"Non ho pensato neanche per un istante che avessimo fatto cose che avrebbero avuto un impatto di portata mondiale. Quello che abbiamo fatto è stato mostrare che il cambiamento è possibile, che la riconciliazione è possibile, la riduzione delle tensioni è possibile se è presente un clima centrato sulla persona, facilitante. E questo significa moltissimo per me. Quello su cui abbiamo lavorato è più essenziale della soluzione dei problemi; abbiamo lavorato per aiutare le persone a comprendersi l'un l'altra, a comunicare l'una con l'altra, e questo, sento, rappresenta una base molto più realistica per la soluzione delle questioni specifiche."
"Coinvolgere" è la parola d'ordine che impregna gran parte del dibattito scolastico degli ultimi anni. Eppure è difficile stabilire una reale collaborazione tra docenti e famiglie. Questo libro, un passo alla volta, suggerisce un percorso per generare un reale coinvolgimento della famiglia. Partendo da un'iniziale curiosità, con passaggi intermedi, si può attirare la preda (i genitori) nella tana del lupo (gli insegnanti), ma solo se la consapevolezza è chiara: in un'alleanza educativa armonica tra le figure adulte, i bambini possono crescere meglio.
Cosa accomuna Leonardo da Vinci a Steven Spielberg, oppure Agatha Christie a John Lennon? La loro dislessia. Anzi, la tenacia con la quale sono riusciti a sprigionare le potenzialità creative della loro dislessia. Le recenti ricerche offrono una lettura della dislessia, secondo la quale questo disturbo può divenire straordinaria condizione per lo sviluppo del genio creativo. Questo libro contiene una rassegna delle riflessioni sul fenomeno della dislessia e propone un approccio positivo, di tipo multisensoriale, al bambino dislessico valido sia in ambito pedagogico che riabilitativo. Arricchito da suggerimenti pratici per stimolare le abilità dei bambini dislessici, il volume è anche una guida per quanti operano in questo ambito.
Prima di essere genitori, educatori, insegnanti, operatori sociali siamo tutti maestri di vita perché impegnati a riconoscere alla nuove generazioni il desiderio di nascere come persone in un gruppo. Il cammino suggerito in queste pagine, dense e coinvolgenti, è impervio. Il traguardo però sicuramente allettante. Il punto d'arrivo è proprio la comprensione del motivo per il quale si ottiene l'obbedienza. La via suggerita è l'ascolto della parola, ingenua quanto acuta, dei ragazzi, in fondo i veri autori di questo libro. Ma per udire la parola del bambino è necessario sedersi e fare silenzio. Allora ci si potrà stupire o adirare, divertirsi o commuoversi. Lasciare che le parole del bambino giungano alla parte più innocente in ciascuno di noi.
Sotto la parola droga si ritrova sia il giovane vacanziero alle Baleari che lo storico "tossico" della periferia urbana. Persone insospettabili, con vite compatibili e persone ai margini della disperazione, con vite di strada. Il mondo racchiuso nella formula "consumo di sostanze stupefacenti" è divenuto più complesso, articolato, diffuso come il lavoro di quanti si muovono nel campo della prevenzione, della terapia, della riduzione dei danni. Non solo cannabis ma anche un vasto mercato che giunge fino alle bevande colorate, originali, fresche in cui superalcolici si mescolano alla frutta. La questione droga interroga la società italiana e nascono all'interno di lunghi anni di esperienze delle comunità che si riconoscono nel C.N.C.A.
"Ma avevo un'altra promessa da mantenere. Sono andato nella casa della vecchia mamma Arciuli. Era sola e stava sfogliando un album di fotografie di altri tempi. Le ho dato sette baci sulla fronte. Uno per me, gli altri per i figli lontani. Sette. Come le stelle dell'Orsa, che stasera sfavillavano vivissime nel pezzo di cielo dove, per venti notti di seguito, ho visto scintillare la Croce del Sud."
Un testo per scoprire cosa significhi in concreto amare un bambino appena nato.Il volume fornisce indicazioni semplici per leggere la sensibilità infantile dei primi mesi. Ogni aspetto delle cure che gli adulti, le mamme e i papà soprattutto, dedicano ai bambini nei primi tre mesi rappresentano un modo fondamentale per entrare in relazione con il piccolo, di dare attenzione in forme diverse, senza per questo annientare la vita dell'adulto.