
"Se studiate il Medioevo vi accorgerete che è diverso da ciò che siamo, da ciò che l'Europa è oggi diventata. Avrete come l'impressione di fare un viaggio all'estero. Occorre non dimenticare che gli uomini e le donne di questo periodo sono i nostri antenati, che il Medioevo è stato un momento essenziale del nostro passato, e che quindi un viaggio nel Medioevo potrà darvi il duplice piacere di incontrare insieme l'altro e voi stessi." In un dialogo appassionato e partecipe con un gruppo di studenti francesi, Jacques Le Goff racconta alle nuove generazioni che cos'è stata veramente, 'l'età di mezzo' della storia occidentale. Età di lettura: da 11 anni.
Testimonianza della adesione a un ideale, espressione di una fede politica, modalità che conferma ed esalta il senso di appartenenza e comunione a un gruppo: il canto è una delle manifestazioni più significative di condivisione di un credo sociale. Cadenza lo svolgersi della politica, ne sottolinea gli eventi principali, ne accompagna l'evoluzione. Se è uno dei segnali più significativi della partecipazione della gente comune, il canto risulta un documento utile per capire la storia. Il libro, con un'ampia antologia di brani, racconta una storia d'Italia inedita, dal Risorgimento a oggi, attraverso la colonna sonora dei canti di protesta.
La modernizzazione è la più prolifica e meno controllata linea di produzione di rifiuti e di esseri umani di scarto. La sua diffusione globale ha sprigionato e messo in moto quantità enormi e sempre crescenti di persone private dei loro modi e mezzi di sopravvivenza. I reietti, i rifugiati, gli sfollati, i richiedenti asilo sono i rifiuti della globalizzazione. Ma non sono i soli rifiuti: vi sono anche le scorie che hanno accompagnato fin dall'inizio la produzione. Zygmunt Bauman è uno dei più noti e influenti pensatori al mondo. Professore emerito di Sociologia nelle Università di Leeds e Varsavia.
Il liberty, il futurismo, l'art déco, il fascismo, il razionalismo, lo stile Olivetti, il neo-storico, l'high tech, il minimalismo, il radical design, fino all'era informatica: Renato De Fusco traccia la complessa evoluzione del design nel nostro paese privilegiando le continuità formali che la caratterizzano, piuttosto che la pura successione cronologica da cui è scandita Questo volume approfondisce le peculiarità proprie di una nazione come l'Italia dove mancano, o sono mancati, solidi riferimenti come risorse, grandi imprese industriali, vasta committenza: un contesto produttivo-commerciale che ha inevitabilmente influenzato la vivacissima parabola artistico-culturale del nostro design.
Da garanti del nuovo ordine democratico, costruito dopo la tempesta della guerra e i vent'anni di dittatura fascista, i partiti hanno svolto a lungo una funzione cardine, fino a identificarsi con lo stesso Stato e ad accreditare un'equazione distorta, come estrema difesa di un ceto politico sempre più delegittimato: democrazia uguale regime partitico. Con la fine della prima Repubblica, la nascita di nuovi soggetti politici e l'affermarsi del bipolarismo, inizia in Italia una fase di transizione complessa e ancora incompiuta. La cesura intervenuta nei primi anni Novanta impone una rilettura dell'intera parabola dei partiti, per spiegare le ragioni del loro dissolvimento, le loro identità e le loro culture in una scena politica profondamente cambiata, così come profondamente cambiata è la cornice internazionale alla quale per mezzo secolo il vecchio sistema ha fatto riferimento.
L'India è il secondo paese più popoloso del pianeta, è la più grande democrazia del mondo, ha un'antica e complessa civiltà e, nonostante persistenti problemi di povertà e di analfabetismo, ha un'economia che, trainata da settori di punta quali l'industria del software, si è sviluppata a ritmi vertiginosi. Tuttavia, troppo spesso, l'India continua a essere percepita come il paese dei santoni, delle carestie e delle vacche sacre, e la sua società come statica e con un economia ristagnante. La "Storia dell'India" di Torri, sulla base di una documentazione amplia e aggiornata, mette radicalmente in discussione questi stereotipi. Nelle sue pagine, la millenaria storia indiana si rivela come quella di una società caratterizzata, fin dai tempi più antichi, da continui processi di mutamento, frutto di vivaci rapporti culturali e commerciali con il resto del mondo. Ne emerge la vera identità dell'India, paese immenso, rutilante, contradditorio, dinamico e feroce. La narrazione, che inizia con la creazione dei primi insediamenti umani stabili (ca. 7000 a.C.), si conclude al giorno d'oggi.
"I discorsi e le risposte di Shri Ramana Maharshi sono tanto semplici quanto ispirati. Per questa ragione trasmettono all'uomo contemporaneo l'antico messaggio dell'India in una forma per lui più accessibile dei trattati scolastici del Vedanta e dello yoga, con la loro stilizzazione ricca di premesse e attenta a custodire il mistero, che si esprime in enigmatiche formulazioni, concise e icastiche, e in commentari felicementepolemici. È ancora una volta l'antico messaggio dell'India, lo stesso di duemilacinquecento anni fa quando il Buddha mise in movimento la miracolosa 'Ruota della Legge' che, simile al Sole, gira intornoalla Terra e la illumina il messaggio del tempo degli antichi veggenti, di molto precedente la comparsa del Buddha. È il messaggio che invita a scansare il piacere perché transitorio e perciò doloroso, e a fuggire la sofferenza perché è dolore; che invita a superare l'Io, a congedarsi dall'illusorietà del mondo, a diventare un vittorioso, uno che possiede la conoscenza salvatrice e redentrice perché divenuto cosciente dell'Assoluto, il quale costituisce la nostra più profonda e vera natura e l'unica vera realtà del mondo." Heinrich Zimmer
"Le acque salgono dal mare in forma di nuvole, scrosciano giù in basso come pioggia e si affrettano nei fiumi a tornare di nuovo nel mare; nulla le può trattenere dal fare ritorno alla loro origine. Così nasce da te l'anima individuale e non può essere trattenuta dall'unirsi di nuovo a te, anche se sul cammino verso di te deve ruotare in molti vortici. L'uccello si alza in volo da terra e si lancia nel cielo, ma in nessun luogo, nell'aria, trova dove potersi fermare: così deve tornare sulla terra. Tutti perciò devono ritrovare la via del ritorno, e quando la loro anima ritrova la strada verso la propria origine, sprofonda in te e sboccia in te, oh 'monte Aurora', tu mare di beatitudine!" Shrî Ramana Maharshi
È opinione comune che il mondo appaia come lo vediamo semplicemente perché è così. Al contrario, la realtà che ci sta davanti è, per intero, una costruzione del nostro cervello. In pagine sorprendenti e curiose, Paola Bressan svela i complessi fondamenti scientifici dei piccoli misteri che costellano la nostra vita quotidiana. Scopriremo come costruiamo il mondo e perché lo costruiamo in questo modo, a partire dalla catena di eventi che precede la percezione visiva, via via fino ai colori, alla tridimensionalità e alla ragione per cui alcune cose ci appaiono in movimento. No, la risposta non è perché sono in movimento.
Dagli altari alla polvere, dalla monarchia dei padri alla monarchia dei figli. La parabola del potere paterno ha toccato oggi il suo minimo. È un dato ormai acquisito che la patria potestà sia 'politicamente scorretta: millenni di progettazione ed elaborazione culturale sono stati azzerati negli ultimi duecento anni e il 'padre di famiglia' appare definitivamente il fossile di un'altra epoca. I nuovi padri subiscono - soprattutto se separati discriminazioni e svantaggi, eredità paradossale e coatta della tirannide esercitata per millenni dai loro antichi predecessori. Ai presunti diritti del padre sono anteposti gli inalienabili diritti del figlio. In un saggio di ampio respiro, Marco Cavina traccia la storia plurisecolare della costruzione e del progressivo smantellamento di un mito fondante dell'uomo in società: il padre come colonna dell'ordine domestico e sociale; il padre come referente del potere politico e religioso; il padre come veicolo della tradizione e dell'esperienza fra le diverse generazioni.