
Il Sudtirolo, una terra di frontiera e un paradiso turistico in cui due popolazioni sono destinate a convivere. Ma cos'altro sanno gli italiani di questa regione e della sua storia? Quasi niente e, peggio, l'hanno sempre capita poco. Sebastiano Vassalli ripercorre in maniera lucida e tagliente gli snodi principali di un secolo ricco di contrasti, di "fandonie storiche", di follie politiche: dal 1919, quando il trattato di St. Germain avanzò sul crinale alpino il confine con l'Austria, stabilendo che i sudtirolesi diventavano loro malgrado italiani... fino ai giorni nostri. In mezzo ci sono il fascismo, il nazismo, le bombe, i referendum e una stagione di tenebre in cui hanno perso la vita troppi uomini. Il protagonista di questa lunga storia è ormai vecchissimo, nato nel 1928, eppure continua ancora a muoversi indisturbato nel paesaggio scintillante di valli e città, a fare sentire la propria voce e a seminare zizzania. Attraverso una proposta concreta, questo libro invita a chiudere i conti con la storia e a separare una volta per tutte il passato dal presente, per guardare avanti.
Mai nella storia della Chiesa si è avuta una così spaventosa concentrazione di profezie che prospettano un tempo catastrofico per la cristianità e per il mondo. E sono profezie cattoliche, cioè legate a santi, pontefici e mistici o messaggi di apparizioni mariane riconosciute dalla Chiesa. Dal Segreto di Fatima, per il quale Benedetto XVI ha evocato il 2017 come anno cruciale, alle profezie di don Bosco, da quelle della beata Anna Katharina Emmerich alle apparizioni di Kibeho, fino alle apparizioni in Rue du Bac e Lourdes ricondotte dal cardinale Ivan Dias a una lunga catena di fatti soprannaturali che ci allertano sull'imminenza di un tempo apocalittico. Antonio Socci nella sua lettera aperta a papa Francesco richiama l'attenzione di tutti sui segni del presente, ma soprattutto sul rischio dell'apostasia, sulla situazione di smarrimento e confusione che si è creata nella Chiesa con il pontificato di papa Bergoglio, di cui esamina gli atti e le parole più controverse. "Quelli che viviamo" scrive Socci "sono tempi dolorosi, ma anche gloriosi, in cui siamo chiamati a testimoniare Cristo. E forse, come per Ninive, ascoltare i profeti e convertirsi potrebbe ancora salvare la città dalla sua rovina."
I grandi eventi della storia d'Italia e del mondo racchiusi in un volume unico, dalla fine dell'Ottocento al Fascismo, dal dopoguerra al crollo del muro di Berlino, fino ai momenti fondanti della complessa realtà di oggi. Non un semplice libro ma un viaggio nella Storia attraverso le migliori firme del mondo culturale e giornalistico del Novecento italiano: da Indro Montanelli a Gaetano Afeltra, da Guido Piovene a Enzo Biagi, da Giovanni Spadolini a Dino Buzzati. Fondato a Milano nel marzo del 1876 da Eugenio Torelli Viollier, composto da sole quattro pagine, con sede in Galleria Vittorio Emanuele, il "Corriere della Sera" si è distinto nei secoli per l'attenzione puntuale alle notizie riguardanti tutti gli ambiti della vita collettiva e la capacità di formare un'opinione pubblica consapevole. Introduzione di Ferruccio de Bortoli.
Attraverso più di 450 prime pagine del più popolare tra i quotidiani italiani questo volume ripercorre oltre 100 anni di storia dello sport e fornisce una testimonianza dell'evoluzione sociale e culturale del nostro Paese. Gli avvenimenti più importanti che hanno accompagnato la nostra vita, le coppe, le sfide, le sconfitte, le volate, le medaglie, i calci d'angolo, le squadre e gli atleti si scolpiscono nella memoria attraverso un'ampia scelta di pagine "storiche". Un repertorio che offre a tutti il racconto dello spettacolo sportivo attraverso un elemento che è nella natura stessa della Gazzetta e dei suoi lettori: l'emozione, il senso forte della partecipazione. Introduzione di Andrea Monti.
Nel 1987 Miri Ammerman torna a Elizabeth, in New Jersey, la città dov'è nata, per partecipare alla commemorazione degli eventi tragici che, trentacinque anni prima, hanno segnato per sempre la sua vita e quella di molte altre persone: all'inizio degli anni Cinquanta, quando Miri era una quindicenne, innamorata per la prima volta, nel giro di pochi mesi tre aerei mandarono in fiamme il cielo invernale schiantandosi su Elizabeth. È sullo sfondo di questi avvenimenti realmente accaduti, in un momento in cui i viaggi aerei rappresentavano una novità entusiasmante, e in tanti sognavano di volare da qualche parte, che Judy Blume immagina e tesse la storia indimenticabile di tre generazioni di famiglie, amici e sconosciuti, le cui vite verranno profondamente cambiate da questa serie di disastri. Nel farlo, traccia un ritratto vivido di un luogo e un tempo particolari, quando Nat King Cole cantava Unforgettable e le ragazze volevano pettinarsi tutte come Liz Taylor, quando agli amori e alle amicizie giovanili si mescolava l'isteria collettiva per la bomba atomica, con in sottofondo le voci della minaccia comunista. "Ti vedrò nei miei sogni" è un romanzo percorso da un toccante senso di normalità e soprattutto da una tangibile e istintiva voglia di speranza. I personaggi della Blume vivono esperienze tragiche, affrontano il dolore per la perdita di persone care e hanno nostalgia dei bei tempi andati, ma nonostante questo non smettono mai di ricordare che vale la pena di vivere la vita, sempre.
Su una spiaggia alla foce del Tagliamento, una famiglia come tante trascorre l'estate tra grigliate sotto le stelle, caccia ai granchi in riva, gelati e aranciata fresca. Gianni, il padre, va e viene dalla città; Anna, la madre, passa il tempo sotto l'ombrellone, fa le parole crociate cullata dalla musica degli Abba mentre i figli giocano sul bagnasciuga. È allora che tutto cambia: un attimo, una distrazione, e la vita non sarà più la stessa. Era il 1980. Per Bruno ed Emma quello è stato l'"anno brutale", l'anno in cui loro, i figli, si sono ritrovati a raccogliere i cocci di una famiglia distrutta e riempire i vuoti sostenendosi a vicenda, mentre i genitori e il mondo intero andavano alla deriva. Adesso sono grandi, Emma è diventata mamma, Bruno si occupa di impianti fotovoltaici e cammina sui tetti scrutando le finestre dei palazzi di fronte cercando di immaginare la vita delle altre famiglie, quelle felici. Da lassù il passato sembra lontanissimo, ma basta una telefonata per farlo tornare: dopo trent'anni di assenza, il padre in fin di vita vuole farsi perdonare e chiede un'ultima cena intorno al tavolo, "come una famiglia vera". Con una voce attenta e sensibile, Marco Franzoso racconta attraverso una storia di legami profondi e illusioni infrante un'Italia che cambia all'improvviso. E dove l'unico modo per resistere è stringersi l'un l'altro, nonostante tutto. Per trovare le vie possibili di una riconciliazione tardiva.
Esistono limiti alla conoscenza umana? In un'epoca in cui la scienza sembra darci accesso ai misteri più profondi del mondo fisico, rimane qualcosa che non arriveremo mai a comprendere? In questo suo nuovo saggio Marcus du Sautoy esplora sette confini dello scibile per trovare una risposta a tali interrogativi. Riusciremo mai a stabilire che cos'è la coscienza, a svelare la natura del tempo, ad afferrare i paradossi della meccanica quantistica, a districarci nei meandri della teoria del caos, a scoprire quale destino attende l'universo, a capire se l'infinito è un'entità reale o solo un concetto astratto? Con la chiarezza espositiva e l'arguzia consuete, du Sautoy ci accompagna in un fantastico viaggio di esplorazione dell'ignoto. Ogni tappa comincia da un oggetto semplice - un dado da gioco, un violoncello, un orologio da polso, un piccolo campione di uranio-238 acquistato su internet, un modellino in cartone dell'universo, un'applicazione per smartphone, un bigliettino natalizio - per condurci alle frontiere della ricerca attuale, dove le domande più profonde ci costringono a ragionare non solo di scienza ma anche dell'esistenza di Dio; e a scoprire insieme all'autore che probabilmente non arriveremo mai a conoscere ogni cosa, ma che è proprio questa corsa senza fine verso un traguardo irraggiungibile a dare sempre nuova linfa alla ricerca scientifica e ad alimentare la nostra sete di conoscenza.
"La misericordia è la parola chiave per indicare l'agire di Dio verso di noi. Ed è sulla stessa lunghezza d'onda che si deve orientare l'amore misericordioso dei cristiani. Come ama il Padre così amano i figli." Con queste parole Papa Francesco ha motivato la decisione di indire il giubileo straordinario della misericordia che si apre l'8 dicembre 2015. Non si tratta di una data casuale: l'8 dicembre, infatti, non solo si festeggia l'Immacolata Concezione di Maria, Mater Misericordiae, ma coincide con il 50° anniversario della chiusura del Concilio Vaticano II. Scrive Francesco nella bolla d'indizione del giubileo: "La Chiesa sente il bisogno di mantenere vivo quell'evento. Per lei iniziava un nuovo percorso della sua storia. I Padri radunati nel Concilio avevano percepito forte, come un vero soffio dello Spirito, l'esigenza di parlare di Dio agli uomini del loro tempo in un modo più comprensibile. Abbattute le muraglie che per troppo tempo avevano rinchiuso la Chiesa in una cittadella privilegiata, era giunto il tempo di annunciare il Vangelo in modo nuovo. Una nuova tappa dell'evangelizzazione di sempre". "E questo, in fondo," scrive padre Antonio Spadaro nell'introduzione "è anche il significato ultimo del giubileo della misericordia: una nuova tappa dell'evangelizzazione di sempre".
"Gli uomini crederanno che sia un'oca, furba, facile. Le donne la tratteranno come una predatrice. E avranno tutti torto".
"Siamo soggiogati dalla forza, dall'audacia e dal talento di questa giovane autrice". - Tahar Ben Jelloun
"Quando chiude gli occhi sente i rumori, i sospiri, le urla, i colpi. Un uomo nudo che ansima, una donna che gode. Vorrebbe essere solo un oggetto in mezzo alla folla, vorrebbe essere divorata, succhiata, inghiottita tutta intera. Vorrebbe essere una bambola nel giardino di un orco."
Adèle cammina per le strade di Parigi la sera, dopo il lavoro al giornale, talvolta anche durante la pausa pranzo, in cerca di incontri. Ha trentacinque anni, un marito medico dedito al lavoro e un bambino di pochi anni; una vita cui in fondo manca poco per potersi dire felice. Eppure non può smettere di ribellarsi alla sensazione di vuoto che la assilla ogni giorno e che scaccia attraverso il corpo: è la fame per lo sconosciuto, da afferrare anche solo per un attimo. E non importa chi sia o dove, basta un incontro, un breve scambio di sguardi per trovare una veloce soddisfazione, o un'affinità che può trasformarsi in una vaga relazione. Dopo, Adèle sa tornare a casa, preparare la cena al bambino e infilarsi nel letto accanto a Richard, come sempre. Una febbre che non fa che salire e che trascina Adèle verso l'incapacità di gestire le due vite in cui si dibatte senza posa. Potrebbe essere facile giudicare Adèle, eppure seguiamo il suo cammino tortuoso con empatia, non riusciamo semplicemente ad accomodarci in platea, perché veniamo destati da un'impellenza, la sua, che capiamo, che da qualche parte forse abbiamo persino riposto. "Nel giardino dell'orco" non è la storia di una ninfomane, ma quella di una donna di oggi stretta nei lacci di una quotidianità come fossero spilli sul cuore.
Il FAI – Fondo Ambiente Italiano, fondazione nazionale senza scopo di lucro, nasce nel 1975 con il fine di contribuire alla tutela e valorizzazione del patrimonio d’arte, natura e paesaggio italiano. Da allora, grazie alla generosità di cittadini sensibili, aziende responsabili e istituzioni virtuose, il FAI si prende cura di monumenti e luoghi di natura unici del nostro Paese, che riceve in donazione o in concessione, e si impegna nella sensibilizzazione.
Dal fascino senza tempo degli Eremi di Pulsano in Puglia alla storica Villa Durazzo Pallavicini di Genova, dal panorama che si può ammirare dalla Vetta Sighignola vicino a Como alla Cittadella di Alessandria, un viaggio tra i tesori del nostro patrimonio paesaggistico e culturale da non dimenticare perché possano essere recuperati e tutelati nel tempo e consegnati come preziosa eredità alle generazioni future. In occasione del decimo anniversario della campagna I Luoghi del Cuore, questo volume raccoglie un'ampia selezione dei siti più amati e votati dagli italiani attraverso un’iniziativa che il FAI conduce con grande passione per mantenere vivo l’interesse nei confronti dei beni che più desideriamo conservare e proteggere. Le suggestive immagini che ci guidano tra le ricchezze più note e le perle da scoprire del Belpaese sono state realizzate con una importante campagna fotografica condotta da alcuni giovani fotografi italiani per documentare il territorio.