Si tratta di un'opera di respiro assai vasto, collocata su posizioni di avanguardia. Non si limita a dire il "che", ma si spinge a spiegare il "perché" delle varie teorie e a mostrare altresì il "come" sono state dette, facendo uso di citazioni dirette. L'opera non è semplicemente "informativa", ma si ripropone di essere "formativa", impegnandosi ad insegnare ai giovani come "si filosofa". Pur avendo una precisa identità spirituale e culturale, tratta con il rispetto tutte le posizioni di pensiero, senza privilegiarne nessuna in modo surrettizio. Quest'opera è stata tradotta nel 1990 in lingua portoghese dalle Edições Paulinas di Sao Paulo (Brasile) con il titolo História da Filosofia e nel 1991 in lingua spagnola dalla Editorial Herder di Barcellona (Spagna) con il titolo Historia del pensamiento filosófico y científico e nel 1994 in lingua russa dalla casa editrice Petropolis di San Pietroburgo.
Guida alla lettura dell'"Estetica" di Hegel, uno dei massimi emblemi di storia ragionata delle forme del bello. All'introduzione - che contestualizza sul piano storico le lezioni hegeliane sull'estetica, ne analizza i principali nuclei tematici e ne approfondisce gli snodi concettuali - segue un'ampia scelta di brani, fra i più significativi e intensi, affiancati da un commento storico-critico e da un indice ragionato dei concetti fondamentali, con lo scopo di offrire una visione generale dell'opera e un'analisi della sua articolazione complessiva.
Commento ragionato alla Critica del giudizio di Kant, opera imprescindibile per comprendere l'intera riflessione estetica moderna e contemporanea. Il saggio introduttivo, che contestualizza storicamente la dottrina kantiana del giudizio estetico e teleologico, presenta le problematiche interne al testo e individua i luoghi di maggiore intensità concettuale; la scelta dei brani è corredata da un apparato di commento che illustra ogni singolo estratto alla luce dell'architettura complessiva del criticismo kantiano, anche avvalendosi di un indice ragionato dei concetti fondamentali.
Un libro agile, quasi un piccolo bignami. Per non dimenticare il Concilio, per ripassare i passaggi fondamentali, per scoprire - o riscoprire - le novità fondamentali che hanno cambiato il nostro modo di essere nella Chiesa. Monsignor Giacomo Canobbio, teologo di fama, racconta il Concilio Vaticano II alla giornalista Annachiara Valle. Un dialogo denso che fa giustizia dei luoghi comuni e degli attacchi che ciclicamente si ripetono su uno degli eventi fondamentali che ha segnato la storia della Chiesa. Un libro da portare con sé, da consultare spesso per "far camminare" il Concilio anche sulle nostre gambe.
Lupi, volpi, pecore e asini, ma il vero centro d'attenzione è l'uomo e i suoi difetti, sottolineati non per deridere, semmai per educare. Riscritte con brio ma con fedeltà filologica, le favole di Fedro, discepolo del greco Esopo, divertono e insegnano anche ai nostri giorni, e non solo ai bambini... Età di lettura: da 9 anni.
Quali sono le specificità della religione islamica? Domanda alla quale il libro risponde ricostruendo i fondamenti dell'Islam da più punti di vista (teologico, normativo, spirituale) e sulla base delle sue due chiavi di accesso principale (il concetto di unicità di Dio e quello di rivelazione scritturale), senza dimenticare le vicende legate alla vita del profeta Muhammad e alla sua successione. Senza venire meno al rigore scientifico, l'autore ci mostra come l'Islam vede se stesso, non dimenticando di evidenziarne anche le difficoltà e le contraddizioni: lo scopo è quello di favorire una conoscenza di questa religione e delle sue idee dall'interno, anche grazie al continuo contatto e riferimento al Corano, e di offrirne un'immagine equilibrata, al di là dell'agiografia così come della condanna pregiudiziale.
Il libro presenta la sociologia come scienza della società che cambia. Oggi più che mai, i rapidi cambiamenti sociali e culturali portati dalla globalizzazione segnano una transizione, unica nella storia, che richiede nuovi strumenti analitici e interpretativi per essere compresa a fondo. La chiave originale del volume sta nel trattare l'argomento dal punto di vista della teoria relazionale, che individua nella crisi radicale della modernità il punto di svolta verso una società dopo-moderna, ovvero trans-moderna. Vengono esposti i principali concetti e schemi esplicativi dei mutamenti in corso. Lo scenario che viene presentato è quello di una "morfogenesi societaria" dalla quale, pur tra molteplici tensioni e conflitti, emerge una "società relazionale". Di questa società emergente vengono delineati, alla luce delle sociologie classiche e contemporanee, i nuovi contorni, i soggetti e le dinamiche socioculturali che cercano di andare oltre i dilemmi di una modernizzazione che ha creato un mondo incerto, rischioso e disorientato.
La metamorfosi generazionale - innescata dalla rivoluzione digitale - rischia di produrre i suoi effetti più deleteri sul mondo della scuola; l'introduzione nella pratica didattica dei mezzi di comunicazione multimediale, infatti, dovrebbe essere l'esito non tanto di una scelta affrettata e perentoria quanto piuttosto di un processo ben studiato e che sappia rispettare tempi, modi e regole precisi. L'essenza della scuola consiste nel rapporto dinamico-relazionale fra docente e discente, ossia fra persona e persona, ma tale rapporto rischia in effetti di essere compromesso qualora ci si abbandoni ciecamente all'idolatria tecnologica. La scuola deve sì introdurre i nuovi strumenti informatici a tutti i livelli, ma deve anche salvaguardare ciò che l'uomo ha prodotto con la cultura della scrittura in due millenni e mezzo di storia. In gioco è la cultura - l'uomo.
Interrogando in modo costruttivo il senso profondo della crisi di idee, valori e relazioni che vive il nostro paese, la domanda sul contributo dei cattolici può sottrarsi alla tentazione delle risposte piccole. Una serie di nodi irrisolti s'intravede oltre l'emergenza: giudizi storici - e autocritici - da condividere, vocazioni appassionate da suscitare, laboratori di discernimento culturale da istituire, progettualità competenti e coraggiose da elaborare, attitudini dialogiche e cooperative da mettere alla prova. Una proposta in dieci punti, che interpella la comunità cristiana e provoca la politica. Nel segno di una reciprocità virtuosa da ritrovare e di una storia comune da riscrivere.
Un coro di personaggi si affolla attorno all'evento centrale della Pasqua: alcuni appena citati dal racconto evangelico, ma tutti testimoni diretti di quella morte e risurrezione che, cambiata la loro vita, dà un senso pieno alla nostra, lettori dallo sguardo ugualmente stupito e grato.