Quel maledetto giorno di settembre Rosanna Lambertucci intuisce che Alberto ha un problema molto serio e che non c'è nemmeno un minuto da perdere, nemmeno il tempo di aspettare l'ambulanza. Dopo poco arriverà la diagnosi: emorragia cerebrale. Ciò che Rosanna non può intuire è che la via crucis dell'ex marito non finirà lì... Durerà ancora due lunghi e durissimi anni, ma si rivelerà un'esperienza totalizzante di condivisione e tenerezza senza fine. In quel lungo periodo di malattia, come per miracolo, tutte le distanze fra i due scompariranno. Le parole che erano mancate nel loro matrimonio e soprattutto all'epoca della separazione, vent'anni prima, troveranno finalmente uno spazio di condivisione inaspettato e profondissimo. "E sono corsa da te" è il racconto vero e appassionante di una vicenda che, pur con il suo enorme carico di fatica e dolore, parla di amore e speranza. L'autrice di questo libro ha sospeso ogni impegno lavorativo per accudire, giorno dopo giorno, una delle persone più importanti della sua vita. Un impegno non dovuto, non scontato, che l'ha ripagata con una moneta spirituale di inestimabile valore. Fanno così centinaia di migliaia di persone che, in silenzio, lottando contro mille difficoltà, dedicano una parte della loro esistenza a sostenere un padre, una madre, un marito, una moglie, un compagno, un figlio. Questo libro si rivolge a loro perché contiene anche una serie di suggerimenti utili a chi si ritrova in quella situazione...
A volte il mal di testa ci arriva per tenere lontani istinti ed emozioni di cui abbiamo paura. Una carica aggressiva inespressa può essere all'origine dei nostri disturbi gastrici e la pressione alta è figlia di una tensione emotiva eccessiva. Il dolore alle ossa ci avverte che in noi ci sono dei "lavori in corso", un processo maturativo più contorto del previsto. La reazione allergica va considerata l'ultimo anello di una catena che inizia con un conflitto affettivo. Il prurito rappresenta un'insofferenza inconscia che emerge dal nostro mondo interiore... Dalla fine degli anni Settanta, insieme ad alcuni colleghi dell'Istituto Riza di Medicina Psicosomatica, fra cui lo psichiatra Raffaele Morelli, abbiamo sviluppato una lettura diversa della salute e delle malattie, trovandoci di fronte a una notevole diffidenza e chiusura da parte del mondo medico, ancora restio a comprendere una visione basata su una teoria olistica. A differenza della medicina tradizionale, per la quale un disturbo viene considerato frutto di cause organiche, pensiamo che una patologia si colleghi direttamente al carattere di un individuo, oppure al suo atteggiamento mentale, alle relazioni che instaura, al rapporto più o meno valido che ha con se stesso e con il proprio mondo emotivo. Questo libro prende spunto da quella lunga esperienza e punta a spiegare cosa si intenda per salute e malattia secondo una lettura psicosomatica. Proponendo, in modo semplice e pratico, un percorso di guarigione." (Vittorio Caprioglio)
Dopo "Il quadro mai dipinto", ecco i "Foto/grammi dell'anima", il primo libro di Massimo Bisotti, in una versione ampliata e riveduta dall'autore, impreziosita da dieci illustrazioni di Stefano Morri realizzate per l'occasione. Un libro che ha l'apparenza di una raccolta di fiabe contemporanee: "Il giardino dell'anima", "Il mare e la luna", "L'ombrellaio del tempo", "L'istrice solitario"... sospese tra le favole di Esopo e "Il Piccolo Principe", capaci di evocare e incantare, come solo la letteratura più grande e vera sa fare. Attraverso queste storie, in cui non sempre l'uomo è protagonista, impariamo l'importanza dell'umiltà e la fatica che ognuno di noi fa per diventare se stesso. Raccontando l'amore fra due note su un pentagramma o i bisticci che agitano i colori sulla tavolozza di un pittore, Massimo Bisotti ci parla di noi, dei nostri entusiasmi e dei nostri errori di felicità, che tanto spesso ci conducono lontano dal cammino previsto. Questo libro nasconde dentro di sé un piccolo miracolo: la capacità dell'autore di scavare dentro il suo cuore e raggiungere contemporaneamente quello del lettore, creando un contatto di anime che si mettono a nudo. Ancora una volta Bisotti riesce a stupire e a commuovere, mostrandoci un cammino di vita in cui sono deposti i giudizi e i pregiudizi, diretto al riconoscimento di quello che è più vero, profondo e necessario, dentro di noi e dentro chi incontriamo nel nostro percorso.
Nel cuore di una grande metropoli come Buenos Aires, il suo pastore, Jorge Mario Bergoglio, annuncia il Vangelo con lo spirito profetico dell'uomo di Dio che non ha paura di usare parole scomode e forti, perché vuol far sentire la novità profonda e la forza dell'amore che nasce dall'incontro con Cristo. Ancora una volta, nel leggere questi discorsi e omelie, si avverte chiara la sensazione che qui ci siano già tutta la tensione, la volontà e l'energia che sta ispirando ora il pontificato di Francesco. C'è la fede del pastore che prega per il suo popolo e si mette in cammino per portargli l'annuncio della salvezza, seguendo i passi di Gesù, lasciandosi guidare dallo Spirito e sempre invocando la materna protezione di Maria. C'è il senso della tradizione, delle radici della fede e dell'appartenenza cristiana, assieme alla consapevolezza di quanto costa "vivere nella verità", quando il demonio - padre della menzogna - è sempre in agguato per allontanare da essa. C'è la consapevolezza del sacrificio e della lotta permanente da ingaggiare contro le seduzioni dei mercanti di morte che rubano la speranza e la libertà, contro le distruttive illusioni di tanti paradisi artificiali, contro le tentazioni della superbia, della mondanità, dell'autosufficienza, l'onda lunga dell'illegalità, della violenza, della corruzione. C'è lo sconfinato paesaggio quotidiano dell'egoismo, dell'ingiustizia, dell'indifferenza, che si manifesta anche nei confronti del Creato e della sua custodia...
C'è una storia d'amore importante, durata un anno e osteggiata da tutti, il primo grande amore e la sua fine. Perché Antonio è nero e per i genitori di lei il ragazzo sbagliato. E poi c'è la famiglia di Antonio, gli amici, la scuola e altri attimi del cuore. Ci sono incontri, amori, momenti che fanno crescere, istanti indimenticabili. "Fuori piove, dentro pure, passo a prenderti?" è la vita di un ragazzo raccontata di getto, inseguendo le emozioni, passando da un'immagine all'altra. Pagine cariche di sentimento, frasi che colpiscono il cuore e destinate a essere scritte e riscritte. Un racconto fatto di momenti singoli, come singole canzoni, che insieme fanno la playlist di una vita.
"Tempo fa feci una promessa a Emilio Riva, dare voce al suo silenzio. Ma non ho fatto in tempo a mantenerla, è morto prima che potessi leggergli questo libro." Giovanna du Lac Capet è stata accanto a Emilio Riva, proprietario dell'ILVA, azienda siderurgica che comprende le acciaierie di Taranto, per più di quarant'anni. E per più di quarant'anni ha avuto la consapevolezza di vivere con un uomo tutto d'un pezzo, una persona a cui la vita non ha fatto sconti, e che doveva unicamente a se stessa, al proprio rigore e alla dedizione al lavoro l'"impero" che porta il suo nome. Nato a Milano da una famiglia non agiata. Inizia un'attività di compravendita di rottami e nel 1954 apre il suo primo stabilimento a Caronno Pertusella. Da quel momento, la sua attività conosce una continua espansione, con stabilimenti in Italia e all'estero. Incontra Giovanna in Eritrea, dove lei è cresciuta: quando l'opera di modernizzazione dell'Etiopia prevede che si avvii anche un imponente progetto siderurgico, Hailé Selassié sceglie di rivolgersi proprio a Emilio Riva, che per l'occasione si reca in Africa. Quello che leggiamo è il racconto di una donna innamorata e fiera del proprio compagno, ma anche di una persona che, a un certo punto della propria esistenza, è costretta a porsi una serie di difficili domande, tutte tese a tentare di dare una risposta all'unico vero dubbio: ha passato la sua vita accanto a un mostro da sbattere in prima pagina? Prefazione di Vittorio Feltri.
"Salvami! Salvami!" Nell'estate del 1859 una drammatica richiesta d'aiuto rompe il silenzio della clausura nel monastero di Sant'Ambrogio a Roma, luogo di culto che, situato a poca distanza dal Vaticano, ha accolto in più occasioni ospiti di riguardo e può vantare illustri protettori. La principessa Katharina di Hohenzollern, monaca proveniente da una famiglia di alto lignaggio e fervida religiosa, è convinta che, fra le mura del convento, qualcuno stia attentando alla sua vita, somministrandole a più riprese del veleno. La denuncia di Katharina al cugino, l'arcivescovo Hohenlohe-Schillingsfürst, non rimarrà inascoltata a lungo. Il tribunale dell'Inquisizione istruirà un processo nel corso del quale, mediante un accurato vaglio di numerose testimonianze, si finirà per andare ben oltre le aspettative dei giudici e verranno alla luce fatti a dir poco sconvolgenti: novizie vittime di abusi, padri confessori che somministrano benedizioni tramite baci assai poco casti, rapporti saffici, monache che sperimentano stati di estasi mistico-sessuale, misteriose sparizioni, accuse di affettata santità e venerazione di false reliquie. Eventi scandalosi protrattisi per decenni senza che nessuno, al di fuori di quel luogo sacro, ne fosse mai venuto a conoscenza. Nulla dell'"affare Sant'Ambrogio", visto il coinvolgimento nella vicenda di alti prelati, importanti teologi e del papa stesso, sarebbe dovuto trapelare e diventare di pubblico dominio...
"Terra degli uomini" "è un libro che narra di esperienze di volo, di viaggi sulla superficie terrestre, di persone incontrate, di riflessioni maturate" e dal quale emergono con tutta la loro "terrificante bellezza" cielo e mare, montagne e deserti: così scrive Anne Morrow Lindbergh, moglie del celebre trasvolatore dell'Atlantico e aviatrice lei stessa, del libro uscito nel 1939 in Francia e negli Stati Uniti. Tra le indimenticabili avventure vissute da Saint-Exupéry e qui narrate, il celebre incidente del 1935 nel deserto libico che ispirò "Il piccolo principe". "Il pilota e le potenze naturali" è il capitolo di "Terra degli uomini" che Saint-Exupéry scrisse per l'edizione americana del libro e che non fece in tempo a inserire nell'edizione francese: resoconto di un'avventura nei cieli della Patagonia devastati da un ciclone e ulteriore testimonianza di come la pratica del volo significhi un modo diverso di guardare la terra e di percepire il reale. Con uno scritto di Anne Morrow Lindbergh.
Roma si sveglia con la notizia di un omicidio atroce. Marta Luci, studentessa universitaria, è stata trovata morta dentro un ex ospedale psichiatrico abbandonato. L'assassino le ha squarciato la gola, ha messo il corpo a testa in giù e lo ha svuotato di tutto il sangue. I capelli sono intrisi di una sorta di balsamo. Sul ventre e sul petto alcuni tagli disegnano una croce rovesciata. Delle indagini viene incaricato un commissario specializzato in omicidi rituali. Ma sulle tracce dell'assassino si mette anche un giornalista, Mauro Colesani, inviato del settimanale "Cruel", crime magazine di grande successo diretto da uno psichiatra famoso e carismatico. Mauro gira su un motorino scassato, ha modi poco ortodossi, ma anche un grande talento. E un motivo speciale per scoprire la verità. Con questo libro Salvo Sottile trasforma in un thriller la sua conoscenza del mondo della cronaca nera, maturata anni di esperienza giornalistica. Ed è una redazione, descritta con assoluto realismo, a diventare il campo gravitazionale del male. Nessuno è al riparo dal sospetto, tutti credono di avere la verità in tasca. Qualcuno ha anche la presunzione di riconoscere il male, di poterlo sconfiggere. Ma come accade nei casi reali non esiste mai un colpevole certo né una sola verità. Semmai ce ne sono tante, tutte valide, tutte spendibili e tutte solide agli occhi della logica. Solide fino a che non arriva una verità più forte, si posa sull'ultima e fa crollare tutte le altre, come in un domino.
Che senso ha la vita? Che cosa significa incontrare Dio e fare esperienza del Suo amore? E ancora: chi era veramente Gesù? Quali sono gli eventi che dopo la Sua morte hanno portato alla nascita del cristianesimo? Perché l'amore è così importante per vivere? Che cosa sono la carità, la speranza, il perdono? Che cosa vuol dire credere? Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, nominato da papa Francesco Segretario Speciale del Sinodo sulla famiglia, in queste pagine affronta alcuni grandi quesiti che si pongono tanto i credenti quanto chi è ancora alla ricerca della fede, della gioia della preghiera e dell'esperienza dell'amore divino. Scritte sotto forma di lettere, con un linguaggio semplice nonostante la profondità dei temi trattati, le risposte a tali interrogativi ci mostrano come è possibile cercare il Dio della fede dei cristiani, un Dio innamorato della Sua creatura, dall'amore forte e sicuro, e insieme infinitamente capace di tenerezza. "Nate dal desiderio di comunicare il dono della fede, la gioia della preghiera e l'esperienza dell'amore divino a quanti ne siano in ricerca", ci spiega Bruno Forte "queste lettere vorrebbero parlare al tuo cuore. Non hanno la pretesa di spiegare tutto. Vorrebbero solo aiutarti a porti domande che contano e a pensare. Leggile come un messaggio di amicizia, una proposta per avvicinarti all'esperienza della fede nel Signore Gesù." Ma come si può arrivare a conoscere davvero questo Dio che è Amore? Mettendoci "in ascolto di Lui"...