Brevi apologhi che offrono riflessioni estemporanee sulla realtà che è fatta di cose, di accadimenti vari nel tempo, che scorre a guisa di fiume. Il grande fiume della vita. Questo biglietto per? Pechino offre momenti per riposare la mente, tra simbolo e realtà, su schegge di pensiero disseminate tra le cose dei giorni.
Perché un ABC del catechista? Perché oggi la quantità e la qualità delle attese nei confronti di un catechista è tale che ci si può perdere d'animo e ci può capitare di perdere di vista l'essenziale, disperdendo energie. Essere un buon educatore, saper gestire un incontro, coltivare i rapporti con i genitori, comunicare efficacemente con i ragazzi? Ma fra tutte queste cose qual è il nocciolo dell'identità di un autentico catechista? Queste pagine tentano di fissare in maniera breve ed efficace, attraverso un semplice alfabeto, le principali tematiche con le quali un catechista deve oggi fare i conti. Per ognuna di esse sono delineati i punti fondamentali o vengono forniti spunti operativi per il lavoro con i ragazzi (che non si riduce certo a un misero incontro settimanale!), lasciando talvolta al lettore il compito dell'approfondimento e della mediazione. Per rispondere sempre meglio alla propria chiamata di "educatori della fede".
Il giovane è, per definizione, un crocevia di desideri che segnalano il bisogno di individuare elementi definitivi su cui impostare la vita. Ogni desiderio porta con sé una dimensione più grande del desiderio stesso ed è proprio ascoltando questa dimensione più ampia che è possibile far emergere le esigenze profonde che possono spingere a scelte di radicalità e di verità. In questo sussidio l'autore indica alcuni percorsi per accompagnare i giovani a leggere in profondità i propri desideri, a scoprire il bisogno di Assoluto e a impostare la propria vita coerentemente con le proprie aspirazioni più profonde. Due sussidi indicati per operatori pastorali e per animatori di gruppi giovanili.
Vale la pena investire nella pastorale vocazionale? I giovani del nostro tempo sono sensibili a questo tipo di provocazione? Si sarebbe tentati di dire che è meglio lasciar perdere, che non è aria! Invece una recente ricerca autorevole condotta dall'équipe del prof. Garelli documenta che i giovani si interrogano, che la proposta è tuttora valida. Non solo, suggerisce anche l'idea che se non si educa, se non si indicano strade che portino a traguardi grandi, la persona non si costruisce. E questo prima e al di là di una scelta vocazionale specifica! Il sussidio prende le mosse proprio da questa constatazione e suggerisce proposte per i formatori e gli educatori chiamati a coltivare un piccolo seme che, come suggerisce il Vangelo, può diventare un albero.
Il testo si compone di 10 brevi racconti autobiografici. In ciascuno l'autrice racconta un episodio della sua vita in cui persone sconosciute e mai più incontrate le hanno dato un aiuto inaspettato in un momento di particolare difficoltà materiale o spirituale. Il 1° racconto è ambientato a Dublino, dove una famiglia irlandese le offre accoglienza ed ospitalità immediata. Nel 2° racconto l'"angelo" è una donna somala che a Pescara aiuta l'autrice in un momento di difficoltà con il suo bambino. Nel 3° è un frate cappuccino incontrato in Israele che la stimola a compiere scelte decisive per la sua vita. Nel 4° è un suo professore defunto che le appare in sogno assicurandole protezione, come poi avviene in una grave caduta dalle scale del suo bambino. Nel 5° è la volta di "angeli incontrati in treno" che, giocando a carte, le insegnano a scalzare l'amarezza di un periodo duro. Nel 6° sono le attenzioni di uno steward della compagnia aerea spagnola a farla riemergere dal dolore. Così come nel 7° sono le confidenze di una partoriente a ridarle fiducia nella vita dopo un attentato a Roma. Nell'8° sono i gesti di gratitudine di un bimbo diversamente abile, incontrato a Lourdes, "imprigionato dalla malattia, liberato dall'amore" a riavvicinare la protagonista "all'essenza della vita, che è l'amore". E nel 9° sono le parole di un "barbone" nella notte di Natale a sollecitarla alla condivisione con gli ultimi. Chiude infine la sfilata degli angeli un gruppo di allegri studenti siciliani...
La seduzione è creazione di apparenze, di illusioni. Ed è per sua natura ambigua. È un sistema di segnali, di simboli in funzione di una conquista, la conquista dell'altro. E non appartiene necessariamente alla sfera dell'amore. È un fenomeno riscontrabile sia in campo maschile che in quello femminile. Naturalmente con modalità differenti. L'autore mette in guardia dai vari meccanismi della seduzione che, in fondo, è desiderio di possesso dell'altro. Inoltre, invita a cercare dentro di sé nuovi modi di comunicare, liberandosi dalla fantasia del possesso. Ciò faciliterà rapporti certamente più sereni con se stessi e con gli altri.
Anna Maria Feder Piazza (1933-1987), marchigiana di origine, è la fondatrice dello scoutismo femminile a Treviso e figura di spicco nella vita culturale e sociale della città veneta, diventata la sua città. Donna colta e raffinata, ha ispirato e indirizzato l'arte di un grande pittore e incisore come Francesco Piazza, suo marito. Lei il vento, sempre in movimento, capace di scompaginare tutto; lui la roccia, la stabilità. Ha dato origine, alla periferia di Treviso, alla Stanzetta, molto più di un semplice salotto letterario: un luogo privilegiato di dialogo, di ascolto e di accoglienza. Poi ha continuato quell'esperienza nella mitica Casa di via dei Biscari. Una personalità straordinaria che in questo libro, a venti anni dalla morte, viene proposta per una lettura a piani diversi: riflessione di grande respiro sui fondamentali temi esistenziali, ma qualcuno già parla di una sorta di breviario per l'uomo moderno.
L'amore e i suoi conflitti, l'importanza di costruirsi una personalità libera da condizionamenti, le nevrosi della vita moderna?Temi di sempre, forse, ma approfonditi dall'Autore con una freschezza nuova. Con il desiderio di aprirsi e aprire alla bellezza della vita. Con il realismo di chi sa che l'esistenza non è scevra da difficoltà ma ha al suo interno valori che le permettono di trascendersi. Per questo V. Albisetti legge ogni cosa alla luce della Parola. E, facendo ciò, mette a nudo anche la sua anima.
Il Gatto con gli Stivali, Pinocchio, la Bella Addormentata, i tre Porcellini e tutti gli altri personaggi delle fiabe sono in mezzo a una strada, e proprio alla vigilia di Natale! Purtroppo gli editori li hanno licenziati, perché i bambini non leggono più i libri, ma preferiscono la Playstation e la televisione. È questo il soggetto di Un Natale da favola, un divertente spettacolo natalizio per bambini, con sei canzoni complete di basi musicali. Naturalmente, il lieto fine della storia è assicurato: grazie anche all'aiuto di Babbo Natale e della Piccola Fiammiferaia, le fiabe torneranno in libreria. E tutti, bambini e adulti, potranno festeggiare serenamente il Natale. È una proposta per l'animazione teatrale in cui la fantasia e la tradizione s'intrecciano a diversi spunti d'attualità; uno spettacolo semplice da allestire con i bambini, adatto a tutti i contesti di socializzazione. Canzoni: Perché le favole, Evento eccezionale, Le nostre fiabe, Babbo Natale sei una star, Mille luci, Un Natale da favola. Basi musicali delle canzoni.