
La campagna portata avanti da Cesare Mori, "il prefetto di ferro", tra il 1925 e il 1929, rimane una delle più importanti e controverse operazioni antimafia mai condotte in Sicilia. Basato sulle carte private di Mori e su altre fonti archivistiche, questo libro ci svela alcuni caratteri inediti ... quanto fondamentali della mafia e dei metodi usati dal governo fascista nello sforzo di imporre l'autorità dello Stato sull'Isola. Il libro pone in maniera fortemente problematica il rapporto tra mezzi e fini nella lotta contro la criminalità e, per questo, non ha mancato di suscitare forti polemiche sin dal suo apparire, quando, nel 1987, venne recensito da Sciascia sul "Corriere della Sera" con un articolo dedicato ai professionisti dell'antimafia che valse allo scrittore siciliano l'accusa di apologià della mafia.
"Il non agire secondo ragione è alieno da Dio" - è il messaggio dell'imperatore bizantino Manuele II Paleologo (1350-1425), che papa Benedetto XVI ha inteso raccogliere nella sua Lectio magistralis all'Università di Ratisbona il 12 settembre 2006. Questo il nodo della contesa, ma anche lo stimolo ... per un dialogo aperto tra cristiani e mussulmani. È quanto accade in queste dotte, ma al tempo stesso ironiche, conversazioni tra Manuele II e un "muteriz", un sapiente della legge islamica, impegnati in apologetiche confutazioni delle proprie fedi con spirito più sportivo che belligerante. Sarà anche per questo che, a distanza di così tanti secoli, i Dialoghi continuano a interrogarci e a provocare le nostre culture, combattute tra una razionale ricerca della Verità e una ragionevole aspirazione alla pace e alla comprensione reciproca.
A causa delle tendenze demografiche negative, della massiccia immigrazione musulmana e dell'egemonia culturale del multiculturalismo, l'Europa, secondo l'autore, potrebbe trasformarsi, entro qualche decennio, in Eurabia: un continente dominato dall'Islam radicale, fortemente antiamericano e ... antisemita. L'Occidente tuttavia ha ancora un'ultima possibilità di rigenerarsi e di rispondere con successo alla sfida lanciata dall'Islam, spiega Tony Blankley in questo libro. Se l'Europa e gli Stati Uniti vogliono salvarsi, devono prendere sul serio la minaccia islamista e combatterla con vigore. Non meno importante, però, è la battaglia sul fronte culturale. Gli europei devono abbandonare il modello assistenzialista e laicista, che sta alla base della crisi delle famiglie e delle nascite; devono rigettare il multiculturalismo e la correttezza politica; devono recuperare le proprie radici cristiane; ma soprattutto devono credere maggiormente in se stessi e riscoprire l'amore per quella cultura che ha fatto grande la civiltà europea nei secoli passati.
Di Domenico Vigliarolo, sacerdote-cartografo di Stilo finora semisconosciuto al grande pubblico, ma ben noto ai maggiori studiosi del settore, è qui ricostruita la parte biografica di maggior interesse, quella, cioè, relativa al periodo spagnolo (1582-1596), durante il quale egli rivestì l'importante ... incarico di Cosmografo della Casa de Contrataciòn (l'istituzione delegata al controllo della via delle Americhe). "Mari di carta" riunisce per la prima volta tutta la sua produzione cartografica sinora conosciuta e attualmente conservata nelle maggiori istituzioni museali del mondo. Tra i vari documenti compaiono un inedito assoluto, rintracciato dall'autore presso la Biblioteca Reale di Madrid, un esemplare conservato presso la Biblioteca Vaticana sinora erroneamente ritenuto anonimo e un Atlante conservato a New York, composto da nove fogli di cui, sinora, ne era stato pubblicato uno soltanto da Almagià nel 1942. Il testo rimarca il forte legame tra Vigliarolo e la sua Calabria e fornendo tra l'altro, in molte carte (su cui spicca sempre in bella evidenza il toponimo natale di Stilo) preziose indicazioni storico-geografiche sulla Calabria del Seicento.
Nel 1972 Karol Wojtyla, allora cardinale di Cracovia, dopo essere stato attivo protagonista del Concilio Vaticano II, decide di illustrare con questo libro ai fedeli della sua diocesi i frutti dell'insegnamento conciliare. Per il futuro papa, il Concilio è la fonte del rinnovamento della Chiesa ... e il punto da cui partire per attuare il programma di nuova evangelizzazione in un mondo che si è allontanato da Dio. Questo significa presentare la tradizione della Chiesa in forme più vicine alla sensibilità dei contemporanei, ricordando sempre, con la Costituzione pastorale "Gaudium et Spes", che Cristo, "proprio rivelando il mistero del Padre e del suo amore, svela anche pienamente l'uomo a se stesso e gli rende nota la sua altissima vocazione".
La governante Cesira Carocci (Gubbio, 1884-1963) è l'unica donna, a parte la moglie Rachele, che abbia vissuto in casa di Mussolini, dal 1923 al 1934. Al contrario di altri collaboratori - dal commesso Navarra all'autista Boratto non ha mai rivelato segreti, né lasciato memoriali. Tra le "donne ... del duce" è forse la più misteriosa. Raccomandata da Margherita Sarfatti, ribattezzata da D'Annunzio "Suor Salutevole", diventò col tempo interfaccia tra la "società civile" e il dittatore. Confidente, infermiera, "segretaria", entrò in conflitto con donna Rachele. La moglie del duce riteneva che ne coprisse i tradimenti e che lei stessa fosse una delle tante amanti. Nonostante la simpatia della sorella del duce, Edvige - provata da una lettera privata inedita - alla fine fu licenziata.
Nel giornalismo politico non è vero, come talvolta si crede, che c'è sempre equidistanza e imparzialità nel riferire quello che accade all'interno del Palazzo. Perché, anche se nessuno lo ammetterebbe in modo esplicito, il rapporto tra giornalisti e uomini politici spesso si fonda sul più classico ... dei do ut des: il politico "sgancia" la notizia; il giornalista assicura visibilità, o benevolenza, sul suo giornale. Naturalmente esistono le eccezioni. Ma se la regola è cosi radicata dipende essenzialmente dal fatto che il Parlamento è, per coloro che lo abitano, come un villaggio dove tutti conoscono e tutti sanno (quasi) tutto di (quasi) tutti; dove fioriscono amicizie e antipatie le più impensate, e se c'è un vizio che accomuna ogni categoria di residenti si chiama vanità. Produrre un'informazione corretta e completa in un ambiente come questo non è semplice: è affascinante, rischioso, difficilissimo. Ma è ancora possibile. Come, ricorrendo a quali trucchi e scansando quali pericoli, lo racconta in questo libretto una delle penne più battagliere e schiette del giornalismo politico degli ultimi anni, che lo ha scritto mettendo da parte quasi giorno per giorno appunti di conversazioni, aneddoti o semplici riflessioni tratte dal suo lavoro quotidiano.
"Chi è Stato?". Chi sono gli uomini che rappresentano al meglio lo Stato e "fanno funzionare l'Italia"? Quale il loro itinerario di formazione umana, intellettuale e professionale? Quali sono gli aspetti cruciali di alcune funzioni chiave dello Stato? Quale è il rapporto tra la carenza diffusa ... di senso dello Stato, la decadenza della politica, la crisi delle classi dirigenti e la caduta del senso civico? Cosa sta alla base di fenomeni come la guerra alla "Casta" e il "grillismo" e come reagire? Quali sono gli effetti dell'abbattimento del valore del merito e della concorrenza e quali sono le risposte possibili? Sono queste alcune delle domande cui il libro decisamente unico nel panorama editoriale italiano - offre risposte nuove e molto significative. Un libro un po' saggio, un po' pamphlet, un po' manuale, scritto con linguaggio plastico, a volte tagliente ma sempre lineare e comprensibile al largo pubblico, che accompagna il lettore fino al "cuore dello Stato" e alla scoperta dei nuovi fermenti della società italiana.
Maria, la sorella di Marta, "sedutasi ai piedi di Gesù, ascoltava la sua parola" (Lc 10, 39). È l'atteggiamento del discepolo. Quando la parola del Signore scende in profondità ed è lasciata echeggiare nel cuore dell'ascoltatore, è come una pioggia benefica che cade dal cielo. Lo ricorda il ... profeta Isaia. Essa irriga, feconda e fa germogliare. Il testo fa riferimento alla Parola della Liturgia domenicale dell'Anno A. Di settimana in settimana l'autore sviluppa la sua riflessione, soffermandosi di solito su pochi versetti che maggiormente hanno attirato la sua attenzione. Il commento diventa approfondimento del messaggio, risonanza, interrogativo sul proprio comportamento, identificazione con questo o quel personaggio - Pietro, il centurione, i discepoli di Emmaus, la folla - invocazione, preghiera e colloquio con il Signore. Non è un commento esegetico, ma una riflessione sapienziale, una meditazione spirituale, una partecipata ed esistenziale preghiera con un respiro poetico.