo. Leggendo la rievocazione delle varie mariofanie fatta da Daniela Del Gaudio, il lettore potrà meditare su come concretamente la Vergine inviti ogni uomo ad aprirsi all'amore di Dio manifestato sulla terra dal Figlio Gesù, incoraggi tutti ad ascoltarlo, come lei fece a Cana di Galilea, per fare qualunque cosa egli ci dica e trasformare la nostra vita secondo il suo progetto di salvezza. Questo libro ci aiuterà a comprendere come Maria entri in dialogo con tutti i popoli e le culture - assumendo espressioni, simboli, tratti ed eventi propri di ogni nazione -, attraversando i secoli e sfidando la storia per portare fino agli estremi confini della terra la novità della Parola di Dio che salva, suscitando nuovo fervore di vita cristiana a ogni latitudine e veri e propri movimenti di promozione umana e di fratellanza universale.