Jill Bolte Taylor ha trentasette anni, una laurea ad Harvard e un lavoro come neuroscienziata e ricercatrice universitaria quando, una mattina, un capillare esplode improvvisamente nell'emisfero sinistro del suo cervello provocandole un danno cerebrale esteso e devastante. Il suo percorso verso la completa guarigione è durato otto lunghissimi anni, nel corso dei quali ha potuto sperimentare la duplice veste di medico e paziente. E da questo insolito doppio ruolo ha ricavato spunti, consigli e suggerimenti terapeutici utili a chiunque sia rimasto vittima di un ictus o di un trauma cerebrale e a coloro che li curano e li circondano. Ma "La scoperta del giardino della mente" non è soltanto la cronaca dettagliata e diretta di una straordinaria ripresa fisica, è soprattutto la testimonianza di un'esperienza umana unica. Jill, infatti, non è più stata la stessa di prima: l'ictus, mettendo temporaneamente fuori gioco il preponderante e razionale emisfero sinistro, ha dato spazio alla creatività e alle sensazioni, emozioni e intuizioni proprie dell'emisfero destro; e oggi, pur continuando a occuparsi di ricerca, la neuroscienziata scrive, canta e realizza sculture in vetro colorato, felice di vivere e forte di una nuova pace interiore.
L'America si è innamorata di Amy Purdy quando questa incredibile donna con le gambe "bioniche" è riuscita ad arrivare in finale nella 18a edizione di "Dancing with the Stars", versione Usa di "Ballando con le stelle", con il suo partner Derek Hough. Ma ciò che il pubblico ha visto è solo una parte delle vicende che l'hanno segnata. Per la prima volta Amy ripercorre i momenti cruciali della sua esistenza e rivela l'intensa e commovente storia del risveglio spirituale vissuto in seguito a un'improvvisa e gravissima malattia, a causa della quale ha dovuto subire l'amputazione di entrambe le gambe. Appena diciannovenne, Amy contrae una rara forma di meningite batterica che concede meno del due per cento di probabilità di sopravvivenza. Sospesa tra la vita e la morte, ha una visione nella quale alcune persone le dicono: "Puoi venire con noi, oppure restare. Non importa cosa accadrà: alla fine tutto avrà un senso". Amy si rende conto che deve fare una scelta. E decide di scegliere la vita. Nonostante la prognosi infausta, Amy dimostra una straordinaria vitalità e determinazione, che la porteranno a superare enormi difficoltà. E non solo tornerà a camminare, ma riuscirà a realizzarsi nella vita perseguendo i propri sogni, come quello di vincere una medaglia nello snowboard cross alle Paralimpiadi di Sochi 2014.
Opera capitale del pensiero occidentale, il "De civitate Dei" di Agostino è stato scritto tra 413 e 426 d.C, per difendere il cristianesimo contro il paganesimo e per indicare la via della salvezza dell'uomo. Questo cofanetto presenta per la prima volta un monumento della fede e della filosofia in formato tascabile di altissimo livello scientifico. Tradotto e commentato da uno dei massimi studiosi di Agostino, il teologo gesuita Domenico Marafioti, il testo si presenta particolarmente adatto per un pubblico universitario ma non necessariamente di soli specialisti.
"Chi legge l'Antico Testamento con la mente disincantata e vi si avvicina con l'atteggiamento sereno che avrebbe verso qualsiasi libro scritto dall'umanità non ha alcuna difficoltà a cogliere l'evidenza dei fatti." Questo libro è il risultato di anni di studio, pubblicazioni e conferenze. Un cammino che Mauro Biglino ha iniziato come traduttore per le Edizioni San Paolo e che lo ha portato a sviluppare una lettura alternativa dell'Antico Testamento capace di suggerire ipotesi davvero rivoluzionarie. Il primo passo del suo metodo è quello del "fare finta che": se si "fa finta che" gli autori biblici abbiano voluto tramandare semplicemente fatti storici realmente accaduti, se si tolgono dalla Bibbia le interpretazioni metaforiche e teologiche che dogmi e abitudini culturali le hanno attribuito, e si applica una lettura laica e letterale, il quadro cambia in modo radicale. Ci si rende conto che la Bibbia non parla di Dio, né di alcunché di divino, ma di una storia tutta "fisica" che svela un'ipotesi dirompente sull'origine dell'essere umano sulla Terra. A supporto di questa tesi, l'autore porta una traduzione attenta dei testi: "Il Dio spirituale, trascendente, onnisciente e onnipotente non trova riscontro in nessuna parola presente nella lingua ebraica". Porta contributi forniti spontaneamente da altri studiosi.
Peccato che nessun cronista e nessun cameraman abbia potuto assistere in diretta all'evoluzione dell'Universo e della vita sulla Terra. Sarebbe stato il più grande reportage della storia. Ma oggi qualcosa del genere si può fare: tutte le conoscenze e le immagini che gli scienziati hanno accumulato possono essere rimontate insieme per diventare un grandioso film, un racconto straordinario del nostro passato. È proprio quello che cercherà di fare questo libro: osservare le concatenazioni degli eventi che hanno portato la nube di gas iniziale a trasformarsi in stelle, pianeti e poi in esseri viventi, e infine in esseri viventi intelligenti. Sarà un po' come seguire il racconto di un cronista che, dialogando con un immaginario interlocutore curioso, ripercorrerà questa fantastica storia, soffermandosi soprattutto sui passaggi cruciali, sui momenti di svolta che hanno modellato pian piano l'Universo e che hanno scandito il percorso della vita sulla Terra. Questo percorso, avvincente come una grande saga, sarà l'occasione per approfondire molte delle conoscenze scientifiche attualmente a nostra disposizione sugli argomenti più diversi: l'astronomia (il Big Bang, i buchi neri, la formazione dei pianeti e delle stelle, il destino dell'Universo...), la biologia (la cellula, il DNA, la teoria dell'evoluzione...), la storia della vita sulla Terra (i primi organismi viventi, i dinosauri, le estinzioni di massa...), lo sviluppo dell'uomo (dagli ominidi preistorici all'Homo sapiens).
Aysel ha sedici anni, una passione per la scienza e un sogno che coltiva con quotidiana dedizione: farla finita. Tutto ormai sembra convergere in quel buco nero che è diventata la sua vita: i compagni di classe che le parlano alle spalle, un lavoro deprimente, il delitto commesso da suo padre che ha segnato per sempre il suo destino. Aysel vorrebbe sparire dalla faccia della Terra, ma le manca il coraggio di farlo da sola. Per questo trascorre il tempo libero su "Dipartite serene", un sito di incontri per compagni... di suicidio. Roman, perseguitato da una tragedia familiare e da un segreto che vuole lasciarsi alle spalle, è il prescelto. Eppure, proprio nell'attimo in cui stanno per abbandonarla, la vita potrebbe mostrare il suo lato leggero, dolce e pieno. Età di lettura: da 13 anni.
"La Monarchia temporale, che chiamano 'Impero', è dunque il principato di uno solo e al di sopra di tutti, nel tempo ovvero in ciò e sopra di ciò che ha dimensione temporale. Ora intorno ad essa sorgono tre principali questioni: in primo luogo appunto sorge la questione, se essa sia necessaria al buono stato del mondo; in secondo luogo, se il popolo romano abbia rivendicato a sé di diritto l'ufficio di Monarca; e in terzo luogo, se l'autorità del Monarca dipenda da Dio immediatamente oppure da un ministro o vicario di Dio." È Dante stesso a porre le questioni dottrinali che intende affrontare nel suo trattato. Forme e lingua - il latino - sono quelle tradizionali della trattatistica; rivoluzionarie invece le tesi sostenute, quelle "intemptate veritates" che fanno della "Monarchia" l'"espressione dottrinale del problema del dualismo permanente e della tensione concorrenziale tra due poli, lo spirituale e il temporale". Si tratta di "un'opera che nella tradizione giuridico-politica europea condensa in modo originale, per rielaborarlo in chiave rivoluzionaria, un ampio retaggio d'idee e di dottrine", come afferma Diego Quaglioni, noto studioso di diritto medievale, cui si deve il commento.
C'è un rifugio segreto di Michelangelo nel cuore di Firenze, con le pareti decorate a carboncino. Un viaggio esaltante come una caccia al tesoro alla scoperta del doppiofondo misterioso dei luoghi che credevamo di conoscere. "Questo libro nasce da un'esperienza personale, fatta di chilometri, notti fuori casa e tanta passione. Un viaggio attraverso un'Italia meno conosciuta, un percorso di scoperta dove si pensava che da scoprire non ci fosse più nulla. Entreremo in tante città, e lo faremo da una porta meno conosciuta, quasi segreta. Una porta che magari molti hanno visto passando ma che a pochi è venuta l'idea di aprire e attraversare." Questo è un libro che solo Roberto Giacobbo poteva scrivere. Perché è stato personalmente in ogni luogo che racconta, si è calato in cunicoli in cui un uomo passa a malapena, si è fatto aprire cancelli che di solito rimangono sigillati, ha toccato carte, analizzato dipinti, aperto botole, intervistato vecchi custodi. Il risultato è uno scrigno fatto di tante piccole perle, che pagina dopo pagina ci rivelano un'immagine diversa e inaspettata dei luoghi che credevamo di conoscere. Come in una grande caccia al tesoro, scopriremo laghi sotto le metropoli, la leggenda di un fantasma in un famoso parco, documenti storici sul passaggio di oggetti volanti sconosciuti, tracce di ipotetiche Atlantidi, società segrete di giustizieri della notte, porte magiche, messaggi occulti, complotti, cripte piene di teschi, quadri fantasma, cannibali, miracoli, veggenti...
Che cosa accadde esattamente il 19 settembre 1980 alla base missilistica di Damascus, in Arkansas, nel silo sotterraneo che ospitava un Titan II a testata nucleare? Da cosa fu provocata la tremenda esplosione che, fortunatamente, costò la vita "solo" a un addetto alla manutenzione e il ferimento di una ventina di persone? Ma, soprattutto: fu quello l'unico caso in cui l'umanità rischiò di assistere a una nuova tragedia come quelle di Hiroshima e Nagasaki? In un racconto ricco di colpi di scena, episodi di straordinario eroismo e coincidenze sospette, Eric Schlosser fa la cronaca dell'incidente nucleare di Damascus e rivela come la combinazione di fallibilità umana e complessità tecnologica abbia messo più volte a repentaglio la vita del genere umano, ponendolo di fronte al drammatico e tuttora irrisolto dilemma: come utilizzare armi dal grandissimo potenziale distruttivo senza esserne a propria volta distrutti? E poi, come esercitare il pieno controllo di un arsenale atomico, garantendo che nessuna arma esploda per caso o in seguito a una procedura non autorizzata? Da pagine dense di dati, di fatti e di testimonianze personali emerge una terrificante realtà tenuta finora in gran parte segreta: lo sforzo immane di scienziati, politici e militari per scongiurare il pericolo che le armi nucleari potessero essere rubate o sabotate, ma anche le storie di piloti, comandanti di missili e semplici manutentori che hanno rischiato la vita per evitare ubn olocausto nucleare.
"Mi chiamo Claudia Digregorio. E da grande voglio camminare." Claudia ha 15 anni e vive a Santeramo, un paese in provincia di Bari. Da tre anni è costretta su una sedia a rotelle, gradualmente ha perso le forze in ogni muscolo del corpo e oggi respira soltanto grazie alla tracheotomia. Una notte di giugno del 2012, quella degli esami di terza media, l'ha colpita una malattia, forse genetica, alla quale però nessun medico al mondo è riuscito finora a dare un nome. Ma Claudia non si è arresa. E ha deciso di trasformare - con la caparbietà, le lacrime, l'ironia - la sua vita nella sua battaglia: tornare a essere una ragazza normale. Accanto a lei c'è suo padre Gaetano che, da quella notte in cui "sembrava che tutto fosse finito, i medici ci dissero che lei non sarebbe mai più stata la stessa", si è messo alla caccia della "bestia" che ha colpito sua figlia. Ma, soprattutto, ha deciso di dedicare la sua esistenza a Claudia. E siccome lei ha fortemente voluto frequentare la scuola, come tutte le ragazze della sua età, è proprio Gaetano che ogni mattina la accompagna. La porta fin dentro la classe, aspetta che si sistemi e poi torna nella sua vecchia jeep bianca, senza però metterla in moto. Sfoglia un giornale, ascolta la radio e aspetta che le lezioni finiscano. In officina non va quasi più. Dice: "Mi spiace, gli altri possono attendere. Io ho una cliente più importante. La serranda resta chiusa". Gaetano aspetta la figlia ogni giorno fuori della scuola perché può avere bisogno...