L'edizione delle componenti testuali dell'Antifonario dell'Archivio Capitolare san Rufino in Assisi (codex 5). Questo testo desidera colmare una lacuna nella pubblicazione delle fonti liturgiche del XIII secolo. Evidenzia, inoltre, il ruolo dei Frati Minori nello sviluppo e divulgazione della liturgia Secundum usum Curiae Romanae.
"La Chiesa non ha soluzioni tecniche da offrire e non pretende minimamente d'intromettersi nella politica degli Stati. Ha però una missione di verità da compiere, in ogni tempo ed evenienza, per una società a misura dell'uomo, della sua dignità, della sua vocazione. Senza verità si cade in una visione empiristica e scettica della vita, incapace di elevarsi sulla prassi, perché non interessata a cogliere i valori - talora nemmeno i significati - con cui giudicarla e orientarla. La fedeltà all'uomo esige la fedeltà alla verità che, sola, è garanzia di libertà e della possibilità di uno sviluppo umano integrale. Per questo la Chiesa la ricerca, l'annunzia instancabilmente e la riconosce ovunque essa si palesi. Questa missione di verità è per la Chiesa irrinunciabile. La sua dottrina sociale è momento singolare di questo annuncio: essa è servizio alla verità che libera. Aperta alla verità, da qualsiasi sapere provenga, la dottrina sociale della Chiesa l'accoglie, compone in unità i frammenti in cui spesso la ritrova, e la media nel vissuto sempre nuovo della società degli uomini e dei popoli". (Dall'Introduzione).
Nel presente volume viene descritto lo stile di vita che un sacerdote dovrebbe tenere in modo da essere considerato un esempio per ogni cristiano. In particolare il curatore, sacerdote rogazionista e già autore di numerosi libri di preghiera e catechesi, porta come modello il Curato d'Ars, San Giovanni Maria Vianney, affinché possa suggerire ai sacerdoti di oggi un nuovo stile che, per quanto possibile, riproduca le qualità di Cristo buon pastore, un autentico stile sacerdotale.
La lettera con cui Bendetto XVI indice un anno sacerdotale straordinario per il 2009-2010 in occasione dell'anniversario della morte del Santo Curato d'Ars.
Esercizi spirituali con Benedetto XVI in occasione della preparazione alla Pasqua.
Riflessioni di Benedetto XVI sul sacerdozio. Uno strumento utile per conoscere il pensiero del papa in occasione dell'Anno Sacerdotale.
Prefatio cantatur vel dicitur a solo sacerdote celebrante principali; Smlctus vero ab omnibus concelebrantibus una cum populo et schola cantatur vel recitatur (Inst. gen. Miss. Rom., 216).
Sanctus expleto, sacerdotes concelebrantes Precem eucharisticam modo infra descripto prosequuntur. Solus celebrans pnnclpalis gestus facit, nisi aliter notetur (ib., 217).
Partes qua~ ab omnibus concelebrantibus simul proferuntur, et praesertim consecrationis verba, quae exprimere omnes tenentur, in recitatione ita dicendae sunt, ut eas concelebrantes subnnssa voce proferant et vox celebrantis prmclpalis clare audiatur. Hac ratione verba a populo facilius percipiuntur (il)., 218).
Partes quae in cantu proferri possunt, in appendice ponuntur, p. 48.
Atti del Convegno Internazionale promosso dall'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum". " Testo a cura di Pedro Barrayon e Thomas D. Williams.
Volume riccamente illustrato della serie di catechesi di Benedetto XVI sull'Apostolo Paolo. Le Catechesi di Benedetto XVI durante le udienze generali del mercoledì, dedicate alla figura dell'apostolo Paolo, raccolte in volume illustrato.
Il volume raccoglie gli atti della Conferenza Internazionale sull'educazione interculturale e il pluralismo religioso, organizzata dalla Congregazione per l'Educazione Cattolica e dall'Associazione Cattolica Internazionale degli Istituti di Scienze dell'educazione (FIUC-ACISE), tenutasi nei giorni 27 e 28 marzo 2008 a Roma. I contributi dei relatori intervenuti alla conferenza si focalizzano in particolare su due aspetti, quello dell'elaborazione di progetti educativi e quello della formazione e aggiornamento degli educatori. Dai loro interventi si evince che i progetti educativi interculturali devono tendere oltre la semplice accoglienza o valorizzazione delle differenze, per poi arrivare all'educazione delle persone sulla base di nozioni che hanno il diritto di conoscere tutti coloro che vivono l'esperienza dell'apprendimento. Ciò richiede che la formazione degli educatori sappia rendere interdipendente la competenza professionale e la personalità dell'educatore stesso.