Quali sono i compiti che un pastore è chiamato a svolgere? Che cosa deve fare ogni giorno? E in rapporto a chi o a che cosa lo può determinare? Di questo si occupa il presente volume con una speciale attenzione al ministero pastorale, compreso alla luce della Trinità, che può individuare precisi caratteri di azione e una precisa identità, adeguata a dispiegarsi nel contesto della cosiddetta "nuova evangelizzazione". Perché il ministero pastorale è sacramento dell'Eterno che crea il cosmo, il tempo, gli uomini e la loro storia, li riscatta dal male, dalla morte e dall'insensatezza, e li unisce tra loro in un solo corpo che sarà la sua Sposa nelle nozze escatologiche, divenendo "attualità di quell'azione".
Dorothy Day è stata una donna che ha creduto nell'Amore e che per questo ha donato tutta la sua vita ai poveri ed ai bisognosi, lavorando senza sosta nei sobborghi sporchi e bui di New York e di altre grandi città degli Stati Uniti. Insieme a Peter Maurin fonda il Catholic Worker ed apre case di accoglienza in tutto il paese. La sua è una vita fatta di momenti bui, di sofferenza e di una "lunga solitudine", che riesce a colmare solo nel suo incontro quotidiano con Dio. Socialista, anarchica e ribelle, vive la sua gioventù lontana dalla fede, ma sempre intenta a cercare di risolvere le innumerevoli problematiche sociali dell'America degli anni venti. Vive la dura esperienza dell'aborto e dell'abbandono e quando trova l'uomo della sua vita, dal quale ha una figlia, Tamara, rinuncia a questo grande amore per abbracciare "un amore più grande". Battezza sua figlia e poi anche lei aderisce alla fede cattolica. Catturata dalla grazia vivrà il resto dei suoi giorni per e con i poveri nella totale oblazione di se stessa.
Il presente volume raccoglie alcuni interventi tenuti da autorevoli esperti nel campo della formazione, durante il primo Corso di formazione teologico-pastorale per sacerdoti tenutosi alla Pontificia Università Lateranense, che ha avuto per titolo "Pastori dinanzi all'emergenza educativa". I vari relatori, dal loro specifico e peculiare punto di vista, hanno cercato di tracciare alcune linee sulla tematica per indicare a che punto è, e come si caratterizza tale urgenza educativa, per cominciare ad affrontare in maniera seria e serena una sfida che coinvolge tutti, singoli, famiglie, Chiesa e società che, specie in riferimento ai giovani e alle sfide educative che li riguarda, sembra in taluni casi occorrere in una vera e propria emergenza che interpella tutti. Un libro che non ha certamente la presunzione di esaurire la tematica o di proporre soluzioni facili e veloci e soprattutto definitive, ma che può essere un utile strumento di riflessione per chi opera nel delicato e affascinante ambito dell'educazione.
Il presente libro raccoglie interventi autorevoli di vescovi, religiosi e religiose, pronunciati durante il Convegno tenutosi alla Pontificia Università Lateranense organizzato per riflettere sull'Esortazione apostolica post sinodale scritta da Giovanni Paolo II nel 1996 circa la vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel mondo. Un testo magisteriale che ha parlato della vita consacrata in maniera così alta e illuminata come forse mai era accaduto prima nella storia della Chiesa e che proprio per questo rimane ancora oggi fondamentale per guidare il cammino di fedeltà e di rinnovamento degli Istituti di vita consacrata e delle Società di vita apostolica. Questo volume non è riservato solo a pochi studiosi, ma a tutti coloro che vogliono approcciarsi al tema della vita consacrata.
Di fronte al mistero del male e del peccato, la cui presenza nella vita dei fedeli e della comunità interpella con dolorose urgenze la coscienza personale e comunitaria, la Chiesa sente un rinnovato desiderio di dare risposte ogni volta più adeguate. La tesi che intendiamo sostenere è che la teoria penalistica extracanonica, che si riconosce negli ideali della giustizia riparativa e della mediazione, può offrire al diritto penale canonico, sia nella dimensione sostanziale come in quella processuale, un valido supporto.
Il libro raccoglie due testi di riflessione e di preghiera sulla Pasqua della nostra salvezza, è destinato a tutti coloro che vogliono approfondire questo tema così centrale della nostra fede. Il primo testo del P. Raniero Cantalamessa risponde a una domanda precisa: "Che cosa significa il rito della Pasqua?" e, in definitiva, anche a una seconda domanda, più esistenziale: "Che cosa significa per noi, oggi, 'fare Pasqua'?". Il secondo testo di S.E. Mons. Enrico dal Covolo è una puntuale lectio divina sugli episodi più importanti della Pasqua di Gesù: l'istituzione dell'Eucaristia, l'agonia nel Getsemani, la morte di croce, la risurrezione.
La relazione tra vita cristiana e salvezza è abbastanza scontata. È forse possibile vivere, semplicemente, senza una tale prospettiva' Nella Bibbia coesistono varie teologie della salvezza. Una prima differenza si potrebbe fare tra l'Antico e il Nuovo Testamento. Dentro i due stessi contesti si possono incontrare tanti tipi di salvezza, quante sono le culture teologiche dentro le quali essi si sviluppano. La presente ricerca è una indagine sui concetti di vita e di salvezza nella Bibbia. In entrambe le alleanze, Dio è sorgente primordiale di vita e roccia di salvezza. Per il Nuovo Testamento, tuttavia, è in Cristo che l'uomo riceve sia la vita sia la salvezza. Questa, in fondo, si riduce a un unico atto di Dio, anzi, a una persona, Cristo Gesù, che chiede di essere accolta nella fede, vissuta nell'amore, attesa nella speranza. Il testo è scaturito dal corso: "Vita cristiana in prospettiva soteriologia", tenuto in vari semestri al Pontificio Istituto Pastorale dell'Università Lateranense.
In questo breve saggio l'autore si propone un triplice obiettivo. Il primo riguarda la chiarificazione di alcuni termini andati arbitrariamente in disuso e che sviano dalla corretta conoscenza del fenomeno. Il secondo è quello di proporre un modello interpretativo della pedofilia che non tenga solo conto delle situazioni prossime agli eventi criminosi, ovvero quelle a ridosso dei fatti, bensì quelle remote, che non sembrano avere nulla a che fare con i gesti ed i comportamenti di chiara matrice patologica. Questi comportamenti entrati nello stile di vita di tutti vengono sottovalutati e tolgono al bambino la sana attenzione derivante da un?educazione serena ed equilibrata. Essi richiedono l'attenzione simultanea di tutti coloro i quali, a vario titolo, ruotano attorno al bambino ed alle sue necessità tra cui in primo luogo la protezione dalle insidie del mondo. Il terzo obiettivo è quello di indurre nel lettore un sano protagonismo che prenda il suo inizio da una revisione personale dello stile di vita, del proprio comportamento quotidiano e dei valori. In tal senso le sollecitazioni che provengono dal modello presentato in questo saggio miranti l'individuazione delle cause remote, si basano sull'assioma che tutti noi possiamo avere una qualche responsabilità, oppure possiamo dare un contributo determinante alla soluzione.
Il 1° gennaio 2009 è entrata in vigore la nuova legge sulle fonti del diritto dello SCV, n. LXXI, promulgata il 1° ottobre 2008 da Benedetto XVI: una riforma nel segno della continuità che sostituisce la precedente legge del 1929 e definisce l'architettura istituzionale del sistema giuridico vaticano in cui, accanto alle norme emanate dalle autorità dello Stato, trova applicazione diretta il diritto canonico, che è anzi il primo criterio interpretativo dell'intero ordinamento. La presente ricerca prende in considerazione il complessivo sistema delle fonti del diritto oggettivo applicabile, alla luce della riforma operata da Benedetto XVI con la promulgazione della legge n. LXXI del 2008, nell'ambito di un processo di adeguamento sistematico dell'ordinamento giuridico vaticano, cominciato qualche anno prima con l'emanazione della nuova legge fondamentale dello SCV del 26 novembre 2000. Il libro ha quindi l'utilità pratica di presentare in termini aggiornati la definizione di un sistema giuridico assolutamente peculiare, in cui concorrono fonti emanate direttamente dal legislatore vaticano e fonti eteronome che, per volontà sovrana, trovano applicazione nello SCV pur provenendo da altri ordinamenti giuridici.
Il testo raccoglie Frammenti di Grazia.