I teologi parlanjo del corpo di Cristo, ma pensano alla chiesa o all'eucarestia, e hanno dimenticato la carne di Cristo. I biblisti insistono sulla parola di Dio, ma limitano l'attualità di Gesù al piano del discorso. I cristiani, invece, confessano la Parola che si è incarnata in Gesù di Nazaret, e incarnata per sempre.
La carne di Cristo è una introduzione ai modi della presenza sensibile del Ristoro nell'immaginazione della chiesa. Attraverso testi poco noti e figure insolite, queste pagine intendono riaprire una via smarrita dai moderni.
Recuperare un tesoro nascosto fra i ruderi può contribuire a dare un senso rinnovato all'identità cristiana in un tempo di crisi.
"Ci sono dei poliziotti falliti, degli uomini politici falliti, dei generali falliti, arredatori, ingegneri, conducenti di autobus, editors, agenti letterari, uomini d'affari, impagliatori falliti. Ci sono anche degli insegnanti di creative writing falliti e disillusi, come ci sono scrittori falliti e disillusi. John Gardner non era né l'uno né l'altro, e le ragioni di ciò vanno trovate in questo splendido libro."
Premessa di Davide Rondoni
Introduzione di Raymond Carver
GLI AUTORI
John Champlin Gardner Jr. (Batavia, 1933 – Susquehanna, 1982) è stato uno scrittore e insegnante statunitense. È stata una figura popolare e controversa fino alla morte prematura in un incidente motociclistico all'età di 49 anni
Perché Gesù Cristo mi appare sempre più come un nodo decisivo della mia esistenza, la pietra dello scandalo che diventa pietra angolare, la rottura della linearità del tempo con l’improvvisa irruzione dell’impensato? Ripercorrendo gli strati della mia vita, in questo Incontro con Gesù ho vissuto un’esperienza che non può trovare risposte né sul terreno della filosofia speculativa, né su quello della teologia e della mistica, poiché la domanda su chi sia Gesù non è mai pienamente colmabile.
La storia umana non può essere "salvata" - nel senso della compresione del significato di ciò che accade - senza che il divino innervi intimamente le vicende terrene degli uomini e delle donne in carne ed ossa. Ecco perchè sono stata affettivamente colpito dal Vangelo di Gesù Cristo. La nascita di Cristo è, infatti, una rottura epocale rispetto al tradizionale modo di vedere il rapporto tra divino e umano: il Verbo incarnato, figlio dell'uomo e figlio di Dio, nato da donna, con una maternità affettiva, rappresenta una novità assoluta nel grande dramma della storia umana.
Prefazione di Francesco Ventorino
GLI AUTORI
PIETRO BARCELLONA (Catania, 1936) è docente di Filosofia del Diritto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Catania. È stato membro del Consiglio Superiore della Magistratura e in seguito deputato e membro della Commissione giustizia della Camera. È autore di molte pubblicazioni.
Pasqua bassa del 1989 tra Arcevia e Urbino. Il protagonista, alle prese con la propria passione imperfetta – una sorta di gelosia non del tutto vissuta – sperimenta la propria educazione sentimentale come affetto per i luoghi, per una comunità e una famiglia in cui è incapace di radicarsi senza riserve, pur subendone il fascino. In Racconto di primavera, libro “indocile, sospeso e allarmato” (Walter Pedullà), i luoghi della memoria si fanno attualità di una crisi ormai manifesta: comunismo e identità religiosa, infatti, sembrano essere sul punto di dissolversi per sempre, e le pagine si popolano di figure vivide, colme di una tenerezza infantile e caparbia: Guerrino, Mira, Titti, Ghiga, Gaia… In questo mondo imperfetto e irraggiungibile ogni tradizione pare svanire nell’ultima data concessa, quella dell’89, dove è la storia stessa a gettarsi in una dimensione di euforica impossibilità. Nelle pagine si apre a tratti un varco, un’eco, una redenzione o solo una nostalgia, poi quando prendono corpo le voci delle bambine e degli alberi, la primavera si incarna finalmente nel mito come una ferita e una possibilità di salvezza.
GLI AUTORI
Leonardo Bonetti è nato a Roma nel 1963. Autore e compositore, Racconto d’inverno, oltre ad essere il suo primo romanzo, è anche una lunga suite musicale (ARPIA, Racconto d’inverno, Musea Records, 2009).
"Va constatato il fatto che il vero santo con la grandezza della sua anima si spinge ben oltre lo spazio della propria Chiesa, precisamente come Johann Sebastian Bach con la sua musica varca i confini del luteranesimo ed è capace di afferrare nelle sue spire sonore anche coloro che non appartengono alla confessione protestante.
Il vero santo è comprensibile a tutta la cristianità".
Walter Nigg
Superando le definizioni tradizionali di Controriforma e Riforma cattolica, Bireley guarda il cattolicesimo degli anni 1450-1700 da un'angolatura originale o almeno non convenzionale. Si tratta di un cattolicesimo modellato dai profondi cambiamenti della prima età moderna e desideroso di rispondere creativamente alle sfide della modernità: il Rinascimento, lo sviluppo economico e i disordini sociali, la Riforma cattolica, la formazione degli Stati, il colonialismo europeo. Con approcci diversi - politico, sociale, religioso e culturale - l'autore dedica particolare attenzione ai metodi di evangelizzazione nel vecchio e nel nuovo mondo, all'educazione, all'attività degli ordini religiosi e allo sforzo di creare una nuova spiritualità per i cristiani sparsi nel mondo.
All'origine di questo volume ci sono quattordici lectiones divinar dedicate alla lettura integrale dell'Apocalisse di Giovanni. Il passaggio dal commento orale alla pagina scritta conserva l'urgenza della ricerca teologica e pastorale, che viene maturando nel contatto vivo tra la parola di Dio e la nostra vicenda umana, in tutte le sue dimensioni, teologali e storiche, mondane ed ecclesiali.
L'interesse per l'antichità cristiana e i Padri della Chiesa è andato crescendo dopo la prima edizione del "Dizionario patristico e di antichità cristiane" (=DPAC), che ha riscosso un isperato successo sia in italiano che nelle diverse traduzioni in altre lingue (spagnolo, inglese, francese e portoghese). La nuova edizione è frutto della continuata collaborazione tra l'Istituto Patristico Agostinianum di Roma e l'Editrice Marietti, che nel frattempo ha pubblicato i volumi IV e V della Patrologia.
L'opera colmava veramente un vuoto; ora dopo ventitrè anni dalla prima edizione gli editori hanno sentito l'esigenza non di una semplice ristampa, poco convincente in questo genere di opere, ma di qualcosa di diverso e di nuovo. Rispettando la stessa struttura e lo stesso taglio della prima edizione, si è proceduto a un radicale rifacimento.
L'aggiunta di "Nuovo" (=NDPAC) a questa edizione vuole indicare la continuità con l'opera precedente e l'intervento operato in profondità mediante una completa revisione del già esistente, con numerose aggiunte, non solo bibliografiche, di altri lemmi e con sostituzioni di alcuni con una nuova redazione da parte di un diverso autore oppure con rifacimenti di altri.
L'ambito coperto dal Dizionario si estende dal I secolo d.C. fino al termine dell'età patristica e all'affermarsi del cristianesimo di epoca più propriamente medievale: per l'Occidente fino a Beda (ca. 673-735) e per l'Oriente greco fino a Giovanni Damasceno (ca. 675- ca. 749). Per le altre aree cristiane (siriaca, copta, etiopica, georgiana e armena), in alcuni casi concreti, i criteri cronologici sono stati più elastici in ragione dell'evangelizzazione di tali aree e della particolare natura degli scritti e delle traduzioni in queste lingue.
Le voci che compongono il Dizionario sono state scelte con la preoccupazione di riflettere nello spettro più ampio possibile la ricchezza e la varietà di aspetti dell'epoca patristica. Esse includono personaggi, dottrine, correnti culturali, vicende storiche e dati geografici, elementi liturgici e di spiritualità, realizzazioni artistiche e testimonianze archeologiche.
I lemmi, disposti per ordine alfabetico, risultano facilmente reperibili.
Argomenti e temi di maggior rilievo hanno richiesto una suddivisione interna della singole voci, per permettere un approccio differenziato e una più celere utilizzazione.
Il Dizionario è diviso in tre volumi: il primo con le voci comprese nelle lettere A-E, il secondo con le voci comprese nelle lettere F-O, e infine il terzo con le voci comprese nelle lettere P-Z.
Il presente volume, che completa l'opera, contiene le tavole cronologiche e sinottiche dell'antichità cristiana e l'indice analitico di tutti e tre i volumi del Dizionario. E' inoltre arricchito da una carta delle principali sedi episcopali nel tardo antico, con il relativo indice dei luoghi.
La scelta di servirsi delle opere di Agostino per rileggere e criticare le tesi provenienti dalla tradizione peripatetica costituisce un tratto originale della riflessione filosofica di Teodorico di Freiberg (1240-1310), domenicano tedesco protagonista del dibattito accademico parigino di fine XIII secolo. Nelle sue opere le nozioni agostiniane di abditum mentis e imago Dei trovano spazio accanto alla noetica aristotelica, così come i richiami all’undicesimo libro delle Confessiones completano in modo atipico la definizione di tempo del quarto libro della Physica, documentando un modo di procedere del tutto innovativo che non fa di Agostino un semplice punto di riferimento strategico, bensì un vero interlocutore filosofico.
A partire da un’analisi puntuale delle citazioni e delle possibili contaminationes che ne contraddistinguono la ricezione negli scritti di Teodorico è possibile dunque tracciare un interessante quadro interpretativo del pensiero agostiniano, che costituisce un ineludibile punto di partenza per comprenderne la fortuna nella modernità.
Molti cristiani credono di individuare il nemico tra i libertini e i lussuriosi, ma i demoni sono piuttosto angeli che ignorano i piaceri della carne. Altri ancora reputano che il demonio si nasconda tra gli atei o gli agnostici, mentre - come ricorda san Giacomo - «i demoni credono e tremano»: non esiste un solo articolo di fede della cui verità essi dubitino! Per di più, essendo puri spiriti, spesso sono famelici di spiritualità. L'essere diabolico non è così lontano ed estraneo come ci si immagina. Questo libro non è un compendio di demonologia, ma una riflessione sulla logica del male, per poterlo riconoscere e combattere. Lo si consideri dunque alla stregua di un piccolo prontuario di battaglia in modo da imparare, come dice san Paolo, a «far pugilato, ma non come chi batte l'aria».