«Il giovane Holden» lo rese famoso e oggetto delle attenzioni di milioni di ammiratori sparsi in tutto il globo. J. D. Salinger, tuttavia, rifuggì il successo mediatico e scelse di ritirarsi a vivere sulle colline del New Hampshire, rifiutandosi di rilasciare interviste, apparire in pubblico e dare notizie di sé, fino alla fine dei suoi giorni. Ma chi era davvero Salinger? Kenneth Slawenski ha ricostruito la storia mai raccontata di questa figura avvolta nel mistero, portando alla luce un ragazzo brillante e sarcastico, i dettagli della sua vita sentimentale e il tormentato ricordo della partecipazione alla seconda guerra mondiale.
Omar Gentile, "colonnello" di una formazione di estrema destra e Pietro Salis, conosciuto come "er Cattivo", boss indiscusso della criminalità del litorale romano: non hanno nulla in comune, né ideali, né obiettivi, né stile di vita. È un furto in banca da quaranta miliardi, realizzato a metà degli anni Ottanta, a segnare l'inizio di un sodalizio criminale tra i terroristi neri e i criminali di Ostia. E a dare il via a una catena di omicidi, attentati e ricatti che andrà avanti per più di un decennio, attraversando una delle fasi più drammatiche e sanguinose della storia italiana e della Capitale, funestata da una malavita spietata e aggressiva e dalla tragedia degli anni di piombo. Partendo da un reale fatto di cronaca, Antonio Del Greco e Massimo Lugli mettono in scena l'affascinante e violenta storia della "grande mala": la sua nascita, l'ascesa e il cambiamento di un gruppo criminale che ancora oggi domina incontrastato sulla scena di Ostia e di Roma.
Templari, libera muratoria, Fratellanza, Gran Loggia, Rosacroce: tanti sono i nomi attribuiti nei secoli a quella forma di associazione segreta nota ai più semplicemente come "massoneria". Ma chi c'è veramente dietro a questa forza occulta che sembra guidare i destini del mondo? Come è nata e con quali scopi? Chi sono stati i suoi massimi esponenti e chi ne fa parte ancora oggi? In Italia, in particolare, sembra che la storia nazionale si sia spesso intrecciata con quella delle logge segrete: dalle persecuzioni degli affiliati in epoca fascista alle deviazioni estreme della P2 di Licio Gelli, con le ombre del golpismo e delle stragi, mai del tutto cancellate; dagli interessi americani al potenziale abbraccio letale con esponenti delle forze dell'ordine e dei cosiddetti "servizi segreti deviati", fino ai pericolosi contatti con la malavita organizzata. Con interviste esclusive e materiale inedito, la giornalista d'inchiesta Antonella Beccaria va alla scoperta di un mondo spesso sconosciuto e inesplorato, per illuminare le molte zone d'ombra che ancora oggi si trovano attorno al fenomeno massonico.
Pietro Badoglio, Ugo Cavallero, Francesco Saverio Grazioli, e ancora Umberto di Savoia, Ettore Bastico e Carlo Favagrossa: chi erano i generali di Mussolini? Come si sono formati e che influenza hanno avuto sulle strategie militari e politiche del Duce? Questo libro ripercorre la carriera dei generali del regime, analizzandone con rigore storico le mosse vincenti, le operazioni riuscite, ma anche gli errori tattici e le cocenti sconfitte. Personaggi come Rodolfo Graziani o Giovanni Messe, figli di una realtà rurale meridionale, sono stati l'espressione più alta di come la prima guerra mondiale abbia mutato l'intero assetto gerarchico degli uomini in divisa, tanto da farli ascendere successivamente ai massimi gradi del Regio esercito. Il fascismo, con la sua capacità di aggregazione interclassista, ha contribuito a un processo già avviato, e in parte lo ha fatto proprio. Ereditando l'esperienza della trincea e di una generazione borghese che si sentiva scoraggiata e tradita, ha dato un nuovo impulso e senso al significato di essere comandanti. Non è quindi un caso se il primo governo Mussolini nobilitò il generalissimo Armando Diaz, facendolo ministro della Guerra. E pure la nomina di Pietro Badoglio a capo di Stato maggiore generale fu una delle ulteriori mosse di Mussolini per tenere sotto scacco le Forze armate e allo stesso tempo per definire la costruzione del tanto auspicato Stato totalitario.
Le origini dell'uomo moderno sono davvero così recenti? La teoria dell'evoluzione è così scientificamente documentata e inattaccabile? Una recente interpretazione archeologica condotta da due ricercatori dimostrerebbe il contrario. Secondo Michael A. Cremo e Richard L. Thompson, a dispetto delle più consolidate teorie scientifiche, le origini dell'uomo moderno non risalirebbero a 100.000 anni fa, ma a ben tre milioni di anni fa. I siti archeologici che producono tali evidenze, non solo sotto forma di reperti paleontologici, ma anche di manufatti, vengono dettagliatamente descritti e interpretati in questo saggio affascinante e provocatorio. L'intento divulgativo di questo studio non smorza tuttavia i toni di accusa contro il mondo scientifico, che secondo gli autori avrebbe ignorato e occultato le prove più scomode, con l'obiettivo di mantenere saldo lo "status quo" della teoria evolutiva. Ciò che emerge è che con ogni probabilità non è esistita un'evoluzione del genere umano dall'Australopiteco all'Homo Sapiens, ma che al contrario uomini e ominidi hanno da sempre coesistito sulla Terra e che quindi la teoria evoluzionista della vita sul nostro pianeta, su cui si basano le odierne scienze naturali, non hanno alcun fondamento certo. Introduzione di Graham Hancock.
La storia di Roma è la somma di tante storie epiche e memorabili, gesti disperati, eroici, spregiudicati, di protagonisti disposti a tutto pur di affermare la propria ambizione, ma anche il dominio sul mondo di una città capace di superare le più atroci disfatte e le difficoltà più estreme. Gli episodi accertati storicamente non sono meno straordinari di quelli prodotti dal mito, i protagonisti non meno passionali degli dèi che veneravano. Dalla cacciata dei re all’aggressione di Pirro, dalle Guerre puniche a quelle civili, da Cesare ad Augusto, passando attraverso le dinastie Giulio-claudia, Flavia, Antonina, fino alla crisi del III secolo, per arrivare alle innovazioni di Costantino e ai generalissimi barbarici dell’ultimo periodo: Andrea Frediani racconta, con voce da narratore, i momenti e i protagonisti cardine di un’epopea che ha prodotto eroi ed eventi meravigliosi, con una frequenza difficilmente riscontrabile in altre epoche.
Un autore da 1 milione di copie
Da Romolo a Cesare, da Augusto a Costantino
Epica, memorabile, senza eguali
La storia diventa leggenda
«Frediani è un grande narratore di Roma antica.»
Corrado Augias
«Andrea Frediani accompagna i lettori a conoscere una civiltà straordinaria. Senza perdersi in luoghi comuni e tenendo fede alla correttezza della ricostruzione storica.»
Il Venerdì di Repubblica
Tra i grandi momenti raccontati:
• 753 A.C. LA FONDAZIONE • I SETTE RE • L’ETÀ GLORIOSA DELLA REPUBBLICA • LE GUERRE PUNICHE E LA DISTRUZIONE DI CARTAGINE • LE LOTTE PER IL POTERE: MARIO E SILLA, GIULIO CESARE E POMPEO, OTTAVIANO E ANTONIO • AUGUSTO E LA NASCITA DELL’IMPERO • I GIULIO-CLAUDII, LA PRIMA DINASTIA • VESPASIANO E LA DINASTIA DEI FLAVI • DA TRAIANO A MARCO AURELIO AI SEVERI • DIOCLEZIANO E LA TETRARCHIA • COSTANTINO E L’AFFERMAZIONE DEL CRISTIANESIMO • I GOTI E LE INVASIONI BARBARICHE • ATTILA E LA CALATA DEGLI UNNI • I GENERALISSIMI: FINO ALLA DEPOSIZIONE DI ROMOLO AUGUSTOLO
Il volume raccoglie insieme due opere tra le più note del grande scienziato: l'eccezionale scoperta che apriva alla scienza nuovi orizzonti di ricerca e sperimentazione verso rivoluzionarie creazioni e i dubbi, gli interrogativi, i pensieri dell'uomo che ha dato nuove leggi fisiche all'universo, non solo sul modo di concepire lo spazio e il tempo, ma sull'alternativa tra progresso e autodistruzione che oggi si pone ai popoli della terra. Due opere per conoscere Einstein: lo scienziato che ha rivoluzionato la nostra idea del tempo e dello spazio, l'uomo dal grande impegno civile, preoccupato per le sorti dell'umanità.
All'inizio del 1943 i genitori di Magda Ritter inviano la loro figlia presso alcuni parenti in Baviera, sperando di tenerla al sicuro dalle bombe alleate che piovono su Berlino. Dalle giovani donne tedesche, in tempi così duri, ci si aspetta che facciano il loro dovere lavorando per il Reich e sposandosi per dare alla patria figli forti e in salute. Assegnata al rifugio di montagna di Hitler, solo dopo settimane di addestramento Martha scopre ciò che dovrà fare: sarà una delle giovani donne che assaggiano il cibo del Führer, offrendo la propria vita per evitargli di essere avvelenato. Così sperduto tra le montagne, il rifugio sembra lontanissimo dalla cruda realtà della guerra. Ma Magda, nonostante abbia cominciato ad abituarsi a quella pericolosa occupazione, non può fare a meno di accorgersi delle atrocità del Reich e si trova sempre più invischiata in intrighi che metteranno alla prova la sua lealtà. In gioco ci sono la salvezza, la libertà e la vendetta.
Questa commovente raccolta riunisce alcune incredibili storie scritte durante l'olocausto da ragazzi tra i dodici e i ventidue anni. I protagonisti erano rifugiati o abitanti dei ghetti, o ancora giovani costretti a nascondersi dalla violenza delle leggi razziali. Sono pagine di diario, appunti, scritti in presa diretta, spontanei e toccanti, il cui valore di testimonianza ha pochi eguali nella storia. Quasi tutti i loro autori, infatti, morirono prima della Liberazione. Questo libro, vincitore del National Jewish Book Award, testimonia in modo vivido le impressioni e la sofferenza di chi visse sulla propria pelle lo sterminio nazista, compone il reportage inconsapevole di bambini e ragazzi alle prese con le difficoltà giornaliere dettate dalle persecuzioni. I loro pensieri, le loro idee e i loro sentimenti avvicinano il lettore a un livello più profondo di comprensione degli orrori dell'Olocausto.
Un ormai famoso filmato d'epoca girato dai soldati sovietici nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, ha tramandato ai posteri l'immagine di Michael Bornstein bambino mentre, a soli quattro anni, viene portato fuori dal campo di Auschwitz tra le braccia della nonna. "Il più giovane prigioniero di Auschwitz" racconta la straordinaria storia dei Bornstein, ebrei originari di Zarki, in Polonia, e le incredibili traversie che permisero ad alcuni di loro di sopravvivere al campo di concentramento nazista più terribile e tristemente noto. Attraverso documenti personali e numerose interviste ai superstiti e ai parenti che hanno condiviso con i Bornstein l'orrore dell'Olocausto, Michael ha ricostruito, con l'aiuto della figlia Debbie Bornstein Holin-stat, la straziante esperienza vissuta in un inferno dal quale in pochi sono potuti tornare indietro. Un libro documentatissimo, ma soprattutto una narrazione diretta ed empatica che permette al lettore di ritrovarsi catapultato all'interno delle baracche di Auschwitz e capire come i Bornstein siano riusciti a sopravvivere e ad attraversare una delle più umilianti e terribili pagine della storia moderna.