Celebrare l’anno giubilare è vivere un tempo forte è impegnarsi tutti insieme, ecclesialmente ad accogliere la misericordia del Signore è rinsaldare la vita cristiana unica vera testimonianza a Cristo. Le riflessioni contenute in questo volume sono state proposte dall’autore alla 50 Settimana Liturgica Nazionale del cal a Mantova, alle usmi di Roma e della Toscana, al Cottolengo di Torino e, su invito dei vescovi, alle diocesi della Basilicata, di Torino, Firenze, Forlì, Ivrea, Biella, Crema, Cuneo, Tortona e Casale Monferrato.
Tra i tanti testi su fr. Charles de Foucauld, questo si caratterizza per essere stato pensato e scritto da una piccola sorella di Gesù con l’intento di presentare questo “fratello universale” a partire dai suoi scritti – in particolare dalla corrispondenza, anche la meno nota – e dalla comune ricerca di radicalità evangelica. Pagine di profonda spiritualità e di disarmante semplicità dalle quali emerge tutto il fascino di un testimone di Cristo che non lascia nessuno indifferente perché con la propria vita di nascondimento è capace ancora oggi di ricondurre alla persona di Gesù e all’Evangelo chiunque si accosti alla sua appassionante vicenda umana e cristiana. In “Appendice” un’ulteriore antologia di testi di fr. Charles completa il ritratto di colui che ha passato la vita a cercare di imitare Gesù, perché “l’imitazione è inseparabile dall’amore”.
“Quanto ci è donato di vivere appartiene a tutta la chiesa perché è un dono di Dio”: così mi scriveva mons. Henri Teissier, arcivescovo di Algeri e autore di queste pagine. Cosa può significare il permanere di una seppur minuscola presenza di chiesa in un paese musulmano? “Noi non siamo in un paese musulmano per essere martiri, siamo in un paese musulmano per essere amici. Allora speriamo di poter uscire da questa situazione, perché cerchiamo dei fratelli, non delle persone che ci uccidano”. Da queste lettere, omelie e messaggi radiofonici – con i quali l’arcivescovo si rivolge ai suoi sempre meno numerosi fedeli e al sempre più numeroso uditorio d’Algeria e del mondo intero – traspare la radicale testimonianza evangelica di una chiesa che, in nome di Cristo crocifisso e risorto, non abbandona l’amico nell’ora della prova, ma gli resta accanto per divenire, insieme con lui, “oscuri testimoni della speranza” (dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi).
Henri Teissier (Lione 1929), dal 1973 al 1980 vescovo di Orano (Algeria), poi coadiutore del cardinale Duval ad Algeri, dal 1988 è arcivescovo della medesima città. È presidente della Conferenza episcopale dell’Africa settentrionale.
Questo libro nasce dall’esigenza di restituire alla bellezza la centralità che le compete nella vita cristiana. La bellezza è infatti, come ricordava Hans Urs von Balthasar, “la manifestazione immediata di quel qualcosa di irriducibile che si scopre in tutto quanto è rivelato, di quell’eterna gratuità che abita l’essere di ogni esistente”. La poesia veicola nelle nostre vite la bellezza della parola, che possiede un’energia capace di trasformare il nostro cuore, facendoci penetrare nel suo intimo, fino a ravvivare quell’invisibile fiamma che attende soltanto di ardere nella pienezza della vita. Alcune tra le più belle poesie religiose del Novecento, disposte in modo da accompagnare la meditazione del mistero cristiano lungo i vari tempi dell’anno liturgico, sono così offerte a ogni lettore, vicino o lontano che sia dalla vita cristiana, per aiutarlo a penetrare i più profondi interrogativi su Dio, sull’uomo e sull’indicibile bellezza che sgorga dal loro incontro.
˛ˇ U n i n t r o d u z i o n e a l p r o f e t i s m o i n d o d i c i i t i n e r a r i c h e a p p r o f o n d i s c o n o i m o l t e p l i c i a s p e t t i e i v o l t i d i v e r s i c h e l a p r o f e z i a h a a s s u n t o n e l l A n t i c o T e s t a m e n t o : u o m i n i d i D i o c a p a c i d i r i c o n d u r r e a l S i g n o r e i l p o p o l o p e r c h È f e d e l i i n t e r p r e t i d e l l a s u a P a r o l a , m e m o r i a c o s t a n t e d e l l a s u a v o l o n t ‡ , i n s t a n c a b i l i t e s t i m o n i d e l l a s u a m i s e r i c o r d i a . L a p a s s i o n e c h e a n i m a i p r o f e t i Ë s o f f i o d i v i n o , Ë l a p a s s i o n e s t e s s a d i D i o : u n a m o r e i n f i n i t o p e r l u m a n i t ‡ t u t t a , u n a m o r e t e n a c e , p i ˘ f o r t e d e l l a m o r t e , u n a m o r e s e m p r e p o s s i b i l e , n o n o s t a n t e t u t t o .
A l b e r t o M e l l o , m o n a c o d e l l a C o m u n i t ‡ d i B o s e , b i b l i s t a , d o c e n t e p r e s s o l I s t i t u t o T e o l o g i c o S a l e s i a n o d i C r e m i s a n ( I s r a e l e ) , u n i s c e a l l a c o n o s c e n z a d e l l a S c r i t t u r a l a p a s s i o n e p e r l a s a p i e n z a d i I s r a e l e . T r a i c l a s s i c i d e l l a t r a d i z i o n e e b r a i c a d a l u i c u r a t i r i c o r d i a m o : D e t t i d i r a b b i n i , I l c a n t i c o p r e s s o i l M a r e d i R a b b i J i s h m a ˛ e l , U n m o n d o d i g r a z i a e i l C o m m e n t o a l C a n t i c o d e i C a n t i c i d i R a s h i d i T r o y e s ( Q i q a j o n ) , I l d o n o d e l l a T o r a h e R i t o r n a , I s r a e l e ! ( C i t t ‡ N u o v a ) . P r e s s o l e n o s t r e e d i z i o n i h a p u b b l i c a t o i n o l t r e : G e r e m i a , I S a l m i : u n l i b r o p e r p r e g a r e e E v a n g e l o s e c o n d o M a t t e o ( c o m m e n t o m i d r a s h i c o e n a r r a t i v o ) .
Una lettura orante del Padre Nostro, attraverso due itinerari avvincenti per la loro forza interiore e per l'apertura del cuore che producono. Il Padre Nostro cessa di essere una semplice formula di preghiera e diventa il gemito dello Spirito in noi, la chiave di lettura dell'intera vicenda umana alla luce della volontà di Dio.
Con un linguaggio immediato e fraterno - che solo un discepolo dell'unico maestro di preghiera, lo Spirito, può possedere - Matta el Meskin apre i nostri occhi e la nostra mente a una comprensione nuova dell'incessante dialogo d'amore tra Dio e l'uomo. Queste pagine costituiscono un prezioso aiuto per tutti i cristiani, un'eco della domanda dei discepoli a Gesù: "Signore, insegnaci a pregare".
Parole di profonda sapienza sulla chiesa che esprimono un'ardente passione per una comunità cristiana fedele al Signore risorto e testimone nel mondo del Dio amico degli uomini.Un accorato appello per una chiesa viva, consapevole, autentica: una chiesa dal volto materno, in cui ogni uomo deve poter scorgere l'infinita misericordia di Dio.