Nel mondo che i Pionieri hanno colonizzato valicando un confine di cui si è persa ogni traccia, gli oggetti decadono in una poltiglia tossica se il loro nome non viene scritto e pronunciato con prefissata frequenza. Per evitarne la distruzione, un comitato centrale veglia severamente sulle parole pronunciate dagli abitanti delle colonie, perché la vita in un mondo minacciato dalla disgregazione richiede volontà e disciplina. Vanja, cittadina di Essre, viene inviata dalla sua comune nella gelida colonia di Amatka e troverà ad attenderla i primi fuochi di una rivoluzione sotterranea giocata sulla potenza del linguaggio. Suo malgrado, Vanja dovrà così affrontare le possibilità che si celano dietro il velo di blanda oppressione che assopisce i pensieri e le parole del popolo di Amatka.
In questo testo, il profeta Levehòr, sotto dettatura dell'Arcangelo Gabriele, per rispondere alle varie domande poste dai lettori, tocca molti argomenti riguardanti i compiti degli angeli e la vita dopo la morte di noi essere umani. Approfondisce temi come la revisione vitale in seguito alla rarefazione, il percorso del terderio, il garbenterio quale purgatorio sulla terra, spiegando la differenza di concetto da spirito e anima.
Questi testi vengono definiti come NUOVO PENTATEUCO, come TERZO PATTO DI ALLEANZA che completa quello portato da Gesù più di 2000 anni fa.
La figura di profeta nasce dall'unione del marderio angelico con l'anima di Olga, referente alla quale l'Arcangelo Gabriele ha chiesto di "togliersi i calzari", ossia ogni bene terreno, per accedere al compito di divulgare la parola di Dio a tutti gli esseri umani.