
La storia dei saggi qui raccolti si svolge tra 1982 e 1998: è una storia tutta dedicata all’universo figurativo di Bisanzio interpretato dal punto di vista dell’iconografia e dell’iconologia. L’autrice individua e analizza, in modo sottile ed avvincente, le strategie messe in atto nell’Impero d’Oriente sia per dare espressione monumentale alla legittimazione e all’esaltazione del basileus sia per illustrare i testi del Vecchio e Nuovo Testamento nei preziosi manoscritti miniati a Costantinopoli e nei centri del Mediterraneo orientale. Il volume indaga magistralmente le modalità visuali e le motivazioni ideologico-religiose che, lungo il millennio bizantino, hanno connotato la sfera del potere e della fede nell’altra metà del mondo medievale.
Nella concezione corrente, purtroppo anche in ambito sanitario, la sessualità viene considerata inerente a un funzionamento fisiologico, così come si considera il funzionamento di altri organi corporei. Si ha così del sesso una visione meccanicistica e medievistica. La sessualità non dà emozioni, ma è un'emozione, neurale, con più visibili effetti somatici. Come tale è regolata da come il cervello di un individuo ha imparato a funzionare nelle relazioni dei primi suoi anni di vita con gli adulti che si occuparono di lui: è pertanto un'organizzazione neurale individuale, acquisita in modo diffìcilmente modificabile. Da un'adeguata considerazione scientifica discende una valutazione di ogni forma di sessualità assai differente da quella oggi prevalente con le relative ricadute sul piano sociale, giuridico, morale, pedagogico.
Questo libro cerca di colmare una lacuna nella bibliografia lucreziana ed epicurea. I contenuti rivoluzionari della filosofia del Giardino e del de rerum natura, che sostenevano l’indifferenza degli dei, la composizione atomistica del cosmo e l’infinità dei mondi, entrarono nel vivo del dibattito consumatosi tra Riforma protestante e Controriforma cattolica. Gli ingegni più vivaci di quel tempo conobbero non solo il Maestro ellenistico, ma anche l’autore della latinità, Lucrezio, che era considerato un modello di stile e un fisico della natura. Accolto nella formazione superiore dei discenti, il suo nome ricorre nelle opere esegetiche, teologiche e cosmologiche, ma non sempre in maniera prevedibile.
La ricerca affrontata nel libro nasce dall’esigenza di aumentare l’impatto delle politiche regionali nei confronti delle persone con disabilità per migliorarne il benessere individuale, quello delle famiglie e della collettività, e ottenere così un’inclusione più duratura e partecipata. Questo processo segue un impianto teorico e d’intervento in grado di cogliere la multidimensionalità e la dinamicità che caratterizzano il benessere e il ben diventare delle persone con disabilità, impianto innovativo rispetto ai presenti modelli teorici di riferimento negli studi sulla disabilità. Questo libro è orientato a un preciso approccio teo rico: quello delle capability, elaborato dal Premio Nobel per l’economia Amartya Sen e portato avanti da sempre più numerosi studiosi internazionali. Gli autori non solo recepiscono le formulazioni più consolidate di tale approccio ma, sulla scorta dei problemi incontrati nella ricerca, hanno rielaborato ed esteso vari aspetti di quella teoria quali le relazioni di prossimità e le capability collettive.
Dopo decenni di subalternità culturale agli altri linguaggi audiovisivi, la serialità televisiva ha conquistato l’attenzione di spettatori, professionisti e studiosi della comunicazione proponendo universi immaginari estremamente innovativi nei contenuti e nelle forme. Operando in profondità sul tempo del consumo e sulla stessa struttura dei processi di affabulazione, le nuove tv-series (da E.R. a C.S.I., da Dr. House a Lost, da Sex and the City a Prison Break) superano il cinema nella capacità di aderire ai profili identitari del pubblico, restituendone aspettative e inquietudini. I saggi contenuti in questo volume indagano le trasformazioni della fiction televisiva nell’epoca del web e nel crepuscolo dei tradizionali modelli di serialità.
L’autore di questa raccolta di brevi storie di bambini, particolarmente attento alla lezione di Wittgenstein delle Ricerche Filosofiche, mette continuamente alla prova il linguaggio nel suo uso e nei suoi limiti. Inventare una nuova parola e provare ad usarla, cambiare nome agli oggetti, estendere l’uso di una parola in modo provocatorio per vedere l’effetto che fa: questi e altri “giochi” fanno da trama ai racconti, ognuno accompagnato da suggerimenti metodologici per l’insegnante.
Le nuove tecnologie digitali stanno trasformando il campo artistico dello spettacolo: mutano le tecniche, i tempi, le immagini stesse. Questo libro esplora il mondo delle arti digitali e ne svela i meccanismi tecnico-materiali di produzione e le forme di ricezione, intrecciando il presente con il passato in esempi concreti che attraversano la scena teatrale, cinematografica e video artistica. Fondato su esperienze laboratoriali di ricerca e insegnamento il volume fornisce gli elementi di base per quanti intendano avvicinarsi alla teoria e alla pratica della produzione artistica digitale.
Negli ultimi dodici anni, a partire dalla riforma degli ordinamenti didattici, il quadro politico e normativo del sistema d’istruzione superiore italiano è stato caratterizzato da un processo di cambiamento che culmina in questi mesi con il progetto di trasformazione del meccanismo di reclutamento e carriere del personale docente unito a quello del governo delle università. Questo articolato processo di trasformazione è stato monitorato da un progetto internazionale che ha operato per 4 anni in sei atenei italiani, con verifiche ad opera di esperti internazionali e confronti col mondo accademico europeo. Grazie a questo monitoraggio – che qui viene presentato – è stato possibile mettere a confronto la realizzazione del “processo di Bologna” nelle stesse sei università in esame con l’evoluzione in atto nei principali sistemi universitari europei. Al tema della governance, sia a livello italiano che europeo, è stata poi dedicata un’ulteriore ricerca della quale si forniscono qui i principali risultati. Un simile complesso di trasformazioni suggerisce una serie di riflessioni sulle nuove finalità dell’università nella società contemporanea.
Transazioni economiche, flussi informativi, scambi culturali e connessioni emotive: lungo le autostrade del cyberspazio scorrono fiumi ininterrotti di byte che sono la matematizzazione del nostro ritmo vitale. Le tecnologie digitali stanno cambiando l’organizzazione della società e l’immagine che l’uomo ha di sé e della realtà. Se tutto avverrà secondo le attuali prospezioni si aprirà un’epoca di radicali novità nel nostro modo di essere al mondo e di relazionarci. Ne risulteranno potenziate non solo le modalità del comunicare, ma anche quelle dell’agire personale e sociale. Identità, informazione, privacy, virtualità: con un approccio transdisciplinare che non rinuncia al rigore metodologico gli autori tratteggiano i contesti odierni e prefigurano gli scenari futuri della postumanità.