Il Libro dei Proverbi sembra avere una chiara destinazione pedagogica, formare i giovani a un vero umanesimo che potremmo definire «religioso», che consiste nel comprendere il senso della vita umana, nell'acquistare buon senso, prudenza, cautela, penetrazione, affabilità e pazienza, autocontrollo e ottimismo, fino ad arrivare attraverso una riflessione sull'esperienza a capire che «il principio della vera sapienza è il timore di Dio». Nei «Proverbi di Salomone» il sapiente appare come un vero educatore del popolo di Dio, specie dei giovani. È interessante però notare come nei libri biblici vi sia un'interferenza tra la pedagogia umana e la pedagogia divina: le forme e le istituzioni dell'insegnamento umano vengono trasferite a livello divino, per cui non solo Dio diventa il grande educatore del popolo ma la Sapienza stessa appare già «maestra di vita», «educatrice». La versione greca dei Proverbi è molto diversa dal Testo masoretico e presenta notevoli aggiunte anche molto belle. La maggior parte delle varianti sono intenzionali, ossia frutto di un'interpretazione di tendenza haggadica, cioè narrativa. Il traduttore ebreo accetta di considerare come sua l'eredità greca non soltanto in confronto con la sua più preziosa eredità ebraica, il tesoro delle Scritture, ma mescolato alla stessa pasta del testo che offre ai lettori di lingua greca. La sapienza biblica è il tema del libro dei Proverbi tradotto in greco.
Il testo offre una serie di pensieri, riflessioni, preghiere, suggerimenti, consigli, esperienze tratti da autori più o meno famosi. I pensieri sono raccolti in 9 brevi capitoli:La necessaria premessa (sulla necessità della maturità dei futuri genitori), il desiderio del figlio, diventare genitori, lo stupore (di fronte al mistero dell'attesa), diventare madre, Diventare padre, il dono, la nascita, la responsabilità. Tra gli autori famosi più citati compaiono Susanna Tamaro, Oriana Fallaci, Michel Quoist, Turoldo, Gibran, don Mazzi. Sono presenti anche versi di alcune canzoni: Lucio Dalla, Gianluca Grignani. E frasi di personaggi celebri come Jane Fonda, Liv Ullman, Balzac, Moni Ovaia, Paulo Coelho.
I valori sono importanti per un buon equilibrio e per la stessa salute mentale. E quando essi perdono importanza per l'individuo, si sperimenta il vuoto, l'aridità e il non-senso della vita. È importante, perciò, che la mente sia orientata verso un valore fondamentale primario. L'autore, professore di psicologia e filosofia, si concentra sul tema dei valori; quei nuclei ideali che danno significato all'esperienza umana. E prende in considerazione cinque valori fondamentali: l'amore, la libertà, il lavoro, la politica, la fede. E si pone da quella terra di mezzo fra le regioni della psicologia, filosofia e sociologia, offrendo una visuale oltremodo interessante. Completano il volume utili schede di training.
Le Enarrationes in Psalmos sono l'opera più voluminosa di Agostino e comprendono il commento di tutto il Salterio. Qui si è scelto di presentare solo il commento di alcuni salmi di lode. Il fascino e i misteri del creato e la storia della salvezza in cui Dio opera e si rivela costituiscono la prima e fondamentale radice del canto di lode. Come modelli tipici sono stati scelti i salmi 134, 145, 146, 147. Altri salmi celebrano Dio come "re eterno e universale" e tra questi sono stati selezionati i salmi 94, 99, 112. E poiché centro della lode era Sion, meta dei pellegrinaggi del popolo ebreo desideroso di incontrare il suo Dio, vengono presentati come espressione di questi sentimenti i salmi 95 e 150. Completano la rosa dei salmi commentati i salmi 18, 32, 62, 91.Sono testi che Agostino ha spiegato ai fedeli. Sebbene rivelino tutte le risorse del maestro di retorica, i commenti hanno un'impronta eminentemente pastorale."La semplicità della forma e l'apparente costruzione disordinata e sconnessa di questi discorsi offrono un contenuto ricchissimo di dottrina teologica e spirituale e rivelano l'arte con cui il santo vescovo prendeva contatto personale con gli uditori; contatto dovuto alla sua straordinaria capacità di risvegliare la vita interiore dell'uomo".
Alzare lo sguardo verso i monti equivale a elevarsi verso Dio, in un rapporto di amicizia e di fiducia che diventa preghiera nelle sue diverse espressioni. È questa, forse, una delle esigenze primarie della vita. Significa sapere che Dio è presente e ci ascolta anche se non sempre ci esaudisce perché è il Padre che ci dona ciò che è meglio per noi. Pregare è credere e fidarsi di Dio. È, come afferma l'autrice, "condurre a un incontro, è stabilire un collegamento: se si raggiunge questo scopo allora è preghiera". Tra i motivi di interesse della pubblicazione:- educazione alla preghiera come valore primario per la vita umana e cristiana; - educazione alla preghiera come dialogo e relazione di vita con Dio fuori del quale la vita è priva di riferimenti e di significato.In poche pagine si coglie una lunga esperienza offerta perché sia utile ad altri.
Quando sei in conflitto con te stesso o con un'altra persona cosa pensi? Come ti comporti? Alzi la voce e ti fai grande come un leone o diventi pungente come un'ape? Ti immobilizzi come un geco o fuggi dalla situazione come un leprotto? Come "abitare il conflitto" e "accoglierlo per risolverlo", senza cascare nella trappola dell'aggressività o della passività?Questi i temi e le domande che costituiscono lo sfondo e il filo rosso di questo libro. Gli argomenti delle relazioni positive e della gestione dei conflitti vengono trattati attraverso racconti metaforici, dialoghi e attività ludico-didattiche, tre modalità differenti che si completano e si arricchiscono a vicenda. La metafora è uno straordinario mezzo di comunicazione e cambiamento. Al termine di ognuna, una sezione dialogata Dialogo con il maestro stimola a introdurre una riflessione sull'argomento trattato e a condurre il confronto con se stessi e all'interno di un gruppo. Giochi, esercizi e tecniche connesse con i temi presentati nei dialoghi e nei racconti possono infine essere utilizzati per consolidare gli apprendimenti e i messaggi educativi veicolati nella storia o per prepararne il terreno.
Si tratta di una lectio divina sulla gratuità dell'amore così come esso si esplica soprattutto nella risurrezione di Gesù.Il testo si articola in due grossi capitoli. Nel primo (Un profumo misterioso) si mette a fuoco l'episodio evangelico nel quale Maria di Betania versa un unguento prezioso sul capo di Gesù, suscitando le proteste di alcuni che avrebbero preferito venderlo per darne il ricavato ai poveri. L'autore mette in evidenza la gratuità dell'amore di Maria, un amore che non conosce misura, che "spreca", che non fa calcoli. Questo stesso amore è riflesso dell'amore di Dio per gli uomini, che si è massimamente manifestato nella morte e nella risurrezione di Gesù. A questo tema e all'episodio evangelico delle donne che trovano vuoto il sepolcro di Gesù è dedicato il secondo capitolo (Una tomba piena di vita).Il testo contiene anche un "approfondimento dialogico", in cui un gruppo di persone esprime le proprie impressioni e osservazioni relative al commento e all'attualizzazione, da parte dell'autore, della parola di Dio.