Prefazione del prof. Luigino Bruni
«I giovani riscoprano la “vocazione” al lavoro-vocazione al lavoro, che è uno dei tratti della dignità umana, non c’è la vocazione alla pigrizia, ma al lavoro, il senso alto di un impegno che va oltre il suo risultato economico, per diventare edificazione del mondo, della società, della vita» (Papa Francesco – 14 dicembre 2015).
«Quando cerco di spiegare ai bambini il concetto di bene comune, ovvero quel tipo particolare di bene che ci tiene assieme, dico: “Quando fate una moltiplicazione e moltiplicate un numero per zero, che succede?” ; a questo punto, il bambino che ha studiato, risponde: “Diventa tutto zero”» (Mons. Fabiano Longoni).
«I processi di trasformazione non banali – come ci ha insegnato la storia – prendono il via sempre da una minoranza profetica. Gesù stesso iniziò con dodici persone umili, partendo dal basso e nel nascondimento. Dipende da noi: se stiamo nella storia da protagonisti positivi, tutto può migliorare in noi, vicino a noi, attraverso di noi» (Stefano Zamagni).
Dopo il successo del libro “Giovani Vangelo Lavoro”, esce questo secondo libretto sull’impegno del cristiano nel mondo del lavoro, perché il lavoro sia, come dica Papa Francesco, degno, solidale, partecipativo, libero, creativo e costruttivo.
Un libro davvero significativo!
La felicità dà alla vita un respiro inconfondibile, è il bene più prezioso che possiamo custodire. Più che l'aria per respirare, il cibo per non morire, abbiamo bisogno di felicità per vivere: è l'urgenza prima di ogni nostra giornata, di ogni istante della nostra vita. Avere consapevolezza di questa esigenza ultima, esalta e semplifica tutto, ci permette di riconoscere che il nostro peccato non é che desideriamo, ma che non desideriamo più, piuttosto rincorriamo affannati delle voglie inutili, incapaci di darci un briciolo di vera felicità. Questa, inaspettatamente, si nutre di curiosità e desiderio, si esalta ed è esaltata dalla capacità di stupirsi, ti spalanca alla realtà e alla vita con una forza colma di positività, di bene: solo così può raggiungere la sua forma più viva e matura, il godimento. Questa è l'arte suprema della vita. Un'arte possibile e semplice, che non dipende affatto dal portafoglio. Questo libretto, agile e acuto, aiuta a guardare la vita e noi stessi con una profondità trasparente, che nutre un respiro colmo di pace, radice di ogni godimento, secondo la promessa di Colui che ha ridato la gioia agli uomini: "Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena".
Un libro straordinario del notissimo frate cappuccino Padre Emiliano Antenucci, ideatore dei corsi della Vergine del Silenzio, discepolo di don Oreste Benzi. “Per me don Oreste – ama ripetere fra Emiliano – è stato un segno luminoso che ha guidato la mia formazione umana e spirituale”. Un nuovo libretto – della bella e avvincente collana I SANTI OGGI della editrice Palumbi – dedicato ai giovani e ai sacerdoti. Don Oreste parlava molto con i giovani, in discoteca, per strada nelle scuole. Era un sacerdote le cui mani non hanno smesso di stringere quelle dei soli, degli ultimi, degli abbandonati, degli emarginati. Un modello sacerdotale limpidissimo, “l’apostolo della carità” come lo ha definito Papa Benedetto XVI, la sua vita è un vangelo vissuto ai giorni nostri. Come Gesù si chinava sulle piaghe, sul peccato e sulle ferite degli uomini e delle donna del suo tempo, così don Oreste si è piegato sulle ferite della nostra società contemporanea, che vive mille contraddizioni drammatiche, dove povertà ed egoismo convivono senza vergogna: c’è chi è sazio e disperato, c’è il povero abbandonato. Don Oreste Benzi ha detto no a questa disuguaglianza consumando la sua vita a causa della Verità. Nel libro ci sono anche bellissime e toccanti testimonianze delle persone che hanno vissuto con lui questo eroico percorso alla sequela di Cristo, in particolare si racconta l’ultima volta che dDon Benzi andò in discoteca, le marce per la pace in giro per l’Italia, la difesa delle donne sfruttate e costrette a prostituirsi, la solitudine dei bambini disabili abbandonati, dei nonni soli. A tutta ha portato una carezza di sollievo. Don Benzi, apostolo della nuova umanità.
È da tempo che si parla della crisi della famiglia. Nuovi modelli vengono di volta in volta presentati come luoghi di amore e felicità, modelli che non costruiscono la società, ma che la disgregano dal di dentro. Anche noi, come cristiani, per paura di non essere all’altezza dei tempi, per non distinguerci troppo in una società che sempre più si allontanava dai valori evangelici o perché l’educazione religiosa l’abbiamo sempre pensata di sola responsabilità della Chiesa o perché il veloce cambiamento della società ci ha colti impreparati a riproporre in maniera nuova ciò che ha nutrito il nostro cuore e la nostra anima, anche noi, da troppo tempo ormai, abbiamo smesso di trasmettere il grande valore della famiglia ai nostri figli.
Tra le tante opere d’arte presenti nell’area vaticana e scomparse nel tempo, la chiesa di Santa Marta al Vaticano è una di quelle che suscita il maggiore rimpianto, sia per la perdita di una testimonianza artistica di valore, sia per l’oblio delle attività e istituzioni, personaggi e artisti legati all’edificio. Nei quasi quattro secoli della sua esistenza (1537-1930) infatti l’ospedale e in seguito il seminario, nonché la presenza per quarant’anni dei Trinitari, sono testimonianze di attività di tutto rilievo legate all’edificio, senza dimenticare l’importante ubicazione della chiesa, unitamente a quella di Santo Stefano dei Mori, a ridosso della Basilica di San Pietro. Nel presentare il dettagliato studio storico artistico, con puntuali riferimenti alle attività connesse, dell’architetto dott. Ilaria Delsere, è sembrato opportuno riprodurre in appendice, con note interpretative del dott. Vincenzo Mario Piacquadio, la monografia storica “S. Marta al Vaticano” del 1883, a cura del beneficiato del Capitolo vaticano Gaetano Bossi: è un testo poco noto e rimane la testimonianza più valida del tempo in cui ancora esisteva l’edificio. Conservare la memoria di realtà storiche e artistiche, di notevole valore umano, serve sia alla cultura sia alla fede, anche se lascia un po’ d’imbarazzo la mancata avvedutezza nei secoli passati nell’averle sottratte per sempre alla diretta conoscenza dei posteri.
Il card. Angelo Comastri attraverso la storia di Santa Maria Goretti invita i giovani, ma anche gli adulti, a fermarsi un attimo e riflette sulla vita che si sta vivendo.
Nella prefazione scrive: […] “È una conferma di ciò che Maria Goretti ha gridato con la forza del suo sangue: sangue versato per non perdere la perla preziosa della purezza. Ti prego di leggere queste pagine con il cuore aperto alla luce: solo così ti faranno bene e ti indicheranno la direzione giusta della felicità che sogni.”
"Io voglio essere l'uomo della fede, ma non di una fede comune, bensì di una fede viva, intrepida che non ammette discussioni. Credere sempre, fermamente, come hanno creduto i santi."
Padre Picci
Calendario 12 mesi da muro con immagini a mosaico a tema con il mese.
Questo testo prova a descriverla, senza cadere nell'idealità astratta e nemmeno nascondendone difficoltà e rischi. Ma non si può tacere quanto è accaduto grazie a un discreto numero di sacerdoti che si sono resi disponibili. Occorre conoscere per capire cosa accade su di una nave in crociera: turisti in vacanza, marinai e ufficiali al lavoro. Due realtà tanto distanti l'una dall'altra, eppure entrambe accomunate dalla stessa condizione, il viaggio in mare. Accostandosi all'una e all'altra è possibile entrare nel cuore di ogni persona, con i suoi desideri, sofferenze e speranze. Proprio in questo avvicinamento, fino alla condivisione gratuita e generosa, si è distinta l'opera dei cappellani di bordo. Ogni volta infatti che siamo accanto a un uomo o a una donna, di qualunque lingua, cultura e religione, noi incontriamo Cristo. Questo racconto, presentato come un viaggio, pone interrogativi inquietanti riguardo al futuro: chi si prenderà cura di loro? Non possiamo far finta di niente e ignorarli. Accanto alle numerose iniziative pastorali già in atto, bisogna che ne cerchiamo altre.
Un piccolo libretto di preghiere particolarmente indicato per la Pentecoste, ma adatto per tutto l'anno.
All'interno:
Preghiera quotidiana allo Spirito Santo;
Novena per chiedere i doni allo Spirito Santo;
Riflessioni:
- Il timor di Dio
- L'umiltà e i carismi
- Nascere di nuovo