Uno sguardo nuovo e sorprendente sul Padre nostro da parte di uno dei più celebri biblisti contemporanei. Klaus Berger spinge il suo esame fino agli strati più profondi e reconditi della notissima preghiera, rendendo possibile un nuovo accesso a uno dei testi più importanti del cristianesimo: il Padre nostro come chiave per un rapporto solidale con il prossimo e per tendere alla pace interiore. Il Padre nostro è uno dei testi centrali della cristianità e la preghiera più recitata al mondo. Nella sua veste di esperto esegeta, Klaus Berger indaga gli strati profondi di questa preghiera, a prima vista così semplice. Riesce così a collocare la "preghiera del Signore" nel solco della storia della religione, a interpretarla dal punto di vista teologico e a renderla accessibile da quello spirituale. Con ampiezza di cognizioni e in maniera provocatoria indica nuove vie per coglierne tutta la ricchezza con il cuore e con la mente, allargando inoltre lo sguardo alla "logica profonda" di tutto il pregare cristiano.
Pubblicato per la prima volta nel 1981, questo manuale di introduzione teologica alla sacra Scrittura ha conosciuto un successo immediato e duraturo. Affrontava tematiche nuove con chiarezza di linguaggio, andando a costituire una proposta didattica che univa la serietà e il rigore alla semplicità d'uso da parte degli studenti. Quell'apprezzatissimo manuale è stato ora interamente rivisto, con aggiornamenti e integrazioni, alla luce delle nuove acquisizioni delle scienze bibliche e teologiche, oltre che degli ultimi pronunciamenti del magistero ecclesiale. Il lavoro di revisione ha badato a non alterare l'impostazione originaria del testo, ancora del tutto valida: quella di introduzione prevalentemente teologica alla sacra Scrittura. Si sono ridotti all'essenziale i tagli all'opera originale, mentre sono state introdotte volta per volta generose aggiunte - ora qualitativamente puntuali, ora quantitativamente sostanziose. Ampie revisioni e integrazioni hanno interessato la stessa bibliografia.
Il rinnovamento teologico del Novecento ha determinato la 'riscoperta' del concetto di iniziazione cristiana, dimenticato per lunghi secoli. In questo modo i primi tre sacramenti - battesimo, confermazione ed eucaristia - sono usciti dall'isolamento in cui certa teologia li aveva confinati, per tornare ad essere concepiti come le tre tappe sacramentali dell'unico processo del 'diventare cristiani'. Insieme, questi sacramenti, introducono l'essere umano nel mistero pasquale di Cristo morto e risorto, trasformandolo interiormente con l'effusione dello Spirito santo e aggregandolo al suo corpo ecclesiale, in attesa del compimento escatologico. Se il battesimo rappresenta il 'sacramento-radice', sul quale si innesta ogni altra grazia sacramentale elargita da Dio per mezzo della chiesa, la confermazione non è che la perfectio del battesimo in vista dell'eucaristia. I primi due sacramenti, pertanto, andando a costituire un'unità inscindibile, attraverso il carattere sacramentale configurano indelebilmente il credente a Cristo e alla chiesa, suo corpo. Il testo offre una trattazione sistematica del battesimo e della confermazione tenendo costantemente presenti questi orizzonti complessivi, nella consapevolezza che i sacramenti 'della chiesa' non esistono se non in quanto celebrati 'dalla chiesa'. Non può perciò darsi una dottrina sacramentaria avulsa dalla liturgia, dai suoi linguaggi e dai suoi segni: è quella che i padri della chiesa chiamavano con felice espressione 'mistagogia', cioè 'introduzione ai misteri'.
Dossier: le nostre grandi parole
64. LEGGE
1. Legge: significato del termine nell'uso comune e nel linguaggio religioso
2. "Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire ma a dare pieno compimento" (Mt 5, 17)
3. Legge e coscienza
4. Legge: indicazioni per la predicazione
5. Legge: breve antologia di testi
Il dramma dell’abitare (pag. 3)
Silvano Petrosino
L’abitare di Gesù. Una fenomenologia narrativa del rapporto tra Gesù e la vita (pag. 16)
Luca Margaria
Nel mondo senza essere del mondo: l’abitare liturgico (pag. 24)
Paolo Tomatis
‘Abitare’ l’assemblea per stare nel mondo (pag. 29)
Luciano Manicardi
Una terra da abitare (pag. 9)
Fulvio Bertellini
«Nobile semplicità». Uno stile celebrativo sobrio testimonianza di una chiesa povera e per i poveri (pag. 35)
Pierangelo Chiaramello
Celebrare in contesti di fragilità (pag. 42)
Eugenio Sapori
Prendersi cura delle piccole comunità (pag. 47)
Daniele Gianotti
Prendersi cura della fragilità. Traccia di ritiro spirituale per i volontari della Caritas (pag. 62)
Gianfranco Venturi
Pontificio Ateneo S. Anselmo. La decretale di papa Innocenzo I a Decenzio vescovo di Gubbio. Roma, 18 marzo 2016 (pag. 71)
Giovanni Di Napoli
Giovani e liturgia: riflessioni dopo una indagine (pag. 77)
Paola Bignardi
Personaggi dell'antico Testamento.
DAVIDE
Davide tra storia e riletture bibliche
Un re violento? Il potere della violenza e la violenza del potere
L'amicizia con Gionata: un quadro realistico?
Violenza e perdono nel rapporto con Saul
All'ombra del potere: le donne e i figli di Davide
Miseria e nobiltà di un peccatore (pentito)
Davide e la città santa
"Un uomo secondo il cuore di Dio"
La misericordia di Dio e la fragilità di Davide
La sofferenza e Dio.
Contributi, fra gli altri, di Josè Oscar Beozzo, Maria Clara BInggermer, Andrè Birmelè, Andrès Torres Queruga, David Tracy, Joao Vila-Cha
Per comunicare meglio.
28. I preti scrivono… ma sanno comunicare?
Dossier: le nostre grandi parole
Castità
1. Castità, nel linguaggio e nella sensibilità diffusa della cultura odierna
2. L'insegnamento biblico sulla castità
3. La castità nella teologia morale cattolica, oggi
4. Castità: indicazioni per la predicazione
5. Castità: breve antologia di testi
Sussidio: Nel segno della Misericordia.
Una gioia di ritiro durante un campo estivo per adolescenti
Preparare la messa. Dalla 16a domenica alla 21a domenica del tempo ordinario
A partire dal XVII secolo, il pensiero sulla creazione è stato in massima parte dominato da un teismo illuministico che concepiva Dio come principio quasi impersonale, privo di soggettività. Oggi, però, di fronte alla crisi ecologica è più che mai urgente che la razionalità teologica prenda in carico, secondo un nuovo profilo, sia il Dio di Gesù Cristo sia il mondo creato. Ecco allora che Christophe Boureux ridà un ruolo centrale alla sola nozione in grado di illuminare la scena: la creazione in Cristo, «primogenito di ogni creatura». Nei testi biblici il Risorto appare a Maria Maddalena in veste di giardiniere. Prende cioè la figura di quel Dio che, al momento della creazione del mondo, realizza un giardino e lo affida alle cure dei progenitori. Il giardino è un luogo di convivialità universale. E il giardiniere è chiamato a orchestrarne gli elementi, lavorando a questa convivialità: egli diviene così, in qualche modo, l'annunciatore della ricapitolazione in Cristo di tutte le cose. Boureux offre una riflessione stimolante sulla posta in gioco ecologica, spingendosi oltre l'abituale concetto di "natura": declinando il tema della "creazione" come paesaggio, egli dice l'instaurazione paziente di un'interdipendenza fra tutte le entità, destinate a dare il meglio di se stesse. L'umano non è né despota né amministratore del mondo, bensì ospite attento, scientificamente e moralmente riconoscente della convivialità di cui è responsabile. Straordinaria avventura intellettuale, questo libro, colto e raffinato, è destinato a sorprendere positivamente e a divenire complemento ideale al percorso suggerito dall'enciclica papale Laudato si' sulla cura della casa comune.
Molti oggi incontrano delle difficoltà con le parole del Credo, della professione di fede cristiana. Da un lato, non riescono a comprendere che cosa vogliano dire in sé e per sé; dall'altro, hanno l'impressione che ciò che sta dietro quelle parole abbia poco a che fare con la loro quotidianità. Anselm Grün ci invita qui a guardare il Credo in modo ancora una volta completamente nuovo. Nella interpretazione che ne dà, quelle affermazioni risultano avere un effetto salutare anche per noi oggi: ci riguardano da vicino e ci indicano le vie da percorrere per realizzare la nostra vita. Sono pilastri della nostra fede. Per rendersene conto, basta soltanto scoprire le immagini che stanno dietro quelle parole antiche e che, dischiudendoci un altro mondo, hanno tutt'ora la forza di diventare benefiche per noi.