Attraverso i commenti alle letture della domenica, delle Solennità e di alcuni momenti-forti dell'anno liturgico, il testo accompagna il cammino di fede del credente. Lo stile discorsivo, ma incisivo e provocatorio, di don Alberto Vitali - unito alla profondità con cui accosta la Scrittura - aiuta il lettore ad accoglierla nella propria vita come lo specchio su cui si deve riflettere se ci si vuole dire cristiani. Tipico di don Alberto è l'apertura al popolo delle periferie: gli emarginati, gli immigrati, i "non considerati" dalla società, gli esclusi, secondo lo spirito di papa Francesco.
Come dice A. de Mello, "questo libro intende condurre da? sentimenti, sensi e fantasie al Silenzio. Usatelo come una scala per salire in terrazza. Una volta lassù, assicuratevi di aver lasciato la scala, altrimenti non vedrete il cielo. Quando vi avrà condotto al Silenzio, questo libro sarà vostro nemico: sbarazzatevene!"
Un mosaico di volti, storie, emozioni. Da chi ha superato la sfida del Covid-19 a chi ne è rimasto sopraffatto. Sino alle testimonianze raccolte direttamente dall'autore di eroi del quotidiano, uomini e donne incontrati in un tempo sospeso. Sullo sfondo un nemico invisibile che "ha fermato il nostro pianeta" e che tiene in scacco i popoli di tutto il mondo. Al di là di ogni interpretazione di un "conflitto" tra l'uomo e la natura, l'autore raccoglie le orme di un cammino che, seppur su un terreno irrigato dalle lacrime, ha lasciato tracce di speranza. Sotto il suo microscopio tante diverse esistenze. Ognuno è protagonista della sua storia mentre queste, tutte insieme, ricostruiscono la nostra storia. Facendo emergere gli "anticorpi della speranza".
Secondo una leggenda, i Magi che resero omaggio a Gesù appena nato non erano tre, ma quattro. Il quarto saggio, Artaban, partì portando con sé pietre preziose da donare al Messia, ma smarrì la strada e arrivò a Betlemme quando già la Sacra Famiglia era fuggita in Egitto. Vagò per il resto della vita alla ricerca di Gesù senza mai incontrarlo. Capitò però a Gerusalemme proprio nei giorni della Passione del Nazareno e quando, la mattina di Pasqua, il Risorto gli apparve, egli non aveva più nulla da donargli, perché aveva utilizzato i doni destinati a Gesù bambino per aiutare poveri e perseguitati. Ma Gesù gli disse: «Ogni volta che hai fatto questo ai tuoi fratelli, tu l'hai fatto a me». Artaban comprese allora che la sua ricerca era conclusa e seguì il Risorto in paradiso.
Terza enciclica di papa Francesco dopo Lumen fidei (2013) e Laudato si’ (2015), Fratelli tutti sembra segnare un nuovo ritmo allo scorrere ordinario e spesso troppo autocentrato e individualista delle nostre società e delle nostre Chiese. Attendiamo di leggere il testo, ma tutto fa pensare che Fratelli tutti possa essere un monito che forte risuona nei silenzi, troppo responsabili, di coscienze anestetizzate, abituatesi a giustificare inique differenze sociali. L’enciclica viene consegnata in un momento storico in cui una grave pandemia sta attaccando gli esseri umani. Più dura dello stesso Covid è infatti la crisi generalizzata di fraternità, alterità, umanità.
Luigino Bruni, economista, uno dei massimi studiosi del Terzo settore, con un deciso interesse e impegno per l’economia civile, sociale e di comunione, introdurrà l’enciclica sottolineandone gli aspetti più sfidanti.
Dinnanzi alle sfide attivate dallo straordinario e progressivo sviluppo delle tecnologie biomediche, capaci di mettere in gioco il nostro modo di pensare la medicina, il significato della cura della persona malata e la responsabilità sociale nei confronti dei più vulnerabili, il presente documento intende orientare i pastori e i fedeli nelle loro preoccupazioni e nei loro dubbi circa l'assistenza medica, spirituale e pastorale dovuta ai malati nelle fasi critiche e terminali della vita. Diverse Conferenze Episcopali nel mondo hanno pubblicato documenti e lettere pastorali, ma i dubbi emergenti, in determinate circostanze e particolari contesti, circa la celebrazione dei Sacramenti per coloro che intendono porre fine alla propria vita, richiedono oggi un intervento più chiaro e puntuale da parte della Chiesa, al fine di fornire orientamenti pastorali precisi e concreti, affinché a livello locale si possano affrontare e gestire queste complesse situazioni per favorire l’incontro personale del paziente con l'Amore misericordioso di Dio.
Attraverso una lettura per esplosioni, metodo ermeneutico di M.A. Ouaknin, lettrici e lettori sono condotti ad una stupefacente interpretazione del Decalogo inteso come legge di libertà, di responsabilità e di amore. Il metodo interpretativo di Ouaknin è costruito su metodi qabbalistici di lettura, fatti di gioco sulle parole, sulle lettere, sulla loro permutazione che affascina anche chi non conosce l'ebraico. La Scrittura cresce con chi la legge: questa affermazione di S. Gregorio Magno è vicinissima alle affermazioni di Ouaknin e allo spirito della sua ermeneutica, che può considerarsi un ponte lanciato verso altri territori di analisi e di studio, per superare steccati e incontrare frammenti di verità disseminati ovunque.
Il testo agile nella forma e fresco nel linguaggio si presenta come un'occasione favorevole per mettere ordine nella propria vita, invitando pensieri e sentimenti a fare pace tra loro. Come? Attraverso la preghiera e il discernimento. Il libretto è un'introduzione agli Esercizi spirituali di Ignazio di Loyola valida per tutti e in particolare per i giovani. Un cammino in cinque tappe per diventare più consapevoli di quello che si muove dentro. Ogni tappa/incontro offre indicazioni concrete per conoscersi meglio e spunti biblici per pregare, riflettere e percorrere le vie nuove indicate dallo Spirito.
Gli studi sul libro di Samuele si muovono su quattro fronti: la storia della formazione del testo, le informazioni storiche sull'origine della monarchia in Israele, le caratteristiche letterarie della narrazione, il suo influsso sulla storia della cultura occidentale. Il presente commentario affronta tutti questi aspetti alla luce della produzione scientifica più recente. La traduzione è aderente al testo masoretico ed è accompagnata dalle varianti testuali delle versioni antiche. L'approccio intratestuale e intertestuale porta progressivamente alla luce una pedagogia divina che fa sperimentare al popolo il fallimento di qualsiasi autorità politica che stia al posto di Dio. L'analisi delle complesse vicende dei protagonisti guida il lettore a rileggere le proprie esperienze umane e a formulare un giudizio.
Con parole adatte ai bambini Annette Langen, scrittrice per l'infanzia, narra la storia di Natale in modo vivace e accattivante: l'annunciazione dell'angelo, la nascita di Gesù a Betlemme, i pastori e i re magi che seguirono la stella. Età di lettura: da 7 anni.