Ricette sofisticate e di grande effetto, nate da un'immensa passione per la cucina. Antipasti, primi, secondi e dolci, risultato di un profondo studio delle migliori materie prime e di accostamenti spesso insoliti, in un intreccio di sapori che unisce la genuinità della tradizione romana e siciliana, i sapori agrodolci dei piatti veneziani e il gusto per le spezie che arrivano dall'India. Un libro interamente illustrato per scoprire i segreti di una grande cuoca.
"Nel 1936 Guareschi arriva a Milano, una città moderna dove s'innalzano palazzoni, si asfaltano strade e le riviste di cinema e moda fanno sognare segretarie e sartine. Mentre si consolida il potere fascista, le riviste satiriche come 'Bertoldo', dove lavora Giovannino, fanno tirature da capogiro. I tre romanzi raccolti in questo terzo volume delle opere di Guareschi nascono tra la fine degli anni Trenta e i primi anni della seconda Guerra Mondiale. 'La scoperta di Milano' esce nel 1941, è la testimonianza autobiografica, ingenua e sognante, divertita e malinconica, di quegli anni di scoperte. In questi racconti usciti sul 'Bertoldo', Giovannino narra le sue passeggiate a Milano, tra la stazione e la Galleria, dove osserva le vedovone milanesi sedute ai tavolini dei caffè. 'Il destino si chiama Clotilde' è un capolavoro della narrativa umoristica del Novecento. Nato anch'esso sulle pagine del 'Bertoldo', uscito riscritto in volume nel 1942, ha come protagonista la bellissima 'ricca, eccentrica' Clotilde. Come Pippi Calzelunghe, Clotilde irrompe nella nostra narrativa con tutta la sua carica stravagante. A cinque anni per protesta vuole una mucca con lei sul tetto. A dieci parla come un uomo dei bassifondi, in un romanesco di borgata. Infine fa rapire Filimario Dublè, l'unico uomo non innamorato di lei, per cui ha perso la testa.. 'Il marito in collegio' nasce tra il 1942 e il 1943 come feuilleton sull'Illustrazione del popolo'." (Guido Conti)
Russia, 1915. Georgij Jachmenev è figlio di un contadino e ha solo sedici'anni quando salva un membro della famiglia imperiale da un attentato. Dall'"izba" di legno nel remoto villaggio rurale di Kasin al Palazzo d'Inverno il passo è breve. Georgij diventa la guardia del corpo di Aleksej Romanov, l'unico figlio maschio dello zar Nicola II, destinato a ereditare il trono. Nei sontuosi corridoi del Palazzo d'Inverno, ornati di malachite e oro zecchino, Georgij diviene l'ombra fedele dello zarevic e assiste impotente alle ambigue trame di Rasputin, alle incertezze fatali dello zar, ai presagi della disfatta che presto travolgerà il regime. E soprattutto incontra l'amore della sua vita. Più di mezzo secolo dopo, la donna che da molti anni è sua moglie e si fa chiamare Zoja sta morendo in un ospedale di Londra. Georgij ripensa al loro amore indissolubile ma segnato dall'esperienza dell'esilio e dal peso di un segreto mai tradito.
In questo suo secondo libro, l'autore racconta di come alcuni anni dopo la sua opera di esordio, "A scuola dallo stregone", nel 1968, ritornò da Don Juan per riprendere il processo iniziatico che aveva interrotto. Lasciando cadere ogni difesa e abbandonandosi completamente a questa affascinante esperienza, apprende le fondamentali differenze tra "guardare", il modo consueto in cui siamo abituati a percepire la realtà, e "vedere", un procedimento più complesso grazie al quale possiamo arrivare a conoscere l'essenza delle cose, entrando in contatto con l'energia che fluisce nell'universo. L'"incontro dell'uomo con l'infinito" può avvenire in parte con l'uso delle piante sacre allucinogene, ma implica un faticoso cammino di crescita.
Nel settimo volume della serie "L'Equipe", una lucida e coinvolgente riflessione sull'origine divina della nostra vita e una guida per giungere alla rinascita della persona grazie al miracolo dell'incontro con Cristo. Don Giussani medita sul significato profondo del cristianesimo e indica nell'adesione a Cristo la scelta cruciale per trasformare radicalmente il senso della propria esistenza.
Tutti conoscono la "successione di Fibonacci": una sequenza di cifre nascosta in molti fenomeni naturali che da oltre ottocento anni affascina i matematici, e che si dice possa predire l'andamento dei mercati finanziari. Ma chi fu in realtà Fibonacci, considerato il maggiore matematico del Medioevo, che comprese per primo che le "nove figure indiane" e soprattutto zephirum, lo zero, avrebbero cambiato il mondo in cui viveva? In un affascinante viaggio che ripercorre la vita di questo genio intraprendente, Keith Devlin permette al lettore di riscoprire una figura cruciale e misteriosa del nostro passato, che con le sue ricerche e il suo "Liber abbaci" - il più importante testo di algebra del tempo che spiegava come adottare il sistema numerico indo-arabico - mostrò all'Europa i risvolti pratici e commerciali della matematica, e aprì così la strada all'ascesa del Vecchio continente verso il dominio scientifico ed economico mondiale.
In questo secondo volume del suo PerCorso, don Giussani mostra il passaggio dal senso religioso in generale all'avvenimento di Gesù Cristo, cioè all'esperienza religiosa cristiana. Dopo un'introduzione in cui si riepilogano gli aspetti salienti della riflessione sul senso religioso, l'autore aiuta a rendersi conto di come l'uomo in tutti i tempi, fin dalle sue origini remote, abbia sentito la necessità di mettersi in rapporto con il mistero ultimo, mediante tentativi che hanno fatto nascere le varie religioni. L'impossibilità a raggiungere chiarezza e sicurezza ha fatto sentire all'uomo l'urgenza o la necessità di un aiuto offerto dallo stesso mistero, cioè di una rivelazione. Ma tutte le affermazioni in tal senso nelle diverse storie spirituali dei popoli sono state come "superate" da un fatto eccezionale: in un certo momento storico un uomo, Gesù di Nazareth, non solo ha rivelato il mistero di Dio, ma ha identificato se stesso con il divino. Come questo avvenimento abbia iniziato a imporsi all'attenzione degli uomini; come abbia creato una chiara convinzione; in che modo abbia comunicato il mistero della sua persona; come abbia confermato il suo svelarsi con una concezione nuova e perfetta della vita umana; tutto ciò è il contenuto di questo volume.
Nel 1986 il giovane svizzero Andreas Widmer si arruolò nel corpo di guardia di Giovanni Paolo II, allora al suo ottavo anno di pontificato, e per due anni visse a contatto con il grande Papa, assorbendone gli insegnamenti spirituali e umani che lo hanno reso una delle figure più influenti dei nostri tempi. Dopo molti anni, e diverse esperienze da imprenditore, Widmer offre oggi come testimone diretto e credente uno sguardo dietro le quinte alla persona di questo grande Pontefice, "la più autentica che abbia mai incontrato", e rivela come i ricordi di lui abbiano forgiato la sua attività di manager e amministratore di imprese. Dall'importanza della vocazione al potere della preghiera, dall'etica dell'essere umano al libero arbitrio, dal valore della testimonianza all'importanza del team, fino alla visione della propria attività come servizio, il libro offre un'inedita applicazione degli insegnamenti di Papa Wojtyla al mondo del business, per richiamare i credenti, attraverso il suo esempio, a principi di fede e di missione in tutti gli aspetti della vita. Prefazione di George Weigel.
Perché presso diverse culture è il fegato, e non il cuore, la sede della vita spirituale e affettiva dell'uomo? Possiamo non essere "legalmente" proprietari del nostro corpo? Monna Lisa non ha le sopracciglia e noi non lo notiamo: com'è possibile? Gli universi culturali e simbolici del corpo umano sono infiniti, sempre diversi nel corso della storia dell'umanità. In questo libro Aldersey-Williams ne traccia un ritratto sorprendente, ricco di scoperte e clamorose smentite, soffermandosi su significati e caratteri attribuiti alle sue parti e ai suoi organi: dagli studi di Leonardo sull'armonia delle proporzioni alla presunta purezza del sangue e della razza, dal cannibalismo alla simbologia dello scheletro, da Frankenstein ai robot umanoidi, dai crani rimpiccioliti di alcune tribù amazzoniche al cervello di Einstein, conservato a Princeton e studiato ancora oggi per scoprire il segreto del suo genio. Con scarsi risultati, a dir la verità: notizie bomba sui modi in cui la genialità si manifesta nel corpo fisico per ora non ci sono arrivate. Familiare eppure misterioso, il nostro corpo ha da dirci su noi stessi molto più di quanto immaginiamo.
Il bravo poliziotto non è senza paura, è un uomo che la paura ha imparato a conoscerla, a dominarla, ne ha fatto un'arma di difesa e contrattacco. Lo sa bene l'ispettore Giovanni Galasso, che in trent'anni di carriera ha combattuto la criminalità di strada e quella organizzata, imparando sulla propria pelle che l'unico modo per restare vivi è non abbassare mai la guardia. A Palermo ha subito il più ignobile degli attacchi, ha dovuto accettare il trasferimento, e adesso alla Squadra Mobile di Roma ha trovato una seconda casa, un gruppo di amici leali, una famiglia. Ma nella vita di uno sbirro la pace non può durare troppo a lungo: succede così che l'omicidio di Anna De Caprariis, un'affascinante nobildonna nota nella capitale come organizzatrice di iniziative benefiche, diventa per Galasso l'inizio di un'indagine piena di insidie e interrogativi, destinata a riportare alla luce antichi misteri personali. Come quello del suicidio di Laura, sua fiamma giovanile, che scopre collegata alla De Caprariis attraverso discutibili amicizie. Per venirne a capo servirà intuito, cattiveria e quel pizzico di imprevedibilità che appartiene soltanto ai numeri uno.