La parrocchia c’è ancora, perché domande semplici di vita ci sono ancora, perché giovani che hanno percorso tutte le strade possibili in cerca di felicità vi tornano ancora, perché gente appassionata che si mette in ascolto esiste ancora.
Dalla quarta di copertina:
La parrocchia c’è ancora, perché domande semplici di vita ci sono ancora, perché giovani che hanno percorso tutte le strade possibili in cerca di felicità vi tornano ancora, perché gente appassionata che si mette in ascolto esiste ancora.
Parrocchia è sempre sapore di casa, è tentativo onesto di comunità; anche la più scalcinata ha sempre la porta aperta; non ha paura di fare la crocerossina dei casi impossibili, perché in ogni domanda sa leggere sete di Dio e ne mette a disposizione la sorgente.
Un aiuto per molti a vincere la paura della morte.
Interessante volume che stimola il lettore alla riflessione e con l'intento di introdurre a ulteriori ricerche sull'affascinante mistero del destino disposto da Dio per l'umanita e per il cosmo. L'opera tra le mani del lettore offre, in primo luogo un ricco percorso storico-teologico che rende conto degli sviluppi del pensiero cristiano sui novissimi"; segue poi una riflessione sistematica che pone al centro la figura del Signore risorto e, a partire da essa, illustra la connotazione escatologica dell'esistenza cristiana nella Chiesa; la morte infine e presentata come passaggio verso il compimento, che comporta il giudizio nella parusia di Cristo. "
Il "libro della natura" ispira da sempre la teologia di Jürgen Moltmann. Il volume raccoglie i contributi più significativi prodotti dal sistematico di Tubinga nel dialogo tra scienza e teologia, dove per Moltmann al centro sta sempre la sapienza come etica della conoscenza.
Dalla quarta di copertina:
Il “libro della natura” ispira da sempre la teologia di Jürgen Moltmann. Il presente volume raccoglie i contributi più significativi prodotti dal sistematico di Tubinga nel dialogo tra scienza e teologia, dove per Moltmann al centro sta sempre la sapienza come etica della conoscenza. Una percezione teologica del mondo è importante anche per le scienze della natura, ma insieme le acquisizioni in campo scientifico arricchiscono anche il riflettere teologico.
«La raccolta comprende una serie di scritti pubblicati in un ampio arco di anni e va considerata semplicemente come un contributo al dialogo che s’impone, per quanto ancora debole e incerto, fra teologi e scienziati della natura. Mi sono occupato di tali questioni non per fornire una spiegazione religiosa delle acquisizioni d’ordine scientifico, ma per continuare anche in questo campo la riflessione teologica e mostrare la compatibilità fra teologia e scienze della natura. Prestando ascolto agli scienziati, ho cercato di far vedere quel profilo della teologia che loro interessa, animato come sono dal desiderio di riformulare il pensiero teologico nel quadro delle scienze della natura».
(dalla Prefazione)
Recensioni:
La teologia protestante del secolo scorso è stata segnata dal «no» di Karl Barth alla teologia naturale (1943). Riveste un singolare significato questa raccolta di scritti di M. sul rapporto fra scienze naturali e fede, sollecitata soprattutto dalla crisi ecologica. Essa «va considerata semplicemente come un contributo al dialogo che s’impone, per quanto ancora debole e incerto, fra teologi e scienziati della natura. Mi sono occupalo di tali questioni non per fornire una spiegazione religiosa delle acquisizioni d’ordine scientifico, ma per continuare anche in questo campo la riflessione teologica e mostrare la compatibilità fra teologia e scienze della natura. Prestando ascolto agli scienziati ho cercato di far vedere quel profilo della teologia che loro interessa, animato come sono dal desiderio di riformulare il pensiero teologico nel quadro delle scienze della natura».
Il regno-attualità 8 (2004) 258
Opera postuma, che ha valore di testamento, di uno dei piu grandi filosofi francesi contemporanei. Essa costituisce la fine di un lungo iter di pensiero e, insieme, la confessione di un filosofo credente.
Nella presente introduzione al Vangelo di Luca, Anselm Grun espone i testi evangelici alla luce dei bisogni e desideri dell'essere umano, traduce nella realta contemporanea quanto accaduto un tempo, mettendo insieme cio che muove gli uomini di oggi con cio che di Gesu affascinava Luca. Il terzo vangelo conferisce un tono speciale al messaggio diGesu. E' facile osservare come Luca conoscesse in profondita la teologia dell'Antico Testamento, e come fosse nello stesso tempo esperto di filosofia e di mitologia greche. Questo ha consentito all'evangelista di preservare la continuita tra le radici ebraiche di Gesu e il suo pensiero, rendendolo al contempo accessibile al mondo greco. Anselm Grun legge con occhi nuovi ed assolutamente originali alcune tra le pagine piu belle del Nuovo Testamento, traducendo nella realta contemporanea quanto accaduto un tempo.
Al centro di questa testimonianza sulla vita comune sta una esperienza concreta che Bonhoeffer descrive, motiva e fonda teologicamente come autentica prassi cristiana. Il vivere comune non estingue il singolo nella collettivita ma lo rende libero, forte e responsabile.
Una vita senza il pilota automatico inserito. Chiara, che esce dagli schemi e scrive come straniera e migrante, mette a disposizione le sue esperienze, i suoi sogni, i suoi pensieri, le sue rabbie, il suo non capire, il suo rifiuto di dare risposte, le sue speranze.
Dalla quarta di copertina:
Una vita senza il pilota automatico inserito. Chiara mette a disposizione le sue esperienze, i suoi sogni, i suoi pensieri, le sue rabbie, il suo non capire, il suo rifiuto di dare risposte, le sue e-mail, le sue solitudini e le sue speranze. Ne è nata una lettera ininterrotta, senza lieto fine, incompiuta come la vita di un giovane, ai suoi coetanei, agli adulti, al mondo, scritta con gli occhi tipici di un giovane: sempre per definizione migrante, straniero, in cammino, continuamente fuori dagli schemi anche se tentiamo di mettergli addosso certezze a buon mercato e gabbie dorate.