E SE MI SBAGLIO? SPARTITO
Spettacolo teatrale con canzoni
di Michele Casella e emiliano Branda
Un gruppo di ex compagni di liceo che si ritrovano insieme davanti a una torta di compleanno. Sono giovani concentrati sulle loro vite: maternità da affrontare, carriere da costruire, pregiudizi da allontanare, vocazioni da seguire, sicurezze da trovare, fragilità da superare. E tutti convivono con la paura di sbagliare, in un contesto sociale che non riesce a dare loro certezze e possibilità. Poi un incontro casuale e determinante con una figura il cui nome sembra una password: GPII.
Uno spettacolo agile ed emozionante, con otto belle canzoni che s’intrecciano ai messaggi di Giovanni Paolo II, portati con dolcezza o talvolta urlati con grinta, non come semplici parole, ma motivazioni, esortazioni, rimproveri. Un invito per tutti a cercare una nuova strada e realizzare pienamente la propria vita.
Contenuti dello spartito
Copione, testi e partiture per voci delle canzoni (64 pagine).
Autori Michele Casella.
Autore, attore, regista. Laureato in Lettere Classiche, si è formato artisticamente studiando recitazione e regia. Ha recitato in numerosi spettacoli teatrali e approfondito gli studi di teatro e laboratori per bambini e ragazzi. Ha collaborato con C. Koll, M. Frisina, C. D’Avena, M. Paulicelli. È stato autore e regista di Sulla via di Damasco, musical sulla figura di San Paolo, e referente artistico della compilation per l’Africa Guarda le mie mani. emiliano Branda. Compositore, pianista, tastierista, arrangiatore, direttore corale e insegnante, è laureato in Musicologia e Beni Musicali all’Università di Tor Vergata di Roma. Tra le molteplici esperienze lavorative produce musiche per colonne sonore, pubblicità e sonorizzazioni per Rai Trade. Tra le trasmissioni che hanno impiegato e impiegano la sua musica: Cominciamo Bene, La Vita in Diretta, Chi l’Ha Visto, ApriRai, Ballarò, Geo&Geo, Rai Educational.
Il presente commentario si propone come una lettura continua e coerente del quinto libro del pentateuco. Il Deuteronomio inizia come un racconto, che a differenza dei primi quattro libri del pentateuco è tuttavia narrato in prima persona direttamente da Mosè.All’improvviso si trasforma in un’esortazione parenetica, diviene quindi per un lungo tratto un testo legislativo e si conclude nuovamente, dopo una sezione comprendente benedizioni e maledizioni, con una narrazione. Quest’ultima narrazione non è però raccontata da Mosè, ma – come nei libri della Genesi, dell’Esodo e dei Numeri – è presentata da un narratore esterno onnisciente.
Il Deuteronomio nella versione accessibile oggi, nonostante queste variazioni letterarie e formali, non è un testo disorganico e disorganizzato. Non si tratta semplicemente di un assemblaggio di fonti indipendenti fra loro, ma piuttosto di un complesso – talvolta intricato – che racchiude esperienze storiche – o meglio di teologia storica –, leggi messe per iscritto, discorsi esortativi, testi poetici. La versione finale del libro biblico assolve a una funzione di sintesi fra questi diversi generi letterari, che giungono infine a formare dal punto di vista formale un testo unitario e dal punto di vista contenutistico un testo dal carattere paradigmatico.
«Il Deuteronomio può – anzi, oserei dire deve – essere letto e compreso come untutto unitario. Questo è il risultato più importante del presente lavoro, un risultato che all’inizio della mia analisi non era affatto scontato».
(Simone Paganini)
Destinatari
Addetti ai lavori, in primo luogo. Anche persone preparate e interessate alla Sacra Scrittura.
Autore
Simone Paganini, nato a Busto Arsizio (VA) nel 1972, sposato e padre di tre bambini, vive e lavora in Tirolo (Austria). Dopo studi di teologia, filosofia e orientalistica a Firenze e Roma consegue il dottorato in Esegesi dell’Antico Testamento all’Università di Innsbruck. Dal 2002 al 2006 è stato assistente di Georg Braulik osb all’Università di Vienna. Come Research Fellow della Humboldt Foundation trascorre quindi due anni alla Facoltà di teologia evangelica dell’Università di Monaco di Baviera (Eckart Otto), dove termina un secondo dottorato con una monografia sui rapporti intertestuali tra il libro del Deuteronomio e il Rotolo del tempio. Dal 2008 è professore associato all’Istituto di Scienze Bibliche dell’Università di Innsbruck. Letteratura legislativa dell’AT e dell’Oriente Antico, Second Temple Judaism, Dead Sea Scrolls e profetismo sono i suoi campi di ricerca principali. Il suo lavoro scientifico è stato ripetutamente premiato: 2002 Premio della città di Innsbruck per la ricerca scientifica, 2006 Premio Theodor Körner e 2009 Premio Kardinal Innitzer.
Punti Forti
Lettura sincronica del libro del Deuteronomio, valutata secondo criteri diacronici.
Confronto intertestuale con la letteratura anticotestamentaria e quella dell’Oriente Antico.
Presentazione sistematica di temi teologici.
Comprensione del Deuteronomio sia all’interno del pentateuco, sia collegato ai libri della storia deuteronomista.
A trent’anni dal mitico Forza venite gente, tre dei suoi autori storici, Pietro Castellacci, Giampaolo Belardinelli e Achille Oliva, ritornano sul tema francescano con un omaggio a quella che papa Wojtyla definì la “leggenda divina di Chiara e Francesco”, con nuovi episodi e nuovi contenuti, in un emozionante e trascinante musical.
Venti brani di grande impatto musicale ed emotivo, particolarmente curati nella realizzazione strumentale e vocale, sono la colonna portante di L'amore quello vero, in cui la storia di Chiara e Francesco, ambientata nel medioevo, presenta aspetti di grande attualità. L'amore per i malati, il rispetto per i più poveri, il sacrificio più estremo per il prossimo, l’appello accorato alla salvaguardia della natura sono alcuni dei temi forti di questo nuovo spettacolo, che si trasformano in un importante messaggio di salvaguardia del mondo dall’egoismo e dal materialismo che lo tormentano.
Una proposta di grande qualità e contenuti, dedicata a tutte le compagnie teatrali.
Canzoni: Assisi è mia - Mistero e verità - La pianticella - La solitudine lo sa - Saltimbanchi - Libera - Gli occhi di Gesù - Eresia - Un santo Padre - L’amore quello vero - Francescani - Preghiere rinchiuse - Madre futura - Rivivrai - Se soltanto le parole - Vola tu per me - Se un uomo fosse tutto il mondo - Nell'anima - Baciati dal vento - Il motore del mondo
Il cd basi contiene venti tracce con le basi musicali delle canzoni e le partiture in formato pdf.
Il libro contiene copione teatrale e testi delle canzoni (36 pagine).
Correva l'anno 1287 e i Signori di Città di Castello aspettavano l'erede che, ovviamente immaginavano maschio! invece arrivò una bimba, Margherita, cieca e deforme. Troppo per la rispettabilità del casato e così la piccola fu allontanata dalla famiglia, sistemata in una dépendance e affidata a una governante. In un contesto così svantaggiato e senza il calore di una famiglia, Margherita vive la sua vita accettando le contraddizioni e soprattutto crescendo nella statura interiore che farà di lei un punto di riferimento per i suoi contemporanei che a lei chiedevano grazie di guarigione, consigli e indicazioni di vita: il fascino della sua trasparenza e armonia interiori cancellavano le barriere dettate dai suoi limiti fisici. Il libro si avvale della documentazione che fa riferimento a due testi: la Legenda maior e la Legenda minor, testi rilevanti perché raccolgono documenti storici considerati importanti per la conoscenza della vita di Margherita. Il libro raccoglie molte informazioni anche sulla vita del Medioevo, sui costumi culturali e sui mutamenti politici frequenti in quell'epoca, affascinante ma piena di contraddizioni.
Questo primo libro della collana è dedicato a Sarah, moglie di Abramo e prima matriarca della storia della salvezza. Seguendo fedelmente il racconto del libro della Genesi, l'autrice arricchisce la narrazione con i più famosi midrashim della tradizione rabbinica e con un accurato studio biblico e teologico, tradotto in parole semplici, fruibili dai giovani lettori. Età di lettura: da 8 anni.
È sostanzialmente il racconto di una ricerca: quella di stabilirsi nella vita monastica all’Athos, che corrisponde alla ricerca di assoluto che l’autore sentiva in cuore da diversi anni.
È il racconto del suo soggiorno all’Athos, dei suoi incontri con i grandi maestri spirituali, di cui annota le conversazioni che lo spingono a... fare un passo avanti, a superare l’instabilità e l’indecisione, a decidere della sua vita.
Malgrado lo scacco (non si farà monaco), l’autore ha un atteggiamento sempre positivo sulle persone e sulle istituzioni, e attraverso descrizioni spesso belle e calorose, per non dire affettuose, rende i personaggi simpatici e affascinanti, attraverso uno stile veramente da “scrittore nato”.
Ogni monaco, ogni monastero rimane scolpito nella sua caratteristica, tanto è tratteggiato in maniera essenziale ma con pennellate sicure.
Il testo contiene delle perle di spiritualità e di saggezza, nella migliore tradizione della spiritualità ortodossa.
«Nella liturgia, il monaco è come un bambino nel ventre della madre: non fa nulla. Eppure, per il fatto di trovarsi nella Chiesa, cresce, cresce in continuazione, fino all’ora del parto»
«Se la gallina non rimane nello stesso luogo a covare le uova, non ci saranno mai pulcini! Persevera nella preghiera di Gesù in chiesa come in cella, perché è meglio dell’ufficio stesso».
«La più grande opera che si possa fare per la Chiesa è praticare la vita evangelica; non è una via riservata a certi eletti: è l’unica via».
Destinatari
Vasto pubblico, purché sensibile al discorso spirituale.
Autore
Alain Durel, viaggiatore instancabile, uomo di teatro, attore e regista. Dopo aver rinunciato alla vita monastica, approfondisce gli studi di filosofia e scienze sociali, si impegna attivamente in ambito sociale, e infine si dedica alla scrittura di saggi e racconti che hanno come filo rosso la ricerca spirituale. Ha pubblicato La Quête. Récit d’un aventurier de l’absolu (Presses de la Renaissance, 2006) e recentemente Chemins de lumière, 365 jours avec les mystiques de l’Orient chrétien (Médiaspaul, 2009) et Les Amants du silence. Le roman de Charles de Foucauld (L’œuvre, 2009).
Punti Forti
Testimonianza diretta della vita al Monte Athos, pur se vista in modo soggettivo.
La spiritualità severa dei Padri orientali “raccontata” in modo immediato e accattivante.
Lo stile letterario che sa catturare il lettore.
Dall’esperienza umana e pastorale di un testimone del nostro tempo, una sorta di «libro-guida» per il cristiano di oggi, non per insegnare una dottrina, ma per suggerire la via di una vita che si ispiri in modo più evidente e credibile al Vangelo.
Il volume propone circa venti riflessioni su altrettante tematiche che segnano la nostra quotidianità: dalle relazioni all’educazione, dall’amore alla sessualità, dalla fede alla solidarietà, dalla famiglia ai giovani. Il tutto con un tono «provocatorio» e sempre attento al cuore del messaggio cristiano, che non vuole consolare con «frasi fatte», tipiche di certa retorica anche ecclesiale, ma piuttosto accompagnare, farsi vicino con la comprensione di chi sa portare gioie e fatiche della vita di ogni giorno.
Un cristianesimo positivo, che desidera soprattutto manifestare e comunicare speranza anche a chi non crede. Una «buona notizia» che impegna, coinvolge in prima persona, consente di trovare ragioni per continuare a camminare con rinnovata fiducia e con la disponibilità a «farsi prossimo» di chiunque sia nella necessità.
Punti forti
Notorietà dell’autore, una delle voci più autorevoli in tema di devianza giovanile, ma non soltanto.
Spunti di riflessione su tante questioni relative alla vita di ogni giorno che rimandano al senso dell’esistere.
Testimonianza di una vita vissuta nella Chiesa per il mondo come impegno a comunicare la profezia del Vangelo.
Destinatari
Giovani e adulti, in particolare quanti non hanno timore di porsi interrogativi forti in ordine alla loro scelta di vita e di fede.
Autore don Gino (Virginio) Rigoldi, milanese, è sacerdote dal 1967. Dall’inizio degli anni Settanta è cappellano dell’Istituto penale per minorenni «Beccaria» di Milano. Nel 1973 ha fondato il «Gruppo amici del Beccaria», in seguito denominato «Comunità Nuova», un’associazione che si occupa dell’accoglienza e dell’inserimento sociale dei ragazzi dopo periodi di detenzione. È membro di commissioni regionali e comunali che si occupano di minori e di tossicodipendenza. Dal 1999 ha dato avvio al progetto «Le case del sorriso», in Romania, per aiutare i bambini a rischio di abbandono. Nel 2007 ha pubblicato Il male minore. Devianza giovanile, un problema per tutti (Mondadori).
Dall’esperienza umana e pastorale di un testimone del nostro tempo, una sorta di «libro-guida» per il cristiano di oggi, non per insegnare una dottrina, ma per suggerire la via di una vita che si ispiri in modo più evidente e credibile al Vangelo.
Il volume propone circa venti riflessioni su altrettante tematiche che segnano la nostra quotidianità: dalle relazioni all’educazione, dall’amore alla sessualità, dalla fede alla solidarietà, dalla famiglia ai giovani. Il tutto con un tono «provocatorio» e sempre attento al cuore del messaggio cristiano, che non vuole consolare con «frasi fatte», tipiche di certa retorica anche ecclesiale, ma piuttosto accompagnare, farsi vicino con la comprensione di chi sa portare gioie e fatiche della vita di ogni giorno.
Un cristianesimo positivo, che desidera soprattutto manifestare e comunicare speranza anche a chi non crede. Una «buona notizia» che impegna, coinvolge in prima persona, consente di trovare ragioni per continuare a camminare con rinnovata fiducia e con la disponibilità a «farsi prossimo» di chiunque sia nella necessità.
Destinatari
Giovani e adulti, in particolare quanti non hanno timore di porsi interrogativi forti in ordine alla loro scelta di vita e di fede.
Autore
Don Gino (Virginio) Rigoldi, milanese, è sacerdote dal 1967. Dall’inizio degli anni Settanta è cappellano dell’Istituto penale per minorenni «Beccaria» di Milano. Nel 1973 ha fondato il «Gruppo amici del Beccaria», in seguito denominato «Comunità Nuova», un’associazione che si occupa dell’accoglienza e dell’inserimento sociale dei ragazzi dopo periodi di detenzione. È membro di commissioni regionali e comunali che si occupano di minori e di tossicodipendenza. Dal 1999 ha dato avvio al progetto «Le case del sorriso», in Romania, per aiutare i bambini a rischio di abbandono. Nel 2007 ha pubblicato Il male minore. Devianza giovanile, un problema per tutti (Mondadori).
Punti Forti
Notorietà dell’autore, una delle voci più autorevoli in tema di devianza giovanile, ma non soltanto. Spunti di riflessione su tante questioni relative alla vita di ogni giorno che rimandano al senso dell’esistere.
Testimonianza di una vita vissuta nella Chiesa per il mondo come impegno a comunicare la profezia del Vangelo.
Questo libro è una raccolta antologica che si propone di raccontare la morte e il morire senza angoscia, facendoci accostare al suo pensiero mediante il canto della “vita eterna”, poiché la morte è il passaggio a un mondo migliore, all’immortalità.
Offre una doppia chiave di lettura: una teorica, l’altra puramente realizzativa, perché aiuta a comprendere il significato della morte naturale e a gustare, fin da adesso, le gioie dell’aldilà.
Secondo le varie tradizioni spirituali è necessario che l’uomo trascenda la morte prendendo contatto con essa piuttosto che negandola, poiché è un evento che tocca tutti noi e «soltanto se l’accettiamo come meta della nostra vita, e non come annientamento, possiamo vivere pienamente la nostra essenza di mortali eppure chiamati alla risurrezione».
La raccolta antologica è strutturata in sequenza cronologica (per autori) e in modo sistematico. I testi sono suddivisi in tre parti:
1. Saggezza occidentale
2. Saggezza orientale
3. Le Divine Scritture.
Sono inoltre corredati da brevi notizie biografiche degli autori di riferimento. Una raccolta di aforismi conclude il volume.
"Il più nobile compito dell’uomo è la lettura meditativa degli scritti di saggezza; io ho scelto questi significativi semi di contemplazione affinché il lettore possa iniziare il viaggio verso le sponde dell’immortalità, ossia verso la totalità della vita".
(L’autore)
Destinatari
Per chi desidera approfondire il tema della morte e dell’immortalità.
Per insegnanti, operatori di pastorale.
Autore
Vincenzo Noja (1946) è un laico consacrato alla ricerca di Dio e della Verità ultima. Da molti anni si dedica allo studio di testi mistici e della spiritualità interreligiosa. È autore e curatore di circa trenta opere e traduzioni su Ildegarda di Bingen, Meister Eckhart, Giovanni Taulero, François Pollien, Martin Buber. Ha inoltre curato l’edizione italiana in sette volumi delle opere religiose del poeta Clemens Brentano riguardanti la beata Anna Katharina Emmerick, di cui recentemente ha curato l’antologia essenziale: A.K. Emmerick, Visioni bibliche e contemplazioni mistiche (Paoline, 2009) e alcune antologie di mistica interreligiosa. Con le Paoline ha pubblicato fra l’altro Esperienze mistiche nei grandi maestri (2008) e Diario sulla preghiera di Gesù (2010), dello Schimonaco Ilarion.
Punti Forti
Raccolta monotematica su morte e immortalità. La forma antologica del testo. Brani di testi di autori di vari provenienze culturali e spirituali e anche di alcuni testi inediti.
Il monaco benedettino Anselm Grün e il top manager del famoso marchio Puma Jochen Zeitz si confrontano su temi basilari per il mondo odierno, temi che non è possibile ignorare e che riguardano tutti noi: il successo e la responsabilità, l’economia e il benessere, la cultura e i valori... Dio, i soldi e la coscienza.
Su ogni singolo tema i due autori si confrontano a due voci, esprimendo ciascuno la propria opinione e la propria esperienza. Entrambi credono in un mondo migliore. Ed entrambi si attivano per rendere concreto il loro ideale.
Un libro coinvolgente, che non si limita a rivelare i punti di vista e le esperienze personali del monaco e del manager, ma stimola a creare un mondo in cui valga la pena vivere.
Punti forti
La notorietà e l’autorevolezza di Grün. I temi trattati sono di ampia e forte attualità nel tempo odierno di crisi economica; tra essi compaiono: sostenibilità, ambiente, commercio etico, formazione, responsabilità, successo. Confronto tra due mondi diversi ma uniti dall’impegno a operare in modo manageriale corretto.
Destinatari
Pubblico ampio, di giovani e adulti interessati all’approfondimento di questi temi. Lettori affezionati di Grün.
Autori
Anselm Grün, monaco benedettino, nato nel 1945 a Junkershausen, nella regione tedesca della Rhön, è priore amministratore dell’abbazia di Münsterschwarzach, nei pressi di Würzburg, in Baviera. Laureato in teologia, svolge un’intensa attività di assistenza psicospirituale. Da molti anni pubblica libri di spiritualità tradotti in tutta Europa, che lo hanno reso uno degli scrittori cristiani di lingua tedesca più letti.
Jochen Zeitz, manager tedesco, da quasi vent’anni è direttore generale dell’azienda di abbigliamento e accessori sportivi Puma. A trent’anni era già il più giovane direttore generale di un’azienda tedesca quotata in Borsa. Dal 2010 gestisce la Puma nell’ottica della sostenibilità. Da molti anni è impegnato in attività umanitarie in Africa, anche tramite la Fondazione Zeitz che ha creato nel 2009.