"L'ultima volta che sono venuto a Praga, caro signore, ci sono arrivato per dimenticare. Praga è una città talmente gravida di personalità e vicende da raccontare, che non ne conosco una migliore per scordarsi le proprie". E di vicende, Luca Ragagnin, in questo volume, ne infila decine e decine, attingendo alla letteratura e alla poesia di un paese, l'ex Cecoslovacchia, che nella sua piccola estensione geografica è riuscito a produrre una messe abbondante e importante di autori. Ragagnin ne ha scelti 53: li ha introdotti, antologizzati e cucinati, creando per ognuno di loro, con la sua penna agrodolce e tragicomica, una ricetta per il palato e per la memoria.
Morti ammazzati, chiacchiere fra donne, segreti di famiglia, passioni inconfessabili, atti puri e impuri, prosa e poesia ma soprattutto tanto gusto e tanti sapori si trovano nei film di Pedro Almodovar. Con tutte le ricette tratte dai suoi film.
Questo saggio sul Decameron propone una serie di ricette della tradizione fiorentina e talvolta, a seconda dello sfondo narrativo, anche di altri luoghi (Piemonte, Romagna, Borgogna) collegate alle novelle; ma intende anche stimolare alla lettura del capolavoro di Boccaccio, forse più famoso che frequentato. Esso è presente nelle biblioteche degli italiani, ma si ignora quanti lo abbiano letto tutto intero, andando oltre le novelle incontrate per dovere scolastico. E allora questo libretto vorrebbe indurre il lettore di, oggi a riprendere in mano l'opera che, come i veri "classici", è sempre attuale, perché rappresenta realisticamente il mondo degli uomini; narra una serie di vicende di volta in volta leggere o tragiche, avventurose o quotidiane, appassionate o ironiche, tenere o crudeli; crea personaggi che si affollano intorno a noi e ci somigliano, in quanto tesi (come sempre e dovunque gli esseri umani) alla ricerca della felicità. I passi inseriti mostrano come le difficoltà legate alla lingua trecentesca siano superabili e abbiano il loro premio nella scoperta di un mondo piacevole e cordiale, libero e disinibito, nell'incontro festoso con individui di ogni genere, ambiente e livello sociale, ciascuno a suo modo espressione della bonaria e sorridente umanità del narratore.
Nel Messico dei primi del Novencento fiorisce la storia d'amore di Tita e Pedro. Ma a loro un'assurda tradizione di famiglia impedisce di unirsi in matrimonio. Una vicenda d'amore e di morte nella folle cornice della rivoluzione di Pancho Villa.
Indirizzato ai gourmet più curiosi e attenti alle novità, e a tutti gli appasionati di fantascienza, questo piccolo volume ci accompagna a bordo della più famosa astronave del futuro: L'Enterprise.
Il libro è un percorso attraverso le opere di Giovanni Arpino alla ricerca di sapori, profumi, sollecitazioni sensoriali. La Langa appare gloriosa nel trionfo dei colori e delle portate che l'hanno resa famosa nel modo. Torino si confonde con i suoi caffé e gusti dolci. Queste atmosfere, legate alla campagna e alla città sono per Arpino linfa per le sue storie e i suoi personaggi che assaggiano, gustano, si inebriano di portate succulenti,"Cibo da re", si può ben dire. L'autrice scandaglia romanzi, racconti, fiabe, articoli dello scrittore alla ricerca del gusto e del profumo del cibo, "assaggia" metaforicamente le storie, secondo un percorso mentale, che rende il cibo elemento importante ai fini dell'intreccio.