In questo volume sono raccolti e presentati quei racconti che citano o parlano in qualche modo del "Libro Maledetto", quel Necronomicon che, sicuramente opera di fantasia di Lovecraft, come lui stesso ebbe ad affermare, a tutt'oggi conta una numerosa schiera di appassionati che sono convinti esista davvero. È in ogni caso fuor di dubbio che queste storie inquietanti costituiscono un momento fondamentale nell'insieme del corpus narrativo del Solitario di Providence, e in particolar modo per quanto attiene al suo famosissimo Ciclo dei Miti di Cthulhu, che viene unanimemente riconosciuto come la parte più pregnante e significativa della sua produzione.
La poesia di Baudelaire non cessa di apparire di una sconcertante modernità. Questi versi, nei quali fino a qualche decennio fa si tendeva a scorgere, sulla scia della leggenda post-romantica, il cantore del peccato, del satanismo e delle sensazioni squisite, rivelano oggi uno scrittore che ci manifesta tutta la sua novità interiore, il suo percorso spirituale, molto al di là del realismo romantico, delle evanescenze esotiche, delle ironiche fantasie grottesche.
Il testo contiene le centinaia di riflessioni del celebre eteronimo dell'autore, Bernardo Soares, raccolte in maniera disordinata e "aperta": tragico, ironico, profondo e irrequieto, Soares riflette sulla vita, sulla morte e sull'anima, ma anche sulle sue memorie più intime e sullo scorrere del tempo, sui colori e le emozioni che osserva intorno a sé e dentro di sé.
"Il Corano", testo sacro per un miliardo e mezzo di persone, recitato e imparato a memoria in migliaia di moschee e scuole, è alla base della civiltà islamica. Questa traduzione, integrale e commentata, è la prima realizzata dai musulmani in Italia sotto il controllo dell'Unione delle Comunità ed Organizzazioni islamiche in Italia), la principale organizzazione islamica operante nel nostro paese.
Consegnare al pubblico un’edizione integrale di Platone – in un unico volume e con testo a fronte – è una risposta nuova e di grande rilievo a una sfida intellettuale che dura da oltre venti secoli. Il contatto diretto con gli scritti platonici è un’esperienza di straordinaria ricchezza. Nei dialoghi di Platone vengono a fondersi tutte le precedenti tendenze del pensiero greco ma soprattutto si afferma il primato di un’inesausta ricerca della verità su ogni facile e presunta “affermazione della verità”.
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Edizione integrale
A cura di Sergio Campailla
Il volume raccoglie l’opera narrativa completa di Pirandello, cioè i romanzi e le novelle, e tutta la produzione teatrale.
Fin dal primo romanzo, L’esclusa (1901), i personaggi della narrativa pirandelliana tracciano il grafico della solitudine e dell’alienazione dell’individuo di fronte a una realtà contraddittoria, inafferrabile, inconoscibile, priva di punti di riferimento. Ognuno a suo modo esemplifica o denuncia la sconcertante inquietudine, lo scacco, la sconfitta che nascono dall’impossibilità di sapere, di prevedere, di conoscere la verità dell’esistenza propria e altrui. E l’autore delinea questa accidentata geografia di naufragi esistenziali con quella «pietà spietata» che rappresenta l’ingrata ricchezza della sua visione umoristica, in cui convivono dolore e riso, partecipazione e distacco.
Nelle Novelle per un anno, che Pirandello iniziò a raccogliere in volume nel 1922, lo sguardo penetrante dello scrittore agrigentino affronta il grigiore della normalità, dell’esistenza quotidiana, squarcia le cortine del perbenismo, frantuma le rigide maschere che nascondono i veri, incerti lineamenti, si muove in una varietà multiforme di ambienti, sonda le profondità della psiche, incrina le false certezze. E libero, imprevedibile come la vita, mosso dal suo particolare umorismo, trascrive, senza aderire a moduli esterni, la sofferenza dell’individuo destituito di ogni orgoglio, in conflitto con se stesso e con gli altri, disorientato da una sorte sempre mutevole.
Maschere nude raccoglie il grande percorso teatrale di Pirandello: dall’esordio del 1910, con i due atti unici Lamorsa e Lumie di Sicilia, attraverso quel momento culminante rappresentato, nel 1921, da Sei personaggi in cerca d’autore, in cui il teatro borghese cede il posto a un dramma che si costruisce paradossalmente nella sua stessa impossibilità di costruzione, fino al teatro «dei miti», e alla grande visione tragica ed epica del commiato in forma di capolavoro de I giganti della montagna, in cui i toni drammatici si stemperano nel racconto sorridente di una favola, e la «servetta sveltissima » di Pirandello, che «si chiama Fantasia», raggiunge forse il suo più alto momento espressivo.
- Tutti i romanzi:
• L’esclusa
• Il turno
• Il fu Mattia Pascal
• Suo marito
• I vecchi e i giovani
• Quaderni di Serafino Gubbio operatore
• Uno, nessuno e centomila
- Novelle per un anno
- Maschere nude
Roma è i suoi quartieri, i rioni storici, i monumenti, le ville e i musei, ma anche le sue borgate: una città unica fatta di contraddizioni che convivono con l’animo scanzonato tipico dei romani. Oggi, nella Roma chiassosa, rutilante e nello stesso tempo romantica come può ancora essere una passeggiata sul Lungotevere, vive una doppia anima, diffidente e solidale, multietnica e tradizionale. E così un viaggio su un autobus notturno, una vecchia fabbrica dimenticata, un angolo sperduto di periferia, un mago ridanciano, un artigiano che apre il suo scrigno dei ricordi possono riservare straordinarie sorprese. Ecco allora centouno storie insolite e appassionanti, che ci faranno scoprire che volto ha oggi la Città Eterna e chi sono gli abitanti che la vivono, la criticano, ma non possono fare a meno di amarla.
C’è un'altra città nella città...
Tra le storie su Roma che non ti hanno mai raccontato:
Quei ragazzi di via Panisperna che cambiarono il mondo
Il barbiere che benedisse il papa in via Leone IV
L’orchestra interrotta al Pantheon
Il caffè dove pure Casanova arrossì
Er politico che fece er gaggio ar mercato
La fontanella del Trionfale durante la guerra
Le impronte di fuoco al Piccolo Duomo
I bambini che vennero battezzati due volte
Coralli falsi e rubini vietnamiti in via dei Giubbonari
La mattina che spararono a Giorgiana
Un giocattolo particolare a piazza Navona
La stamperia dei pittori all’Arco del Monte
Le insegne di legno dei negozi a Sant’Agostino
Il violino ritrovato sotto la metro B
Tutte le strade portano a Roma, anche quelle del crimine. Dalle scene dei delitti alle aule dei tribunali, un viaggio tra i fatti di sangue che hanno segnato la storia della capitale: il rapimento e l'omicidio di Matteotti, la strage delle Fosse Ardeatine, il caso Bebawi, l'orrore del massacro del Circeo, il controverso assassinio di Pier Paolo Pasolini, l'epopea della Banda della Magliana, i fattacci del Vaticano e, ai giorni nostri, gli stupri del Quartaccio e della Caffarella insieme all'assalto alle caserme dei carabinieri e della polizia il giorno della morte di Gabriele Sandri. Il libro, aggiornato al 2009, ripercorre gli episodi di cronaca giudiziaria più clamorosi tra quelli che negli ultimi centocinquanta anni hanno avuto Roma come protagonista, alla ricerca delle forme nuove che il crimine ha assunto e assume nella capitale. Uno scenario in cui delitti apparentemente inspiegabili si intrecciano a sodalizi criminali partoriti dal ventre malvagio della capitale. Armati e Selvetella raccontano queste vicende intrecciando successione cronologica a suggestioni tematiche, e mantenendo tuttavia un punto di vista costante: l'attenzione a Roma e al suo popolo, interprete o spettatore, vittima o complice di una storia in cui il mistero è l'attore principale.
Il romanzo fu pubblicato nel 1844. Edmondo Dantès, marinaio, prigioniero, misteriosamente ricco, mette a soqquadro l'alta società parigina. Imprigionato a Marsiglia nel 1815, il giorno delle nozze, con la falsa accusa di bonapartismo, rimane rinchiuso per 14 anni nel castello di If, vittima della rivalità in amore di Fernando e in affari di Danglars, odiato anche dal magistrato Villefort. Questi i tre nemici su cui, dopo l'evasione, cadrà la terribile vendetta di Dantès. Il romanzo associa, senza la preoccupazione di una trama logica e ragionata, le più incredibili avventure con l'aiuto anche di uno stile agile e incalzante.
L'idea che gli esseri viventi abbiano trovato origine in forme elementari primordiali, dalle quali si sarebbero poi sviluppate per gradi le specie attuali, si ritrova già accennata nella storia del pensiero dai Greci in poi: ma solo con Charles Darwin questa intuizione raggiunge una struttura sistematica e una fisionomia definita. Sulla base d'un numero imponente di dati, osservazioni, raffronti sulla flora e la fauna di differenti latitudini, il giovane naturalista inglese giunse, verso la metà del secolo XIX, a conclusioni sconvolgenti, rivoluzionarie circa l'origine della vita. La pubblicazione, nel 1859, dell'"Origine delle specie", che raccoglieva i risultati delle sue ricerche, procurò a Darwin la notorietà, la gloria, e il biasimo a un tempo. Il successo editoriale fu prodigioso, la prima edizione (oltre mille esemplari) fu esaurita in un giorno. Con quest'opera rigorosa e straordinaria, Darwin scardinava la tradizione biblica della creazione del mondo, in-troducendo il concetto di una lenta evoluzione delle specie animali e vegetali da antenati profondamente diversi. Introduzioni di Pino Cacucci, Giuseppe Montalenti, Pietro Omodeo, Luca Pavolini.